L' Archeoastronomia

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Claudio Cava
00venerdì 4 novembre 2005 03:10
Che cos'è

L'archeoastronomia è lo studio della pratica e dell'uso dell'astronomia tra le antiche culture del mondo basato su tutte le forme dell'evidenza scritta e non scritta (A.Aveni). E' una scienza interdisciplinare che coinvolge l'astronomia, l'antropologia, l'etnologia, l'archeologia, la storia, l'epigrafia, ed in genere lo studio dell'antichità.





L'oggetto

Gli argomenti dei quali l'archeostronomia si occupa sono numerosi e appartengono a tutte le età della cultura umana; essi vanno dalla preistoria fino ad epoche a noi assai vicine.

Molti monumenti preistorici e protostorici mostrano alcune delle loro parti esattamente allineate sui punti ove levava il sole, al tempo della loro costruzione, nei giorni dei solstizi o degli equinozi o in altre date che erano ritenute in quel tempo molto importanti.

L'archeoastronomia studia questi segni che sono indicati nei monumenti antichi e nella loro disposizione, ma anche le nozioni di astronomia proprie di molti popoli che attestano, insieme ad altre testimonianze, l'interesse che essi avevano per il cielo e per i suoi fenomeni, sono oggetto di studio, in senso lato, dell'archeoastronomia.



La misura del tempo

Fin dalla preistoria l'uomo ha avuto spesso particolare attenzione verso i fenomeni celesti, sia per ragioni di culto che per stabilire dei calendari adoperati per l'agricoltura o per la navigazione.

Se da un posto particolare ben stabilito, ogni mattina si osserva il punto dell'orizzonte ove si leva il sole, si può vedere che questo punto cambia di giorno in giorno. La levata dell'astro si trova tra il nord e l'est nel solstizio estivo per i luoghi che si trovano nell'emisfero nord, poi si sposta progressivamente verso l'est in estate, raggiunge esattamente questo punto cardinale nell'equinozio di autunno e si porta quindi tra l'est e il sud al solstizio d'inverno. Poi mentre il tempo passa, trascorso il solstizio d'inverno, il punto di levata del sole ritorna indietro, ripassa sul punto cardinale est in primavera e raggiunge l'estremo del suo cammino verso nord al solstizio d'estate. Il ciclo si ripete ogni anno.

Se, osservando sempre dallo stesso posto, si ha la cura di porre un segnale (per esempio un palo o una grossa pietra fitta, oppure un muro od un'altra struttura fissa) ad una certa distanza nella direzione del sole nascente in una particolare data, ritenuta importante, allora quando l'astro ripasserà per la stessa direzione indicata dall'allineamento, sarà giunto il giorno che completa il ciclo di un anno, cui si assegnerà la stessa data del giorno corrispondente nell'anno precedente.

In questo modo si possono costruire particolari strutture che possono essere utilizzate per stabilire dei calendari naturali.



I siti archeoastronomici

Gli esempi di monumenti preistorici che hanno caratteristiche di interesse per l'archeoastronomia sono innumerevoli.

Tra i più noti è Stonehenge, un monumento megalitico posto nell'Inghilterra meridionale. Costituito da grandi pietre fitte disposte circolarmente, questo monumento consente, mirando tra certi traguardi segnati dalle pietre stesse, di individuare i punti dell'orizzonte ove sorge il sole ai solstizi e agfli equinozi.

Un altro imponente monumento si trova a Newgrange in Irlanda, nella vallata del Boyne. Entro un enorme tumulo di terra vi è qui una imponente tomba che risale al terzo millennio a.C. Un corridoio megalitico, lungo 19 metri, conduce alle camere sepolcrali. Solo al mattino del solstizio invernale un raggio di luce solare può penetrare fin nel più remoto recesso della tomba. Il significato di questa ierofania mostrava probabilmente il forte legame che vi era allora tra l'uomo e il sole.

Innumerevoli sono i monumenti dell'area americana, nei quali vi sono quantità impressionanti di indicazioni astronomiche. Le civiltà precolombiane, da quelle che si sono sviluppate negli Stati Uniti, a quelle cha hanno dominato la Mesoamerica e l'America del sud, avevano come elemento fondamentale della loro cultura lo studio dei fenomeni celesti, i quali poi venivano usati per stabilire i momenti più importanti delle loro attività religiose ed agricole.

Anche l'Asia è ricchissima di strutture antiche utilizzate per scopi astronomici; dalla Cina all'India, fino al Medio Oriente.

In Italia, ad Aosta, nel quartiere di Saint Martin de Corleans, esiste un'area megalitica formata da dolmen, da stele, e da innumerevoli tombe, che contiene una impressionante quantità di allineamenti tra le varie strutture che indicano i punti dell'orizzonte ove levava il sole nelle date importanti dell'anno e anche la luna in certe epoche ove si manifestavano fenomeni particolari.

Nella regione veneta, come in altre regioni d'Italia esistono moltissimi monumenti preistorici del secondo e del primo millennio a.C. che sono tra di loro allineati sui punti di levata o di tramonto del sole al solstizio invernale, una data che era di particolare interesse per le popolazioni antiche.

www.calion.com/archeo/archeoi.htm

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