La funzione del fascismo nel futuro?

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Caio Logero
00giovedì 13 settembre 2007 21:36
La funzione del fascismo nel futuro?

Scrivo qua, perché andarlo a scrivere in Destre Oggi sarebbe a mio parere un errore. Un errore perché il neofascismo oggi risente troppo del neonazismo, dunque dei figli illeggittimi del nazionalsocialismo e di una ideologia estremista.

Il fascismo, o meglio il fascismo nella sua forma più originale, è il Fascismo Sociale e Corporativo. Leggendo le righe vergate da Pino Romualdi egli affermava che le Rivoluzioni sono deletorie e il ruolo del fascismo dovrebbe essere ridurre quelle differenze, a suo parere educative più che sociali, tra le varie classi.
Ma ciò non implicherebbe l'omologazione: no alle disuguglianze, no alle diversità.
Il Sistema Sociale del Fascismo[Definizione datasi dagli stessi fascisti per autodefinirsi] è ancora attuale?
Il suo messaggio è una politica dove l'importante è l'affermarsi della libertà della collettiva e dunque dello stesso sviluppo, in un prima fase, e conseguentemente del singolo, dopo.
E' il sacrificio dell'uomo al fine di uscire dalla mortificazione che ne deriva dal sottosviluppo e delle disuguaglianze di un paese.
Ma oggi?

Il messaggio del Fascismo è più attualizzabile? Eppure sembra che i disastri che il fascismo si sono realizzati (ed in parte ne ha colpa il fascismo stesso con una guerra che ha donato il mondo agli USA).
Ace Ventura
00giovedì 13 settembre 2007 23:34
mah guarda caio io più leggo e meno ci capisco... ma vi rendete conto che questo modo di vedere le cose, di appianamento etc., nulla ha a che vedere col fascismo? il fascismo è un regime paramilitare, diseducativo e dittatoriale esistito tanti anni fa. Ma perchè chiamare fascismo invece le nobili idee che tu ci proponi? nn sarebbe meglio distinguerle dal suo poco illustre antenato? Quelle che scrivi sono dei precetti che se ben istillati possono essere attuati in democrazia... basta vedere molti stati odierni.. mi spiegheresti la relazione col deprecabile operato di mussolini? oh teniam presente che io fascisti e nazisti nn li confondo, a volte sono loro che han le idee confuse...
DVX NOBIS
00venerdì 14 settembre 2007 09:37
Re:
Ace Ventura, 13/09/2007 23.34:

mah guarda caio io più leggo e meno ci capisco... ma vi rendete conto che questo modo di vedere le cose, di appianamento etc., nulla ha a che vedere col fascismo? il fascismo è un regime paramilitare, diseducativo e dittatoriale esistito tanti anni fa. Ma perchè chiamare fascismo invece le nobili idee che tu ci proponi? nn sarebbe meglio distinguerle dal suo poco illustre antenato? Quelle che scrivi sono dei precetti che se ben istillati possono essere attuati in democrazia... basta vedere molti stati odierni.. mi spiegheresti la relazione col deprecabile operato di mussolini? oh teniam presente che io fascisti e nazisti nn li confondo, a volte sono loro che han le idee confuse...



Il Fascismo una dottrina unica

Noooo!!! ma io posso leggere una serie di bagianate, perdonami l'offesa, come queste. [SM=x751558] ...Leggiti il link sopra riportato e poi ne riparliamo. Preconcetti come questi io non l'avevo mai letti [SM=x751525] [SM=x751557]
soprattutto questa frase "il fascismo è un regime paramilitare, diseducativo e dittatoriale esistito tanti anni fa"
3 errori in un colpo solo, ma errori non secondo la visione di un fascista ma secondo la visione di studiosi di Scienza politica, Sociologia Politica.
1. Il fascismo non era un regime paramilitare perchè non vi erano strutture di tipo militare che hanno sostituito le strutture istituzionali dle paese.
2. Non era diseducativo anzi fu fatta la riforma Gentile , riforma sulla scuola e che attualmente è ancora in vigore con qualche ai me modifica che ha solo peggiorato invece di attualizzare.
3. Non è dittatoriale ma autoritario , ricordati che c'era il Re e il Papa e che il primo sfiducio Mussolini , da lì la caduta del regime. A diffeternza del Nazionalsocialismo che vide un regime totalitario e dittatoriale, il regime cadde con la sconfitta militare e la fine del suo dittatore.

Red Night Seer
00venerdì 14 settembre 2007 11:03
Re:
Ace Ventura, 13/09/2007 23.34:

mah guarda caio io più leggo e meno ci capisco... ma vi rendete conto che questo modo di vedere le cose, di appianamento etc., nulla ha a che vedere col fascismo? il fascismo è un regime paramilitare, diseducativo e dittatoriale esistito tanti anni fa. Ma perchè chiamare fascismo invece le nobili idee che tu ci proponi? nn sarebbe meglio distinguerle dal suo poco illustre antenato? Quelle che scrivi sono dei precetti che se ben istillati possono essere attuati in democrazia... basta vedere molti stati odierni.. mi spiegheresti la relazione col deprecabile operato di mussolini? oh teniam presente che io fascisti e nazisti nn li confondo, a volte sono loro che han le idee confuse...



Obietto sul fatto della diseducazione. Il fascismo fu un regime "democratizzatore" nel senso che coinvolse le masse e le indottrinò sulla sua dottrina. Prima infatti il popolo se ne fregava della politica (sto parlando al tempo pre-fascista del liberalismo) e faceva nulla per interessarsene.

Non concordo anche sul fatto del "deprecabile operato di Mussolini". Ma quando è stato deprecabile? Dove lo hai mai visto l'aspetto deprecabile?
Lui ha rinforzato le infrastrutture del paese, bonificato ampie zone dove prima regnava la malaria. Annullato il brigantaggio. Stipulato i Patti Lateranensi (attivi tutt'ora)!

Una cosa così non l'ha fatta nè Giolitti, nè Berlusconi, nè Prodi e nè Amato e nessun altro. [SM=x751536]


Pius Augustus
00venerdì 14 settembre 2007 11:39
Re: Re:
Red Night Seer, 14/09/2007 11.03:



Obietto sul fatto della diseducazione. Il fascismo fu un regime "democratizzatore" nel senso che coinvolse le masse e le indottrinò sulla sua dottrina. Prima infatti il popolo se ne fregava della politica (sto parlando al tempo pre-fascista del liberalismo) e faceva nulla per interessarsene.

Non concordo anche sul fatto del "deprecabile operato di Mussolini". Ma quando è stato deprecabile? Dove lo hai mai visto l'aspetto deprecabile?
Lui ha rinforzato le infrastrutture del paese, bonificato ampie zone dove prima regnava la malaria. Annullato il brigantaggio. Stipulato i Patti Lateranensi (attivi tutt'ora)!

Una cosa così non l'ha fatta nè Giolitti, nè Berlusconi, nè Prodi e nè Amato e nessun altro. [SM=x751536]





1:democrazia e populismo sono due cose diverse.Il fascismo è DISEDUCATIVO.Non esisteva alcuna responsabilità nelle istituzioni che non erano più nemmeno minacciate dalla prospettiva del voto per funzionare con efficenza.Le uniche credenziali richieste erano la fedeltà al partito e l'amicizia di mussolini.Il popolo era cloroformizzato da inconsistenti sogni imperiali guerreschi,non partecipava alla vita politica perchè non esisteva vita politica! come diceva emilio lussu "le persone che decidono nell'italia fascista possono essere contenute in una cabina telefonica".Il popolo era solo chiamato ogni tanto a urlare duce duce alle manifestazioni,e rarissimamente ad elezioni a partito unico (un ossimoro).Non si accettavano modi di pensare diversi,il pensiero unico era tutto ciò che contava.L'oppositore era annullato.Il fascismo insegnava che i diversi andavano repressi e schiacciati e in seguito divenne razzista.Difficile trovare un regime moralmente più abbietto.

2:direi che di deprecabile c'è molto.Ha portato l'economia in stagnazione (crescita minore sia che nel tempo di giolitti sia che in quello di de gasperi),insistenza sulla piccola agricoltura nel tempo della grande industria,sperpero delle risorse nazionali in ridicole guerre "imperiali",fine della politica del peso determinante e alleanza con una nazione più forte determinata a dominare l'europa,provvedimenti economici inutili come la lira pesante (che danneggiò il commercio),crimini di guerra contro libici,spagnoli,jugoslavi e greci,leggi razziali,condotta demenziale della seconda guerra mondiale...


Red Night Seer
00venerdì 14 settembre 2007 11:43
Re: Re: Re:
Pius Augustus, 14/09/2007 11.39:



1:democrazia e populismo sono due cose diverse.Il fascismo è DISEDUCATIVO.Non esisteva alcuna responsabilità nelle istituzioni che non erano più nemmeno minacciate dalla prospettiva del voto per funzionare con efficenza.Le uniche credenziali richieste erano la fedeltà al partito e l'amicizia di mussolini.Il popolo era cloroformizzato da inconsistenti sogni imperiali guerreschi,non partecipava alla vita politica perchè non esisteva vita politica! come diceva emilio lussu "le persone che decidono nell'italia fascista possono essere contenute in una cabina telefonica".Il popolo era solo chiamato ogni tanto a urlare duce duce alle manifestazioni,e rarissimamente ad elezioni a partito unico (un ossimoro).Non si accettavano modi di pensare diversi,il pensiero unico era tutto ciò che contava.L'oppositore era annullato.Il fascismo insegnava che i diversi andavano repressi e schiacciati e in seguito divenne razzista.Difficile trovare un regime moralmente più abbietto.

2:direi che di deprecabile c'è molto.Ha portato l'economia in stagnazione (crescita minore sia che nel tempo di giolitti sia che in quello di de gasperi),insistenza sulla piccola agricoltura nel tempo della grande industria,sperpero delle risorse nazionali in ridicole guerre "imperiali",fine della politica del peso determinante e alleanza con una nazione più forte determinata a dominare l'europa,provvedimenti economici inutili come la lira pesante (che danneggiò il commercio),crimini di guerra contro libici,spagnoli,jugoslavi e greci,leggi razziali,condotta demenziale della seconda guerra mondiale...






Non concordo nella maniera più assoluta.

E' un dato di fatto che il fascismo avvicinò, seppure con i suoi metodi, la popolazione alla politica (diede a tutti una tessera, istituì i Balilla ec...).

Non dimentichiamoci che, oltre ai meriti che ho sopra elencato (e che ti prego di leggere), c'è anche da annoverare la creazione di un profondo senso nazional-patriottico, un amor di patria davvero eccezionale che, come ben sappiamo, è il collante per tenere insieme i popoli.

Voglio anche dire che l'economia NON ERA AFFATTO in stagnazione, ma aumentò considerevolmente (per i motivi sopra citati) e che ERA EDUCATIVO per il fatto che ho messo nel primo punto di questo post.


Pius Augustus
00venerdì 14 settembre 2007 11:45
Re: Re:
DVX NOBIS, 14/09/2007 09.37:



Il Fascismo una dottrina unica

Noooo!!! ma io posso leggere una serie di bagianate, perdonami l'offesa, come queste. [SM=x751558] ...Leggiti il link sopra riportato e poi ne riparliamo. Preconcetti come questi io non l'avevo mai letti [SM=x751525] [SM=x751557]
soprattutto questa frase "il fascismo è un regime paramilitare, diseducativo e dittatoriale esistito tanti anni fa"
3 errori in un colpo solo, ma errori non secondo la visione di un fascista ma secondo la visione di studiosi di Scienza politica, Sociologia Politica.
1. Il fascismo non era un regime paramilitare perchè non vi erano strutture di tipo militare che hanno sostituito le strutture istituzionali dle paese.
2. Non era diseducativo anzi fu fatta la riforma Gentile , riforma sulla scuola e che attualmente è ancora in vigore con qualche ai me modifica che ha solo peggiorato invece di attualizzare.
3. Non è dittatoriale ma autoritario , ricordati che c'era il Re e il Papa e che il primo sfiducio Mussolini , da lì la caduta del regime. A diffeternza del Nazionalsocialismo che vide un regime totalitario e dittatoriale, il regime cadde con la sconfitta militare e la fine del suo dittatore.




anche hitler cadde con la sconfitta militare e la caduta del dittatore.Se resse di più dell'italia fu semplicemente perchè i nazisti credevano in quello che predicavano e la germania era più forte.Ma tentativi di colpi di stato contro hitler ce ne furono,e l'esercito era un potere rivale al partito nazista.Se usi i criteri della arent allora nemmeno il nazismo era veramente totalitario.
Invece lo erano sia l'uno sia l'altro.Come dice uno che ne sapeva qualcosa,giovanni gentile:.. per il fascista tutto è nello Stato e nulla di umano e spirituale esiste e tantomeno ha valore fuori dallo Stato. In tal senso il fascismo è totalitario...»
Lpoz
00venerdì 14 settembre 2007 11:53
Re: Re: Re:
Pius Augustus, 14/09/2007 11.45:



anche hitler cadde con la sconfitta militare e la caduta del dittatore.






credo che si riferrisse propio alla germania...

in italia Mussolini fu spodestato dal gran consiglio( e si,tutti i dittatori creano un organo che lo può spodestare ad alzata di mano), arrestato dal re nano, liberato il 12 settembre da parà tedeschi, ricatturato nell'aprile del 45 e assassinato in questioni misteriose (o almeno, se leggi Pisanò non troppo) assieme alla sua amante...
Pius Augustus
00venerdì 14 settembre 2007 11:54
Re: Re: Re: Re:
Red Night Seer, 14/09/2007 11.43:




Non concordo nella maniera più assoluta.

E' un dato di fatto che il fascismo avvicinò, seppure con i suoi metodi, la popolazione alla politica (diede a tutti una tessera, istituì i Balilla ec...).

Non dimentichiamoci che, oltre ai meriti che ho sopra elencato (e che ti prego di leggere), c'è anche da annoverare la creazione di un profondo senso nazional-patriottico, un amor di patria davvero eccezionale che, come ben sappiamo, è il collante per tenere insieme i popoli.

Voglio anche dire che l'economia NON ERA AFFATTO in stagnazione, ma aumentò considerevolmente (per i motivi sopra citati) e che ERA EDUCATIVO per il fatto che ho messo nel primo punto di questo post.






1:dare le tessere ai bambini non vuol dire creare coscienza politica.La coscienza politica è dibattito.La coscienza politica è confrontare opinioni diverse.La coscienza politica è il saper giudicare le idee.Il fascismo non faceva nulla di tutto questo.La "coscienza politica" del fascismo era semplicemente riempirsi di fronzoli e di ornamenti ed essere daccordo col duce.La dittatura per sua stessa essenza non può creare coscienza politica.

2:senso patriottico? i tedeschi avevano senso patriottico! gli inglesi avevano senso patriottico! gli italiani alla prima difficoltà hanno abbandonato il fascismo,nessuno sparò un colpo per salvare mussolini,e raramente si videro popoli meno affezionati al loro regime.Il "senso patriottico" del fascismo,era solo una finzione.La guerra lo ha dimostrato.

3:l'economia era stagnata NEI FATTI.Non sono dati contestabili.La crescita durante l'era giolittiana raggiunse il 3,8% annuo negli anni 80,e addirittura il 5% nel periodo d'oro del 1895-1905.Durante il boom economico il tasso era di un incredibile 6,5%.Durante il fascismo era un misero 2-3% anche nel periodo migliore del 23-28.

sull'economia in generale:

Alla radice della debolezza dell'italia c'era il suo continuo basarsi sulla piccola agricoltura che nel 1920 era responsabile del 40% del PNL e assorbiva il 50% della popolazione attiva.
Il fatto che ancora nel 1938 più della matà della spesa di una famiglia venisse destinata al cibo era ulteriore segno di questa arretratezza.
Lungi dal modificare proporzioni,il fascismo,con la sua esaltazione della virtù della vita rurale,si prodigò per sostenere l'agricoltura con una raffica di iniziative,comprese tariffe doganali protezioniste,diffusa bonifica di terre e,infine,controllo totale del mercato del grano.
Era importante,per gli obbiettivi del regime,la necessità di diminuire la dipendenza dai produttori di cibo stranieri e il forte desiderio di prevenire un altro esodo dei contadini verso le città (...)
la conseguenza fu una grave sottooccupazione delle campagne,con tutte le relative caratteristiche di bassa produttività,analfabetismo,enormi disparità regionali.

Data la natura relativamente arretrata dell'economia italiana e la volontà dello stato di spendere denaro sopratutto per la conservazione dell'agricoltura su piccola scala,non sorprende che la quantità di capitali disponibile per gli investimenti imprenditoriali fosse limitata.
Se la WW1 aveva già ridotto le riserve di capitali la depressione conomica e la svolta protezionista portarono ulteriori danni.
Per la verità le società che ebbero una spinta dalle ordinazioni di aerei e autocarri fecero buoni guadagni ma non si può dire che lo sviluppo industriale italiano avesse beneficiato in generale della scelta autarchica:le tariffe doganali protessero i produttori inefficenti,mentre il generale neo mercantilismo dell'epoca diminuì l'afflusso di investimenti stranieri che tanto in precedenza aveva fatto per stimolare il progresso industriale italiano.

Nle 1938 l'italia aveva soltanto il 2,8 per cento della produzione manifatturiera modiale,produceva il 2,1 per cento dell'acciaio,l'uno per cento della ghisa,lo 0,7 per cento dei minerali ferrosi e un incredibile 0,1 per cento del carbone e consumava una quantità di energia di fonti moderne enormemente inferiore a quella delle altre potenze.



Pius Augustus
00venerdì 14 settembre 2007 11:55
Re: Re: Re: Re:
Lpoz, 14/09/2007 11.53:





credo che si riferrisse propio alla germania...

in italia Mussolini fu spodestato dal gran consiglio( e si,tutti i dittatori creano un organo che lo può spodestare ad alzata di mano), arrestato dal re nano, liberato il 12 settembre da parà tedeschi, ricatturato nell'aprile del 45 e assassinato in questioni misteriose (o almeno, se leggi Pisanò non troppo) assieme alla sua amante...




e allora? hitler fu più volte sul punto di essere assassinato,e se l'esercito si schierò solo in parte contro di lui (così fallendo) fu perchè le vittorie erano almeno quante le sconfitte.Se Hitler avesse attaccato la cecoslovacchia i generali erano già pronti a spodestarlo nel 38.
Lpoz
00venerdì 14 settembre 2007 11:57
Re: Re: Re: Re: Re:
Pius Augustus, 14/09/2007 11.55:




e allora? hitler fu più volte sul punto di essere assassinato,e se l'esercito si schierò solo in parte contro di lui (così fallendo) fu perchè le vittorie erano almeno quante le sconfitte.Se Hitler avesse attaccato la cecoslovacchia i generali erano già pronti a spodestarlo nel 38.




bha, fu anche perchè si tratta di tedeschi e non di italiani...
ma stiamo andando OT
Pius Augustus
00venerdì 14 settembre 2007 11:58
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Lpoz, 14/09/2007 11.57:




bha, fu anche perchè si tratta di tedeschi e non di italiani...
ma stiamo andando OT



si fu perchè si trattava di nazisti e non di fascisti.fine off topic.
Lpoz
00venerdì 14 settembre 2007 12:03
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Pius Augustus, 14/09/2007 11.58:



si fu perchè si trattava di nazisti e non di fascisti.fine off topic.




gioco di parole fine a se stesso...
non tutti i tedeschi erano nazi...ma propio per il fatto di essere tedeschi combattevano per la germania...
ma di questo ne discutemmo in passato...e non erro, tu avevi detto di non intendertene di psicologia militare in guerra...
Pius Augustus
00venerdì 14 settembre 2007 12:04
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Lpoz, 14/09/2007 12.03:




gioco di parole fine a se stesso...
non tutti i tedeschi erano nazi...ma propio per il fatto di essere tedeschi combattevano per la germania...
ma di questo ne discutemmo in passato...e non erro, tu avevi detto di non intendertene di psicologia militare in guerra...



non ricordo di averlo detto,ma in ogni caso non ci vuole molto per notare il diverso grado di fedeltà dei nazisti e dei fascisti ai loro partiti (non alla nazione!).Per i tedeschi il partito era la nazione,per gli italiani era un in più.Una cefalonia tedesca non è immaginabile.
Lpoz
00venerdì 14 settembre 2007 12:09
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Pius Augustus, 14/09/2007 12.04:



non ricordo di averlo detto,ma in ogni caso non ci vuole molto per notare il diverso grado di fedeltà dei nazisti e dei fascisti ai loro partiti (non alla nazione!).Per i tedeschi il partito era la nazione,per gli italiani era un in più.Una cefalonia tedesca non è immaginabile.




naturale..
ma questo rappresenta propio i due popoli..
le loro grandi diversità


una cefalonia tedesca non ci sarebbe stata, per diversi motivi:
-avrebbero fatto le cose per bene
-non aveveno un re e un maresciallo d'italia imbecilli che puntavano a salvare le chiappe..
Red Night Seer
00venerdì 14 settembre 2007 12:14
Re: Re: Re: Re: Re:
Pius Augustus, 14/09/2007 11.54:




1:dare le tessere ai bambini non vuol dire creare coscienza politica.La coscienza politica è dibattito.La coscienza politica è confrontare opinioni diverse.La coscienza politica è il saper giudicare le idee.Il fascismo non faceva nulla di tutto questo.La "coscienza politica" del fascismo era semplicemente riempirsi di fronzoli e di ornamenti ed essere daccordo col duce.La dittatura per sua stessa essenza non può creare coscienza politica.

2:senso patriottico? i tedeschi avevano senso patriottico! gli inglesi avevano senso patriottico! gli italiani alla prima difficoltà hanno abbandonato il fascismo,nessuno sparò un colpo per salvare mussolini,e raramente si videro popoli meno affezionati al loro regime.Il "senso patriottico" del fascismo,era solo una finzione.La guerra lo ha dimostrato.

3:l'economia era stagnata NEI FATTI.Non sono dati contestabili.La crescita durante l'era giolittiana raggiunse il 3,8% annuo negli anni 80,e addirittura il 5% nel periodo d'oro del 1895-1905.Durante il boom economico il tasso era di un incredibile 6,5%.Durante il fascismo era un misero 2-3% anche nel periodo migliore del 23-28.

sull'economia in generale:

Alla radice della debolezza dell'italia c'era il suo continuo basarsi sulla piccola agricoltura che nel 1920 era responsabile del 40% del PNL e assorbiva il 50% della popolazione attiva.
Il fatto che ancora nel 1938 più della matà della spesa di una famiglia venisse destinata al cibo era ulteriore segno di questa arretratezza.
Lungi dal modificare proporzioni,il fascismo,con la sua esaltazione della virtù della vita rurale,si prodigò per sostenere l'agricoltura con una raffica di iniziative,comprese tariffe doganali protezioniste,diffusa bonifica di terre e,infine,controllo totale del mercato del grano.
Era importante,per gli obbiettivi del regime,la necessità di diminuire la dipendenza dai produttori di cibo stranieri e il forte desiderio di prevenire un altro esodo dei contadini verso le città (...)
la conseguenza fu una grave sottooccupazione delle campagne,con tutte le relative caratteristiche di bassa produttività,analfabetismo,enormi disparità regionali.

Data la natura relativamente arretrata dell'economia italiana e la volontà dello stato di spendere denaro sopratutto per la conservazione dell'agricoltura su piccola scala,non sorprende che la quantità di capitali disponibile per gli investimenti imprenditoriali fosse limitata.
Se la WW1 aveva già ridotto le riserve di capitali la depressione conomica e la svolta protezionista portarono ulteriori danni.
Per la verità le società che ebbero una spinta dalle ordinazioni di aerei e autocarri fecero buoni guadagni ma non si può dire che lo sviluppo industriale italiano avesse beneficiato in generale della scelta autarchica:le tariffe doganali protessero i produttori inefficenti,mentre il generale neo mercantilismo dell'epoca diminuì l'afflusso di investimenti stranieri che tanto in precedenza aveva fatto per stimolare il progresso industriale italiano.

Nle 1938 l'italia aveva soltanto il 2,8 per cento della produzione manifatturiera modiale,produceva il 2,1 per cento dell'acciaio,l'uno per cento della ghisa,lo 0,7 per cento dei minerali ferrosi e un incredibile 0,1 per cento del carbone e consumava una quantità di energia di fonti moderne enormemente inferiore a quella delle altre potenze.







La tua considerazione del fascismo è qualunquista.
Continuo a restare sulle mie posizioni.
Pius Augustus
00venerdì 14 settembre 2007 12:27
la mia posizione sul fascismo va dall'ovvio (il fascismo è antidemocratico e non sviluppa la coscienza politica),al fattuale (l'economia fascista era stagnante e di certo non conobbe un livello di crescita notevole),a quello che appare evidente ad una breve analisi (l'operato del fascismo è deprecabile,almeno in gran parte).
Puoi restare sulle tue posizioni ovviamente,però evitiamo che l'ideologia travalichi i fatti.Come il comunismo reale,il fascismo ha fallito in quasi tutti i campi.
Red Night Seer
00venerdì 14 settembre 2007 12:36
Puoi elencarmeli? (Così per discutere)
Pius Augustus
00venerdì 14 settembre 2007 12:46
Re:
Red Night Seer, 14/09/2007 12.36:

Puoi elencarmeli? (Così per discutere)




socialmente:ha distrutto la democrazia (ma questo è soggettivo),ha annaquato lo spirito degli italiani,raccontando frottole per 20 anni,ha talmente calcato la mano sull'amor di patria da provocare un rigurgito antipatriottico che si avverte ancor oggi,dopo il fallimento.Ha intorpidito lo spirito civile degli italiani,relegandoli al livello di bestiame che doveva solo ubbidire,annientandone lo spirito critico.Ha introdotto il razzismo e l'antisemitismo in italia,ha diviso gli italiani in due categorie:i fascisti e tutti gli altri,dei quali solo i primi avevano diritti.Ha fallito nel suo tentativo di creare il nuovo italiano guerriero,come si è visto sul campo di battaglia e fuori.La lotta alla mafia (che poteva essere un punto a favore) si interruppe quando si iniziarono a toccare i rapporti fra mafia e politica.

Economicamente ne abbiamo già parlato,tre parole:stagnazione,arretratezza industriale,provvedimenti economici assurdi.

in politica estera direi che è palese,si è aggiogato ad una potenza barbarica che lo avrebbe dominato anche in caso di vittoria e ha dichiarato guerra praticamente a tutto il mondo,con le ovvie conseguenze del caso.

in campo militare è riuscito a farsi sconfiggere dai greci.

in campo tecnologico l'italia era rimasta spaventosamente indietro a tutte le altre potenze.

Direi che le stesse parole di mussolini danno una risposta:"gli italiani del 1914 erano migliori di quelli del 1940;non è un bel risultato per il regime ma è così."
Red Night Seer
00venerdì 14 settembre 2007 16:51
Re: Re:
Pius Augustus, 14/09/2007 12.46:




Direi che le stesse parole di mussolini danno una risposta:"gli italiani del 1914 erano migliori di quelli del 1940;non è un bel risultato per il regime ma è così."




Scusa ma quando l'ha detto questo, dato che non mi risulta dalle mie conoscenze.
Pius Augustus
00venerdì 14 settembre 2007 16:56
Re: Re: Re:
Red Night Seer, 14/09/2007 16.51:




Scusa ma quando l'ha detto questo, dato che non mi risulta dalle mie conoscenze.



l'ha detto nell'ottobre del 1940,quando i greci misero in fuga gli italiani in albania e l'offensiva in liba era un punto morto.
Red Night Seer
00venerdì 14 settembre 2007 17:06
Dunque in un momento di scoraggiamento generale. A tutti potrebbe capitare di deprimersi.

Un conto sarebbe stato se l'avesse detto in un periodo di fertilità del paese.
Pius Augustus
00venerdì 14 settembre 2007 17:12
Re:
Red Night Seer, 14/09/2007 17.06:

Dunque in un momento di scoraggiamento generale. A tutti potrebbe capitare di deprimersi.

Un conto sarebbe stato se l'avesse detto in un periodo di fertilità del paese.



ma rimane il fatto che il responsabile stesso di tutto il fenomeno fascista abbia dato un interpretazione del genere.Daltronde spesso è nelle difficoltà che si è sinceri,quando i vari bluff svaniscono.
Red Night Seer
00venerdì 14 settembre 2007 17:43
Questione di punti di vista:
occorre dare al fascismo un giudizio globale d'insieme.
Ace Ventura
00venerdì 14 settembre 2007 17:57
Comunque scusa duxnobis se rispondo dopo molto tempo ma nn ho sempre il pc, Allora le riforme e le bonifiche a cui alludi te le ha già spiegate pius, con il suo quantomai vasto escursus sulla vita contadina di quei tempi, a cui nn aggiungerei altro. Stato paramilitare? Beh è un eufemismo, ma nn mi verrai mica a raccontare che nn era uno stao rivolto alla guerra... Istruzione? Ho un buon professore, che nell' epoca post fascista studiava all' università. Saprai che l' università è stata sconvolta dall'allontanamento dei dissidenti, subito dopo la guerra lui si ritrovò a studiare lì, dai vecchi professori fascisti a Torino. Faceva la facoltà di ingegneria navale. Diceva che era uno spasso, c' era entrato da giovane (contro la legge) e diceva che i professori non sapevano che pesci pigliare, e nn spiegavano nulla tutto il tempo. La sua istruzione superiore poi nn ne parliamo. Quanto poi a questi studiosi a cui alludi Si può avere qualche nome anzichè il solito "Molti studiosi?" Poi guarda se hai studiato un pò di economia, saprai che le parole di Pius sono persino troppo ottimistiche, lui per esempio non ti dice che un regime simile (in campo economico) sarebbe giaciuto nel più completo isolamento, e avrebbe perso ogni potere in campo di diplomazia internazionale. Non dimenticare che di dittature ce ne sono ancora, non occorre certo che ti faccia esempi, e nn mi pare che siano nazioni dall' alta morale etc. Poi questa storia che il popolo era libero di scegliere... ma dico ma stiamo scherzando? Se allora è vero quel che dite voi tanto vale avere una repubblica presidenziale e via... Ma nn confondiamo và. Infine red scrive cosa ha fat di deprecabile Mussolini? Beh Quì c' è l'imbarazzo della scelta... credo che qualche libro ti aiuterebbe di più, ma in caso apri un altro post.
Caio Logero
00venerdì 14 settembre 2007 18:22
Voglio precisare che non era una critica al passato, ma una re-visione nel futuro. Non quella neo-fascista, ma del sistema sociale del fascismo.

*Innanzitutto voglio far notare come tutti i fascisti siano concordi nell'affermare che la Dittatura ha ucciso il sistema sociale del fascismo e non ne ha espresso la realtà (un pò come il comunismo).

*Il governo fascista mirò principalmente ad aumentare i margini d'azione, e quindi di profitto, all'iniziativa privata. Vennero inoltre alleggerite le tasse sulle imprese, vennero privatizzati alcuni monopoli di stato, come quello sulle assicurazioni sulla vita e sul servizio telefonico, i cui costi diminuirono sostanzialmente (rimanendo comunque elevati). Si limito' la spesa pubblica, in parte però con i licenziamenti dei ferrovieri. La politica liberista in economia portò buoni successi, con un aumento della produzione agricola e industriale. Il bilancio statale tornò in pareggio già nel 1925.
Per raggiungere l'autosufficienza alimentare venne iniziata la battaglia del grano, che prevedeva l'aumento della superficie coltivata e l'utilizzo di tecniche più avanzate. La "battaglia" portò ad un aumento del 50 per cento della produzione cerealicola e le importazioni si ridussero di un terzo. Ciò comportò però una riduzione della produzione di colture ortofrutticole.
In soli tre anni vennero concluse le bonificazioni dell'Agro Pontino, che videro al lavoro migliaia di uomini, soprattutto poveri contadini del centro-nord[citazione necessaria]. Vennero costruite nella nuova fertile pianura 3000 fattorie, da destinarsi, in buona parte, ai contadini che lavorarono alla bonifica. Altre imponenti bonifiche si ebbero nella valle del Po.

In ogni caso la dittatura fascista è OT


Ace Ventura
00venerdì 14 settembre 2007 18:29
Re:
Caio Logero, 14/09/2007 18.22:

Voglio precisare che non era una critica al passato, ma una re-visione nel futuro. Non quella neo-fascista, ma del sistema sociale del fascismo.

*Innanzitutto voglio far notare come tutti i fascisti siano concordi nell'affermare che la Dittatura ha ucciso il sistema sociale del fascismo e non ne ha espresso la realtà (un pò come il comunismo).

*Il governo fascista mirò principalmente ad aumentare i margini d'azione, e quindi di profitto, all'iniziativa privata. Vennero inoltre alleggerite le tasse sulle imprese, vennero privatizzati alcuni monopoli di stato, come quello sulle assicurazioni sulla vita e sul servizio telefonico, i cui costi diminuirono sostanzialmente (rimanendo comunque elevati). Si limito' la spesa pubblica, in parte però con i licenziamenti dei ferrovieri. La politica liberista in economia portò buoni successi, con un aumento della produzione agricola e industriale. Il bilancio statale tornò in pareggio già nel 1925.
Per raggiungere l'autosufficienza alimentare venne iniziata la battaglia del grano, che prevedeva l'aumento della superficie coltivata e l'utilizzo di tecniche più avanzate. La "battaglia" portò ad un aumento del 50 per cento della produzione cerealicola e le importazioni si ridussero di un terzo. Ciò comportò però una riduzione della produzione di colture ortofrutticole.
In soli tre anni vennero concluse le bonificazioni dell'Agro Pontino, che videro al lavoro migliaia di uomini, soprattutto poveri contadini del centro-nord[citazione necessaria]. Vennero costruite nella nuova fertile pianura 3000 fattorie, da destinarsi, in buona parte, ai contadini che lavorarono alla bonifica. Altre imponenti bonifiche si ebbero nella valle del Po.

In ogni caso la dittatura fascista è OT







è comunque un discorso diverso e basato sul socialismo... Se la metti in questi termini è un piano economico cm un altro, magari ingiustamente buonista riguardo all' operato del fascismo in passato, ma migliore di altri che vengon attuati tutt'oggi. Ma io rispondevo a dux nobis che nn è che intende proprio questo.. e nemmeno red... mi pare che quì sei l' unico a leggerla in questa chiave.
Vota DC
00venerdì 14 settembre 2007 19:36
Sotto il primo ministro dell'economia fascista l'economia è andata meglio di qualsiasi periodo della monarchia,si è fatto di meglio solo durante la Prima Repubblica,ma solamente perchè la dc aveva l'aiuto divino e degli USA.
Il problema è che dopo hanno cambiato ministro ed è venuto il disastro...se parlate di giudizio complessivo sull'economia la definizione stagnante è esatta.
Caio Logero
00venerdì 14 settembre 2007 19:51
Non dimentichiamo comunque la crisi degli anni 20.
Ace Ventura
00venerdì 14 settembre 2007 20:05
Re:
Vota DC, 14/09/2007 19.36:

Sotto il primo ministro dell'economia fascista l'economia è andata meglio di qualsiasi periodo della monarchia,si è fatto di meglio solo durante la Prima Repubblica,ma solamente perchè la dc aveva l'aiuto divino e degli USA.
Il problema è che dopo hanno cambiato ministro ed è venuto il disastro...se parlate di giudizio complessivo sull'economia la definizione stagnante è esatta.




assolutamente nn dobbiamo confondere il fatto che se la monarchia italiana faceva schifo, dobbiamo sostituirla con qualcosa che fa poco poco meno schifo, và sostituita con qualcosa di buono. L' economia è stata rovinata dal fascismo. Non analizziamo quì i meriti e i DEMERITI della dc, questo è un altro discorso. Inoltre per la crisi degli anni venti non è certo il fascismo che si deve arrogare il merito di averla risolta... Ma caio non concordavi sul fatto che si doveva parlar di futuro? altrimenti ti metto sul piatto problemi su problemi e crisi su crisi causati dal fascismo...
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