Questa è proprio bella: Moretti premiato!!!

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sandro.raso
00giovedì 8 novembre 2007 22:00
Si vede che questi non hanno mai viaggiato su un treno in Liguria...
Mauro Moretti premiato per i traguardi tecnologici raggiunti dal Gruppo FS
Innovazione, modernizzazione della rete e sicurezza alla base del premio attribuito oggi all'AD di Ferrovie dello Stato

Roma, 8 novembre 2007

I traguardi tecnologici di livello mondiale raggiunti dalle ferrovie italiane nel campo dell’innovazione, della modernizzazione della rete e della sicurezza sono alla base del premio attribuito oggi dal comitato d’onore dell’Associazione “Alba del terzo millennio” all’amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti.

In particolare è stata riconosciuta l’utilità dei nuovi sistemi “intelligenti” che, garantendo la sicurezza del viaggio indipendentemente dalla situazione ambientale e dalle condizioni del macchinista, rendono le ferrovie italiane non solo le più sicure ma anche le più all’avanguardia nel mondo. L’attivazione sulla rete italiana di questi sistemi è valsa al Gruppo FS il premio internazionale Best Paper Award (Montreal, 2006), assegnato dal consesso delle imprese ferroviarie mondiali.
titoit
00giovedì 8 novembre 2007 22:06
Solite cerimonie e premi autoreferenziali di un sistema che si alimenta incensandosi e pavoneggiandosi di sé stesso.
Il problema non è che abbiano premiato Moretti, ma le panzane della motivazione. Le ferrovie più sicure? Mah!! Le più tecnologiche e automatizate? Ma dove? Per restare ai rotabili e all'infrastruttura, circolano dei catorci, l'armamento e la palificazione in molte tratte sono obsolete, la rete è piena di colli di bottiglia, non sanno organizzare un servizio urbano normale, sprecano soldi in inutili attività e poi li premiano?????
MA MI FACCIA IL PIACERE!!! [SM=g27996] [SM=g27996]
chicc0zz0
00giovedì 8 novembre 2007 23:36
non volevo aprire questa discussione ma alla fine non ho resistito
sono schifato.
cliobini
00venerdì 9 novembre 2007 08:26
Questa volta mi tocca andare contro corrente. Le ferrovie italiane sono davvero le più sicure (almeno mediamente su tutta la rete nazionale) e le più avanzate dal punto di vista tecnologico (siamo gli unici che hanno adottato il sistema ERTMS di livello 2).

NB: ERTMS = European Rail Traffic Management System, ovvero il sistema di gestione della circolazione, interoperabile a livello europeo

Spero che il premio non sia diretto anche all'efficienza di gestione...
[SM=x1405314]
chicc0zz0
00venerdì 9 novembre 2007 20:44
allora vediamo un pò la faccenda lato merci e ad esempio per il problema delle linee a binario unico..
cliobini
00sabato 10 novembre 2007 09:10
E quindi cosa vediamo?
chicc0zz0
00sabato 10 novembre 2007 09:23
cliobini
00sabato 10 novembre 2007 09:59
Ripeto: cosa vediamo sui fattori sicurezza e tecnologia?
sandro.raso
00sabato 10 novembre 2007 20:54
Sul fattore sicurezza, le cose sono sostanzialmente immutate: il treno era e resta, assieme all'aereo, un mezzo di trasporto enormemente più sicuro rispetto a quelli su gomma. Infatti a parità di km percorsi la probabilità di perdere la vita o subire gravi ferite a causa di un incidente sono assai più basse in treno o in aereo rispetto all'automobile.

Sul fattore tecnologia "ufficiale" effettivamente le ferrovie italiane sono all'avanguardia.

Ben diverso il discorso sulla tecnologia "percepita" dall'utente medio, che non sa nulla di ACC, ERMTS e via dicendo. Qui abbiamo stazioni impresenziate e lasciate a se stesse in balìa dei teppisti, treni sporchi che ormai sono diventati sudici lerci, tempi di percorrenza dilatati, informazioni scarse ed inaffidabili soprattutto in presenza di perturbazioni, biglietterie "umane" chiuse, biglietterie automatiche non esistenti o guaste, scarsa sorveglianza.
titoit
00domenica 11 novembre 2007 15:13
Re:
sandro.raso, 10/11/2007 20.54:

Sul fattore sicurezza, le cose sono sostanzialmente immutate: il treno era e resta, assieme all'aereo, un mezzo di trasporto enormemente più sicuro rispetto a quelli su gomma. Infatti a parità di km percorsi la probabilità di perdere la vita o subire gravi ferite a causa di un incidente sono assai più basse in treno o in aereo rispetto all'automobile.

Sul fattore tecnologia "ufficiale" effettivamente le ferrovie italiane sono all'avanguardia.

Ben diverso il discorso sulla tecnologia "percepita" dall'utente medio, che non sa nulla di ACC, ERMTS e via dicendo. Qui abbiamo stazioni impresenziate e lasciate a se stesse in balìa dei teppisti, treni sporchi che ormai sono diventati sudici lerci, tempi di percorrenza dilatati, informazioni scarse ed inaffidabili soprattutto in presenza di perturbazioni, biglietterie "umane" chiuse, biglietterie automatiche non esistenti o guaste, scarsa sorveglianza.



Ecco, appunto è proprio questo che intendevo. Sandro hai espresso benissimo anche il mio concetto. Va benissimo avere ACC, ERMTS e tutto ciò che serve per la sicurezza.
Ma dal punto di vista tecnologico e organizzativo mi sembra, da profano, che siamo abbastanza indietro, altrimenti non xi spiegherebbero ritardi, soppressioni, carrozze fuori servizio, porte che non si aprono, ecc.
E questi aspetti sono altrettanto importanti...


chicc0zz0
00domenica 11 novembre 2007 15:45
quello di cui parlato va sotto il nome di manutenzione. Trenitalia ha carenze manutentive sui suoi rotabili, il che se vogliamo ha quasi la stessa importanza dello standard di segnalamento.
Sinceramente preferirei avere treni manutenuti bene e uno standard di segnalamento meno all'avanguardia (nonché una rete regionale più performante) piuttosto che treni lasciati più o meno a sé stessi e lo standard di segnalamento più avanzato in europa.
titoit
00domenica 11 novembre 2007 17:37
Re:
chicc0zz0, 11/11/2007 15.45:

quello di cui parlato va sotto il nome di manutenzione. Trenitalia ha carenze manutentive sui suoi rotabili, il che se vogliamo ha quasi la stessa importanza dello standard di segnalamento.
Sinceramente preferirei avere treni manutenuti bene e uno standard di segnalamento meno all'avanguardia (nonché una rete regionale più performante) piuttosto che treni lasciati più o meno a sé stessi e lo standard di segnalamento più avanzato in europa.




Sì è vero mi sono espresso male. I ritardi di FS sono gravissimi sul piano manutentivo e organizzativo. Differentemente sono all'avanguardia sulla sicurezza.

Però siamo un po' [SM=x1177061] è meglio che continuiamo questa interessantissima discussione nella sezione opportuna sul trasporto in generale.
3215
00martedì 13 novembre 2007 09:03
Re:
chicc0zz0, 11/11/2007 15.45:

quello di cui parlato va sotto il nome di manutenzione. Trenitalia ha carenze manutentive sui suoi rotabili, il che se vogliamo ha quasi la stessa importanza dello standard di segnalamento.
Sinceramente preferirei avere treni manutenuti bene e uno standard di segnalamento meno all'avanguardia (nonché una rete regionale più performante) piuttosto che treni lasciati più o meno a sé stessi e lo standard di segnalamento più avanzato in europa.



Uno standard di segnalamento meno all'avanguardia, però, riduce anche le potenzialità della rete: non si può avere una rete regionale performante prescindendo dal segnalamento e da apparati di controllo del traffico e di sicurezza avanzati.

Il vero problema, ancora + che la manutenzione a livello tecnico (che è comunque a livello accettabilie, dato che la sicurezza passa anche da lì) le carenze di Trenitalia sono in termini di personale (causa primaria di carrozze fuori servizio, ma anche di alcune soppressioni) e di pulizia, benchè in questo caso condivida responsabilità con le imprese appaltanti e con i viaggiatori maleducati.

Peralto, direi che il livello tecnologico raggiunto è riguardevole, soprattutto considerando le scarse risorse destinate al trasporto ferroviario dai Governi di tutti i colori degli ultimi 50 anni.

Krokodil
00sabato 16 febbraio 2008 23:07
Re:
cliobini, 09/11/2007 8.26:

Questa volta mi tocca andare contro corrente. Le ferrovie italiane sono davvero le più sicure (almeno mediamente su tutta la rete nazionale) e le più avanzate dal punto di vista tecnologico (siamo gli unici che hanno adottato il sistema ERTMS di livello 2).

NB: ERTMS = European Rail Traffic Management System, ovvero il sistema di gestione della circolazione, interoperabile a livello europeo

Spero che il premio non sia diretto anche all'efficienza di gestione...
[SM=x1405314]



Gli unici?

Non direi. Anche Spagna, olanda e Svizzera hanno linee con ETCS, e quest'ultima una decisamente frequentata (Lötschberg di base).
cliobini
00domenica 17 febbraio 2008 10:04
Re: Re:
Krokodil, 16/02/2008 23.07:

Non direi. Anche Spagna, olanda e Svizzera hanno linee con ETCS, e quest'ultima una decisamente frequentata (Lötschberg di base).

ETCS è uno dei due componenti di ERTMS.
Il livello 2 (quello che prevede l'utilizzo del GSM-R per il distanziamento) è attivo sulle linee Roma - Napoli e Milano - Novara.
Probabilmente è stato adottato anche nel tunnel di base del Lotschberg, ma in data successiva al mio messaggio


Krokodil
00domenica 17 febbraio 2008 11:53
No nel Lötschberg è usato da giugno 2007.

La linea di base è usata regolarmente da treni merci e saltuariamente da passeggeri dal 15/6/2007, e regolarmente da entrambi, con 110 treni al giorno da dicembre (ovvero il massimo possibile per il binario unico). L'intera linea ha praticamente solo l'ERTMS come sistema.

In caso di guasto ci sono segnali ad ognie stremità del tunnel, ma in quel caso la linea si comporta come una linea a binario unico con una sola sezione di blocco di 35 km.

Sulle AV Roma-Napoli e Torino-Novara l'ETCS è attivo da più tempo, ma gestisce solo una ventina di treni al giorno ad esagerare.
cliobini
00domenica 17 febbraio 2008 12:39
Tratto da Wikipedia francese

1994 : Début des travaux.
28 avril 2005 : Percement.
24 juillet 2006 : Pose des derniers rails dans le tunnel.
janvier 2007 : Un train établi un nouveau record de vitesse en Suisse soit 280 km/h dans le tunnel.
15 juin 2007 : Mise en service prévue. Exploitation commerciale réduite, phase de test[1].
15 septembre 2007 : Première circulation de trains avec des passagers: le "NEAT-Express"[3]
9 décembre 2007 : Exploitation complète prévue avec le changement d'horaire.[4]

L'esercizio REGOLARE è iniziato a Dicembre
em66
00lunedì 18 febbraio 2008 10:01
Il tunnel di base del Lotschberg ha anche il primato del primo incidente su una linea attrezzata con ERTMS [SM=g27988]
www.tio.ch/aa_pagine_comuni/articolo_interna.asp?idarticolo=356223&id...
Krokodil
00lunedì 18 febbraio 2008 10:26

L'esercizio REGOLARE è iniziato a Dicembre



Le AV italiane hanno visto per prime circolare treni con l'ERTMS, ma hanno un traffico bassissimo rispeto al Lötschberg che ha avuto per primo un traffico intenso. 20 treni al giorno la Roma-Napoli, un centinaio il Lötschebrg.
cliobini
00lunedì 18 febbraio 2008 10:32
Re:
Krokodil, 18/02/2008 10.26:

hanno un traffico bassissimo rispeto al Lötschberg

Questo cosa c'entra? Non sto elogiando l'efficienza delle ferrovie italiane, ma ho semplicemente affermato che usa tecnologie molto evolute. Questo è un dato di fatto.
Se poi vogliamo parlare delle Ferrovie Svizzere, sappiamo tutti benissimo che sono anni luce più avanti di quelle italiane.


sandro.raso
00lunedì 18 febbraio 2008 14:18
Le tecnologie sono forse avanzate, non ne dubito, ma oltre alle tecnologie ci vuole chi le utilizza in modo appropriato!
Se si vuole un bell'esempio di come siano "efficienti" le ferrovie italiane, si veda quanto ho inserito poco fa nel topic "Disservizi ferroviari in tempo reale".
Preferirei qualche tecnologia in meno e qualche dirigente e funzionario capace e competente in più.
A proposito di tecnologie: provate a passare davanti all'Ufficio Movimento di Chiavari (normalmente impresenziato) e sentirete in continuazione "allarmi" che suonano, segno di vari malfunzionamenti, e nessun ferroviere che se ne preoccupi. Così le tecnologie andranno a ramengo in tempi sorprendentemente brevi.
chicc0zz0
00lunedì 18 febbraio 2008 19:34
Ma sei sicuro che siano allarmi? Come lo puoi sapere?
sandro.raso
00lunedì 18 febbraio 2008 20:52
Perchè sono riuscito a far "parlare" qualche ferroviere fuori servizio e qualche tecnico della società che ha installato gli impianti e che lamenta proprio il fatto che Trenitalia non ne ha cura, per cui impianti nuovissimi sono tenuti in modo catastrofico. Secondo loro non andranno al di là di pochi anni di esercizio, quando il precedente blocco automatico con gli ACEI di stazione è durato 25 anni, e l'ancor precedente blocco elettrico manuale installato nel 1946/47 anche di più.
cliobini
00lunedì 18 febbraio 2008 21:36
Signori siete [SM=x1177061]

Potete parlarne ad esempio nella discussione Sprechi ferroviari in Liguria
sandro.raso
00mercoledì 21 maggio 2008 08:28
Intervento della Corte dei Conti: il gruppo FS è un disastro, Moretti il premio non lo meritava proprio!
COORDINAMENTO DEI PENDOLARI DEL LEVANTE LIGURE

COORDINAMENTO DEI PENDOLARI LIGURI

La Corte dei Conti sulle Fs: "Crescono i costi, non i servizi"

L'allarme lanciato dopo l'esame dell'andamento del Gruppo nel biennio 2005-2006. Secondo la magistratura contabile, necessari interventi organici e "razionalizzazione"


da La Repubblica - 20 maggio 2008

La Corte dei Conti sulle Fs "Crescono i costi, non i servizi"' Il Gruppo delle Ferrovie dello Stato non va bene, quindi "appaiono necessari interventi organici e con effetti durevoli". E' l'allarme lanciato dalla Corte dei Conti, che ha esaminato l'andamento dell'azienda relativo al biennio 2005-2006. Biennio che "ha segnato un momento di particolare criticità per il Gruppo FS e per Ferrovie dello Stato S.p.A". "A poco più di un quinquennio dalla ristrutturazione societaria e dalla scelta politica multisocietaria - rileva la magistratura contabile - il nuovo modello organizzativo, oramai completamente realizzato, non pare aver giovato, come era nelle aspettative, al superamento delle difficoltà e disfunzioni, già in precedenza, in parte, manifestatesi e che nel 2006 sono emerse in tutta la loro evidenza, sia sotto il profilo operativo sia sotto il profilo della sostenibilità finanziaria". A determinare questa situazione è stato il costante incremento dei costi della produzione del Gruppo, cresciuti di 482 milioni nel 2006, di 927,5 milioni nel 2005 e del valore di 1.760 milioni di euro nel periodo 2002-2006. Dall'altro lato non è stata registrata una contestuale proporzionale crescita dei ricavi delle vendite e prestazioni (aumentati di 94 milioni di euro nel 2005, di 208 milioni di euro nel 2006 e di 368 milioni di euro nel periodo 2002-2006). Secondo la Corte dei Conti occorre "una razionalizzazione" nei rapporti tra Gruppo FS e stato, servono "certezza e rispetto degli impegni vicendevolmente assunti". In una prospettiva di reale ed effettiva definizione di rapporti, ruoli e relative responsabilità, la Corte ritiene che si dovrebbe tendere ad una netta distinzione, anche sul piano delle evidenze contabili, tra iniziative di interesse pubblico e iniziative da portare avanti in una logica privatistica e di mercato.

Scelte, programmazione, responsabilità e vigilanza per la gestione delle prime dovrebbero essere condivise con i pubblici poteri interessati e dovrebbero poter essere oggetto di autonoma considerazione, anche nella fase esecutiva. Per le seconde, che rientrano nell'attività squisitamente imprenditoriale, scelte gestionali e responsabilità dovrebbero essere di esclusiva titolarità del management di Ferrovie dello Stato. Tornando ai conti, solo nel 2006 le FS hanno accusato una perdita di oltre 2,1 miliardi di euro. "Le maggiori difficoltà sono ancora una volta riconducibili al servizio di trasporto ferroviario che, nonostante l'aumento dei costi, non accenna a migliorare nè sotto il profilo quantitativo (e cioè con ampliamento dell'offerta del servizio sulle linee più carenti), nè sotto il profilo qualitativo generale". "La scelta del management, comprensibile sotto il profilo gestionale ma che non può non preoccupare a livello di tutela degli interessi pubblici, è presumibilmente quella di privilegiare le tratte più remunerative e nelle quali è prevedibile ci sarà, a breve, competizione sul mercato, lasciando nella situazione attuale le linee tradizionalmente meno redditizie, sulle quali non è economico intervenire in assenza di uno specifico, mirato intervento finanziario pubblico". La Corte dei Conti sollecita quindi una "stabile inversione di tendenza" intervenendo su due direzioni. Adozione immediata di un complesso di iniziative a livello societario che puntino ad un rapido superamento dell'emergenza con un rigoroso impegno di Ferrovie dello Stato e di Trenitalia per il rispetto dei principi di economicità, efficienza ed efficacia, tale da poter sostenere l'impatto della imminente apertura del mercato per il trasporto passeggeri. La seconda è rappresentata dalla certezza e dal rispetto degli impegni nei rapporti tra stato e Gruppo FS, soprattutto quanto a entità, tempi, modalità e garanzie di erogazione dei trasferimenti contrattualmente dovuti, cui è inevitabile si provveda con puntualità e senza deroghe non concordate.
sandro.raso
00martedì 11 novembre 2008 09:16
E ora Moretti denuncia i pendolari!!!!
Dal sito del Secolo XIX:

Pendolari, viaggio verso il tribunale

«Le carrozze piombate di Moretti: tentata strage di 600 pendolari». Titolava così, il 19 giugno, la newsletter del comitato Genova-Milano, la voce di 1.200 pendolari. A Genova l’eco della reazione di Trenitalia Spa al contenuto di quella (e di altre) newsletter è arrivata qualche giorno fa quando i pendolari hanno scoperto di essere stati querelati per diffamazione a mezzo stampa dall’amministratore delegato di Fs, Mauro Moretti. Due le persone che dovranno rispondere di questa accuse davanti ai giudici romani: uno è Enrico Pallavicini, portavoce ufficiale del comitato Genova-Milano e coordinatore redazionale della newsletter; l’altro, per dire il vero non c’entra nulla né con il comitato né con la newsletter: è il marito di una pendolare che utilizzava un telefono intestato a lui e il cui numero veniva pubblicato sulle comunicazioni on line.

Bisogna fare un passo indietro per inquadrare la situazione. Siamo alla fine di maggio e i pendolari della linea Genova-Milano cominciano a fare i conti con il caldo e la scomodità delle carrozze Es City. A partire dall’autunno 2007, le carrozze revampizzate (ristrutturazzione estesa a 1.500 carrozze e curata da Ansaldobreda e Corifer) cominciano ad essere inserite nelle composizioni dei treni degli Intercity plus Genova Milano. Le nuove carrozze sono subito bocciate: i pendolari stimano che lo spazio per i viaggiatori sia diminuito del 28%, mentre sia aumentata del 300% la rumorosità. I nodi vengono al pettine con i primi caldi, perché le bocchette di aerazione non funzionano, la puzza delle frenate filtra negli abitacoli, i finestrini sono troppo piccoli e, soprattutto, l’aria condizionata non si sente. Lo stress tra i viaggiatori costretti ogni giorni ad oltre 3 ore di treno aumenta in modo esponenziale; alcuni di loro addirittura presentano certificati che dimostrano il peggioramento delle loro patologie. Parte la campagna del comitato Genova - Milano che, per settimane, martella Trenitalia. I risultati alla fine ci sono e le carrozze scomode vengono ritirate.

In guerra e in amore, si sa, non ci sono regole e le parole della newsletter in quella circostanza furono dure. Parecchio dure. E diedero fastidio, parecchio fastidio, all’amministratore delegato Mauro Moretti. Nessuno però immaginava che si potesse arrivare alla querela, notificata a Pallavicini a settembre. Il leader dei pendolari (che ora dopo essersi trasferito a vivere a Milano ha ceduto il posto ad un gruppo di 12 ) a settembre ha scritto una lettera di scusa a Moretti e all’amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano: «Quelle parole furono determinate dal particolare contesto che vivevo insieme a centinaia di abbonati. Si era al centro di una durissima vertenza e in questi casi si dicono cose anche pesanti. Non avevano senso e ho chiesto scusa». Scuse non accettate da Trenitalia e da Fs, neppure dopo il pressing della Regione Liguria per la remissione della querela. Pallavicini è ancora battagliero: «Da questa vicenda però i pendolari devono trarre un insegnamento: mai farsi intimorire e mai rassegnarsi quando si portano le proprie ragioni all’attenzione di un gruppo che agisce in regime di monopolio. Anche se si cerca di colpirne uno per educarne cento, sia chiaro che il comitato Genova-Milano non si ferma».

A fare cordone intorno ai due querelati è la Regione Liguria. In caso di processo l’assessore ai Trasporti Enrico Vesco annuncia di essere disposto ad andare a testimoniare a favore dei pendolari: «Viaggiavano come bestie, erano esausti», dice. «Ci sarà anche stata qualche caduta di stile, ma in quel caso era giustificata dalle circostanze: avevano ragione i pendolari e Pallavicini, mentre Moretti si sta comportando con la consueta arroganza: querela invece di far tesoro delle critiche». E le Fs? «Per il momento - fanno sapere - l’azienda preferisce non commentare».
lordtiranus
00martedì 11 novembre 2008 10:16
Dovrebbero essere i pendolari, gli utenti tutti di trenitalia a citare quel bellimbusto di Moretti, altro che contrario! Che si vergogni!
Fosse per me quello andrebbe a lavare rotaie in siberia altro che musse
sandro.raso
00martedì 11 novembre 2008 12:26
E dire che un tempo Pallavicini era quello che incensava Trenitalia e Moretti!
Solo in seguito dopo averci battuto ripetutamente il naso ha cambiato idea...
metrosur
00martedì 11 novembre 2008 15:34
Pallavicini non ha mai incensato trenitalia e Moretti, ha sempre solo detto bene se le cose andavano bene e male se andavano male. Ce ne fossero un milione come lui.
em66
00venerdì 14 novembre 2008 14:15
da www.ilsecoloxix.it

Treni, Moretti “grazia” i pendolari
14 novembre 2008| Alessandra Costante

«Ritirerò la querela nei confronti dei pendolari liguri, ma non perché me l’ha chiesto l’assessore ai Trasporti della Liguria». Alza i toni l’amministratore delegato di Fs Spa, Mauro Moretti, quando parla della Liguria, del suo assessore ai trasporti Enrico Vesco e dei pendolari del Comitato Genova-Milano querelati per diffamazione per la campagna contro le vetture Es City che, risultato di un progetto di ristrutturazione, alla prova dei fatti si sono rivelate più scomode e rumorose delle vecchie carrozze.

Il caso Liguria irrompe a Roma durante la presentazione dell’Alta Velocità. E non è una casualità. Secondo l’assessore ligure ai Trasporti, Enrico Vesco, portavoce dei timori dei pendolari liguri, l’Alta Velocità, finirà per compromettere il servizio universale. E il concetto fa infuriare Moretti. Il manager pensa che: Fs si debbano assumere il rischio dei nuovi servizi di Alta Velocità, fare marketing, aprirsi al mercato; tutti debbano pagare il treno e difatti ha negato convogli “politici”, gratis, per ogni manifestazione di piazza svolta negli ultimi due anni, compresa l’ultima degli studenti, «una volta bastava una telefonata e i treni viaggiavano gratis e così siamo andati ad un passo dalla bancarotta»; e le Regioni debbano assumersi la responsabilità del sistema universale. «Le Regioni continuano a confondere i piani, commerciale e servizio universale, e questo è da irresponsabili», è il suo j’accuse. E sull’assessore ligure ai Trasporti dice: «Non capisco Vesco: va in Svizzera, che per il trasporto pubblico contribuisce con 25 centesimi a chilometro, e poi pretende di avere la stessa situazione, un treno ogni cinque minuti anche in Liguria, regione con le tariffe più basse e quella che dà il contributo minore. Fare così è da irresponsabili. Se la Liguria vuole comprare i treni, bene; se vuole acquistare il materiale rotabile nuovo ci dia i soldi per farlo, ma tutto questo non si fa con i proclami». Il contributo per il servizio universale delle Regioni italiane, con un media di 8,2 centesimi a km per passeggeri, è quasi la metà rispetto a Francia e Germania. «In Italia si vuole pagare il treno il 50% delle tariffe francesi e tedesche e il 30% meno dei contributi che si danno per le corriere extraurbane. Trenitalia ha presentato il suo catalogo alle Regioni, con varie opportunità, ma se non ci sono i soldi per coprire i costi, i servizi non si possono aumentare», prosegue Moretti.

L’ad di Fs, forse, ritirerà la querela contro i pendolari del comitato Genova-Milano. In tre sono stati chiamati davanti al giudice, a rispondere del reato di diffamazione a mezzo stampa: il portavoce del comitato, Enrico Pallavicini, che aveva “firmato” le newsletter che attaccavano Trenitalia per le nuove, scomode (il 28% in meno di spazio) e rumorose (il 300% secondo stime dei pendolari) messe in servizio sulla linea Genova-Milano; il secondo è l’incolpevole (è il marito di una pendolare del Comitato) titolare del telefono usato per dare informazioni ai pendolari; il terzo è il presidente dell’associazione pendolari di Piacenza, autore di una mail di sostegno. Alla fine hanno avuto ragione i pendolari, Trenitalia ha tolto quelle carrozze, ma per i toni, i paragoni azzardati con i treni che portavano i deportati a Dachau, ha querelato. Ieri, Moretti ha affrontato l’argomento. «La querela è stata fatta per i toni usati, per quello che è stato scritto - spiega - Ora vediamo se ritirarla». Ed anche la lettera di scuse spedita dai pendolari a Moretti ha fatto breccia, ma fino ad un certo punto. «Il gesto è stato apprezzato anche se si capiva che la campagna contro le Es City era stata orchestrata perché i vagoni precedenti avevano le sedute che si possono allungare». Ovvero: Trenitalia è un’azienda e le comodità in più vanno pagate.

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