Il passato che non passa...della Quercia

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
cane...sciolto
00lunedì 13 febbraio 2006 22:04
Il passato che non passa della Quercia.

Il "Corriere della Sera" definisce Alfredo Reichlin "al tempo stesso ispiratore ed eco della visione daleminiana" nei DS. difficile dire se ciò sia vero sino in fondo, certo è curioso che siano proprio le parole dello storico dirigente del PCI a rivelare, il quadro concettuale in cui si è mosso il vertice DS nel suo sostegno all'iniziativa di Unipol su BNL, la Banca Nazionale del Lavoro.

Un vecchio sogno interventista.

Afferma Reichlin che le prossime elazioni non hanno come unica posta in palio il governo "politico" del paese, ma anche "l'assetto complessivo dei poteri". L'esigenza da affrontare sarebbe quella di dare "basi nuove" allo sviluppo economico e sociale del paese, anche perchè quelle vecchie si sarebbero fortemente indebolite, "esposte ai giochi di potere di una ristretta oligarchia". Per questa ragione, gli attacchi per delegittimare i DS sarebbero giustificati dal fatto che il vecchio establishment teme l'approdo al governo di un ceto dirigente nuovo, più autonomo rispetto agli interessi consolidati. Secondo Reichlin, il cosiddetto "salotto buono" - l' insieme dei grandi gruppi del Nord che si riconoscono nella linea del "Corriere della Sera" - punta ad eterodirigere il sistema politico, sino ad influenzarne la conformazione, con operazioni come quella centrata sul cosiddetto "Partito Democratico"; nel contempo cerca di mantenere "ai margini" realtà vitali come le cooperative.

I' Illusione liberale.

Fatto salvo qualche aggiornamento nel linguaggio, si avverte l' eco delle vecchie dissertazioni sul "nuovo modello di sviluppo", che un tempo ingombravano le pagine di "Rinascita" e le colonne dell' Unità. Forse è per questo che non sorprende trovare su posizioni opposte Giorgio Napolitano, a sua volta esponente storico dell' ala "riformista" dell' ex PCI. In un' intervista al "Mattino" e nel suo intervento alla Direzione nazionale, Napolitano ha sostenuto che i DS non avrebbero dovuto farsi prendere dalla tentazione di "parteggiare" nello scontro bancario, e tanto meno aspirare a "dotarsi di proprie leve di intervento per incidere su un possibile riassetto dei poteri". Invece l' assalto Unipol alla BNL sarebbe stato vissuto come la conquista un "avamposto nella redistribuzione del potere finanziario", e quindi sostenuto senza troppe preocuppazioni verso i controversi "compagni di viaggio". Per Napolitano, i partiti dovrebbero limitarsi ad indicare le regole ed a "produrre politiche pubbliche"; un principio da ritenersi valido anche quando la prospettiva è quella di dover fronteggiare l' intervento di grandi istituti bancari stranieri sul mercato creditizio italiano.

Resa al "Corriere"?

Cosa dire? Reichlin sogna nella conquista del governo una leva per redefinire gli equilibri tra i grandi gruppi italiani, ma è proprio questa l' accusa che il "Corriere della Sera" va muovendo ai vertici della Quercia. Napolitano sembra accettare senza condizioni l' intimazione di resa da Milano, dunque fa la sua favoletta liberale secondo cui partiti e governo si devono limitare alle regole e alle politiche pubbliche, astenendosi dal parteggiare o dall' intervenire direttamente nella lotta fra i potentati dell'industria e della finanza. Entrambe le versioni scontano l' illusione del primato o dell' autonomia della politica, quando in realtà partiti, governi - e giornali - da sempre sono afferrati nel confronto tra le grandi concentrazioni del capitale. Detto questo, il confronto tra i due grandi vecchi dei DS è più che una curiosità, perchè tocca le corde del fattore morale di quel corpo politico. La verità è che nel suo fondo il personale politico transitato dall' ex PCI alla Quercia non ha mai smesso di essere inseguito dal proprio "passato che non passa". Il vecchio legame con Mosca è crollato, ma si stenta ad ammettere persino con se stessi che l' unica prospettiva del parlamentarismo è gestire e rappresentare l' esistente. Anche per questo, nei momenti di tensione, regolarmente torna a comparire il fantasma di Bettino Craxi.

di L.L.

Il fantasma di Craxi.

"I partiti, specie quelli che contano su apparati grandi, medi e piccoli (...) hanno ricorso o ricorrono all' uso di risorse aggiuntive in forma irregolare o illegale. Se gran parte di questa materia deve essere considerata materia puramente criminale, allora gran parte del sistema sarebbe un sistema criminale. Non credo ci sia nessuno in quest' aula che possa alzarsi in piedi e pronunciare un giuramento in senso contrario a quanto affermo".
Bettino Craxi, discorso alla camera dei deputati, 3 luglio 1992.

"Fassino, che fa politica da una vita, sapeva benissimo chi era Consorte, come si muoveva, quali alleanze stringeva. Ma Fassino premeva che le Coop prendessero BNL (...) lui e D' Alema dovrebbero offrire le dimissioni agli organi di partito.
Gianpaolo Pansa, intervista al "Corriere della Sera" 7 gennaio.

"D'Alema e Fassino? Peggio di Craxi!! (...) dimostrano scarsa intelligenza politica (...) errori culturali ed ideologici (...) mancata distinzione tra capitali sporchi e puliti. Quanto basta per cambiare gruppo dirigente".
Achille Occhetto, "Il Giorno" 3 gennaio

Il tutto da "Lotta Comunista" del gennaio 2006.

Se penso che noi marxisti è una vita che andiamo dicendo questo...!! Adesso che anche l' ex PCI, ora DS, hanno perso la loro falsa "verginità" davanti agli occhi di tutti, spero che la gente apra gli occhi. E' proprio il capitalismo che porta a questo, è questo modo di fare, di concepire la politica, che non lascia scampo. Questo modo di produzione, basato solo sul fare utili, sull' arricchirsi, non lascia scampo. Non si produce, non si lavora per le necessità dell'uomo, ma per arricchire i pochi, a danno dei molti, dei tanti. Sarà retorica (per me no, io credo in questo ideale, sarò un romantico)...Marx è dall' inizio della rivoluzione industriale, che aveva focalizzato il problema, il nascere del salariato-proletario. Ed oggi siamo ancora qui con lo stupirci, o meglio, io no di sicuro...
rikycccp.17
00mercoledì 15 febbraio 2006 22:52
Re:

Scritto da: cane...sciolto 13/02/2006 22.04
Se penso che noi marxisti è una vita che andiamo dicendo questo...!! Adesso che anche l' ex PCI, ora DS, hanno perso la loro falsa "verginità" davanti agli occhi di tutti, spero che la gente apra gli occhi. E' proprio il capitalismo che porta a questo, è questo modo di fare, di concepire la politica, che non lascia scampo. Questo modo di produzione, basato solo sul fare utili, sull' arricchirsi, non lascia scampo. Non si produce, non si lavora per le necessità dell'uomo, ma per arricchire i pochi, a danno dei molti, dei tanti. Sarà retorica (per me no, io credo in questo ideale, sarò un romantico)...Marx è dall' inizio della rivoluzione industriale, che aveva focalizzato il problema, il nascere del salariato-proletario. Ed oggi siamo ancora qui con lo stupirci, o meglio, io no di sicuro...



[SM=x751531] [SM=x751531] [SM=x751611] [SM=x751611]
cane...sciolto
00mercoledì 15 febbraio 2006 23:04
E grazie Riky, ti sei preso il mal di pancia di leggere il tutto...la cosa non può che farmi piacere, pensavo che nessuno (o meglio ben pochi) leggesse i miei pistolotti...che dirti grazie, anche di aver risposto. [SM=x751538]
Pertinax
00mercoledì 15 febbraio 2006 23:07
mario non tispondo perchè parlare di certi argomenti mi lascia scosso [SM=x751525]
cane...sciolto
00giovedì 16 febbraio 2006 13:16
Re:

Scritto da: Pertinax 15/02/2006 23.07
mario non tispondo perchè parlare di certi argomenti mi lascia scosso [SM=x751525]

Come sei "delicata" [SM=x751579] mi fai tenerezza... [SM=x751605] [SM=x751555] [SM=x751553]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 23:56.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com