Marok Forum ufficiale di Gianni Maroccolo

DAVID LYNCH

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    lemiemanisudite2.
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    00 21/02/2007 18:06
    Re: Re:

    Scritto da: emi. 21/02/2007 13.52


    dove hai letto questa meraviglia?

    [Modificato da emi. 21/02/2007 14.14]





    qui





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  • astrodanzante
    00 31/03/2007 12:21
    Inland Empire l'ho visto solo martedì scorso (unico giorno di proiezione a Latina!).

    Semplicemente sublime
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    marco83p
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    00 31/03/2007 13:11
    io VOGLIO la colonna sonora!

    perché cazzarolina non la stampano? [SM=g27834]


    ilBergaMarco
    e per ridere un po'
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    emi.
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    00 31/03/2007 13:39
    Re:

    Scritto da: marco83p 31/03/2007 13.11
    io VOGLIO la colonna sonora!

    perché cazzarolina non la stampano? [SM=g27834]



    Sai di chi è? Tutta di Lynch o ci sono cllaborazioni di altri?

    Al cinema dove l'ho visto io hanno brutalmente tagliato i titoli di coda... [SM=g27812]


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    marco83p
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    00 31/03/2007 14:50
    Re: Re:

    Scritto da: emi. 31/03/2007 13.39


    Sai di chi è? Tutta di Lynch o ci sono cllaborazioni di altri?

    Al cinema dove l'ho visto io hanno brutalmente tagliato i titoli di coda... [SM=g27812]



    è un grane minestrone:
    c'è badalamenti, lynch, nina simone, e mille altre canzoni..


    ilBergaMarco
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    lemiemanisudite2.
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    00 26/09/2007 11:58







    David Lynch
    The Air is on Fire
    09 ottobre 07 - 13 gennaio 08

    Orario: 10.30-20.30, lunedì chiuso

    Luogo: Triennale di Milano

    Ingresso: 8 € - 6 € - 5 €

    Cura: Hervé Chandes con Hélène Kelmachter e Ilana Shamoon


    La mostra David Lynch. The Air is on Fire è stata ideata e realizzata su iniziativa della Fondation Cartier pour l’art contemporain




    La Triennale di Milano presenta David Lynch. The Air is on Fire, una mostra ideata e realizzata su iniziativa dalla Fondation Cartier pour l’art contemporain, dedicata ai molteplici aspetti dell’arte di David Lynch. Per la prima volta in Italia l’artista espone dipinti, fotografie, disegni, film sperimentali e creazioni sonore.
    Per il pubblico è così l’occasione di scoprire e rivisitare l’arte di David Lynch alla luce delle opere inedite installate in uno spazio concepito dall’artista stesso.
    Nato nel Montana nel 1946, David Lynch trascorre la sua infanzia a disegnare e dipingere. Nel 1965 inizia l’Accademia di Belle Arti presso la Pennsylvania Academy of Fine Arts di Filadelfia. Qui scopre una passione per le immagini in movimento: un giorno, mentre è solo nel suo studio, vede una brezza leggera spostare dolcemente gli oggetti incollati sulla tela su cui stava lavorando.
    Sei mesi dopo questa esperienza, termina il suo primo cortometraggio sperimentale. Così è nata la vocazione di uno dei registi più talentuosi al mondo, e il più giovane a oggi a aver ricevuto un Leone d’Oro alla carriera - consacrazione che ha ottenuto nel 2006 in occasione della proiezione del suo ultimo film INLAND EMPIRE alla Mostra del Cinema di Venezia.
    Per tutta la sua carriera di regista, David Lynch non ha mai smesso di dipingere, disegnare, fotografare, e creare delle animazioni; ha esteso il campo delle sue indagini artistiche alla composizione musicale e alla creazione sonora.

    La mostra nasce dall’accumulo di quadri, cartelle etichettate che contengono quantità di disegni, scatole d’archivio piene di fotografie presente nello studio di David Lynch. Questa collezione molto ben conservata risale agli anni del liceo e fino ad oggi non è mai stata esposta. Presentate a Hervé Chandès, direttore della Fondation Cartier, queste opere sono riunite in un allestimento ideato da David Lynch stesso.
    Dei quadri sono sospesi a dei grandi portanti metallici rivestiti con delle tende o con delle tele dipinte; dei film di animazione sono proiettati in una sala cinematografica in miniatura che richiama Eraserhead (1977); un disegno dell’artista rappresentante un salotto è trasformato in una ricostruzione a grandezza naturale.
    Queste installazioni costituiscono un allestimento molto personale in cui il visitatore può entrare in contatto con un nuovo aspetto dell’immaginario di David Lynch, in un’atmosfera che non appartiene che a lui.

    I dipinti, le fotografie e i disegni di Lynch evocano le sue esperienze d’infanzia, i fantasmi dell’adolescenza, le sue preoccupazioni di adulto. Il tema ricorrente della casa, con le sue risonanza inquietanti, appare in quadri scuri dalle superfici organiche e dai messaggi misteriosi. Il sense of humor irriverente di Lynch è presente sia nei suoi dipinti più seri, sia nel momento in cui apporta una risata salvifica ai suoi film più sconcertanti. Le sue fotografie catturano diversi umori e ambienti, dai più sensuali e onirici ai più cupi e perturbanti.
    I suoi nudi a colori e in bianco e nero sviluppano la sua concezione di archetipo femminile: creature affascinanti le cui labbra e unghie sono dipinte di rosso vivo.
    Le sue fotografie in bianco e nero di paesaggi industriali esplorano la geometria delle forme architettoniche e catturano l’atmosfera fuori dal tempo di luoghi abbandonati dall’uomo.
    La serie dei Distorted Nudes presenta dei fotomontaggi digitali creati a partire da fotografie erotiche datate dagli anni 1840 al 1940; David Lynch ne fa nascere delle creature che per quanto ancora umane assumono delle forme e delle espressioni irreali. Infine, i suoi schizzi e disegni presenti lungo tutto il percorso espositivo costituiscono l’aspetto più intimo della sua creazione. Esposte per la prima volta, queste opere, conservate dall’adolescenza e regolarmente consultate da Lynch per trarne ispirazione, mettono in luce in modo eccezionale e libero da ogni censura il suo processo creativo. Svelano le sue fonti di ispirazione e mettono in evidenza le linee forza che attraversano l’insieme della sua opera.

    La mostra è accompagnata da un catalogo che riflette la diversità degli ambiti di creazione dell’artista e propone un percorso attraverso un gran numero di opere, commentato da David Lynch nel loro ordine di apparizione nel libro sotto forma di conversazione con la giornalista americana Kristine McKenna.
    Esplorando i legami fra arte e cinema nella storia dell’arte del XX secolo e più dettagliatamente nel corpus lynchano, una ricca intervista fra Boris Groys e Andrei Ujica offre un chiarimento teorico sulla costruzione dell’opera di questo grande cineasta, pittore, scultore, fotografo.





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    lemiemanisudite2.
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    00 09/10/2007 10:37
    Gucci by Gucci - David Lynch




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    :Bacco:
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    Registrato il: 28/06/2004
    Utente Veteran
    00 17/12/2007 23:52
    The Air is on fire. L'ho vista l'altro giorno e mi son entusiasmato per qualche cosa.
    Non sapevo cosa aspettarmi, ma son riuscito a vedere finalmente
    le produzioni e ho trovato il "movimento nei quadri" o
    meglio i quadri in movimento da cui secondo me deriva tutto il
    lavoro cinematografico.
    Gli ambienti, gli scatti d'ira e l'ottusità di Dumbland:terribile,
    non ho resistito e al 7° episodio mi son dovuto alzare dal cinemino.
    Poi vigliaccamente l'ho scaricato a casa e ho finito tutta la serie [SM=g27828]
    Ho provato una grande emozione per i piccoli tovagliolini tutti
    disegnati o più gingillose ancora le scatoline dei fiammiferi.
    Poi una perla tra le tante cose (alle quali preferisco sempre il
    cinema): la foto dell'interno di un motel, con il riflesso di David
    in uno specchio. Sarebbroe bastati quella prospettiva e quel biancoenero.

    Adesso alla volta di Roma, per Kubrick (speremo de arrivàghe in tempo)
    [Modificato da :Bacco: 17/12/2007 23:53]
  • IoAnnarella
    00 18/12/2007 16:05
    Re:
    :Bacco:, 17/12/2007 23.52:



    Adesso alla volta di Roma, per Kubrick (speremo de arrivàghe in tempo)



    Bella! occorre tanto tempo. C'è troppo da vedere.
    Io devo rivederla prima che chiuda perché mi sono sfuggite troppe cose.

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    lemiemanisudite2.
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    Registrato il: 12/06/2006
    Utente Veteran
    00 30/01/2008 18:14

    [Modificato da lemiemanisudite2. 30/01/2008 19:55]


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  • CorContritumQuasiCinis
    00 30/01/2008 18:28
    Sublime.
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