TREDICI anni, un cognome importante, una famiglia ingombrante. E un destino quasi inevitabile, quello che la vede proiettata nel mondo dello spettacolo. Paris Jackson, figlia di Michael, debutta al cinema. Sarà fra i protagonisti di “Lundon’s Bridge and the Three Keys”, un film per bambini con personaggi reali e di animazione. Paris interpreterà una bambina che, in mezzo all’oceano, sopravvive all’attacco di una medusa dalla quale cui subisce un lavaggio del cervello. Le riprese inizieranno a gennaio e il lungometraggio sarà il primo di una saga incentrata sul personaggio di Lundon O’Malley tratto dai romanzi di fantasia di Dennis H. Christen. Paris è uno dei due figli (l’atro è Prince) che Jacko ebbe da Debbie Rowe, l’infermiera conosciuta dopo il divorzio dalla figlia di Elvis Presley, Lisa Marie. Un rapporto che ha sempre dato adito a molti dubbi, supportati nel 2009 dalle dichiarazioni della stessa Rowe, che in un’intervista disse che i due ragazzini non erano figli della popstar, che lei aveva solo “prestato il grembo” e che in realtà Paris e Prince erano figli di donatori sconosciuti e non del “padre biologico” che Jackson aveva sempre detto di essere. La separazione fra i due, avvenuta a poca distanza di tempo dalla nascita dei bambini, era stata seguìta da una luna disputa legale per la custodia dei figli, vinta da Jackson che aveva dato alla donna, si disse, ben cinque milioni di dollari più una proprietà vicino a Los Angeles dove la Rowe si era stabilita allevando cavalli.
(10 dicembre 2011)
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