L'omicida in ospedale con gravi ustioni. La donna, prima di essere smembrata con una motosega, ha dato tre coltellate al marito.
MESSINA - I pompieri erano stati chiamati dai vicini di casa per un incendio. Quando le fiamme sono state domate, si è scoperta una scena dell'orrore degna dei peggiori film «splatter». E' stato trovato il cadavere di una donna, tagliato in due con una motosega, mentre un uomo, gravemente ustionato nel rogo, era ferito con tre coltellate all'addome, al torace e alla testa.
Il fatto è avvenuto in contrada Femminamorta di Santa Lucia del Mela, in provincia di Messina. La ricostruzione degli inquirenti è che Rosario Mastroeni, 66 anni, abbia ucciso la moglie Maria Messina, 60. Quindi, sebbene ferito, abbia tagliato in due il cadavere della donna con una motosega e poi abbia dato fuoco alla casa rimanendo ustionato. I vicini, vedendo le fiamme, hanno chiamato i vigili del fuoco. Mastroieni, agonizzante, è stato trasportato all'ospedale di Milazzo, dove è piantonato dalla polizia. Nel primo pomeriggio dovrebbe essere trasferito nel reparto grandi ustionati di un ospedale di Napoli.
L'uxoricida è un ex autotrasportatore che da un anno si era ritirato dall'attività. Da alcuni anni soffriva di disturbi mentali, e per questo era stato ricoverato in un reparto di psichiatria a Messina. La vittima era una bracciante agricola. I coniugi, che hanno due figli, vivevano da soli in una casa di campagna nell'alveo del torrente Mela, in contrada Furia nella località Femminamorta. Quando l'uomo è stato soccorso era cosciente, e ha detto: «Ho bruciato il mondo».
Ad accorgersi della tragedia mercoledì mattina poco dopo le 9 è stato il marito di una sorella di Mastroeni, Salvatore Manuri, che abita poco distante e ha visto le fiamme levarsi dall'abitazione dei suoi parenti. Nel cortile Manuri ha scorto il cadavere di Maria Messina e ha chiamato il 113. La polizia ha poi allertato i vigili del fuoco e quando sono arrivati sul posto, Rosario Mastroeni avvloto dalle fiamme è uscito di casa. «Una tragedia che certamente non ci aspettavamo. Mai una lite. Purtroppo da anni mio cognato soffriva di depressione. Non so perchè abbia perso la testa», ha detto Salvatore Manuri.
21 giugno 2006
[Modificato da Lupo Cima 21/06/2006 15.29]