Razza Nero di Parma o Nera Parmigiana

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vanni-merlin
00martedì 6 ottobre 2009 22:12
Razza Nero di Parma o Nera Parmigiana


Origine, diffusione e caratteristiche produttive
A partire dal 2003, è stato coinvolto nell’azione di recupero della razza il Dipartimento di Produzioni Animali, Biotecnologie Veterinarie, Qualità e Sicurezza degli Alimenti, nelle persone del Prof. Alberto Sabbioni e dei Dott. Valentino Beretti ed Alessio Zanon, che hanno iniziato a svolgere, in stretto contatto con l’APA di Parma, nelle persone dei Dott. Raffaele Manini e Claudio Cervi, un capillare lavoro sul territorio volto alla gestione genetica della razza. Il lavoro comune che è stato intrapreso ha previsto dapprima la stesura di uno standard di razza, desunto dalla notevole bibliografia storica reperibile, e, successivamente, la individuazione e la marcatura di tutti i soggetti fino al momento prodotti a seguito della prima azione svolta dall’APA a livello di territorio e che aveva portato, come detto in precedenza, alla produzione di soggetti a mantello con pigmentazione nera uniforme.
Un primo nucleo di riproduttori in possesso delle caratteristiche morfologiche della razza, ha ottenuto in prima istanza una marca auricolare di colore blu applicata all’orecchio destro, recante una sigla composta da due lettere e tre numeri. Dagli accoppiamenti fra questi soggetti sono nati suini, cui è stata applicata, immediatamente dopo la nascita, una marca auricolare di colore rosso, avente le stesse caratteristiche della precedente. Successivamente, nel momento in cui è risultato possibile verificare la correttezza della morfologia di tali animali dopo la fase di accrescimento, agli stessi è stata applicata anche una marca blu. In tal modo è stato possibile avere la certezza degli ascendenti ed è stato possibile stilare un primo pre-registro anagrafico contenente le genealogie corrette degli animali.
Come detto in precedenza, le azioni ufficiali per il recupero della razza risalgono alla prima metà degli anni ’90 e sono state rappresentate dal reperimento, nelle zone meno interessate dalla suinicoltura intensiva del territorio provinciale, di suini variamente pezzati, ai quali, tuttavia, la memoria degli abitanti del luogo, non attribuiva l’origine all’introduzione di animali da altre regioni, ma allo scambio di riproduttori nell’ambito del comprensorio. Tale punto è fondamentale nella ricostruzione della storia demografica della razza nella seconda metà del secolo scorso, poiché è plausibile ritenere che, date le caratteristiche di isolamento della zona in questione, e l’assenza di una tradizione di scambi di riproduttori con altre zone della regione o di regioni limitrofe, si sia mantenuto nella popolazione una frazione importante del pool genico della razza, pur diluito dagli incroci con razze bianche.
La richiesta di istituzione di un Registro Anagrafico della razza Nera Parmigiana da parte dell’ANAS ha portato come risultato iniziale il riconoscimento del lavoro svolto e l’approvazione di un registro riproduttori ibridi denominato “Nero di Parma”, al quale possono accedere solo animali provenienti dal suddetto pre-registro anagrafico. Tale importante riconoscimento, avvenuto nel dicembre 2005, è stato seguito, nel gennaio 2006 dalla approvazione da parte del competente Ministero.
Dal punto di vista numerico la popolazione attuale, considerata “fondatrice” del registro riproduttori ibridi è costituita da 312 suini, di cui 47 maschi (17 verri con prole e 30 giovani o adulti senza prole) e 265 femmine (54 con prole e 211 senza), più 213 maschi castrati, nati fra il 1998 ed il 2005. I maschi viventi sono 34 e le femmine 204, per un totale di 238 soggetti. Gli allevamenti ufficialmente coinvolti nell’ambito dell’attività del Registro riproduttori ibridi “Nero di Parma” sono 16 (di cui 1 in pianura, 6 in collina e 9 in montagna); ad essi appartengono 450 suini (in media 28); in realtà la diffusione sul territorio degli allevamenti coinvolti è maggiore: ne sono stati individuati 25 che allevano 525 suini, in numero oscillante fra 1 e 128 (in media 21). Si tratta di realtà di limitata importanza, nella quasi totalità a conduzione familiare od al massimo inserite in attività di tipo agrituristico o della ristorazione. Gli allevamenti sono nella maggior parte di tipo semibrado; solo due strutture attualmente presentano le caratteristiche di allevamenti intensivi.
Attualmente la popolazione è costantemente monitorata con riferimento alla variabilità genetica e, per quanto possibile, viene messo in atto uno schema selettivo finalizzato alla sua conservazione, orientando la scelta dei verri e delle scrofe sulla base della loro parentela.

Caratteristiche morfologiche
Tipo:
armonico, scheletro leggero ma robusto con giusto equilibrio tra conformazione della coscia e della spalla, mole medio-grande.
Mantello e pigmentazione:
cute di colore ardesia scuro, sono ammesse aree più chiare su gola, petto, superficie interna degli arti posteriori, ventre e perineo, comunque di estensione la più limitata possibile. Il mantello è uniforme e formato da setole rade di colore grigio scuro tendente al nero.
Testa:
ben proporzionata con profilo fronto-nasale rettilineo o leggermente concavo, in ogni caso non marcatamente brachicefalo; ciglia e sopracciglia nere, rime palpebrali color ardesia. Orecchie dirette in avanti e in basso relativamente lunghe e leggere, il padiglione auricolare nella sua faccia esterna è solo leggermente ricoperto dalle setole. In alcuni soggetti sono presenti due appendici cutanee di forma cilindrica in corrispondenza del margine posteriore della regione delle guance, sotto la regione parotidea, che si denominano “tettole”.
Collo:
di media lunghezza e muscolosità con passaggio armonico al dorso, al petto e alle spalle.
Tronco:
lungo, linea dorso-lombare leggermente convessa; spalle muscolose petto ampio e profondo; fianchi lunghi non discesi; groppa piena, quadrata leggermente inclinata; coda attaccata alta con fiocco ben sviluppato di colore nero ardesia, ventre ben sostenuto; coscia larga, discesa, con profilo posteriore decisamente convesso, muscoloso e non globoso.
Arti:
di media lunghezza, in perfetto appiombo, articolazioni nette, robuste, pastorali corti con piedi solidi e ben serrati, con unghielli pigmentati di colore invariabilmente nero.
Caratteri sessuali:
nel MASCHIO: testicoli globosi uniformi e ben sporgenti dal perineo, capezzoli non inferiori a 10;
nella FEMMINA: mammelle in numero non inferiore a 10, regolarmente distanziate, con capezzoli normali ben pronunciati e pervii.



www.agraria.org/suini/nerodiparma.htm


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