Io posso parlare per l'antico (solo questo mi rimane, dato che non gioco ormai da mesi e mesi!!!!! però leggo molto...).
In effetti, quello che dice Fabio è giusto, per il semplice motivo che gli scenari proposti con i vari regolamenti sono adattati per funzionare con
quel regolamento e, a volte, gli adattamenti sono davvero troppi.
Se a questo aggiungiamo, poi, che spesso i set di regole mettono decisamente in secondo piano il rapporto in scala delle distanze e del numero di uomini, la frittata è fatta.
La ricerca forzata dell'equilibrio tra gli eserciti non è conciliabile con la storicità: che senso ha giocare Canne (dove i Romani erano il doppio dei Cartaginesi!) con 12 basette per parte? accontentiamoci di usare il DBA per quello che è, ossia un divertente gioco da tavolo a sfondo storico.
Questo è il motivo per il quale, nel mio regolamento, ho scelto di esprimere le distanze in metri e ho cercato di stabilire un rapporto numerico tra soldatini e effettivi reali di 1:125 (per il 15 mm) o di 1:30 (per il 6 mm).
Intendiamoci, anche il mio è un regolamento generico che non si spinge oltre un certo dettaglio, però ho cercato un compromesso proprio per consentire la ricostruzione di battaglie storiche con un minimo di fedeltà.
Anche la suddivisione in formazioni (con il Capoformazione "fantasma") è uno stratagemma che dovrebbe consentire ai più volenterosi di simulare la flessibilità degli eserciti reali, pur mantenendo l'autonomia delle singole basette la cui dimensione "standard" DBx e Armati (fronte di cm. 4, profondità da 1,5 a 4), occorre dirlo, è però del tutto arbitraria.