Artista: Spiral Architect
Album: A Sceptic's Universe
Anno: 2000
Genere: Technical metal
Etichetta: Sensory
Musicisti:
Øyvind Hægeland: voce; tastiere
Steinar Gundersen: chitarra
Kaj Gornitzka: chitarra
Lars K. Norberg: basso; programmazione suoni
Asgeir Mickelson: batteria
Ospiti:
Sean Malone: stick in "Occam's razor"
Andreas Moxnes: esecuzione midi; programmazioni in "Occam's Razor"
Lista tracce:
01. Spinning (
Musica: Norberg, Gundersen, Mickelson; Testo: Norberg) [03:24]
02. Excessit (
Musica: Gundersen, Norberg; Testo: Gundersen, Hægeland) [06:13]
03. Moving Spirit (
Musica: Norberg; Testo: Norberg, Hægeland)[03:45]
04. Occam's Razor (
Musica: Norberg) [01:33]
05. Insect (
Musica: Norberg; Testo: Norberg) [05:54]
06. Cloud Constructor (
Musica: Norberg, Hægeland, Gornitzka; Testo: Hægeland, Norberg) [05:25]
07. Conjuring Collapse (
Musica: Hægeland; Testo: Mickelson) [06:30]
08. Adaptability (
Musica: Gornitzka, Gundersen, Norberg; Testo: Gornitzka) [04:35]
09. Fountainhead (
Musica: Norberg, Gornitzka, Gundersen, Mickelson; Testo: Gornitzka) [06:30]
L'approccio al disco è un po' ostico, sopratutto se non si è allenati con questo tipo di musica.
Potreste ritrovarvi in mezzo a delle note che non riuscite ad afferrare, come in
Spinning, dove l'esecuzione abbastanza veloce fa si che non si ricordi nemmeno il ritornello.
E' proprio Spinning ad essere il loro inno.
"Guardate cosa possiamo fare" sembrano dire: un esercizio musicale dove la tecnica è fine a se stessa.
In tutta questa valanga di note emergono delle verità sulla sezione ritmica:
Norberg ha volutamente alzato il volume del suo strumento, e il quattro corde si erge a solista continuo. Il suo è un assolo perpetuo, in stile fusion ora e in chiave metal poi e non lascia in pace i nostri timpani finché non togliamo il cd dallo stereo.
Mickelson è una piovra. I suoi tentacoli vanno a battere su tutto il drum-set a disposizione elargendo suoni a iosa.
La sua prova è apprezzata da tutti, e la sezione ritmica della band è acclamata come una delle più innovative della scena technical.
I due non portano il tempo come dovrebbero fare, ma si scatenano combattendo in duelli personali contro i propri strumenti: è una lotta all'ultima nota e, francamente, vincono entrambi.
Arriva il primo singolo, la traccia numero 3, quella
Moving Spirit che ha permesso ai nostri di farsi conoscere.
Si passa al pezzo successivo e l'ascolto si addolcisce perchè, ad un certo punto, la calma ci fa sognare e rilassare.
Occam's razor è un paesaggio che si dipinge su foglio bianco e Malone e Moxnes ne sono i pittori.
Canzone strumentale fatta di suoni elettronici e sintetizzatori programmati, con un accenno di basso stick verso la fine, ovviamente lo strumento di Malone.
Ricomincia la folle corsa della band e
Insect, il secondo singolo, non da pace.
In tutto l'album, le mani di Norberg corrono veloci sulle corde mentre i due chitarristi ritagliano melodie su misura per il cantante che da prova di se: le linee vocali allucinanti sono cantate in maniera egregia e volano su tempi assurdi con una leggerezza impressionante.
A metà
Cloud constructor (traccia numero 6), c'è una pausa dove il 4 corde di Norberg e i synth tracciano un solco profondo nel cuore di chi ascolta: poche note bastano a immergerci in uno stato di quiete... prima della tempesta, perchè il treno Spiral riparte veloce per la prossima fermata.
Si arriva così all'ultima canzone, quella
Fountainhead ripescata da vecchie incisioni (e si sente la pausa maggiore rispetto alle altre e il volume leggermente più alto).
Questa traccia chiude l'album in modo perfetto: i cinque non sbagliano una virgola e si divertono con i loro strumenti.
Addirittura sono presenti degli assoli chitarristi (nel resto dell'album ce ne sono pochi) seppur in maniera minore rispetto ad un normale album metal.
La sezione ritmica è più ordinata adesso, prende meno libertà e porta il tempo quasi in maniera ortodossa (e non manca un assolo del bassista!).
In tutto il cd si ascoltano voci in growl e sintetizzate, suoni non ordinari ed altri esperimenti simili.
Il disco è un laboratorio di suoni, un "prove tecniche generali" per i futuri lavori.
In esso è racchiuso il riassunto del technical-metal, la summa dei lavori precedenti, la sintesi di band seminali come i sopraccitati Cynic, Watchtower, Psychotic Waltz e altri gruppi del genere.
E' musica matematica, calcolata con precisione cronometrica e pazienza certosina, dove ogni ingrediente ha il suo spazio e la sua funzione.
Ogni gruppo che vorrà cimentarsi in questo genere avrà gli Spiral come esempio ed obbiettivo.
Gli Spiral hanno raggiunto il loro scopo: l'anarchia controllata.
[Modificato da Asgeir Mickelson 30/01/2006 1.01]