-.3 Partenza-

.3 Partenza

La polizia è ovunque, ti fanno domande e te le ripetono fino allo sfinimento, due tre volte la stessa domanda!
L’aria calda mi colpisce con forza il viso si cambia clima dal freddo “polare” di Milano al caldo (too very hot) secco d’Israele, i taxi qui non sono normali, si sale in gruppo da cinque o sei persone e si paga (5$) il tragitto dall’areoporto fino al BED & BREAKFAST… la cosa buffa è che costa sempre uguale e i tassisti vogliono più persone proprio per questo… sei persone equivalgono a 30 $!
La cosa che mi lascia un po’ così e l’abbondanza di soldati, ci sono soldati ovunque e la maggior parte di quest’ultimi ha dai diciotto ai vent’anni ma guardando più attentamente i loro fucili si nota che non hanno i caricatori… una città sicura si direbbe, inoltre in questa masnada di soldati ci sono omini con l’auricolare che ti controllano quando sali su un autobus e giovincelli che ti controllano ogni volta che si entra in un negozio… verrebbe da domandarsi come mai determinate persone si fanno saltare in aria con tutti questi controlli!
Ed è nel pomeriggio che il termine:”Kafkiano” viene soppiantato dal termine:”Ebraico”, il muro del pianto… persone che dondolano, persone che studiano, persone che chiedono soldi per una benedizione, c’è adiacente al muro un lungo e oscuro corridoio tappezzato da librerie, dentro a queste librerie figurano solamente bibbie… la città vecchia è un crogiuolo di viuzze strette, viuzze che sfociano in enormi piazze, viuzze che non portano a nulla… ho capito che Kafka era ebreo al cento per cento basti guardare questa zona/città di Gerusalemme!
Un urlo squarcia il silenzio rumoroso delle preghiere ebraiche i mussulmani fanno cominciare le loro preghiere, da un certo punto di vista queste urla sono affascinanti ma da un altro certo punto di vista queste urlano assomigliano in modo impressionante ai rantoli di dolore di una mucca mentre gli stanno squarciando la gola!
E il primo giorno finisce tra le prime inesorabili stanchezze!