Quando i comunisti ridevano - Barzellette e storielle sui comunisti

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Arvedui
00mercoledì 3 ottobre 2007 23:10
Qual è la differenza tra capitalismo e comunismo?
Nel capitalismo, homo hominis lupus.
Nel comunismo, homo hominis compagno lupus.

Che cosa ha lasciato il grande pensatore Karl Marx alla Germania?
A quella dell'Est, il Comunismo. A quella dell'Ovest, il Capitale.

Perchè il sole sovietico è così felice la mattina?
Perchè sa che di sera sarà in Occidente.

Ernesto e Pedro si incontrano in piazza all'Avana. Ernesto chiede a Pedro: «Come va?». Pedro: «Sono stanco, compagno Ernesto. Ci sono file dappertutto qui all'Avana. Fila per comprare il pane, il pesce, il riso, fila per i fagioli. Non ne posso più. Ho deciso: devo uccidere Fidel». Dopo un paio di mesi, i due si incontrarono di nuovo. Ernesto: «E Fidel poi l'hai ammazzato?». Pedro: «Non me ne parlare. Che fila per uccidere Fidel»

Un avvocato, un chirurgo, un costruttore ed un comunista discutono su quale sia l'attività professionale più antica del mondo.
L'avvocato: Quando l'Eterno esiliò Adamo ed Eva dal Paradiso, compì un atto legale. Dunque la mia professione è la più antica.
Il chirurgo: ma per favore! quando l'Eterno ha creato Eva dalla costola di Adamo ha compiuto una operazione chirurgica. e' la mia professione la più antica!
Il costruttore: Perdonatemi, prima che accadesse tutto questo, il Padreterno ha creato il mondo, dove in origine c'era solo caos. Perciò la mia professione è la più antica.
Si! - con voce trionfante il comunista - e chi ha creato il caos?

Qual è la barzelletta più lunga nella storia del mondo?
Settantaquattro anni di comunismo in Russia.

Un poliziotto sovietico chiede a un collega: «Compagno, cosa pensi del nostro regime?» «Quello che pensi tu». «Allora, compagno, è mio dovere arrestarti!»

Ivanov fa richiesta per entrare nel Partito comunista sovietico, e il comitato di controllo lo interroga.
«Compagno Ivanov, voi fumate?».
«Sì, fumo. Non molto però… così… mediamente».
«Compagno, sapete cosa ha detto il compagno Lenin a proposito del fumo? Che lui non fumava e consigliava agli altri comunisti di non farlo».
«Se il compagno Lenin ha detto così», dice Ivanov, «vorrà dire che smetterò di fumare».
«Compagno Ivanov, voi bevete?».
«Be´, un pochino...».
«Il compagno Lenin condannava duramente l´ubriachezza».
«Va bene, compagni», dice Ivanov, «vorrà dire che smetterò di bere».
«Compagno Ivanov, che cosa ci dite delle donne?».
«Be´, insomma… come tutti gli uomini, qualche debolezza ce l´ho, compagni…».
«Lo sapete, compagno Ivanov, che il compagno Lenin condannava duramente il comportamento amorale in fatto di sesso?».
«Be´, se il compagno Lenin condannava l´amoralità sessuale, vuol dire che non amerò più le donne…».
«Un´ultima domanda, compagno Ivanov. Siete pronto a sacrificare la vostra vita per il partito?».
«Ma certo, compagni! Certo che sono pronto a sacrificare la mia vita per il partito! La chiamate vita questa?».

In occasione dell´anniversario della Rivoluzione d´ottobre, in un villaggio si tiene una riunione del Soviet locale, il cui presidente prende la parola. «Cari compagni, guardate quante strepitose conquiste ha ottenuto il nostro partito dopo la rivoluzione. Per esempio, ecco davanti a noi Marja. Chi era prima? Una contadina analfabeta, con un solo vestito e senza scarpe. Adesso è un esempio di lavoratrice della mungitura, nota in tutta la regione. E guardate Ivan Andreev. Era il più povero del villaggio: non aveva cavalli, non aveva mucche, non aveva neanche un´oca. Ora guida un trattore e ha due paia di scarpe. E guardate Semen Alekseevic. Che cos´era lui? Era un orrendo teppista, un ubriacone schifoso, uno sporco fannullone. Nessuno lo avrebbe considerato più di un ammasso di neve in inverno. E adesso guardatelo: è il segretario del partito».

Sei paradossi dello Stato socialista. Nessuno lavora, ma il piano è sempre compiuto. Il piano è sempre compiuto, ma gli scaffali dei negozi sono vuoti. Gli scaffali dei negozi sono vuoti, ma nessuno muore di fame. Nessuno muore di fame, ma ciascuno è infelice. Ciascuno è infelice, ma nessuno si lamenta. Nessuno si lamenta, ma le prigioni sono piene.

Stalin ha ricevuto la delegazione di una delle Repubbliche caucasiche dell´Unione Sovietica. Congedati i delegati, cerca la pipa per farsi una fumata, ma non riesce a trovarla. Alza il telefono, chiama Berija, il capo del Kgb, e gli dice: «Lavrentij Pavlovic, non trovo più la mia pipa. Fate qualcosa». Il giorno dopo, Stalin richiama Berija e gli dice: «Lavrentij Pavlovic, mi dispiace di avervi disturbato, ma stamattina, aprendo un cassetto della mia scrivania, ho trovato la pipa». E Berija, con tono di rincrescimento: «Che peccato, compagno Iosif Vissarionovic, avevo già arrestato venti persone e tutte avevano confessato».

Stalin convoca il compagno Karl Bernardovic Radek e gli dice: «So che mettete in giro storielle su di me. Ciò è intollerabile». «E perché?» «Come perché? Io sono il grande leader, maestro e fratello di tutti i popoli!» «Ah, no, compagno Stalin», dice Radek, «questa non l´ho messa in giro io».

Ufficio di collocamento. Si presenta un ebreo. Il funzionario gli chiede: «Cognome?». «Katzman». «Mi dispiace», dice il funzionario, «non vi prendiamo. Tanto, prima o poi voi emigrerete in Israele». Katzman protesta: «Ma io non ho nessuna intenzione di emigrare!». E il funzionario: «A maggior ragione non vi prendiamo. Di coglioni come voi non abbiamo bisogno».

«Andrà sempre peggio!», grida il pessimista. «Non può andare peggio», risponde l´ottimista.

Che cos´è un affare nella Russia sovietica? È rubare un cartone di bottiglie di vodka, venderlo e procurarsi così il danaro per poter bere tutta la sera.

Dopo aver tenuto un discorso ai quadri del partito, Leonid Breznev si infuria con il compagno che gli prepara i discorsi. «Compagno, vi avevo chiesto un discorso di quindici minuti, invece è durato un´ora!». Il compagno che ha scritto il discorso si giustifica: «Be´, Leonid Ilijc, io del discorso vi ho dato quattro copie».

Leonid Ilijc Breznev tiene un discorso di saluto agli atleti del mondo che partecipano alle Olimpiadi di Mosca del 1980: « O… O… O… O… O…» L´assistente gli sussurra: «Compagno Leonid Ilijc, quelli sono gli anelli olimpici… Il testo è un po´ più in basso».

Breznev chiama un gruppo di cosmonauti sovietici e dice loro in tono serio e compreso: «Compagni astronauti, gli americani sono sbarcati sulla Luna. Non possiamo permettere un simile smacco. Abbiamo deciso che voi prenderete parte a una missione per sbarcare sul sole». Terrorizzati, i cosmonauti gli rispondono: «Ma compagno Leonid Ilijc, se andremo sul sole ci carbonizzeremo!» «Non preoccupatevi», dice serio Breznev, «il partito ha pensato a tutto. Sbarcherete di notte».

Un uomo terrorizzato entra di corsa nella sede del Kgb e chiede di parlare con un alto responsabile. Viene condotto da uno dei capi e gli dice trafelato: «Il mio pappagallo parlante è sparito!». «Compagno», dice l´ufficiale, «non ci occupiamo di questi casi… Vai alla polizia criminale». «No, no, no… aspettate. Io lo so che devo andare alla polizia criminale. Sono venuto qui per dirvi una cosa importante: se doveste trovarlo voi il mio pappagallo, sappiate che sono in totale disaccordo con le sue idee politiche».

Quante volte puoi raccontare una buona storiella in Unione Sovietica? Tre volte: la prima a un amico; la seconda a un funzionario della polizia; e la terza al tuo compagno di cella.

Qual è la principale differenza tra la società capitalista e quella socialista? In una società capitalista l´uomo sfrutta l´uomo. In una società socialista, viceversa.

Cos´è un duetto musicale sovietico? È un quartetto di musicisti sovietici dopo un viaggio all´estero.

Perché i nostri poliziotti camminano per le strade a squadre di tre? Uno sa leggere, l´altro sa scrivere e il terzo tiene sotto controllo quei due pericolosi intellettuali.

Perché il burro è scomparso dagli scaffali dei negozi? Perché si è sciolto sotto il sole radioso della costituzione sovietica.

Alessandro Magno, Giulio Cesare e Napoleone Bonaparte sono stati invitati a una parata nella Piazza Rossa come rispettati visitatori. Alessandro Magno dice: «Se avessi avuto i carri armati sovietici, sarei stato invincibile». Giulio Cesare dice: «Se avessi avuto gli aeroplani sovietici, avrei conquistato il mondo intero». E Napoleone: «Se avessi avuto la Pravda, nessuno avrebbe mai saputo di Waterloo».

Un turista polacco torna a casa dopo aver visitato l´Urss, e porta con sé due enormi e pesanti valigie. Al polso ha un orologio di fabbricazione sovietica, e dice al doganiere: «Questo è un nuovo orologio sovietico, una meraviglia sconosciuta nei Paesi capitalisti. Vedete? Mostra l´ora, il battito cardiaco, le fasi lunari, che tempo fa a Varsavia, a Mosca, a New York, e mille e mille altre cose». «È davvero una meraviglia!», dice il doganiere, «e che cos´avete, compagno, in queste due grandi valigie?» «Ah, queste? Sono le batterie dell´orologio!».

Nel presentare le sue dimissioni e nel lasciare la politica, Boris Nikolaevic Eltsin comunica pubblicamente di voler donare metà delle sue case ai bambini e l´altra metà ai nipoti.

Una cittadina sovietica entra in un negozio di alimentari e domanda: «Avete della carne?». «No», risponde il commesso, «non ne abbiamo». «E latte, ne avete?». «Mi dispiace, signora, noi vendiamo solo carne… Però se attraversa la strada e va nel negozio di fronte, lì non hanno il latte».

Di che nazionalità erano Adamo ed Eva? Quasi sicuramente sovietici. Solo i sovietici possono camminare a piedi scalzi, le chiappe nude, senza un tetto sopra la testa, avendo da mangiare solo una mela in due e continuare a gridare che vivono in Paradiso.
Pius Augustus
00mercoledì 3 ottobre 2007 23:18
LOL
Red Night Seer
00giovedì 4 ottobre 2007 10:29
[SM=x751605] [SM=x751605] [SM=x751532]
-Giona-
00venerdì 5 ottobre 2007 13:01
Re:
Arvedui, 03/10/2007 23.10:


Un turista polacco torna a casa dopo aver visitato l´Urss, e porta con sé due enormi e pesanti valigie. Al polso ha un orologio di fabbricazione sovietica, e dice al doganiere: «Questo è un nuovo orologio sovietico, una meraviglia sconosciuta nei Paesi capitalisti. Vedete? Mostra l´ora, il battito cardiaco, le fasi lunari, che tempo fa a Varsavia, a Mosca, a New York, e mille e mille altre cose». «È davvero una meraviglia!», dice il doganiere, «e che cos´avete, compagno, in queste due grandi valigie?» «Ah, queste? Sono le batterie dell´orologio!».


Non siamo a questi livelli, ma mio padre ha comprato dagli ambulanti polacchi un orologio meccanico di produzione sovietica che sul quadrante ha non 12, ma 24 ore! [SM=x751525]


luc@s87
00venerdì 5 ottobre 2007 15:56
Un poliziotto sovietico chiede a un collega: «Compagno, cosa pensi del nostro regime?» «Quello che pensi tu». «Allora, compagno, è mio dovere arrestarti!»


Troppo bella! [SM=x751605]
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