In giro per...Roma

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@Ljuba@
00mercoledì 7 giugno 2006 12:37
Bè, non poteva mancare la mia città, vi pare [SM=g27822]

Roma, fin dove è possibile, va visitata a piedi, non fosse altro che per cogliere il fascino di una città che conserva tracce di più di 2500 anni di storia.
In particolare il centro all'interno delle mura Aureliane, dove è assai difficile parcheggiare l'automobile.
Il servizio pubblico è super affollato ma c'è.......

Piazza Venezia.
Centro geometrico di Roma e punto di confluenza dei principali assi stradali cittadini che vi calamitano un intenso traffico auomobilistico, nacque a fine '400 in rapporto al palazzo di Venezia che le dà nome e come terminale delle corse durante il Carnevale.
A fine '800 venne pesantemente risistemata per la realizzazione del Vittoriano, che la chiuse sul fondo.


Palazzo Venezia.
E' il primo importante esempio di edificio civile rinascimentale romano, iniziato nel 1455 per il cardinale Pietro Barbo, poi Paolo II, su modelli architettonici ispirati da Leon Battista Alberti.

Dal 1564 al 1797 fu residenza degli ambasciatori della repubblica di Venezia, poi di quelli di Francia e, dal 1814, d'Austria, venendo in seguito adibito a sede del Museo del Palazzo, e nel ventennio, a luogo di riunione del Gran Consiglio del Fascimo.
In facciata si apre un bel portale del '400, forse di Giovanni Dalmata; il cortile interno conserva in angolo un maestoso portico incompiuto con soprastante loggiato.

Il Museo del Palazzo Venezia, è estremamente eterogeneo ei oggetti riferibili al campo delle arti applicate, allestito dal 1922 nelle sale dell'appartamento Cybo e del palazzetto Venezia.

Pitture, Pastelli, ceramiche, maioliche, porcellani, bronzi e bozzetti...insomma, ce n'è per tutti i gusti..

Mi venite a trovare? [SM=g27822]




<p><font class='xsmall'>[<i>Modificato da @Ljuba@ 07/06/2006&nbsp;12.42</i>]</font></p>
Ahamiah
00mercoledì 7 giugno 2006 14:12
brava piccola
mi riporti indietro di 29 anni ed è uno dei ricordi più belli
[SM=x629186]
Keko01
00mercoledì 7 giugno 2006 14:48
Brava bellissima città.....

Ho cosumato la scalinata di.........piazza di Spagna.......bei tempi!!!



keko [SM=g27823]









<p><font class='xsmall'>[<i>Modificato da Keko01 07/06/2006&nbsp;14.49</i>]</font></p>
ariel.46
00mercoledì 7 giugno 2006 14:54
Roma, mon amour...
Cosa darei per essere in quei meravigliosi posti...
Adoro Roma è la città più bella del mondo per me, sono quasi 30 anni che la conosco e non mi basta mai.
L'ho vista per la prima nel 1970, quando la sorella di mia mamma e suo marito si trasferirono, ho dei ricordi bellissimi, specialmente dello zoo, di Villa Borghese, del Pincio...
Negli anni successivi ho conosciuto quanto di più importante c'è da vedere, e come dici tu, se vuoi conoscerla fino in fondo devi SCARPINARE.
Ora ci manco da quattro anni, mia figlia ci sarà per il 22 giugno per un matrimonio, io purtroppo non posso accompagnarla per ragioni famigliari e mi spiace tantissimo.
Ho tanta voglia di visitare ancora i Musei Vaticani, la Cappella Sistina, l'Altare della Patria e il suo museo, ci ho passato interi pomeriggi, anche perchè ci sono tante cose da vedere e una volta non basta, meno male che mio marito e mia figlia sono come me, condividono l'amore per l'arte e le cose belle.
Roma è e rimane un capolavoro sotto tutti gli aspetti.
Ariel
@Ljuba@
00martedì 27 giugno 2006 07:09
Prima io oggi! [SM=g27828]

Buongiornoooo

Sono felice che vi piaccia Roma...anche se fa un caldo che si muore.. [SM=g27825]

Che dire? Spero che il tasso di umidità si abbassi... [SM=x629126]

Altro monumento?

Secondo voi, vicino a una Piazza ed un Palazzo che si chiamano Venezia, che chiesa ci poteva stare?

Ma ovvio.....la Basilica San Marco [SM=g27828]

Naaa, niente a che vedere con l'omonima veneziana...però, è...caruccia [SM=g27828] [SM=g27828]

Nella prima foto, in alto, è l'edificio bianco, a fianco del palazzo.

Questa, insomma...




La Basilica fu costruita nel 336 in onore dell'Evangelista dal pontefice Marco, che è sepolto sotto l'altare. Fu restaurata da Adriano I° nel 792 e ricostruita da Gregorio IV° nel 883 d.C. Paolo II° la rinnovò completamente nel 1465-70 mentre la trasformazione barocca iniziò nel 1654-57. La facciata [1466-69] fu costruita utilizzando i travertini prelevati dal Colosseo e dal Teatro di Marcello, ed è costituita da un portico a tre arcate su semicolonne con capitelli compositi.

Il campanile, dalle forme romanico-laziali, realizzato in cotto è a cinque ordini con trifore. [1154] L’interno, diviso in tre navate con volta a crociera, ha perso gran parte del suo assetto rinascimentale per le modifiche settecentesche. Rimane il soffitto a cassettoni intagliati e dorati su fondo azzurro [Giovanni e Marco De Dolci, 1465-68] le bifore goticheggianti, le volte a crociera delle navate laterali. A lato dei gradini che salgono al presbiterio è situata la tomba di Leonardo Pesaro, [1796] opera neoclassica scolpita da Antonio Canova. Nella Cappella del Sacramento, progettata da Pietro da Cortona nel 1656, ‘S.Marco Papa’ di Melozzo da Forlì. Nella cupola stucchi di Ercole Ferrata e Luca Fancelli. Nel presbiterio l’urna di granito conserva i resti di S.Marco Papa e dei Ss.Abdon e Sennen. Nell’abside sono disposti i mosaici del periodo di Gregorio IV° [827-844] raffiguranti Cristo con S.Marco Papa e i Ss.Agapito e Agnese a destra, i Ss.Felicissimo, Marco Evangelista e Gregorio IV° che offre il modello della chiesa a sinistra. Sotto ‘Cristo e gli Apostoli’, sull’arco absidale ‘Cristo, i Ss.Pietro e Paolo e simboli degli Evangelisti’. Ai lati del coro, disegnato dal Barigioni, tele del Borgognone, al centro l’affresco della Gloria di San Marco realizzato da Giovanni Francesco Romanelli. Nella sagrestia ‘S.Marco Evagelista’ di Melozzo da Forlì, ‘S.Martino’ del Romanelli, ‘Adorazione dei Magi’ del Baldi. I rilievi dell’altare sono di Mino da Fiesole e di Giovanni Dalmata.

Bè, credo valga la pena visitarla, anche per le opere che si trovano all'interno... [SM=g27822]

Ahamiah
00martedì 27 giugno 2006 09:05
cara piccolina,
preparati che prima o poi arrivo eheheheh
intanto fammi sognare [SM=g27822] con le tue descrizioni
alla realtà ci penseremo con il fresco [SM=x629186]
ariel.46
00martedì 27 giugno 2006 09:55
Trinità dei Monti.

Piazza di Spagna è dominata dalle potenti strutture della Chiesa della Trinità dei Monti, una fra le più grandiose chiese francescane della città.
Iniziata nel 1503 per volere di Luigi XII la chiesa ha subito, nel tempo, alcuni rimaneggiamenti.
La sobria facciata, opera di Carlo Maderno, ad un solo ordine di lesene con un ampio portale a colonne ed un attico con grande balaustrata, è preceduta da una scalinata, opera di Domenico Fontana (1587), abbellita di capitelli e da antichi bassorilievi.
L'interno ad unica, grande navata, conserva opere di pregevole valore quali, nella prima cappella di destra, l'affresco con le "Storie del Battista" del Naldini; nella terza cappella di destra "l'Assunzione", celebre e geniale opera di Daniele di Volterra.
Nella seconda cappella di sinistra "La Deposizione", altro capolavoro di Daniele da Volterra, e nella sesta cappella di sinistra "Isaia e Daniela" (sul fronte dell'arco) e "La Visitazione" di Perin del Vaga, la "Morte di Maria" di Taddeo Zuccari e "L'assunzione" di Federico e Taddeo Zuccari.
Nella cappella a sinistra del presbiterio è posta "L'incoronazione di Maria", altra notevole opera di Federico Zuccari.
Il Chiostro conserva affreschi di vari autori con le "Storie della vita di San Francesco di Paola".
Che dire poi di Piazza di Spagna? Da cui prende origine la celebre Scalinata di Trinità dei Monti, realizzata interamente in travertino da Francesco De Sanctis (1723-1726).
La scalinata sale per 12 rampe ora più larghe ora più strette che si diramano in vari blocchi ed arrivano fino a Piazza Trinità dei Monti, dove al centro fa bella mostra l'Obelisco Sallustiano, che proviene dai celebri Orti Sallustiani.
Piazza di Spagna è semplicemente bellissima in primavera quando viene ornata di piante di azalee.

Cara Ljuba, ti prego, alle foto di questi bei monumenti pensaci tu, e grazie per i tuoi bellissimi "reportage", che ci fanno viaggiare in posti stupendi pur rimanendo a casa.
Un bacio.
Ariel.
@Ljuba@
00martedì 27 giugno 2006 14:28
Ok, Eli...mi preparo, però a fare da cicerona ci pensi tu, così vediamo se hai..studiato [SM=x629182] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]

Bella, ariel, piazza di Spagna, come già ricordata da zio Keko..e grazie della tua esauriente descrizione [SM=g27822] [SM=g27836]

Ecco una foto abbastanza grande dove si può ammirare la scalinata, la Chiesa e l'obelisco.



Nella foto seguente si vede meglio la Barcaccia.



Questa celebre fontana , situata in Piazza di Spagna ai piedi della scalinata di Trinità dei Monti, che deve il suo nome alla sua forma di barcone che affonda.

L'opera, del 1627, fu realizzata da Pietro Bernini, che lavorò aiutato anche dal figlio Gian Lorenzo su commissione del Papa Urbano VIII. Pare che la sua particolare forma sia stata ispirata dalla presenza sulla piazza di una barca, portata fin lì dall'alluvione del Tevere del 1598.

La sua realizzazione comportò il superamento di alcune difficoltà tecniche, dovute alla bassa pressione dell'acquedotto dell'acqua Vergine in quel particolare luogo, che non permettevano la realizzazione di zampilli o cascatelle.

Il Bernini tuttavia risolse l'inconveniente ideando la fontana a forma di barca semisommersa in una vasca posta leggermente al di sotto del piano stradale, con fontanelle di acqua (perfettamente potabile) da poppa e da prua.

Completano la Barcaccia le decorazioni a forma di soli e api dello stemma della famiglia del Papa committente, i Barberini.

[SM=g27822]

ariel.46
00mercoledì 28 giugno 2006 12:15
Fontana di Trevi.
Se non la più bella è certamente la più celebre fontana di Roma.
La scenografica disposizione dell'insieme, la sobria e grandiosa bellezza dei marmi scolpiti ne fanno un vero capolavoro sia scultoreo che architettonico.
Alla realizzazione parteciparono Pietro da Cortona e soprattutto il Bernini, che dette inizio ai lavori.
Questi però si interruppero per la morte di Papa Urbano VIII.
Ripresero circa un secolo dopo, quando Clemente XII affidò i lavori a Nicola Salvi, che realizzò il complesso tra il 1732 e il 1751.
E' una fontana ricca di simboli e di connotazioni finemente intellettuali.
Domina la scena "L'arco di trionfo" detto anche "La reggia di Oceano" composto da un ordine di 4 colonne corinzie, sormontate da un attico con statue percorso da una balaustrata.
A sinistra una nicchia più piccola conserva la figura di "Abbondanza" statua realizzata da F. Valle; nella nicchia di destra si trova la figura di "Salubrità", sempre realizzata da F. Valle.
Dalla nicchia centrale sembra prendere movimento l'imponente figura di "Oceano" che conduce con mano sicura un cocchio portato da due cavalli marini, detti il "Cavallo agitato" ed il "Cavallo placido".
I cavalli che galoppano nell'acqua sono indirizzati, nella loro corsa, da belle figure di tritoni emergenti dall'acqua, scolpiti da P. Bracci nel 1762.
Tutt'intorno si sviluppa un ambiente roccioso.
La leggenda vuole che chi butta una monetina nella fontana tornerà sicuramente a Roma.
La prima volta che ci sono stata, avevo 10 anni... Ho buttato tante monetine... e sono sempre ritornata.
Amo molto Roma, è una grande città dove la storia si respira. Ci vogliono anni per conoscere almeno i monumenti più importanti, ma non dimentichiamo che è piena di angoli suggestivi e tutti da scoprire.
Cara Ljuba, come al solito, lascio a te le foto.
Ariel.

@Ljuba@
00mercoledì 28 giugno 2006 15:08
Bello, ariel...il tuo post, Roma...e fontana di Trevi [SM=g27822]

Quante volte, abbiamo passato le sere d'estate, con le amiche, e i gruppi occasionali, a cantare, con la chitarra, seduti su quelle mitiche scalette... [SM=g27817]

ecco un pò di foto.







Non dimenticate la monetina buttata alle spalle, ragazzi...altrimenti non si torna a Roma [SM=g27828]
[SM=g27822]

[SM=x629188]
@Ljuba@
00sabato 8 luglio 2006 09:43
Palazzetto Venezia


Il palazzetto Venezia fu costruito nel 1467 come giardino privato di palazzo Venezia, un giardino sopraelevato poggiante su un terrapieno sostenuto da mura ad arcate aperte. Nel 1537 Paolo III lo collegò tramite un corridoio pensile, una sorta di Passetto, alla propria torre situata alle pendici del Campidoglio.
Restaurato nella metà del Seicento, il palazzetto fu demolito nel 1911 per fare spazio al monumento a Vittorio Emanuele II e ricostruito a fianco della basilica di S.Marco, dove tuttora si trova.

Ho trovato una bellissima stampa antica, di San Marco e il palazzetto Venezia.





Vedete il numero 2 nella stampa? E' un arco, scomparso, che collegava la piazzetta al Campidoglio.

In un angolo dell'antistante piazza troviamo Madama Lucrezia, che fece parte, assieme a Marforio, Pasquino, l'abate Luigi, al Babuino e al Facchino, delle cosiddette statue parlanti, cui si usava affiggere satire e invettive contro i potenti e i prelati.



Approfitto del post, per farvi vedere anche il palazzo delle Assicurazioni Generali di Venezia.
il palazzo delle Assicurazioni Generali di Venezia, un edificio costruito tra il 1906 e il 1911 su progetto di Arturo Pazzi, Alberto Manassei e Guido Cirilli nell'ambito delle ristrutturazioni della piazza.
Il palazzo ripete le caratteristiche fondamentali del dirimpettaio palazzo Venezia con tanto di torre angolare, mentre la facciata è caratterizzata da arcate al pianterreno, e dal leone di S.Marco, risalente al Cinquecento e proveniente da un bastione delle mura di Padova. [SM=x629146] [SM=g27828]

I locali oggi occupati da una banca, all'angolo con via Cesare Battisti, un tempo ospitavano il famoso Caffè Faraglia: mobili in stile, illuminazione elettrica, bagni lussuosi, argenteria e due orchestrine attiravano una clientela facoltosa e raffinata, come Gabriele D'Annunzio, il quale in occasione della prima de La Nave al Teatro Argentina offrì in questi locali un banchetto memorabile. [SM=g27836]
Purtroppo l'eccessiva sorveglianza e le continue perquisizioni alla quale il locale era soggetto dopo la presenza di Benito Mussolini nell'antistante palazzo Venezia ne causò la chiusura nel 1933. [SM=g27825] [SM=g27826]

@Ljuba@
00sabato 8 luglio 2006 15:57
Il Vittoriano
Il Monumento Nazionale a Vittorio Emanuele II (conosciuto anche col nome di Vittoriano) viene spesso erroneamente identificato con l'Altare della Patria, che in realtà ne è solo una parte; altrettanto erroneamente, per il suo nome si può essere portati a pensare che sia un tributo alla vittoria: in realtà il nome Vittoriano viene da Vittorio Emanuele II di Savoia, primo re d'Italia, cui è dedicato.

L'edificio è soprannominato dai romani la Macchina da scrivere per la sua forma e talvolta anche come la Torta nuziale per il suo aspetto e il colore bianco. [SM=g27828]

Il progetto di questa imponente opera (una delle più grandi realizzate nell'ottocento) è di Giuseppe Sacconi, che scelse il marmo botticino assai diverso dal tipico travertino romano.

Ciò diventa un'ulteriore simbolo del fatto che il Vittoriano vuole essere il segno importante che il governo dell'Italia unita lascia sulla Roma che è stata degli Imperatori e poi dei Papi. Per lasciare questo segno si distrusse una zona antica della città ed il chiostro di Santa Maria in Ara Coeli. [SM=g27813] I primi progetti risalgono al 1878, ma il monumento venne inaugurato solo nel 1911, con un costo che lievitò dagli iniziali 8 milioni di lire stanziati fino agli oltre 30 milioni. Già all'epoca della realizzazione dell'opera furono non pochi i dubbi e le critiche per un opera da molti considerata un'inutile montatura retorica e uno sperpero di risorse dedito a speculazioni di vario tipo (lo stesso ministro dell'Interno Giuseppe Zanardelli si adoperò affinchè venisse usato marmo bresciano, zona di sua origine).

Il monumento risultava poi sovradimensionato e architettonicamente male inserito nel contesto urbano, oltre ad utilizzare uno stile neoclassico che già all'epoca mostrava segni di decadimento.


Un commentino... a vederlo bene, è ...un pugno nell'occhio, ma ormai ci siamo abituati [SM=g27825]





La cosa più divertente?
Avvicinarci all'altare della Patria [SM=g27828] I militi di turno, non possono parlare [SM=g27828]



Ricordiamo anche, il Museo centrale del Risorgimentoche ha sede all'interno del Vittoriano, ingresso al fianco sinistro, e che raccoglie cimeli del Risorgimento e della Prima Guerra Mondiale. Sul fianco opposto, il Sacrario delle Bandiere delle Forze Armate.

[SM=g27822]
Ahamiah
00sabato 8 luglio 2006 16:10
[SM=x629189] [SM=x629189]
io la monetina l'ho gettata..ma non sono
tornata lo stesso [SM=x629190]
ma non dispero [SM=g27822]
intanto ora la visito grazie a tutto questo
@Ljuba@
00sabato 8 luglio 2006 16:22
e vabbè, eli, dai, vorrà dire che ne butterò io una per te... [SM=g27828]

a fianco del Vittoriano, troviamo...uno dei sette colli, e sicuramente il più famoso di Roma.

Era l'acropoli, il centro religioso della città antica,, composto da il Capitolium a destra, e l'arx, a sinistra, separate da un'insellatura occupata dalla Piazza del Campidoglio.

Una foto dall'alto, ci fa capire meglio la morfologia del colle.



Piazza del Campidoglio.
E' stata progettata....da Michelangelo.Stupenda anche la scalinata.

E' cinta da tre palazzi: in fondo il palazzo Senatorio,, a destra quello dei Conservatori, a sinistra il palazzo Nuovo.
Al centro della piazza, la Statua equestre di Marco Aurelio.

L'originale è stato qui fino al 1981, per poi essere trasferito al piano terra di Palazzo Nuovo.







Bella vero?
[SM=g27822]
@Ljuba@
00sabato 8 luglio 2006 16:42
Palazzo dei Conservatori
Visto che ci sono ...vado avanti [SM=g27828]

Il Palazzo dei Conservatori, ricordiamo, chiude la piazza a sud-ovest, e prende il nome da una delle magistrature elettiva della città.

Fu eretto da Michelangelo, nel 1563, ma fu concluso da Giacomo della Porta.



Sempre di Michelangelo, è il progetto del Palazzo Nuovo, che si trova...esattamente al Palazzo dei Conservatori. L'edificio fu realizzato alla fine da Girolamo e Carlo Rainaldi.


[SM=g27822]


.Marika.
00sabato 8 luglio 2006 16:43
Tornerei davvero volentieri a visitare Roma, il mio posticino preferito? Piazza Navona [SM=g27836]



Arrivederci Roma
@Ljuba@
00sabato 8 luglio 2006 16:46
Bellissima Piazza Navona...
Viva, piena di artisti di strada, di cantanti, saltimbanchi, pittori, caricaturisti...
Pullula di gente, fino al mattino..

Ogni tanto qualcuno si bagna nella fontana di cui tu hai postato la bellissima foto, marika...e arrivano i pizzardoni, i vigili, a...cacciare i malcapitati (sempre turisti che non capiscono [SM=g27828] )

Una volta uno mi disse: Signorì,come se dice smamma sennò te faccio la multa in inglese?

Abbiamo riso per un'ora di seguito, con le amiche.. [SM=g27828] <p><font class='xsmall'>[<i>Modificato da @Ljuba@ 08/07/2006&nbsp;16.47</i>]</font></p>
ariel.46
00lunedì 10 luglio 2006 02:05
Piazza Navona.

La più famosa piazza della Roma barocca sorge nel luogo dell'antico Stadio Di Domiziano e pare derivi il suo nome dalla corruzione popolare del termine che indicava i giochi in "agone" che vi si tenevano.
Dai tempi di Domiziano in poi il sito fu infatti frequentato quasi esclusivamente da spettacoli lludici e sportivi, fra i quali la nota regata d'agosto, i cui protagonisti erano gli equipaggi con i colori dei nobili e del clero cittadino.
Ancora oggi vi si celebra, a gennaio, la festa della Befana, con un tipico mercatino.
Ma la vera attrazione artistica della piazza è certamente rappresentata dalla celebra Fontana dei Fiumi, opera di Gian Lorenzo Bernini, datata al 1651 e grazie alla quale, si narra, l'artista avrebbe conquistato la stima e la protezione del pontefice di turno, Innocenzo X.
I fiumi protagonisti della fontana sono il Danubio, il Gange, il Nilo, il Rio della Plata; essi sono disposti su una scoscesa scogliera dalla quale arditamente si leva un obelisco romano recuperato al Circo di Massenzio
ariel.46
00lunedì 10 luglio 2006 02:16

Allineate con la Fontana dei Fiumi sono poi la Fontana del Moro, fronteggiante il Palazzo Pamphili e quella del Nettuno, gia dei Calderari, alla estremità nord della Piazza.

@Ljuba@
00mercoledì 12 luglio 2006 13:42
Villa Torlonia
ma che belle foto, ariel...sei forte [SM=g27817]

grazieeee è bellissima [SM=g27836]

Cambio zona, visto che zio Keko, vuole fare una passeggiata per Villa Torlonia, e sapere qualcosa in più...
Ogni suo desiderio è un ordine,e soprattutto un piacere [SM=g27817]

Villa Torlonia si trova lungo la via nomentana, ed è un vero e proprio "polmone verde".

Fu iniziata da Giuseppe Valadier nel 1802, continuata da un altro artista, G. B. Carretti dal 1832, ma fu adibito a parco pubblico dal 1978.


Nel 1806 il principe Giovanni Torlonia, per eguagliare le grandi famiglie di principi romani decide di acquistare Villa Torlonia. I Torlonia, potentissima famiglia romana dovevano le loro fortune all’attività di banchieri ed aspiravano all’ascesa nobilare attraverso acquisto di titoli.
Valadier viene incaricato di eseguire dei complessi lavori di restauro che saranno completati dal successore di Giovanni, Alessandro Torlonia.

La decorazione centrale della villa è costituita da due obelischi di granito trasportati dal lago Maggiore ed eretti sul luogo per volere di Alessandro Torlonia nel 1842 in memoria dei genitori. All’interno della villa si trovano anche due colonne onorarie, statue ed una tribuan per le feste. La villa è caratterizzata da 13 edifici che vogliono rappresentare differenti aspetti e periodi del mondo. Il parco venne progettato secondo il gusto romantico dell’epoca con ruderi e vegetazione esotica, con allusioni all’antichità e all’oriente, e mescolanza di stile sobrio e fasto principesco. Durante la II Guerra Mondiale Mussolini e i Torlonia costruirono un rifugio contro i bombardamenti in uno dei due cimiteri sotterrani.

Prendo dal web, qualche foto e didascalia, per avere una panoramica più completa della villa.

Casino Nobile


Il Palazzo che si vede oggi è il risultato di tre grossi interventi: il primo risale al tempo del cardinale Bendetto Pamphilj che, intorno al 1673, fece costruire a Carlo Fontana un residenza di un certo conforto; il secondo risale al tempo di Giovanni Torlonia che nel 1802 chiese a Giuseppe Valadier di convertire l'edificio padronale dei Pamphilj in un elegante Palazzo; il terzo risale ad Alessandro Torlonia che nel 1832 incaricò Giovan Battista Caretti di ampliare e ristrutturare l'intero edificio.
L'interno è completamente decorato con pitture a tempera e a fresco, stucchi, marmi e mosaici eseguiti dai maggiori artisti dell'Ottocento tra i quali Antonio Canova, Francesco Coghetti, Bertel Thorwaldsen e lo stesso Caretti.
I lavori di restauro...sono terminati [SM=g27823]

E' stata prorogata l'apertura del Casino Nobile, in seguito all'eccezionale successo di pubblico la data di chiusura preannunciata del Casino è stata posticipata al primo ottobre .


Oltre 55.000 persone, dal 21 marzo 2006, giorno della riapertura al pubblico dopo i restauri, hanno visitato gli spazi e le sale del piano terra e del piano nobile dello splendido edificio ottocentesco recuperato a Villa Torlonia che avrebbe dovuto chiudere l'accesso al pubblico il 15 giugno.

Nel suo nuovo assetto definitivo, all'interno del Casino Nobile saranno collocati i mobili e le sculture della collezione Torlonia, mentre nella sala al pianterreno sarà conservata la "memoria" della Villa, con i documenti che testimoniano la sua storia, dall'epoca sfarzosa dei Torlonia ai recenti restauri, comprendendo gli anni del fascismo in cui fu residenza di Benito Mussolini. Un museo permanente, dedicato alla Scuola Romana, sarà invece allestito all'ultimo piano del Casino Nobile, nel quale troveranno posto opere dei più rappresentativi artisti operanti a Roma nella prima metà del XX secolo.

Poi, magari...vedremo gli altri edifici. [SM=g27822]

Intanto, ecco un pò di foto della villa.




LEELAHEL
00mercoledì 12 luglio 2006 14:10
grazie dei viaggi nell'antica e nuova Roma.
Bellissime e interessanti le foto.
Le descrizioni sono esaurienti, particolari e piacevoli.

E' un'opportunità fantastica del forum !!!

Grazie, io adoro Roma, ci sono stato spesso, per lavoro, ma anche per piacere.
A Roma ho i miei zii preferiti (anche perchè oramai gli unici), lui è regista, non noto perchè poco commerciale, anche se ha partecipato alla sezione principale di Cannes. E' ultramodesto, ora insegna cinematografia a Padova.
@Ljuba@
00mercoledì 12 luglio 2006 15:16
Bè, fa piacere sapere che i nostri post siano apprezzati [SM=g27817]
Ovviamente, foto, ricordi di viaggio, esperienze varie, sono sempre ben accette, località che per noi hanno significato magari qualcosa sono sempre ben accette. Credo sia questo lo spirito del forum...di pubblicazioni, e siti sterili e nozionistici, ce ne sono a iosa. [SM=g27823] [SM=x629188]

Finisco Villa Torlonia..

CASINA DELLE CIVETTEIl

Il primo nucleo della Casina, un rustico chalet dai rozzi paramenti in tufo, risale al 1840, su progetto del noto architetto veneto G. Jappelli, per volere di Alessandro Torlonia. Tra il 1908 ed il 1914 Giovanni Torlonia jr., nipote di Alessandro, fece ampliare e trasformare l'edificio, in forme medievaleggianti, prima dall'architetto E. Gennari e poi da V. Venuti. Nel 1917-20 l'abitazione subì un'ultima trasformazione, su progetto dell'architetto V. Fasolo, che conferì al complesso quell'aspetto tipicamente liberty che ancora oggi lo caratterizza. La Casina delle Civette ospita il Museo della Vetrata Artistica.



IL CASINO DEI PRINCIPI
Tra il 1835 e il 1840, per volere di Alessandro Torlonia, Giovan Battista Caretti ristrutturò l'edificio conferendogli un aspetto neocinquecentesco, ricco di decorazioni esterne e interne.
Il Casino fu usato dal principe Alessandro Torlonia, nel corso dei fastosi eventi mondani organizzati nella Villa,come dipendenza del Palazzo principale, al quale era collegato da una galleria sotterranea
Il Casino dei Principi è oggi adibito a sede museale ed ospita parte della ricca collezione di sculture dei Torlonia.



IL TEATRO
La costruzione del Teatro venne affidata nel 1840 da Alessandro Torlonia all'architetto Quintiliano Raimondi che nella progettazione dell'edificio sfruttò la pendenza del terreno collocando la facciata principale del teatro verso sud, configurata come un ampio portico ad esedra scandito da nicchie con statue e chiuso da vetrate sotto le quali è organizzata una serra.
Ricchissimo è l'apparato decorativo degli interni, realizzato con pitture ad olio e a tempera su muro, sculture in gesso, mosaici pavimentali e stucchi.
Spiccano le decorazioni dei due appartamenti laterali opera di Costantino Brumidi (1844-45) e le sculture di un folto gruppo di allievi di Bertel Thorwaldsen.
Le decorazioni furono terminate solo nel 1874 e le rappresentazioni teatrali note furono pochissime, di cui l'ultima nel 1905. Attualmente in fase di restauro



SERRA, GROTTA E LA TORRE MORESCA

La Serra, la Grotta e la Torre Moresca, costruite tra il 1839 e 1840 su progetto di Giuseppe Jappelli, sono state ideate in un progetto unitario che guarda alle pittoresche progettazioni dei giardini all'inglese ma anche a citazioni "ariostesche".

La Serra Moresca, oggi in grave stato di abbandono, venne realizzata ad imitazione degli elementi architettonici delle moschee di Cordova e dell'Alhambra di Granada. Le decorazioni furono realizzate dal pittore Giacomo Caneva, che si ispirò al libro di James Canavah Murphy, The Arabian Antiquities of Spain. A breve inizieranno i lavori di restauro. (fig.1)
La Grotta, edificata a ridosso della Serra Moresca, è stata in gran parte demolita nel 1908. All'interno si trovavano due piccoli laghi, stalattiti e stalagmiti artificiali ricoperte di muschi e altre piante si appoggiavano alle pareti. L'ampiezza del luogo era tale che era possibile girare al suo interno anche in carrozza.
La Torre Moresca, di cui oggi rimangono poco più delle sole strutture murarie, è addossata alla struttura della Serra.
L'accesso era dalla Grotta, percorrendo una grande scala elicoidale che immetteva in tre piccoli ambienti scalati su tre piani: uno stanzino al primo piano, una cucina al secondo e una piccola e raffinatissima sala da pranzo al terzo con ricchissime decorazioni moresche. A breve inizieranno i lavori di restauro. (fig.2)





VILLINO MEDIOEVALE E LIMONAIA
La Limonaia venne commissionata da Alessandro Torlonia all'architetto Quintiliano Raimondi intorno al 1840 come edificio preposto al ricovero degli agrumi e come serra di fiori.
Nel 1906 la facciata ovest della Limonaia venne inglobata nella nuova costruzione del Villino Medievale, progettato dall'Architetto Enrico Gennari e concepito come edificio di residenza di Giulio Borghese Torlonia, marito dell'unica figlia di Alessandro.. Il villino, di grandi dimensioni, non conserva sale particolarmente decorate tranne una al primo piano con gli stemmi della città e dei suoi rioni.
Di un certo interesse è anche la scalea di raccordo tra l'edificio della Limonaia e il Villino Medievale abbellito da una fontana rustica.


VILLINO ROSSO
Situato all'angolo tra via Siracusa e via Spallanzani, fu probabilmente realizzato nel 1920 come residenza dell'amministratore dei Torlonia e prende il nome dal suo colore. I prospetti esterni sono decorati, secondo lo stile eclettico di quegli anni, con colonnine, archetti e bugnati di stile neo medioevale e neorinascimentale. Attualmente è sede dell'Accademia delle Scienze detta dei XL.



Ecco zio Keko...bel giro, vero?
Ci riposiamo? [SM=x629188]

ariel.46
00mercoledì 12 luglio 2006 16:59
San Paolo Fuori Le Mura.
Bellissimo tour, Ljuba, questi posti non li conoscevo...

Io torno alla Capitale per parlare della Basilica di San Paolo Fuori le Mura.
Edificata da Costantino sulla tomba dell'apostolo Paolo, la chiesa si conservò nelle forme originarie fino al 15 luglio 1823, data dell'incendio che la distrusse per essere riconsacrata nel 1854.
L'impianto dell'attuale San Paolo presenta all'esterno un grandioso quadriportico che precede la facciata principale (verso il Tevere) con 146 colonne di granito a delimitare uno spazio dominato dalla satua dell'Apostolo Paolo, opera di Pietro Canonica.
La fronte, emergente dal quadriportico, propone una ricca decorazione musiva sia nel timpano (con la raffigurazione del Redentore fra i Santi Pietro e Paolo), che nel fregio (con un Agnus Dei su una collina simbolicamente elevantesi fra le due città sante di Gerusalemme e di Betlemme) e nei quattro grandi Simboli dei Profeti, che si alternano alle tre finestre di facciata.
Parimenti sontuoso, l'interno propone una suddivisione in ben cinque navate separate da ottanta colonne in granito di Baveno; un fregio ininterrotto corre lungo la crociera e le navate laterali con le Effigi dei 263 Papi successori di San Pietro.
Infine alle pareti vi è la ritmica alternanza di lesene corinzie e grandi finestre con lastre in alabastro (sostitutive delle verrate dipinte distrutte in uno scoppio del 1892).
Il soffitto è a lacunari con grandi riquadri dorati che si disegnano sul fondo bianco.
Due imponenti stature dei Santi San Pietro e Paolo sorvegliano il transetto sopraelevato ed a questo livello si inserisce il sontuoso arco trionfale, detto di Galla Placidia, che risale al tempo di Leone Magno, ad inquadrare l'abside già decorata da mosaici risalenti al V secolo e sostituiti da Onorio III nel XIII secolo per mano di artisti veneti che si dice appositamente inviati al Pontefice dal Doge di Venezia; essi riproducono un Cristo benedicente fra i santiPietro, Paolo, Andrea e Luca, mentre Onorio, di proporzioni significamente assai ridotte, bacia il piede del Salvatore.
Il Redentore campeggiava anche sul fondo d'oro del mosaico dell'arco trionfale, questa volta affiancato da due Angeli adoranti e dal Simboli degli Evangelisti, a dominare la sottoposta duplice teoria di Dodici Seniori offerenti definita lateralmente dalle figure leggermente sfalsate dei Santi Pietro e Paolo su fondo turchino.
Dell'arredo architettonico della Basilica fa poi parte il Tabernacolo che Arnolfo di Cambio eseguì nel 1285 con la collaborazione di un "Petro" identificato da alcuni con Pietro Cavallini, autore ugualmente presunto dei mosaici (oggi solo resti) che decorano la fronte posteriore del sopra ricordato arco di trionfo e che avevano la loro collocazione originaria all'esterno dell'edificio della Basilica:
Sotto il prezioso ombrello del Tabernacolo arnolfiano si trova l'altare sovrapposto all'arca che custodisce la Tomba di San Paolo, con l'immancabile "fenestrella confessionis" da cui si scorge l'epigrafe incisa sulla pietra <Paulo Apostolo Mart.>, risalente al IV secolo.









Ariel.

ariel.46
00mercoledì 19 luglio 2006 22:43
Pantheon.
La prima costruzione fu realizzata da M. Vipsanio Agrippa, il fedele collaboratoredi Augusto, nel 27 a.C. in età traianea, il tempio fu completante rifatto da adriano tra il 118 ed il 128, nella forma che vediamo ancora oggi.
L'iscrizione che si legge sull'architrave , M(arcus) Agrippa L(uci) f(ilius) co(n)s(ul) tertium fecit, è stata dunque collocata da Adriano, il quale non appose mai il suo nome su alcuno dei monumenti da lui edificati.
La ricostruzione adrinae modificò profondamente l'edificio primitivo: la facciata venne rivolta verso nord, il pronao attuale occupò l'area dell'antico tempio e lagrande rotonda venne a coincidere con l'area scoperta antistante.
Il grande portico colonnato tutt'oggi ha una facciata composta da otto colonne di granito grigio; in corrispondenza della prima, terza, sesta ed ottava di esse si dispongono in profondità altre due colonne di granito rosso, che formano così tre navate; quella centrale, più larga, conduce all'ingresso; le laterali si concludono con due grandi nicchie, destinate ad ospitare le statue di Augusto e di Agrippa.
Il timpano era decorato da un'acquila con corona in bronzo.
Anche il soffitto del pronao era ornato in bronzo, ma esso fu fatto asportare da Papa UrbanoVIII Barberini (da ciò la celebre pasquinata "quod non fecerunt barbari, fecerunt Barberini).
Dietro il pronao è una massiccia costruzione laterizia, che lo collega alla rotonda.
Essa è un gigantesco cilindro costituito da un muro spesso 6 metri, diviso in tre settori sovrapposti, sottolineati esternamente dalle cornici. La muratura si va alleggerendo via via che sale verso l'alto, ed anche lo spessore delle pareti, attraversate in vari punti da volte di mattoni, non è pieno.
La rotonda è alta esattamente quanto il diametro (mt. 43,30), così che la cupola che si eleva su di essa, risulta perfettamente emisferica.

Ariel. [SM=x629140]


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