claudio.41
00lunedì 30 ottobre 2006 10:11
Durante il suo soggiorno in questo mondo, ogni vero eletto passa attraverso molte esperienze di angoscia ed afflizione, tanto che a volte l'anima è così turbata che tutto gli sembra finito o invano. E' verità innegabile che più noi cresciamo nella vita dello Spirito, più diventiamo sensibili anche nell'anima.
A Maria , il vecchio Simeone profetizzò che, a ragione di quella Vita che essa teneva in braccio, una spada le avrebbe trafitto l'anima, affinchè i pensieri di molti cuori le fossero rivelati (Luca 2:34-25).
E' molto più facile di soffrire nel corpo che di soffrire nell'anima. Eppure la Chiesa di Cristo è chiamata a bere anche di questo calice per meglio conoscerLo , amarLo, e servirLo.
Quante volte l'anima di Gesù fu grandemente afflitta e turbata!
Ovunque andò, incontrò incredulità, indifferenza ed odio. Quando Egli, al principio del Suo Ministero, ritornò da Nazaret e vide l'ostinatezza a non accettare il Suo messaggio anche da parte dei Suoi parenti, leggiamo che Egli "si meravigliò della loro incredulità" (Marco 6:6).
Quando Lui entrò nella casa di Jairo e disse a coloro che urlavano con grida e pianti che la fanciulla non era morta ma che dormiva, la gente superficiale cominciò a ridere ed a beffarLo in faccia (Luca 8:52-53).
Quando a Betania le persone videro Gesù piangere per Lazzaro, alcuni dissero : "Ecco, come lo amava". Ma altri risposero : "Non poteva costui che aprì gli occhi al cieco, fare anche che non morisse?" . Gesù non replicò alla maliziosa insinuazione, ma vediamo che Egli "fremè in Sè stesso" (Giovanni 11:38).
Nell'orto di Ghetsmane, chiamando i tre discepoli a vegliare con Lui in preghiera, il Signore fece loro comprendere che "l'anima Sua era oppressa da tristezza mortale" (Matteo 26:28).
Solo Lo Spirito Santo ci può rivelare ciò che l'anima di Gesù ha sofferto nei giorni della Sua Incarnazione. E' per questa ragione che lo scrittore dell'epistola agli Ebrei ci esorta a considerare "attentamente Colui che sostenne una simile ostilità contro la sua persona da parte dei peccatori, affinché non vi stanchiate perdendovi d'animo" (Ebrei 12:1-3).
Ma ci fu un altra occasione in cui l'anima di Gesù fu grandemente turbata, e fu nell'ultima Pasqua, prima di andare alla Croce, quando alcuni Greci cercarono di vederLo.
Gesù non andò dai Greci, ma diede invece la risposta per cui, ogni anima sincera e disposta Lo può vedere in ogni tempo , cioè : "L'ora è venuta, che il Figlio dell'uomo dev'essere glorificato. In verità, in verità vi dico che se il granello di frumento caduto in terra non muore, rimane solo; ma se muore, produce molto frutto. Chi ama la sua vita, la perde, e chi odia la sua vita in questo mondo, la conserverà in vita eterna. Se uno mi serve, mi segua; e là dove sono io, sarà anche il mio servitore; se uno mi serve, il Padre l'onorerà" .
Detto ciò , Gesù fece un gran sospiro , e continuò dicendo : "Ora è turbata l'anima Mia".
La Scrittura non ci rivela quale fu la causa del turbamento nell'anima, ma non è difficile intuire, per lo Spirito Santo, il perchè l'anima di Gesù fu turbata.
La reazione che le suddette parole ebbero sulle persone presenti, ancora radicate nelle loro vedute religiose tanto da non essere veramente disposte ad accettare la Verità che le avrebbe portate alla Realtà, e l'effetto che questa reazione ebbe sull'anima sensibile di Gesù ci aiuta a comprendere , almeno in parte, la ragione per cui l'anima Sua fu turbata.
Vogliamo ricordare che nemmeno il popolo di Israele, secoli prima, si ravvide dopo aver visto il grande miracolo sul Monte Carmelo, quando il fuoco di Dio scese e consumò l'olocausto del profeta Elia, avendo i profeti di Baal gridato ai loro dei dalla mattina fino alla sera senza risposta. Benchè videro la potenza di Dio e la fedeltà e il coraggio di un vero e raro profeta, nè il re nè il popolo si convertirono al Signore, ma continuarono a vivere come se nulla fosse accaduto. Vedendo l'indifferenza del popolo e ricevendo poi anche minacce dalla regina Iezebel , Elia non potè più resistere, e "si alzò e se ne andò" (1 Re 19:3).
Ben diverso fu l'atteggiamento di Gesù quando l'anima Sua fu turbata d'angoscia. Anzi, Egli stesso rivolse la domanda : "E che diro? Padre, salvami da quest'ora? ma è proprio per questo che Io sono venuto nel mondo" .
Egli non cercò di essere risparmiato o liberato da quella afflizione nell'anima, e nè Si mise a riprendere o accusare il Suo uditorio. Invece di gridare per essere liberato, Gesù, rivolgendoSi al Padre , disse : "Padre, glorifica il Tuo Nome". Subito , una Voce venne dal cielo dicendo : "E l'ho glorificato e lo glorificherò di nuovo" (Giovanni 12:27-28).
Oh, cari lettori, pesiamo le parole di Gesù. Noi che abbiamo ricevuto tanta grazia, quanto poco conosciamo Quella Vita Benedetta!
Quante volte anche noi siamo stati turbati nell'anima, e siamo stati , e forse ancora siamo, più occupati di essere liberati che di vedere il Nome di Dio glorificato in noi. Chiediamo perdono per il nostro lamentevole passato e cerchiamo grazia da oggi in avanti di accettare ogni prova, circostanza, e tutto ciò che porta disturbo alle nostre anime non con rassegnazione, ma quali mezzi che Dio stesso manda per insegnarci a vivere alla gloria del Suo Nome.
Invece di dire : "Padre, liberami da questa prova, o salvami da questa condizione", vogliamo da ora in poi pregare : "Padre, compi im me il lavoro per cui quest'afflizione o disturbo mi è stato mandato, affinchè si incarni in me Quella Vita che ha vissuto e vive solo per la Tua gloria".
)Sil(
00mercoledì 1 novembre 2006 22:12
Re: Re: Re:
Scritto da: claudio.41 31/10/2006 13.22
Non ringraziare me Sil, ringrazia LUI, Gesù Cristo.
Io non ho alcun merito, sento solo, a volte l'ispirazione a scrivere su un soggetto e quando poi l'ho fatto mi accorgo che a qualcuno serviva.
Lui solo conosce i nostri bisogni e ascolta le nostre preghiere.
Lui solo...Gloria al Suo NOme
GESU' CRISTO PRIMA DI TUTTO E SOPRA TUTTI
Lo ringrazio anche per avermi fatto "incontrare" te e ringrazio te perchè mi fai conoscere meglio Lui....
Eh sì, caro Claudio, lasciatelo dire........non è vero che non hai alcun merito!
Tu dici che a volte senti l'ispirazione a scrivere.......ma non scrivi sotto dettatura, giusto? Quindi è anche merito tuo se quello che scrivi mi arriva al cuore, mi fa riflettere, mi fa capire.....
Quando scrivi mi fai "vivere" i luoghi, le persone, i gesti........forse perchè sei un uomo semplice, perchè vuoi farti capire, perchè pur conoscendo paroloni non li usi, perchè semplicemente racconti, descrivi, spieghi...........
Quante persone scrivono, trascrivono brani, li commentano, intervengono (anche in altri forum) ma non "arrivano" a me. Manca la semplicità, che invece appartiene a te!
Per questo ti ringrazio e spero un giorno di diventare una cristiana migliore (ci sono un paio di cose che mi pesano......)!
E ripeto GESU' CRISTO PRIMA DI TUTTO E SOPRA TUTTI
Ciao