Solo per il fatto di essere italiani vi sentite la coscienza sporca anche se non avete fatto nulla di male?

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Alice Sacco
00mercoledì 14 dicembre 2011 12:04
A me capita spesso. Non mi pare d'aver mai tenuto un comportamento incivile, disonesto o altro (in linea di massima devo ammettere che la zona dove abito è piuttosto civile, nonostante sia territorio vergognese, le strade sono pulite, i proprietari dei cani si comportano in modo responsabile ecc...), però spesso mi trovo a pensare 'e se magari agli occhi di uno straniero (che non conosce la mia nazionalità) appaio disonesta?'
Così questo mi porta a pensare di essere una persona cattiva in automatico (sugli altri paesi non generalizzo, ci sono persone oneste e disoneste ovunque. In Svizzera in linea di massima la gente è civile e le strade sono abbastanza pulite, ma si sono visti anche atti di inciviltà e non solo da parte di svizzeri madrelingua vergognese, ma anche da parte di svizzeri tedeschi (Ai miei zii, degli svizzeri della zona tedesca hanno nascosto i rifiuti sotto la macchina, e si sono trovati costretti a buttarli nei cestini al posto loro).
Ma l'italia, anzi, la Vergogna è feccia, e mi sento di dover imparare a generalizzare in negativo, anche a costo di dover andare contro la mia esperienza personale (per cui la maggior parte delle persone che ho incontato non mi sono sembrate cattive, disoneste o incivili)
Fatico ancora a credere che proprio il mio paese è in assoluto il peggiore del mondo ma se non altro ho imparato ad odiarlo.
sango_79
00mercoledì 14 dicembre 2011 18:55
Ma io sinceramente non capisco [SM=g27993]
Guarda che l'Italia non è questo posto così brutto, sai? L'italia e gli italiani non sono solo quelli che si vedono in tv. Quelli, per la maggior parte, sono delle montature, a volte pure fatte male.
Voglio dire, prendi i politici: i nostri sono pessimi, e va bene, ma non sono diversi da quelli del resto del mondo. Inghilterra, Francia, Stati Uniti, Germania, Giappone, e potrei andare avanti all'infinito. Risse in aula, tangenti, nepotismo sono comuni ai politici di tutti il mondo, purtroppo, non è un privilegio italiano.
Ti scandalizzano i comportamenti delle starlett nostrane? Scandalizzano anche me, tranquilla. Come mi scandalizzano il cantante francese che ammazza la compagna di botte o l'attricetta americana che entra e esce dalla galera.
Il problema sono le mafie? Ecco, nemmeno la mafia è un privilegio nazionale. Noi abbiamo la nostra, e abbiamo uomini coraggiosi che la combattono, ma il fatto che nel resto del mondo abbiano appioppato il nome mafia alle organizzazioni criminali di altri paesi non significa che la colpa sia nostra, chiaro? Noi non c'entriamo niente con triadi cinesi, mafie russe o yakuza giapponesi, tanto per fare degli esempi.

Se poi il problema sono gli italiani, forse è il caso che la si smetta di dare troppo peso a quello che si sente in tv o si legge nei giornali. Ecco, forse è meglio smettere di guardare Studio Aperto e leggere Chi?.
Gli italiani, gli italiani veri, sono quelli che dedicano ore e ore del loro tempo libero al volontariato. Sono quelli che guidano le ambulanze e che passano il tempo in ospedale con i bambini malati di tumore. Sono quelli che lasciano famiglia e lavoro per correre a dare una mano ai terremotati e agli alluvionati. Sono quelli che si fanno ore di corso antincendio per impedire che la nostra rovente terra bruci.
Gli italiani, quelli veri, sono quelli che ogni anno donano milioni di euro alla ricerca. Sono quelli che vanno in posta a fare un versamento di 50 euro a Telethon rinunciando a comprarsi un paio di jeans. Sono quelli che comprano un chilo di pane in più al supermercato, anche se la pensione a fine mese non basta, per lasciarlo nel cesto della raccolta perché là fuori c'è qualcuno che sta peggio di loro.

Insomma, tu stessa dici che la maggior parte delle persone che hai incontrato nella tua vita sono delle brave persone. Io ti rispondo: benvenuta al mondo! La maggior parte della gente che lo abita è brava gente!
E non c'entra niente la nazionalità.

Per rispondere alla tua domanda: no, non mi sento la coscienza sporca solo per il fatto di essere italiana. Come non me la sentirei sporca se fossi nata francese, statunitense o iraniana. Magari nell'ultimo caso mi sentirei parecchio incazzata, ma non in colpa.
Non ho mai fatto del male a nessuno, quindi la mia coscienza è linda e splendente, grazie tante.
Ma sinceramente vorrei capire. Perché secondo te l'Italia è un posto tanto brutto? Perché siamo feccia? E cosa ti porta a vergognarti, o a sentirti in colpa, per essere italiana? Perché io, sinceramente, non capisco [SM=g27993]
Trevor-CH
00mercoledì 14 dicembre 2011 20:05
Re:
Alice Sacco, 14.12.2011 12:04:

A me capita spesso. Non mi pare d'aver mai tenuto un comportamento incivile, disonesto o altro (in linea di massima devo ammettere che la zona dove abito è piuttosto civile, nonostante sia territorio vergognese, le strade sono pulite, i proprietari dei cani si comportano in modo responsabile ecc...), però spesso mi trovo a pensare 'e se magari agli occhi di uno straniero (che non conosce la mia nazionalità) appaio disonesta?'
Così questo mi porta a pensare di essere una persona cattiva in automatico (sugli altri paesi non generalizzo, ci sono persone oneste e disoneste ovunque. In Svizzera in linea di massima la gente è civile e le strade sono abbastanza pulite, ma si sono visti anche atti di inciviltà e non solo da parte di svizzeri madrelingua vergognese, ma anche da parte di svizzeri tedeschi (Ai miei zii, degli svizzeri della zona tedesca hanno nascosto i rifiuti sotto la macchina, e si sono trovati costretti a buttarli nei cestini al posto loro).
Ma l'italia, anzi, la Vergogna è feccia, e mi sento di dover imparare a generalizzare in negativo, anche a costo di dover andare contro la mia esperienza personale (per cui la maggior parte delle persone che ho incontato non mi sono sembrate cattive, disoneste o incivili)
Fatico ancora a credere che proprio il mio paese è in assoluto il peggiore del mondo ma se non altro ho imparato ad odiarlo.


Non posso parlarne direttamente poiché non sono italiano, ma certo è che una simile domanda potrebbe essere fatta ai cittadini di molti Paesi.
Prima di tutto, non c'è in assoluto un Paese al riparo da magagne, grandi o piccole, passate o presenti. Così come è vero che nessun Paese ha mai avuto una compattezza totale della propria popolazione sotto gli stessi identici comportamenti ed idee, nemmeno quando ci hanno provato, il secolo scorso, con le ideologie totalitarie.
Con tutte le varianti del caso, far sentire qualcuno colpevole di qualcosa per il solo fatto di essere nato sotto una certa bandiera è una "tattica" molto usata e che in genere, se usata bene, funziona, ed è il modo migliore per far sì che questo qualcuno non alzi troppo la testa, o meglio ancora non la alzi proprio. Vale per i grandi numeri (politica interna o estera) ma anche a livello dei singoli.
Alice Sacco
00mercoledì 14 dicembre 2011 20:08
Studio aperto and Co non li guardo.
E' su internet, in molti blog leggo italiani che, se per esempio all'estero trovano messaggi 'razzisti' tipo questo:

Gioiscono dicendo che i paesi esteri hanno capito come siamo e fanno bene a tenerci alla larga.
sango_79
00mercoledì 14 dicembre 2011 20:54
Quelli sono imbecilli!
E te lo dico da sarda, prima che da italiana. I miei conterranei, alcuni decenni fa, sono stati vittima dello stesso tipo di razzismo. Perché erano poveri pastori, sporchi e puzzolenti, che parlavano una lingua incomprensibile o al massimo un'italiano molto raffazzonato. Vietato l'ingresso ai cani e ai sardi, era appeso fuori da molti esercizi commerciali. Il risultato è stato che noi sardi, ora, siamo ovunque nel mondo e ci sono sardi che hanno avuto successo in moltissimi campi. E continuiamo a parlare il sardo ^_^
Io, sinceramente, vorrei farmi una chiacchierata con le persone che esultano quando vedono certe nefandezze. Così, per capire da dove gli arriva tanto astio e dove hanno perso il buonsenso.
E bada bene, io non sono campanilista né nazionalista. Non sono fiera di essere italiana, semplicemente io sono italiana, e sono abbastanza intelligente da vedere i pregi e i difetti del mio paese e della gente che mi circonda. Allo stesso modo di come vedo pregi e difetti di paesi diversi dal mio.
Detto questo, resta la mia domanda.
Tu perché provi certe cose nei confronti del tuo paese e dei tuoi connazionali? Cosa ti ha portato a pensare certe cose?
KimmyTamer
00mercoledì 14 dicembre 2011 22:32
ROBERTO BENIGNI
UMBERTO ECO
DARIO FO
RITA LEVI MONTALCINI
FERMI
MARCONI
GALILEO
DANTE

...


...
...


alice, ma sei talmente di destra che quando non puoi essere nazionalista di ritrovi a far l'antinazionalista, convinta che non esista altro modo di vedere le cose?
L'italia è grande, l'italia è piccola. C'è gente pessima, e ci sono i Grandi.
L'importante è prendere ciò che di buono c'è (e ce n'è tantissimo, a saper scavare, anzi, deborda, ignorato dai più) ed evitare quello che non va, o cercare di correggerlo.
Fine.

Poi quei cartelli chiarificano che i deficienti sono prodotti in qualsiasi paese, che lo si ritenga più civilizzato o meno del nostro.


Alice Sacco
00mercoledì 14 dicembre 2011 23:53
A parte la delusione della malapolitica e malagestione... e degli italiani citati nel post che volontariamente hanno un'atteggiamento autodistruttivo verso l'Italia (della serie: 'vogliamo che le cose cambino però non muoviamo un dito, il cambiamento deve avvenire in politica, e poi tanto siamo un popolo di stupidi ed ignoranti, non abbiamo le risorse intellettuali e territoriali necessarie per cambiare le cose) io ho provato a difendere il mio paese. Ho provato a portare l'esempio degli italiani gente comune (non i nomi grossi perchè con quelli si può ribattere) che fanno buone cose, hanno atteggiamenti civili... ho anche parlato della provincia in cui vivo, che nella mia città gli stranieri sono rispettati, che si, i deficienti ci sono anche qui (dove non ci sarebbero? ci sono persino nei paesi civili), ma che non siamo tutti razzisti, che gli italiani capaci ci sono ovunque, basta non generalizzare e considerare caso per caso... ambiento persino la mia original(che sto scrivendo accuratamente) in Italia per fare un tributo al mio paese (ed in una regione d'eccellenza, la Toscana in quanto conosciuta in tutto il mondo oltre che con tanti spazi completamente sgombri di città su cui fantasticare - Roma sarebbe banale).
Ma, alle mie spiegazioni mi sono sentita rispondere 'certo, la tua provincia non è razzista perchè probabilmente nessuno straniero ha commesso un crimine contro un'italiano, quando succederà le cose cambieranno anche da te (invece qui da me una cinese obbligava cinque ragazze a prostituirsi, alla fine l'hanno arrestata, ma i nostri rapporti con i cinesi della zona non sono cambiati, quando uno di loro è stato investito il prete (anche se ormai mezzo rimbambito dall'età ed a tratti estremista) si è ricordato di lui ad una messa.
Alla fine vedevo che era tutto inutile, la gente non voleva neppure sentire quello che avevo da dire... Ho cercato su internet per vedere se qualche pregio ce l'avevamo ma nulla.
Proprio perchè sono di destra, mi piacerebbe avere un paese da amare e di cui andare fiera, ma non posso, con l'italia con i suoi cittadini auto-razzisti che non vogliono fare nulla perchè l'italia migliori per pura presa di posizione, che ridono se qualche straniero picchia un italiano per puro pregiudizio (come è successo in ex yugoslavia di recente), oppure citando gli italiani che alla caduta del fascismo furono uccisi barbaricamente dagli slavi solo perchè erano italiani, dicono: 'gli slavi hanno fatto bene ad ammazzarli' (io quando avevo saputo di questo fatto mi ero arrabbiata molto, tra l'altro era uno di quei fatti che si tenevano nascosti fino a pochi anni fa). Un'italiano che vive in giappone, su facebook, dopo la tragedia di fukushima disse 'meglio il cancro che bunga bunga' e nei giorni successivi non ha fatto altro che prendere in giro gli italiani spaventati che come lui vivevano in giappone ma che volevano tornare in italia per qualche tempo, e si è bevuto la 'balla' dell'acqua di Tokyo meno radioattiva di quella di Roma (in quei giorni assolutamente impossibile)
E' stato bello, quando dopo l'alluvione di Genova, italiani (anche quelli provenienti dai centri sociali - pur non stimandoli affatto) da tutta la penisola sono andati la di persona per aiutare i paesani a sgomberare le strade dalla palta, prova di civiltà che non avrebbe nulla da invidiare alla civiltà mostrata dai norvegesi e giapponesi di fronte alle loro tragedie. E ne incontro tanti di italiani così online, dal nord al sud del paese.
Kagura92
00giovedì 15 dicembre 2011 14:17
Re:
sango_79, 14/12/2011 18.55:


Gli italiani, gli italiani veri, sono quelli che dedicano ore e ore del loro tempo libero al volontariato. Sono quelli che guidano le ambulanze e che passano il tempo in ospedale con i bambini malati di tumore. Sono quelli che lasciano famiglia e lavoro per correre a dare una mano ai terremotati e agli alluvionati. Sono quelli che si fanno ore di corso antincendio per impedire che la nostra rovente terra bruci.
Gli italiani, quelli veri, sono quelli che ogni anno donano milioni di euro alla ricerca. Sono quelli che vanno in posta a fare un versamento di 50 euro a Telethon rinunciando a comprarsi un paio di jeans. Sono quelli che comprano un chilo di pane in più al supermercato, anche se la pensione a fine mese non basta, per lasciarlo nel cesto della raccolta perché là fuori c'è qualcuno che sta peggio di loro.



No, scusate, non sono italiana nemmeno io e forse non dovrei intromettermi, ma...gli italiani, quelli veri?
Gli altri cosa sono, imitazioni? Hanno scritto "Made in China" sulla pianta del piede?

Io sinceramente sono fierissima dei paesi a cui appartengo, ma so perfettamente che ci sono brave persone, ci sono eroi, ci sono canaglie e ci sono perfetti bastardi. Sarebbe troppo facile pensare solo agli eroi.

Per il resto, sono perfettamente d'accordo con Trevor-CH.

sango_79
00giovedì 15 dicembre 2011 16:38
Re: Re:
Kagura92, 15/12/2011 14.17:



No, scusate, non sono italiana nemmeno io e forse non dovrei intromettermi, ma...gli italiani, quelli veri?
Gli altri cosa sono, imitazioni? Hanno scritto "Made in China" sulla pianta del piede?

Io sinceramente sono fierissima dei paesi a cui appartengo, ma so perfettamente che ci sono brave persone, ci sono eroi, ci sono canaglie e ci sono perfetti bastardi. Sarebbe troppo facile pensare solo agli eroi.

Per il resto, sono perfettamente d'accordo con Trevor-CH.




Kagura, quella parte del disorso era la diretta conseguenza della parte precedente, quella in cui affermavo che certi media montano i fatti a loro piacimento, creando mostri all'occorrenza. Gli stessi media che non parlano delle migliaia di volontari, o che si limitano a un veloce accenno, ma che se un diciassettenne finisce in ospedale in coma etilico tutti lì a dire che la nuova generazione è composta solo da tossici ubriaconi col cervello bruciato.
Ecco, io volevo dire che gli italiani che si vedono in tv, la maggior parte delle volte, sono montature, e che certi fatti sono molto gonfiati: da qui la differenza con quelli veri.

Poi è ovvio che non siamo un popolo di santi. Ma quando mai?
Ed è anche ovvio che non devo scomodare i mafiosi per trovare un pessimo elemento. Basta guardarsi un po' intorno per trovare qualcuno con un brutto carattere, o col vizio di cercare di fregare la gente, tanto per dirne un paio.
Ma da qui a dire che ci si vergogna della propria nazionalità, perché qualche idiota su internet spara a zero sull'Italia e sugli italiani tutti, mi pare che ce ne corra.
E a costo di ripetermi, non sono nazionalista. I difetti del mio paese e dei miei connazionali li vedo, tutti. Ma vedo anche i pregi. E vedo anche i difetti degli altri paesi.


KimmyTamer
00giovedì 15 dicembre 2011 16:57
Re:
Alice Sacco, 14/12/2011 23.53:

A parte la delusione della malapolitica e malagestione... e degli italiani citati nel post che volontariamente hanno un'atteggiamento autodistruttivo verso l'Italia (della serie: 'vogliamo che le cose cambino però non muoviamo un dito, il cambiamento deve avvenire in politica, e poi tanto siamo un popolo di stupidi ed ignoranti, non abbiamo le risorse intellettuali e territoriali necessarie per cambiare le cose) io ho provato a difendere il mio paese. Ho provato a portare l'esempio degli italiani gente comune (non i nomi grossi perchè con quelli si può ribattere) che fanno buone cose, hanno atteggiamenti civili... ho anche parlato della provincia in cui vivo, che nella mia città gli stranieri sono rispettati, che si, i deficienti ci sono anche qui (dove non ci sarebbero? ci sono persino nei paesi civili), ma che non siamo tutti razzisti, che gli italiani capaci ci sono ovunque, basta non generalizzare e considerare caso per caso... ambiento persino la mia original(che sto scrivendo accuratamente) in Italia per fare un tributo al mio paese (ed in una regione d'eccellenza, la Toscana in quanto conosciuta in tutto il mondo oltre che con tanti spazi completamente sgombri di città su cui fantasticare - Roma sarebbe banale).
Ma, alle mie spiegazioni mi sono sentita rispondere 'certo, la tua provincia non è razzista perchè probabilmente nessuno straniero ha commesso un crimine contro un'italiano, quando succederà le cose cambieranno anche da te (invece qui da me una cinese obbligava cinque ragazze a prostituirsi, alla fine l'hanno arrestata, ma i nostri rapporti con i cinesi della zona non sono cambiati, quando uno di loro è stato investito il prete (anche se ormai mezzo rimbambito dall'età ed a tratti estremista) si è ricordato di lui ad una messa.
Alla fine vedevo che era tutto inutile, la gente non voleva neppure sentire quello che avevo da dire... Ho cercato su internet per vedere se qualche pregio ce l'avevamo ma nulla.
Proprio perchè sono di destra, mi piacerebbe avere un paese da amare e di cui andare fiera, ma non posso, con l'italia con i suoi cittadini auto-razzisti che non vogliono fare nulla perchè l'italia migliori per pura presa di posizione, che ridono se qualche straniero picchia un italiano per puro pregiudizio (come è successo in ex yugoslavia di recente), oppure citando gli italiani che alla caduta del fascismo furono uccisi barbaricamente dagli slavi solo perchè erano italiani, dicono: 'gli slavi hanno fatto bene ad ammazzarli' (io quando avevo saputo di questo fatto mi ero arrabbiata molto, tra l'altro era uno di quei fatti che si tenevano nascosti fino a pochi anni fa). Un'italiano che vive in giappone, su facebook, dopo la tragedia di fukushima disse 'meglio il cancro che bunga bunga' e nei giorni successivi non ha fatto altro che prendere in giro gli italiani spaventati che come lui vivevano in giappone ma che volevano tornare in italia per qualche tempo, e si è bevuto la 'balla' dell'acqua di Tokyo meno radioattiva di quella di Roma (in quei giorni assolutamente impossibile)
E' stato bello, quando dopo l'alluvione di Genova, italiani (anche quelli provenienti dai centri sociali - pur non stimandoli affatto) da tutta la penisola sono andati la di persona per aiutare i paesani a sgomberare le strade dalla palta, prova di civiltà che non avrebbe nulla da invidiare alla civiltà mostrata dai norvegesi e giapponesi di fronte alle loro tragedie. E ne incontro tanti di italiani così online, dal nord al sud del paese.




Alice, so che so apparire fortemente saccente e fastidiosa, ma davvero: sono andata in giro parecchio, mi sono pigliata anche io i risolini del "ahah berlusconi" ai quali ho controbattuto con un " -___- " e basta, senza nemmeno sprecarmi a spiegare, conosco gente da un po' tutto il mondo e ci sono sempre le cose 'belle' dell'italia e le cose brutte.

Io non so con chi cavolo tu sia finita a confrontarti su questi temi, non capisco nemmeno se sono stranieri o italiani... dato che dall'ultimo post sembrava parlassi di italiani (hai parlato di "autorazzismo")...

Ma dato che hai postato quell'immagine TEDESCA, suppongo siano stranieti... lo spero. In tal caso vorrei dire due cose:

1) mi sembrano delle enormi teste di C****. E la regola è NON discutere con i deficienti, perchè ti portano al loro livello e ti battono per esperienza.

2) non so se ti sei resa conto che in pratica stanno accusando di razzismo un'intera nazione, generalizzando, e, di fatto, facendo a loro volta qualcosa di molto simile ad una discriminazione razziale. Anzi, diciamolo: stanno accusando di discriminazione un'intera nazione, DISCRIMINANDO a loro volta.
Ti par logica?
A me no.
Ipocriti.
Perchè cavolo devi crucciarti di quello che dicono degli ipocriti?! La loro opinione, per me, vale meno di zero. Meglio scemo che ipocrita, almeno il primo non lo fa apposta.

3) Ti ostini a generalizzare a tua volta, sostenendo che quanto tu hai sentito è il pensiero comune all'infuori dell'Italia.
Anzitutto ti dico che non è assolutamente vero, per esperienza personale, che quello è un pensiero di maggioranza. E' uno stereotipo, e solo chi non sa farsi una sua idea si avvale così ferocemente degli stereotipi.
Secondariamente ti dico che stai facendo un grande torto a tutto il mondo se continui a dire che [cito testuale] "la gente non voleva neppure sentire quello che avevo da dire..", "il mio paese è in assoluto il peggiore del mondo" eccetera eccetera perchè stai facendo un discorso talmente generale e miope che non ha alcun senso; non è giusto dire che tutto il mondo la pensa così [perchè non è vero], e non è giusto pensare che "la gente" non sia capace di cogliere le sfumature di ogni paese/cultura/religione/regione [perchè significa dire automaticamente che siamo tutti dei pirla che sanno sono dire BUONO e CATTIVO].


Se poi questi discorsi invece nascono da confronti fra gli italiani, io così penso: uno ha pieno diritto di autocritica, ma né il nazionalismo estremo né la ferrea convinzione di vivere nella merda sono d'aiuto, per nessun paese, in nessun mondo, non vedo come. Nel primo caso si è dei palloni gonfiati, nel secondo ci si sta, in pratica, arrendendo ad un mondo buio e quindi non si ha nessuna voglia di cambiare le cose facendo leva su ciò che c'è di positivo.




In ogni caso, nel complesso, scusa, ma il discorso mi sembra delirante e ripieno di assolutismi e generalizzazioni che chiunque abbia più di dodici anni dovrebbe aver imparato a non usare... che poi ci sia DELLA gente con età mentali inferiori è un altro conto, ma non è quello il punto.


Alice Sacco
00giovedì 15 dicembre 2011 19:56
Sono italiani. Anche quelli dell'immagine tedesca erano italiani in viaggio in Germania

In Svizzera non ho mai avuto problemi (in Francia si, qualche razzista). A me in realtà non piace generalizzare, e tendo anche io ad avvalermi della mia esperienza personale. Ma a furia di leggere, da parte di italiani cose simili o paragoni tra italia e giappone (quando è scoppiata la centrale nucleare in Giappone) o italia-norvegia sfruttando fatti che in italia non sono accaduti per parlar male una volta di più dell'italia, mi ha fatto rimanere molto più male di questo paese che berlusconi and CO, oppure gli skinheads, gli anarco-issurrezionalisti con i loro atti violenti e vandalici (non che questi ultimi non mi facciano arrabbiare, ma da loro certe cose ce le si può aspettare).

Ho reagito così per delusioni prese di giorno in giorno, proprio a causa di questa gente. Non so se anche negli altri paesi esiste un'atteggiamento auto-razzista martellante.
Princess of the Rose
00domenica 18 dicembre 2011 19:51
Re:
POSTQUOTE]
Alice Sacco, 15/12/2011 19.56:

Sono italiani. Anche quelli dell'immagine tedesca erano italiani in viaggio in Germania

In Svizzera non ho mai avuto problemi (in Francia si, qualche razzista). A me in realtà non piace generalizzare, e tendo anche io ad avvalermi della mia esperienza personale. Ma a furia di leggere, da parte di italiani cose simili o paragoni tra italia e giappone (quando è scoppiata la centrale nucleare in Giappone) o italia-norvegia sfruttando fatti che in italia non sono accaduti per parlar male una volta di più dell'italia, mi ha fatto rimanere molto più male di questo paese che berlusconi and CO, oppure gli skinheads, gli anarco-issurrezionalisti con i loro atti violenti e vandalici (non che questi ultimi non mi facciano arrabbiare, ma da loro certe cose ce le si può aspettare).

Ho reagito così per delusioni prese di giorno in giorno, proprio a causa di questa gente. Non so se anche negli altri paesi esiste un'atteggiamento auto-razzista martellante.



Io ho vissuto tanto all'estero: ti posso assicurare che un rumeno difficilmente ti dirà che la Romania è bella; un russo non ti dirà che in Russia si vive felici; un tedesco non ti dirà che non c'è il razzismo nel suo paese; e potrei continuare all'infinito per ogni posto in cui ho vissuto. Gli italiani si auto-insultano? Vadano all'estero: nulla li trattiene in Italia. Ormai abbiamo i mezzi per viaggiare veloci, e il trattato di Sheghel (ora non mi ricordo come si scrive, è una parola complicatissima da ricordare XD) ha abbattuto le frontiere. Prendano il treno/aereo/nave e vadano via: arrivederci, auf widershen, sayonara, adios, la revedere.
Ti hanno insultato perché sei italiana? Fregatene, il loro cervello non è sviluppato abbastanza per capire la differenza tra "italiano" e "italiano stereotipato".
Ti hanno insultata per Belusca&Co? Nemmeno i loro parlamenti sono lindi.
Sono stati italiani ad insultarti? Ripeto quello che ho detto prima: se ne vadano all'estero, e chi s'è visto s'è visto!
Ti hanno insultato per qualcosa accaduto nel tuo paese? Ne avremmo pure noi di cose da rinfacciare agli altri...

Mi hanno chiamato "mafiosa" perché ero italiana, e per poco non sono stata coinvolta in una rissa; avevo 12 anni: gioiresti sapendo quello che ho passato da bambina, visto che la mia unica colpa fu quella di aver raggiunto l'altalena prima di un altro bambino?
Cosa centrava il fatto che ero italiana col fatto di essere mafiosa? Nulla. Ma incontrai degli idioti (che, purtroppo, mi hanno pure traumatizzata) che, evidentemente, non la pensavano così. E chi gioisce per questo, dice che me lo sono meritato, è solo un deficiente (e si meriterebbe anche un viaggio di sola andata per "tutti-hanno-capito-dove").

Odio le generalizzazioni: sono uni dei motivi principali per cui ancora oggi esiste il razzismo. Se si iniziasse a giudicare la PERSONA, non lo STEREOTIPO, questi problemi non ce li porremmo.
Kaos Rising
00martedì 10 gennaio 2012 15:14
Ti dirò. A me, di quello che pensano gli altri, fotte sega.

Personalmente ho un preciso schema mentale quando devo formare un giudizio di fronte a qualcuno o a qualcosa: lo studio, lo valuto, decido se mi piace o no. In base a quel che sento, quel che vedo, quel che percepisco. Poi esprimo, il più delle volte silenziosamente, il mio pensiero in merito e me lo tengo stretto. Se dovessero sopraggiungere fattori successivi per riformulare l'opinione verranno presi in considerazione nella loro giusta misura.
Quel che dicono gli altri? Fuffa.
Quel che gira come idea conclamata? Fuffa.
Quel che si cerca di farti credere perché "è così"? Fuffa.
Con questo non voglio dire che non possa mai avere un'idea che si accosta al pensiero comune. Ma succede non perché mi faccio influenzare dall'opinione altrui, semplicemente capita che le due cose si sovrascrivano in tutto o in parte.

Tieniti stretta la TUA idea dell'Italia e degli italiani e lascia starnazzare gli idioti.
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