-Sesta parte-

VI

Londra gennaio
Il commesso aveva da tempo perso l’abitudine di sfidare la morte con la roulette russa e di questo n’era felice… la sua vita dopo anni aveva preso la direzione giusta… stava uscendo con una donna bellissima, l’amava e la sua depressione cronica sembrava finita nel dimenticatoio ma come ben si sa tutte le rose hanno spine e la sua prima spina fu la prima volta che fecero l’amore… preso dall’enfasi del momento il commesso non indossò le protezioni dovute a al caso e fece l’amore come non lo aveva mai fatto, rapito completamente dalla sua essenza nirvanica… dopo essere entrato nella villetta giorni prima quella sera di gennaio l’avvocatessa decise di dare il “contentino” al commesso e così fu!
Il commesso non s’accorse però dell’ombra che si stava abbattendo su di lui la sera stessa…, infatti, dopo aver consumato quelle ore d’amore l’avvocatessa decise che era arrivata l’ora di far fare il test dell’H.I.V. al commesso e di fare una pausa di riflessione… la prima di molte… il commesso con la coda tra le gambe uscì dalla villetta e il giorno dopo corse a fare il test.
LEI
“Non ha portato nulla per prevenire le malattie… cazzo… adesso come faccio… non m’interessa nulla se soffrirà o che altro qua ci vuole una pausa sabbatica e deve assolutamente andare a fare il test e farmelo vedere… fidarsi e bene non fidarsi è meglio e poi come cavolo si veste… certo pausa… non ho bisogno di lui se voglio di uomini me ne trovo e se cercassi altro… cavolo non posso pensarci ancora non è più fresco come ricordo e poi mi ha fatto soffrire troppo e non me lo meritavo… cavolo cavolo… dopo dovrò parlarli… dovrò dirli cosa mi è successo in quei sette anni… prima o poi salterà fuori… cazzo… mi tocca fingere adesso… non credo che scoprirà mai che sto fingendo tanto non credo che se né intenda di queste cose… fingiamo… fingiamo…”
LUI
“Cazzo mi ha lasciato… esso lo sapevo non poteva durare… ma ha detto pausa riflessiva… che cazzo vorrà dire? Domani dovrò andare a fare il test per forza e faglielo vedere… sto perdendo lucidità… non me lo merito tutto questo… ho già subito fin troppo nella mia vita… cazzo cazzo e cazzo un'altra volta… cosa posso fare? Cazzo io l’amo… si vede che lei mi vede come un bambino pieno d’ormoni… e poi credo che mi nasconda qualcosa… non so cosa… il test il test il test… e se poi è positivo che faccio? Mi uccido… ma non è positivo ne sono sicuro… non ho l’A.I.D.S. cavolo non è che faccio sesso con chiunque io… sono abbastanza monogamo… porcaccia la miseria… dormiamoci sopra che domani devo andare a fare il test…”