Lucida follia.
Ecco, e quel che non ti aspetti più di trovare, nell'immensità della rete, come per
magia riappare.
Perchè ogni tanto, magari, ritorni indietro col tempo, e tra i preferiti che non cliccavi più da chissà quanto, ritrovi posti dentro ai quali convivevi insieme ad altri.
E ritrovi, quasi per caso, un caso volutamente cercato, persone e pensieri che ancora ora, ti accorgi, ti solleticano ancora l'anima.
E leggi di un post che racconta di ritorni e partenze, e t'immagini di gente che
arriva, si ferma, di altri che passano e vanno via, come un niente.
Ma poi leggi, e scopri che non è proprio così.
Nemmeno so, perchè sto scrivendo questo post, che all'inizio era solo la "poesia" di Borges.
Ho amato, ho odiato in questi ultimi tempi.
E viceversa hanno fatto con me.
Ma io mi sono accorto che odiavo con la stessa forza con la quale amavo.
E ho sempre pensato di poter amare con tutta la forza possibile.
Perchè alla fine, odio e amore, sono due sentimenti che camminano per vie parallele.
Ed è difficile camminare sempre in mezzo, senza favoritismi, senza amare nè odiare
nessuno. Con la stessa identica forza...
E mi tornano i mente vecchi post, vecchi reply, di gente che non c'è
più, di gente che non scrive più.
Di gente che mi riempiva il telefono di messaggi, di gente che ormai è
morta nel suo destino virtuale.
Come ho fatto io con alcuni di voi.
Ed io me ne sono andato, ed io ho scelto di stare solo.
E forse, perchè amo stare solo, amo la solitudine, una delle cose più
immense che ci siano.
E talvolta più belle.
Sono andato via senza un perchè, senza manifesti e avvisi.
E forse, perchè mi ero stancato di piangere addosso agli altri i miei
problemi "insormontabili".
E sentirmi sempre vittima.
E non solo da questo posto.
Un fiume in piena, con tante parole, ma senza parole ma con tanti forse
da gettare via.
Una volta lo ero.
Un fiume in piena.
Ora c'è siccità.
Anche dentro di me.
Se io potessi vivere un’altra volta la mia vita
nella prossima cercherei di fare più errori
non cercherei di essere tanto perfetto,
mi negherei di più,
sarei meno serio di quanto sono stato,
difatti prenderei pochissime cose sul serio.
Sarei meno igienico,
correrei più rischi,
farei più viaggi,
guarderei più tramonti,
salirei più montagne,
nuoterei più fiumi,
andrei in posti dove mai sono andato,
mangerei più gelati e meno fave,
avrei più problemi reali e meno immaginari.
Io sono stato una di quelle persone che ha vissuto sensatamente
e precisamente ogni minuto della sua vita;
certo che ho avuto momenti di gioia
ma se potessi tornare indietro cercherei di avere soltanto buoni momenti.
Nel caso non lo sappiate, di quello è fatta la vita,
solo di momenti, non ti perdere l’oggi.
Io ero uno di quelli che mai andava in nessun posto senza un termometro,
una borsa d’acqua calda, un ombrello e un paracadute;
e potessi vivere di nuovo comincerei ad andare scalzo all’inizio della primavera
e continuerei così fino alla fine dell’autunno.
Farei più giri nella carrozzella,
guarderei più albe e giocherei di più con i bambini,
se avessi un’altra volta la vita davanti.
Ma guardate, ho 85 anni e so che sto morendo.
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"E' meglio un giorno da leone o cento da pecora?". " Facciamo cinquanta da orsacchiotto e non ne parliamo più". (Massimo Troisi in "Scusate il ritardo")
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- E' necessario correre dei rischi...riusciamo a comprendere il miracolo della vita solo quando lasciamo che l'inatteso accada. -
Paulo Coelho
[Modificato da Fd. 13/04/2007 1.33]