La MIA PRIMA FF IN ASSOLUTO

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Tom Orvoloson Riddle
00venerdì 30 gennaio 2004 12:26
spero ke vi piaccia tanto, ho scritto solo il primo capitolo cmq la aggiornerò presto.
Tom Orvoloson Riddle
00venerdì 30 gennaio 2004 12:27
prologo

Harry si trovava nella sua camera ormai adorna di oggetti che spesso usava a scuola, questi variavano dalla divisa nera con lo stemma della sua casa, Grifondoro, al suo pentolone per pozioni, cosa che gli ricordava tremendamente il professore che lui odiava di più: il professor Piton, che Harry detestava con tutte le sue forze fin dal primo anno in cui lui aveva soggiornato ad Hogwarts, la scuola di magia e stregoneria.
Nella sua camera erano sparsi qua e là libri di incantesimi, cura delle creature magiche ecc…
Harry guardando la sua camera sapeva che solamente l’anno prima non avrebbe osato lasciare oggetti del mondo magico nella sua stanza, dato che i suoi zii cercavano in tutti i modi di nascondere la differenze di questo nipote facendo credere a tutti che egli frequentasse l’Istituto di Massima Sicurezza San Bruto per Casi Irrecuperabili, ma da quando suo zio Vernon era stato minacciato da un gruppo di maghi, gli aveva lasciato molte più libertà.
La vita in Privet Drive comunque appariva sempre noiosa agli occhi di Harry, anche se oramai sapeva benissimo che per essere protetto da colui che aveva ucciso i suoi genitori, doveva rimanere lì.
L’unico svago di Harry oramai era andare a trovare la signora Figg, una anziana signora che viveva nelle vicinanze e che, solamente l’anno prima, Harry aveva scoperto appartenesse al mondo della magia, essa in fatti è una Maganò, una persona che nascendo da due maghi non è capace a fare magie.
Harry però doveva stare attento a non far scoprire l’identità della sua vicina, perché i suoi zii vedendolo troppo felice di andare da lei, avrebbero potuto privargli il consenso, e quindi erano molto rare le volte in cui Harry poteva andarla a trovare.
Delle volte Harry si ritrovava fisso a guardare fuori dalla finestra aspettando il ritorno della sua civetta Edvige con le risposte dei suoi due migliori amici: Ron Weasley ed Hermione Granger, dato che Harry si teneva in contatto con loro tramite gufo, progettando di andare alla Tana (la casa di Ron), oppure chiedendo dell’Ordine della Fenice, un ordine formato dal preside di Hogwarts: Silente, che lo aveva fondato dopo non appena un’ ora dopo la notizia del ritorno di Voldemort, il più potente mago oscuro della storia della magia.
Harry era l’unico fino ad ora ad essere sopravvissuto alla maledizione di Voldemort e ad essergli sfuggito ben 4 volte, secondo Silente Voldemort lanciando quella maledizione a Harry aveva creato un unione tra loro due, ed era per questo che Harry possedeva molti dei poteri di Voldemort e poteva avvertirne persino i sentimenti.
Purtroppo la cicatrice che Harry aveva in fronte, segno della maledizione scagliata da Voldemort, non sempre lo aiutava, l’anno prima infatti,Voldemort, sfruttando la loro unione gli aveva teso una trappola, facendo credere ad Harry che il suo padrino, Sirius Black, era stato catturato e che presto sarebbe stato ucciso, la trappola di Voldemort però si concluse con la cattura di molti dei suoi seguaci, i Mangiamorte, e con la morte di Sirius.

Capitolo 1:
La giornata al numero 4 di Privet Drive stava giungendo al temine, ma una figura, non molto riconoscibile nel buio, se ne stava allontanando di soppiatto …
Vedendolo sotto la luce fioca di un lampione ci avrebbe spaventato: era un ragazzo non molto alto, con gli occhiali, folti capelli neri. Era vestito interamente di nero e aveva una civetta bianca sulla spalla.
L’ aspetto di Harry Potter non lo rendeva caro ai vicini, persone che veneravano la perfezione e che lo consideravano un pazzoide dato che i suoi zii lo avevano descritto così.
Harry si stava dirigendo a casa della signora Figg per avere notizie dell’Ordine e per parlare un po’ con lei e Mundugus, un mago che veniva etichettato un po’ da tutti come un poco di buono.
Harry oramai poteva andare a trovare la signora Figg solamente quando tutti i membri della sua famiglia stessero dormendo oppure, ogni volta che uscissero.
Quella sera però non era stato Harry a mandare un messaggio, ma lo aveva invitato la signora Figg dicendo che doveva dirgli qualcosa.
Harry aveva appena suonato il campanello quando fu spinto verso l’entrata che si aprì di scatto: era Mundugus che subito si tolse il mantello dell’invisibilità e disse: “ Zitto, non dovevi suonare, nessuno deve sapere che tu sei qui ”.
Subito la signora Figg aggiunse: “ Harry, non ti avevo scritto di fare silenzio venendo? ”
“ Scusatemi, ma che cosa di così importante dovevate dirmi? ” rispose rapido Harry, un po’ turbato dal comportamento dei due.
“ Accomodati un attimo e prendi un po’ di tè, stiamo aspettando notizie da Silente ” disse la signora Figg rispondendo allo sguardo vacuo di Harry.
Mundugus si sedette sulla poltrona e appoggiando i piedi sul tavolinetto inizio a fumare con la sua pipa dicendo: “ Forse dovevi prima spiegargli per bene perché è qui ”
“ Harry quest’ anno dovrai passare tutta l’estate qui, Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato è stato scoperto oramai, e non ha intenzione di farsi prendere in giro di nuovo da uno studente di Hogwarts ” disse la signora Figg.
Harry in cuor suo già sapeva che con il ritorno di Voldemort sarebbe stato impossibile per lui andare alla tana o a Grimmauld Place, comunque restò un po’ deluso da questa conferma.
All’ improvviso un gufo entrò dalla finestra lasciata aperta dalla signora Figg, con quelle che intuì Harry essere le ultime notizie da parte di Silente.
La signora Figg e Mundugus lessero velocemente e la buttarono subito nel camino riassumendo ad Harry i contenuti.
“ La lettera era la conferma ai nostri dubbi… ” disse Mundugus parlando piano ad Harry, che sembrava insospettito da tanta segretezza.
“ Silente ha confermato che il tuo soggiorno a Privet Drive si prolungherà per tutta l’estate, e… ”
“ E il resto fa parte dei segreti che possono sapere solo i componenti dell’Ordine della Fenice ” aggiunse la signora Figg in un sussurro, come ricordando qualcosa a Mundugus.
“ Ehm, certamente Figgy ”.
Harry guardandoli con sospetto per un momento disse: “ Tanto me l’ aspettavo ”.
Harry allora si diresse verso l’uscita…
“ Cerca di diminuire le tue visite qui, sono molto rischiose ” disse la signora Figg.
“ D’accordo ” disse Harry turbato dal fatto che Voldemort gli togliesse tutti i suoi svaghi.
Mundugus aggiunse in fretta: “ Aspetta che ti accompagno ”, disse qualcosa all’orecchio della signora Figg e si mise indosso il mantello dell’invisibilità.
Harry fu scortato fino a casa e arrivato sussurrò: “ Arrivederci ”, ancora arrabbiato.
Harry passò tutta la notte e parte del giorno seguente cercando di capire che cosa di così importante ci potesse essere scritto su quel foglio di pergamena, alla fine comunque si sentì sollevato, perché quest’inconveniente gli aveva fatto dimenticare per un po’ Sirius.
Harry ancora non la smetteva di affibbiarsi tutta la colpa per la morte di Sirius, e la rabbia verso Bellatrix Lestrange era stata ingigantita dall’estate, in cui Harry aveva ripensato molte volte alle sue parole: “ Devi volerlo, Potter! Devi voler provocare dolore… goderne… una giusta collera non può farmi male per molto… ma ti insegnerò io come si fa d’accordo? Ti darò una lezione… ” .
Anche con gli avvertimenti dei suoi amici e di Silente, comunque Harry non aveva abbandonato l’idea di uccidere Bellatrix’ per vendicare Sirius.
Dunque l’unico svago di Harry oramai rimasto era vedere le faccie dei Dursley quando lui accennava al fatto di dover mandare una lettera ai suoi amici maghi, e in più si divertiva un mondo quando arrivava un gufo: Zio Vernon riusciva a mantenere a stento la calma solamente ripensando al discorso di fine anno che gli aveva fatto Moody, Zia Petunia invece assumeva un aria quasi assente nel tentativo di far finta di niente, ma quello più divertente in assoluto era Dudley, che lanciava occhiate che andavano dal padre alla madre, vistosamente contrariato dal comportamento dei due.
Forse per questo Dudley appariva ad Harry molto più arrabbiato, e ogniqualvolta si incrociavano Dudley si scrocchiava le nocche furioso lasciando capire ad Harry che non doveva azzardarsi a dire nulla.
Harry comunque anche non potendo uscire poteva lo stesso ricevere la posta dei suoi amici: Hermione ogni tanto scriveva riguardo alla sua vacanza, quest’ anno passata in Spagna, da guanto ne aveva capito Harry.
Ron, invece, lo invitava spesso ad andare alla Tana, ma da quando Harry gli aveva scritto che non poteva, perché glielo aveva consigliato Silente, cambiò radicalmente argomento raccontando di come Percy si fosse riunito alla famiglia ecc…, ma Harry si accorse che scrivendo cercava sempre di mascherare quanto si stava divertendo alla Tana.
Harry comunque non aveva detto a nessuno che per tutta l’estate la cicatrice aveva bruciato incessantemente e che aveva fatto di nuovo degli strani sogni, dato che doveva esercitarsi in Occlumanzia, ma non ci si era dedicato molto durante l’estate.
Harry in cuor suo fu grato ai suoi amici per non aver sollevato l’argomento Sirius, dato che lui passava ancora molte delle sue giornate affliggendosi per la morte del suo padrino.
Ma in questi ultimi giorni era distratto da qualcosa: presto sarebbero arrivati i risultati degli esami del G.U.F.O. con le liste per i libri da acquistare per il nuovo anno scolastico.
Harry si ritrovava spesso a rimuginare davanti allo specchio su che cosa sarebbe successo se non fosse riuscito a passare a tutti gli esami previsti per diventare un auror, e delle volte si immaginava a lavorare nel negozio dei gemelli Weasley, vendendo scherzi di ogni genere.
Tom Orvoloson Riddle
00venerdì 30 gennaio 2004 13:27
ATTENZIONE SPOILER DI MIA INVENZIONE PER I PROSSIMI CAPITOLI
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