dove acquisti?

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dadiepiombo
00lunedì 26 maggio 2008 21:29
Pensando agli acquisti fatti negli ultimi 2-3 anni, soprattutto dove (in che modo) hai acquistato quello che ti serve per l'hobby?
amongrad
00martedì 27 maggio 2008 20:25
E questi risultati dovrebbero dare buona pace alla vecchia discussione sui negozianti atei e nocivi che, per cattiveria e maleducazione, si rifiutano di ballarsi qualche migliaio di euri per tenere lo storico e fornire così ai clienti il supporto visivo e tattile per scegliere cosa comrpare via internet... [SM=g8217]
dadiepiombo
00mercoledì 28 maggio 2008 09:34
tieni però conto che questa è una comunità online
la maggior parte dei wargamer che conosco che su questo forum non ci sono mai...
amongrad
00mercoledì 28 maggio 2008 11:10
Guarda, dopo che ieri è passato da me un noto giocatore milanese che si è professato punto di incontro e riferimento di Impetus a Milano e che non ha voluto acquistare il regolamento perché "costava troppo e tanto" - ammiuccando - "perché avevano già la copia del club", ho perso anche le ultime illusioni.
dadiepiombo
00mercoledì 28 maggio 2008 11:35
beh, fanno anche gli abbonamenti a D&P di club.
"A me le pagine della WW2"
"A me quelle del napoleonico"
"A me quelle dell'antico"
"A me quelle de rinascimento"
"eh, ma in questo numero non c'è un articolo sul rinascimento"
"Allora voglio indietro i miei 37 centesimi!!! e appena vedo Lorenzo gliene dico 4!!"
"Ma se te li diamo indietro dobbiamo trovare un altro socio per il club"
"Ok ma allora voglio un pezzo di copertina"...

[SM=g8166] [SM=g8166] [SM=g8166]
amenofi1964
00mercoledì 28 maggio 2008 14:31
Io non ho problemi ad acquistare quando mi capita e dove mi capita, ma devo dire che la maggior parte degli acquisti li faccio via mail, anche perchè per i 6mm in Italia è notte fonda! [SM=g8151]
dadiepiombo
00sabato 31 maggio 2008 11:49
in effetti dipende molto cosa acquisti.
Io ad esempio ultimamente sto spendendo più in paesaggistica che in miniature e quindi acquisto più nelle convention (dove posso vedere).

L'ordine postale/web ha senso per buoni quantitativi di grezzo, tipologia di acquiesto sempre più rara per il sottoscritto.
Cerco di acquistare quel poco grezzo che mi serve e che conto (non sempre riesco) di dipingere nel prossimo futuro. Se non sono convinto evito.

FABQ
00sabato 31 maggio 2008 11:57
Io concordo con Giacomo...perchè sforzarsi a tenere del materiale, che costa parecchio con poco margine quando poi tutti o quasi lo acquistano su internet?
A me dà fastidio quando poi ci si lamenta...in Italia non si trova nulla... ecc. ecc!
Se si continua a comprare su E-Bay o simili poi i distributori/negozi chiudono e non vi sarà alternativa...
Comprate nei negozi e vedrete che i prodotti si troveranno!!!! [SM=g8166]
Uno al dado
00sabato 31 maggio 2008 14:08
Re:
FABQ, 31/05/2008 11.57:

Io concordo con Giacomo...perchè sforzarsi a tenere del materiale, che costa parecchio con poco margine quando poi tutti o quasi lo acquistano su internet?
A me dà fastidio quando poi ci si lamenta...in Italia non si trova nulla... ecc. ecc!
Se si continua a comprare su E-Bay o simili poi i distributori/negozi chiudono e non vi sarà alternativa...
Comprate nei negozi e vedrete che i prodotti si troveranno!!!! [SM=g8166]




L'italianissima arte della lamentela è sempre molto praticata!

I negozianti si lamentano perchè gli aquirenti (cattivoni e birbanti) acquistano nei posti sbagliati (cioè non da loro).

Gli aquirenti si lamentano perchè i negozianti (atei e nocivi) non hanno nulla da vendere.

Personalmente continuerò a fare come ho sempre fatto, cioè acquistare dove trovo maggior convenienza e scelta che, nella stragrande maggioranza di casi, significa presso il produttore. E non mi sento per niente in colpa.
amongrad
00sabato 31 maggio 2008 16:00
Oltre a quella della lamentela, abitudine prettamente italiana è quella della polemica sterile. Ti racconterò una favola:

c'era una volta un negozio a Milano che aveva circa 6 metri quadrati di parete dedicati alle miniature storiche su cui esponeva le miniature della Essex, l'intero catalogo della Battle Honours, della Chariot (all'epoca esisteva ancora) e della Navwar oltre ad una decina di piccole case. Dopo cinque anni, nei quali si presentarono moltissimi clienti, il negozio chiuse in quanto quasi tutti venivano a vedere le miniature e poi se le ordinavano per posta mettendolo in culo allo stato italiano, alle sue tasse ed a quella idea bislacca che si chiama IVA per il gusto di risparmiare un par di centinaia di lire a bustina...

Ora il proprietario fa il distributore, la sua ditta si chiama Camelot, come il vecchio negozio, e produce le sue miniature che vende in Italia e nel resto del mondo, pagando l'IVA, le tasse e non facendo il furbetto del quartiere come chi compra per posta e non si autodenuncia evadendo così le vigenti imposte.

So che per molti questa storia mi farà apparire come un perfetto idiota (ma come, direte, esiste ancora in Italia un coglione che paga le tasse e non ruba?!) ma io sono orgoglioso di ciò che sono e la mia cultura, più che impedirmi di rubare, mi costringe a comportarmi in un certo modo che la società odierna non condivide e trova anzi desueto e stupido.

Scusandomi (poco) per la puntualizzazione

Giacomo
dadiepiombo
00sabato 31 maggio 2008 17:07
io credo che si debba valutare caso per caso.

Se per risparmiare pochi euro non contribuisco allo sviluppo dell'hobby nel mio paese, sono assolutamente libero di farlo. Però dimostro di essere miope. In pratica raccolgo senza seminare.

Se invece risparmio parecchio, allora c'è da capire cosa non va nella catena che va dal produttore all'acquirente finale. In questo caso il problema sta lì e non si può dare colpa al cliente.

Poi il terzo caso è quello di chi compra direttamente dal produttore non per risparmiare pochi euro, ma perchè in Italia non trova quello che cerca. Qui la domanda è: saresti disposto a pagare qualcosa in più per averli in Italia?
Se sì (e se il sì lo dicono in tanti) allora il prodotto può arrivare in Italia.
Se la risposta è no semplicemente non ci si deve lamentare.

Poi va aggiunto un quarto caso. Dipende uno dove abita. Se mi devo ordinare i pezzi a un negozio che sta a 400km, allora possono ordinare direttamemte alla casa produttrice che sta a 1000km.

In sintesi io trovo stupido chi ordina all'estero soloper risparmiare pochi centesimi e poi quando va a fare la spesa al supermercato non guarda i costi di quello che compra.

Perchè seminare "in casa" significa fare crescere l'hobby e sulla lunga distanza anche risparmiare.
amenofi1964
00sabato 31 maggio 2008 17:20
Re:
dadiepiombo, 31/05/2008 17.07:


Poi il terzo caso è quello di chi compra direttamente dal produttore non per risparmiare pochi euro, ma perchè in Italia non trova quello che cerca. Qui la domanda è: saresti disposto a pagare qualcosa in più per averli in Italia?
Se sì (e se il sì lo dicono in tanti) allora il prodotto può arrivare in Italia.
Se la risposta è no semplicemente non ci si deve lamentare
.

QUOTE]

Ti rispondo di sì, sarei anche disposto a pagare qualche Euro in più, ma avere la merce tutta e subito.
Il problema è un altro e resto legato alle microscale: a parte Camelot, che conosco da anni e la defunta Panpolia, tutti e ripeto tutti in Italia mi hanno sempre risposto due cose:
A - No non li tengo perchè tanto non li chiede nessuno (io ti sembro trasparente brutto idiota?)
B - Eh sai li ordiniamo solo per posta e dietro richiesta (bella forza, allora me li ordino direttamente)
Desolantino direi...E ometto l'elenco dettagliato dei rivenditori, sia in attività che cessati, per pudore più che per pivacy! [SM=g8217]
dadiepiombo
00sabato 31 maggio 2008 17:34
no non sei trasparente ma evidentemente non sono molti altri quelli che gli hanno chiesto i 6mm.
O magari due o tre gli hanno chiesto 6mm, 2 o 3 gli hanno chiesto quei 28mm, due o tre ecc.

Ma ripeto se in Italia le cose non le hanno è più che normale prenderle all'estero. Non c'è ninete di male a fare acquisti all'estero (anche i produttori italiani vendono a clienti finali all'estero). E' la filosofia del risparmiare pochi euro e sentirsi "furbi" che non ha mai aiutato questo paese a crescere.
FABQ
00martedì 3 giugno 2008 09:51
Re:
amongrad, 31/05/2008 16.00:


So che per molti questa storia mi farà apparire come un perfetto idiota (ma come, direte, esiste ancora in Italia un coglione che paga le tasse e non ruba?!)...



...siamo in due...


Personalmente continuerò a fare come ho sempre fatto, cioè acquistare dove trovo maggior convenienza e scelta che, nella stragrande maggioranza di casi, significa presso il produttore. E non mi sento per niente in colpa.



Penso sia legittimo...ma prova, per un attimo a metterti nei panni del commerciante, quando devi affrontare clienti che, nonostante tu abbia un range di miniature notevole ti chiede sistematicamente SEMPRE quello che non hai...oltre all'impegno economico SMODATO (chiedi tranquillamente a Giacomo, per entrambi i casi!) è oltremodo frustrante!
Ma,giustamente, questo al cliente non importa, non è colpa sua. [SM=g8320]
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