speedy13
00martedì 3 luglio 2007 03:40
(AGM-DS) - Milano, 2 luglio - Pierre Berbizier, commissario tecnico dell'Italrugby, ha in testa un sogno, i Mondiali. 'E' il nostro e quello dei nostri tifosi', spiega il ct azzurro. 'Pensate ai seimila che sono venuti con noi a Murrayfield quando abbiamo battuto la Scozia, ai milioni che ci hanno guardato in televisione. Verso queste persone, verso noi stessi, abbiamo delle responsabilita': sogniamo, in questi due mesi che ci separano dal Mondiale, e facciamo sognare chi ci sta vicino'.
Una bella dichiarazione di intenti in vista della rassegna iridata, che vede l'Italia tra le outsider piu' quotate. Questa mattina a Roma si e' tenuta la prima riunione di squadra, che da' il via al lungo raduno di preparazione ai Mondiali di Francia 2007 del prossimo settembre. Da domenica sera gli Azzurri sono a La Salle, in provincia di Aosta, per preparare il torneo nel modo migliore (l'Italia esordira' l'8 settembre, al Velodrome di Marsiglia, contro la Nuova Zelanda).
La speranza e' quella di confermare il trend di crescita degli ultimi anni. 'Siamo partiti nell'estate del 2005 con una selezione di giocatori per il tour in Argentina ed Australia. Siamo diventati una squadra competitiva nel 6 Nazioni 2006, in questo 2007 abbiamo dimostrato di essere al nostro top: le vittorie su Scozia e Galles lo confermano - commenta Berbizier - Adesso dobbiamo migliorare ancora in questi sessantasei giorni di lavoro duro e difficile che ci separano dalla partita contro gli All Blacks'.
L'obiettivo e' centrare i quarti di finale, traguardo mai raggiunto dall'Italia nelle cinque precedenti edizioni della Rugby World Cup. 'Inutile nasconderlo, la partita del 29 settembre a Saint Etienne contro la Scozia sara' il momento fondamentale per il passaggio del turno', conferma il ct azzurro.
'Sino ad oggi questa nostra squadra ha raggiunto obiettivi, e' cresciuta, e l'ha fatto seguendo quello che era un progetto, l'idea che avevamo della nostra crescita', conclude Berbizier. 'L'ha fatto senza mai perdere di vista la propria identita', quell'identita' italiana che pervade chiunque indossi la maglia azzurra. Adesso abbiamo ancora una missione, sfidare i migliori alla Coppa del Mondo. Facciamolo, e saremo andati sino in fondo nel nostro lavoro, nella nostra idea'.
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