HarryPottere la torcia della fiamma verde (con SPOILER)

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Pagine: [1], 2, 3
Anakin Leery
00mercoledì 7 luglio 2004 16:08
Dopo mille ripensamenti, sedute riflessive ed anche qualcos'altro... [SM=x117087] ho finalmente deciso a provare a pubblicare i miei... ehm... scritti! A me piace scrivere, e dopotutto è sempre una bella cosa potersi mettere a confronto, ricevere qualche consiglio e capire come approfondire meglio il tutto no??? [SM=g27827] Ad ogni modo voglio proporre la mia mega FF, un vero e proprio sesto libro (mega di dimensioni, poi x il resto nn so.... [SM=g27828] )

La scheda:
AUTORE: Anakin Leery (Francesco o Ciccio[SM=g27825] )
TITOLO: Harry Potter e la torcia della fiamma verde
GENERE: Un vero e proprio sesto libro tutto inventato da me pieno di spoiler e con molte mie trovate... la saga continua!
CAPITOLI: boh! [SM=g27818] credo all'incirca una ventina ma poi... ci affidiamo al caso, all'ispirazione... a tutto [SM=g27822]
TRAMA: Il sesto anno: la maturità e la formazione di una carriera professionale. E per Harry quest'anno le cose sembrano ristabilirsi, e se per questo intendiamo smetterla di essere un martirizzato dal fato e dai guai, allora siamo daccordo. Catapultato tra nuove rivelazioni ed amici in Privet Drive, un eccezionale evento in casa Weasley ed un soggiorno in casa Granger gremito di avventure sentimentali ([SM=g27832] ) la vita del ragazzo sopravvissuto miglioradecisamente. Ma dopo Harry deve tornare ad Hogwarts,dove altri incarichi e responsabilità lo attendono. Ma come sempre, una nuova minaccia assilla il mondo dei maghi quest'anno... e se una setta di babbani scoprisse il mondo della magia?? Lo acclamerebbe, esulterebbe... o lo odierebbe tanto da volerlo distruggere??? da provare un'invidia così potente verso coloro che sono speciali e che loro stessi non saranno mai... se non con l'aiuto della Fiamma Verde... una leggenda religiosa che diventa realtà e immerge Harry in una nuova avventura...
PICCOLO COMMENTO PERSONALE: Non volio certo che questa parte della presentazione sia presunzione.. [SM=g27822] ma voliodarepiùche altro una piccola spieazione. Questa FF semi-libro ho cominciato a scriverla solo come passatempo e tempo fa a chi mi avesse detto di pubblicarla li avrei detto che era un pazzo... [SM=g27816] ma ho visto questa sezione ed ho controllato anche il sito di FF.it.. è stato più forte di me, ci volio provare! Mi piacerebbe molto poter scrivere di mestiere da grande... cmq noterete presto che la FF si snoda attraverso varie concezioni: Ho deciso di seguire uno stile uniforme, credo che un 20% forse si avvicini alla JK (se come no.. manco quello [SM=g27837] ) ed alcune volte ammetto però di usare delle forme molto personali... i primi capitoli sono un vero Hp senza problemi... eppure ho anche deciso di sperimentare diversi generi... andando avanti troverete un soggiorno a casa Granger... lì mi sono cimentato in un genere più sentimentale (.... tranquilli leggete ed alla fine... [SM=g27829] ) e continuando così spero di poter toccare un paio ancora di generi(forse Slash escluso... nn abbiatene troppo a male... [SM=x117096] ) e di sicuro se notate l'assenza di tutta quella desolazione del 5° libro prima la ritroverete dopo, prima dell'inizio della scuola... vedrete e leggerete (spero proprio:rollin: )

Prestissimo vi posto il primo capitolo (debbo convertirlo, purtroppo io ho internet nell'ufficio dei miei genitori e scrivo dal mac di casa... [SM=g27824] ) tanto sai in quanti la aspetteranno [SM=g27825] !

[SM=g27811]
Anakin Leery
00mercoledì 7 luglio 2004 17:27
Il primo capitolo...
Capitolo 1 : Petunia Evans

La vita di Harry Potter al numero 4 di Privet Drive era sempre stata un inferno. E tutto ciò era comprensibilissimo visto ke a peggiorare l'umore del "bambino sopravvissuto" erano sempre stati i suoi zii. Harry non era un ragazzo normale, era nientemeno che un mago. Un mago quasi diplomato ed ormai adulto per la sua comunità. Harry era un famoso stregone, apparteneva al mondo della magia, una vita parallela a quella Babbana (cioé normale, senza magia) e questo bastava a renderlo "alieno" all'occhio dei suoi zii e di tutta Little Whinging Surrey. La verità era che nessuno conosceva veramente la vita e la storia di quel ragazzo, che solo aveva combattuto ogni singolo anno durante i suoi studi a Hogwarts (la scuola di magia e stregoneria inglese), che sin da quando aveva appena un anno fu privato della famiglia, maledetto dal suo mortale nemico Voldemort e sfigurato sulla fronte dalla cicatrice a forma di Saetta. Tutti questi erano i problemi di Harry, e durante l' anno prima non avevano fatto che peggiorare...
Tutto questo non importava certo a Vernon, Petunia e Dudley Dursley. Anzi, rimpiangevano ogni santo giorno di essere parenti di Potter, erano felici solo quando lui non c'era e la sua presenza nell'omonima villetta al numero 4 era un enorme fastidio. Quando Harry tornava dal suo mondo magico e dalla sua scuola era accolto in casa con lo stesso affetto che si sarebbe potuto dare a un muro, ma il ragazzo ci era abituato, viveva solo e in silenzio nella sua stanza, avendo minimi contatti via gufo (il sistema dei maghi per la posta) ed aspettando l'inevitabilità degli eventi; talvolta con qualche disavventura, altre volte con grossi problemi in vista. Ma quella estate, per Harry Potter, fino a quel momento fu assolutamente normale e noiosa... A volte Rimaneva solo e rifletteva, non si disperava più perché il mondo magico lo cercasse per portarselo via in fretta, anzi ora aveva sviluppato una specie di piccola apatia per il mondo dei maghi... soprattutto per la società... la stessa ottusa politica magica che tanto lo aveva fatto soffrire... il governo dello stesso Caramell, ministro della magia, aveva ingiustamente accusato lui e silente (il suo preside ad Hogwarts) di dire fandonie x un anno sano e aveva portato inevitabilmente il padrino di Harry alla morte. Proprio così, per questo sconsolante evento non esisteva cosa o persona che avesse potuto consolarlo... il tutore di Harry, Sirius Black... era morto eroicamente combattendo contro Bellatrix Lestrange, nei sotterranei del dipartimento dei misteri dopo eroiche lotte contro 10 e più mangiamorte... e di conseguenza gli appariva anche la fatidica lotta Silente-Voldemort, viva e rilucente nella memoria di Harry, lo accompagnava dappertutto come se gli si fosse fissata sulla retina; gli restò fulgido il ricordo del piacere nell' usare il crucio contro Bellatrix... Ma la notte l'immagine di Sirius che varcava l'arco della morte continuava a tormentare i suoi sogni, e le lacrime scorrevano silenziose... più volte Harry Potter aveva sperato di vivere con Sirius, e l'anno prima la speranza si era affacciata quando l'ordine della fenice era ridiventato attivo, ma la morte del padrino e l'incantesimo di Silente avevano obbligato l'oramai sedicenne a tornare al numero 4... con pochi obiettivi e tanti ricordi in testa... Ma quello che sarebbe accaduto quella sera sarebbe stato l'inizio di tante grosse novità. La mattina del compleanno di Dudley, quella sesta estate da quando Harry aveva scoperto la sua natura magica, Harry Potter scese a tutta velocità giù per le scale, pronto per una veloce colazione e subito dopo per andare in camera sua, dove lo attendeva una gazzetta del profeta fresca di stampa pronta x essere letta. Proprio l'anno prima aveva imparato che bisognava sempre leggere FINO IN FONDO i giornali. Con questo pensiero in testa Harry arrivò in cucina un pò rasserenato. Ormai sul suo viso, sul suo fisico, si vedevano i suoi primi segni di maturità... Era cresciuto ancora nonostante il primo iniziale sviluppo dell'anno prima, i suoi capelli ormai sembravano in ordine anche se spettinati ed i suoi occhi si facevano sempre più verdi. Inoltre anche i primi segni di mascolinità e la prima peluria si stavano impadronendo di lui. Cominciando i suoi primi anni ad Hogwarts il tenore di vita buio e da ripostiglio di Harry era finalmente cambiato, e grazie sia alla sua corporatura magra, sia al quidditch (sport più famoso dei maghi, si gioca in 14 su manici di scopa, 6 porte e 4 palle) col suo ruolo di cercatore l'agilità fisica lo aveva reso davvero veloce. Ma, anche se fosse entrato in formula uno, difficilmente i Dursley se ne sarebbero a malapena accorti, così Harry, come se in quella cucina fosse solo, si sedette e mangiò tranquillamente. In quello stesso momento, suo cugino Dudley, dalle dimensioni fisiche di un armadio e forgiate dallo sport della Boxe, era molto eccitato all'idea ke fosse arrivato quel giorno... Zio Vernon aveva promesso al suo caro figliolo di portarlo ad una rassegna cinematografica di film d'azione, guerra ed avventura nonché affini che fossero tutti legati a scene d'azioni martellanti. Naturalmente lì avrebbe anche incontrato la sua banda di delinquenti, tanto per far passare a "Big D", questo il soprannome di Dudley Dursley nella sua ghenga, un'esperienza veramente "mozzafiato"... dal canto suo Harry non poteva che esserne felice... Senza suo cugino e suo Zio un giorno intero... si chiese se per caso fosse solo un bel sogno... ma in quel momento i pensieri di Harry furono distratti dallo scuotersi di pesanti borsoni... preparati apposta da zia Petunia. Come a voler ingigantire la sorpresa al figlio Vernon gli disse:
"Pernotteremo lì, ho già fatto la prenotazione Dudley, contento???"
"Così il mio Zuccottino potrà stare tutto il tempo coi suoi amichetti, contento Diddy????"
A Harry sembravano ridicoli tutti quei nomignoli e ne rideva ancora silenziosamente... mentre il cugino sbuffava e sopportava il sacrificio, nonostante avesse oramai compiuto i sedici da tempo, sapendo che così i capricci sarebbero sempre passati tutti. E, come sempre prima che zio Vernon ed harry si separassero in circostanze "babbane", gli fece un discorsetto ammonitore:
"Stammi bene a sentire ragazzo, dopo tutti questi anni passati a far disgrazie stai crescendo e ti dò un minimo di fiducia o sennò ti avrei rinchiuso nel ripostiglio da un pezzo; io parto con Dudley visto che é il suo compleanno, ma se quando torno scopro che sei andato via, che hai fatto cose strambe o che hai fatto qualcosa a tua zia Petunia giuro che ti spezzo le ossa e questa volta davvero capito????"
"Si, Zio Vernon... tranquillo, la zia sarà sana come un pesce ed io farò il babb... farò finta di essere normalissimo..."
Era sempre così, la vita diPrivet Drive era diventata rabbiosamente monotona con i suoi zii, anche se questo piccolo colpo di fortuna valeva una laconica e noiosa risposta. Fu con tutta la gioia nel cuore che poco dopo vide i componenti maschi della famiglia Dursley allontanarsi con quella grandissima e lussuosa auto aziendale.
Fece un veloce salto di sopra, ma appena pronto per sdraiarsi sul suo letto in mezzo a libri e tuniche cambiò idea; avrebbe letto in compagnia della sua migliore amica in quel momento, l'unica a Privet Drive oltre Edvige, la sua civetta... Si infilò la Gazzetta sotto la maglietta per non farla vedere e ridiscese.
"Bhé zia io allora vado dalla signora Figg" fece Harry con finta aria dispiaciuta uscendo dall'ingresso. Infatti erano già diversi giorni che Harry, con la scusa del dovergli dipingere la soffitta, andava a casa di Arabella Figg, una Magonò (mago senza poteri nato da una normale famiglia magica) col compito di proteggerlo, che ora gli faceva da sostegno in quei lunghi giorni... Certo era pure vero che l'abilità di recitare diventava sempre maggiore in Harry... davvero se fosse potuto tornare al suo terzo anno forse sua "zia" Marge (la sorella di vernon) non si sarebbe mai gonfiata... comunque, la risposta di zia Petunia giunse poco dopo:
"Daccordo, e vedi di non fare troppo tardi, stasera ti voglio qui per l'orario di cena". Stranamente quel giorno la frase rituale di sua zia sembrò essere un pò distorta... invece che suonare come ORDINE, sembrava quasi una richiesta gentile... anche se, come Harry si disse suonando al campanello di casa Figg, era stato solo un caso, la gentilezza verso di lui da parte dei Dursley era davvero rara... specialmente da sua zia che considerava sua madre una vera pazza... spostata addirittura...

*********
Quel pomeriggio Harry stava seduto sul tappeto della signora Figg, giocando con i gatti della vecchia e tenendo acceso il televisore in salotto mentre la stessa Arabella cuciva e sferruzzava qualche maglione e un paio di calze... più volte Harry pensò a quanto strano fosse essere libero di stare in salotto giocando mentre quella che poteva sembrare un' adorevole nonnina vegliava su di lui... era piacevole comunque... ma per le lunghe diventava anche un pò noioso... dopotutto aveva sedici anni ormai...
"Signora Figg???"
"Si Harry??" Disse la signora un pò distrattamente, mentre incrociava dritti e rovesci.
"Non le sembra un pò strana... ehm... tutta questa faccenda???"
"Ma Harry me lo ripeti tutte le volte..." incominciò Arabella.
"ops" disse harry; era vero, lo chiedeva sempre, era solo troppo bello per essere vero... avere qualche pomeriggio in una casa dove veniva trattato normalmente...
"Calmati ragazzo mio, lo so che dopo anni con quei matti dei tuoi parenti sei completamente disabituato a vivere... e poi é anche vero che in questa casa oltre ai gatti é tutto una noia mortale... però..."
All'improvviso Harry ebbe un pensiero che non gli fece sentire le parole della Figg... anzi la interruppe di punto in bianco:
"Signora, per caso ha notizie dell'ordine??? E di Voldemort??? Ha visto anche lei stamane che c'é silenzio generale sui giornali..." infatti durante tutta quella mattinata avevano esaminato da cima a fondo la Gazzetta del profeta, ma senza risultato...
La sig. Figg posò i ferri e si sistemò sul divano:
"Hai ragione harry, silenzio generale... é molto strano dopo lo scalpore di giugno... ma se vuoi sapere il punto della situazione l'altra sera sono andata a Diagon Alley per comprare qualcosina per i non maghi e ho scoperto che molta gente é davvero terrorizzata... in molti negozi la gente chiaccherava preoccupata e già alle 20, un quartiere trafficato come quello era del tutto deserto... ho paura che stiamo lentamente tornando a quei tempi di oscuro terrore ragazzo mio... me li ricordo ancora... allora vivevo in altri posti, ma dovunque la situazione non cambiava..."
La signora Figg piantò lì quella parte di discorso e sospirò... Harry pensò che non dovettero essere certo tempi d'oro, ma poco dopo Arabella riprese:
"Comunque Silente ed io ci siamo sentiti una settimana fa, ma niente di troppo pauroso sta accadendo, questo é sicuro... gli Auror sono in campana, l'ordine é legalizzato a tutti gli effetti... e... ah , mi hanno rassicurato che a giorni ci sarà una bella notizia per noi... ma non ho idea di cosa possa..."
Il discorso non si dilungò oltre... con una incredibile sfortuna sia bollitore che forno fischiarono e squillarono contemporaneamente, e poi una tazza di thé con biscotti glassati servì a restaurare gli animi.
Mentre sorseggiavano il thé davanti al tg delle 5 e un quarto Harry rifletté PER UN ENNESIMA VOLTA sulla situazione... si chiese anche come stavano tutti i loro amici... A cominciare da Ron ed Hermione per continuare a tutti i membri dell'ordine... Magari avrebbe scritto un messaggio via gufo quella stessa sera... tanto per scambiare due chiacchere coi suoi migliori amici... Eppure avrebbe anche voluto tornare molto presto ad Hogwarts... Solo lì si poteva restare nell'occhio del ciclone... certo molto più che all'ordine della fenice... solamente nella sua scuola avrebbe potuto sapere e vivere le novità... le avventure... Si, perché era ormai chiaro che ogni anno, sin dal primo, era stato un autentico susseguirsi di avventure, una dopo l'altra, ognuna più incredibile dell'altra... E con un mezzo sorriso pensò allora cosa gli sarebbe potuto succedere quest'anno...

*******
Alle 7 in punto Harry suonò il campanello del numero 4 e puntualmente una impeccabile zia Petunia gli aprì la porta con gesto rapido e sicuro e lo invitò ad entrare... "Non é un pò strano da parte di Zia Petunia invitarmi a entrare??? Di solito nn mi guarda nemmeno..." pensò ancora una volta Harry... probabilmente stava diventando idiota... pensare sempre le stesse cose era inutile...
In cucina, come al solito bianca come la neve e scintillante come cristallo, stava imbandita a tavola una veloce cena semi-fredda, solo insaccati e formaggi, anche se quello che spaventò Harry era il fatto che i piatti fossero due in tavola...
"Siediti... Mangiamo."
".... Si zia..."
Ma che cosa diavolo accadeva??? Harry cenare insieme a sua zia Petunia???
Fu davvero un evento memorabile. O almeno, non accadde assolutamente niente, ma il solo fatto che questa cena si stesse consumando assieme... Harry, nel caos e nell'imbarazzo più totale cercò qualcosa su cui concentrarsi... l'occhio gli ricadde sul solito mobilio perfettamente lindo e lucido nonché sulla nuova televisione a schermo piatto.... Ma tuttavia sembrò che, le uniche volte che harry intercettava lo sguardo della sorella di sua madre, ella volesse attaccare discorso... e per parlare di cosa??? Harry non aveva mai chiaccherato con sua zia... o almeno non lo avevano mai fatto escludendo le tirannie e le sgridate collettive. E nel frattempo i minuti passavano... tintinnii di forchette... masticamento silenzioso... e sua zia dava strani segni di comportamento... sembrava proprio che avesse un rospo in gola, ma sempre dalle labbra strette nn usciva alcun suono... alla fine, ingoiato l'ultimo pezzo di formaggio, Harry si alzò... prima sarebbe stato al sicuro nella sua stanza e meglio era... ma mentre rifletteva mezzo rapito sull'idea di scrivere o no qualche messaggio via gufo, sua zia parlò... proprio come quella volta sulla catapecchia dello scoglio Petunia Dursley uscì le sue parole con foga... non sembrava proprio la stessa zia che lo aveva angariato x anni...
"Che cosa sta succedendo????"
Harry in primo luogo non capì.
"Come zia???"
"Cosa sta succedendo nel vostro mondo??? Harry Potter, dimmelo parla...."
sua zia gli chiedeva del mondo della magia????? liberamente?????
Harry era incapace di articolazioni decenti con le parole... tuttavia fece uno sforzo, ed invece di rispondere chiese in un soffio:
"E a te cosa importa?..."
".... mettiamola così, nipote (qui Harry restò davvero pietrificato), tuo zio e tuo cugino sono fuori... L'anno scorso con i dissennatori e la lettera di Si....si...."
"Silente Albus...." disse Harry venendole in aiuto
"Ecco lui... fatto sta che in me hai risvegliato una curiosità... non ne ho mai avuto occasione, ma ora siamo soli... e tu devi parlare... io voglio sapere come quel pazzo di Voldemort tenta di ridistruggere e conquistare il vostro mondo."
Completamente senza parole, come spesso ormai in quei tempi, Harry ripensò per un fugace attimo alle discussioni sul problema dissennatori dell'anno prima e solo dopo un pò si ricordò ke era già passato un anno, e che ora stesse discutendo solo nella stessa cucina con zia Petunia argomenti di magia... Decise comunque di rispondergli...
"Io... io... ho salvato la situazione a caro prezzo... ho avvertito la mia comunità del ritorno di Voldemort assieme ad alcuni miei amici durante un avventura mortale... ed ora lui é stato scoperto ed é impreparato... troppa gente sa di lui...conoscono molto bene le sue mosse oramai... ma é una storia lunga...."
"Ti andrebbe di raccontarmela??? Solo per questa sera spiegami gli eventi... mettiamo da parte i rancori... voglio sapere cosa accadde esattamente a mia sorella, e tutto il resto di quello schifoso mago oscuro..."
"Ma... posso chederti solo una cosa prima di parlare??? Come mai hai riprovato interesse verso mia madre??? E me lo dici adesso... un giorno qualunque.... come se nulla fosse???"
Petunia si adagiò nervosa sulla sua sedia, sospirò e disse:
"Era mia sorella Harry... e non é come credete tutti... io gli volevo bene... eravamo gradi amiche prima che lei diventasse una strega.... quella dannata lettera x Hogwarts... io e lei litigammo in seguito a questo... ero invidiosa questo si, e molto anche... l'ho odiata per tanto, abbiamo litigato di brutto e quando lessi la lettera del tuo preside, 15 anni fa... bhé mi sono sentita per metà soddisfatta, ma l'altra metà, la parte infantile, quella amica di mia sorella Lily, lei piangeva disperata... Decisi di non pensarci... credetti solamente a quello che diventò dopo... e cominciai così a detestarla, a credere che una volta morta oramai non me ne importasse più niente... poi il matrimonio con tuo zio Vernon Dursley e la nascita di mio figlio Dudley... e dopo ancora il tuo arrivo... avevo messo in pace il mio animo... ma l'anno scorso hai risvegliato in me molte curiosità... mi hai fatto ripensare a quando spiavo il mondo dei maghi... sbirciavo sempre a Diagon... Diagon Alley mi pare si chiamasse... le chiaccherate dei maghi e di mia sorella con le sue amiche... nonché col mio defunto cognato James Potter... Ora, quella strillettera e tutte le discussioni derivate mi hanno portato a chiedermi che fine ha fatto quell'assassino... e tu, a quanto pare ne sai qualcosa se é vero che nel loro mondo tu sei famoso... e stasera poi é il momento perfetto per discutere, Vernon e Diddy sono fuori, quindi da soli potremo discutere... Ora che sai tutto PARLA...."
La mente di Harry stava per scoppiare dall'incredulità... Zia Petunia stava finalmente assomigliando ad una persona normale... iniziò davvero a credere... o meglio a non credere... insomma capì solamente che poteva fidarsi... si risedette a tavola, si mise comodo mentre la zia iniziava a sparecchiare e partì nel suo lungo racconto... tracciò una linea diretta e precisa... trascurò i primi suoi 2 anni... quelli che adesso rimpiangeva per la loro "tranquillità"... allora non conosceva ancora tutte quelle storie sul passato che poi, dal terzo anno in poi lo avrebbero oppresso, che gli avrebbero dato un padrino solo per poco tempo... gli disse del gruppo dei 4 animagus e di suo padre ad Hogwarts, lì introdusse anche l'omicidio dei suoi genitori e della nuova ascesa al potere di Voldemort, e poi del quinto anno pieno di incertezze, disavventure e quant'altro... alla fine si disperò raccontando la lotta nel dipartimento dei misteri... fu lì, e con tutte le discussioni seguite dopo da Silente, che Petunia si portò le mani alla bocca... ma almeno in segno di approvazione timorosa... alla fine Harry concluse con un teatrale "ed ora eccomi qua!" evitando accuratamente di parlarle di Arabella Figg... quella carta non se la poteva giocare a quel modo... e poi avrebbero potuto sorgere mille problemi... no, si fermò lì, ed attese che la zia commentasse, o rispondesse, o articolasse un suono... invece niente... la zia in quel momento stava con i gomiti sul tavolo, la fronte corrucciata e le labbra sigillate... Harry stesso provò a rompere il silenzio:
"Ehm... Zia... allora??? io ho detto tutto..."
Petunia Dursley guardò il nipote... poi riprese la parola e disse:
"Così il tuo padrino latitante é morto???"
Harry raggelò: Sirius era l'unico stratagemma per vivere decentemente dai Dursley... e adesso cosa...
"Tranquillo." disse la zia intercettando l'improvviso sbiancamento di Harry. "Non dirò niente a tuo zio... dovevo ricambiare a tutti i costi il favore e ora me ne hai dato l'occasione... bene, non avrei mai immaginato che mia sorella sarebbe stata vittima di un tale complotto... l'ingenuità di tuo padre é stata fatale... ma non criticherò dei morti di almeno 15 anni fa... no... ti ringrazio Harry, mi hai dato risposta alle mie domande... ma questa discussione sarà nostro segreto... Specialmente con tuo zio... noi non ci siamo mai parlati va bene???"
Harry annuì. Il patto era legittimo, quella era stata una eccezione... di quelle da record... ma pur sempre una eccezione e basta... certo non sarebbe diventato il nipote "cocco" di zia...
"Bene... é tardi... vai a letto adesso ragazzo... Buonanotte."
"Ehm... Buonanotte zia..."
Harry salì le scale lentamente, in silenzio, ripensando a quella stranissima cena... come in trance, e con gli occhi sempre persi nel vuoto si spogliò e si mise a letto... non si addormentò fino a che non fu notte fonda... e l'ultimo pensiero formulato tra i tanti di quella notte fu x harry:
"Per la prima volta nella mia vita, se si esclude il fugace attimo dell'anno scorso, mi sono accorto che quella é davvero mia zia... ma soprattutto ho visto che lei, prima di essere Petunia Dursley, era stata una Petunia Evans..."
Dopodiché, fin troppo stremato dalla grossa sorpresa di quella sera, cedette e si addormentò per un sonno senza incubi, il primo dopo la morte di Sirius Black.

Spero di avere qualche commento... di sicuro crescerà di tenore... magari fa pena... boh... dite voi! [SM=g27817]
Anakin Leery
00giovedì 8 luglio 2004 13:22
Continuo a postare... almeno si fa un minimo + interessante :) !
capitolo 2: Inviti

La mattina dopo, quando Harry scese a colazione, erano comunque già passate le 11 e naturalmente una volta in cucina vi trovò sia Dudley sia Vernon Dursley. Harry non sapeva quale dei due fosse più strano: suo cugino dudley che imitava tutte le mosse e ricordava ad alta voce ogni singolo film di quel raduno oppure lo zio Vernon, con una di quelle fasce da orecchioni attorno alle orecchie e un bicchierino di brandy ristoratore nelle mani. Senza osare ridere liberatamente, come tutte le volte Harry si andò a sedere al suo posto. Zia Petunia era invece inflessibile, come sempre. Non diede nemmeno segni di occhiatine o altro... completamente, come se la sera prima fossero stati ognuno per conto suo. Nonostante tutto le conversazioni erano abbastanza dilungate e tutte incentrate su quel "cinema-spaccatimpani"(soprannominato così dallo stesso zio). Fu proprio quando Dudley stava riproducendo (in caricatura) le mosse di "Terminator" che Harry si decise a chiedere:
"Zio, perdonami la domanda... Ma a te é davvero piaciuto questo raduno???"
Fu una vera goduria. Stavolta nemmeno i parenti potevano tormentarlo dato che l'adorato Diddy guardò anche lui suo padre per capire. La pallida e stravolta faccia di zio Vernon fece un ultimo innumerevole sforzo e rapido disse:
"A DUDLEY E' PIACIUTO! L'importante é questo... tranquillo figliolo... é solo che non sono abituato a tutte quelle emozioni... vai tranquillo ragazzo..."
Questo bastò a calmare la mole indolente del cugino. Dal canto suo Harry ricorse all'espediente della risatina silenziosa sotto il tavolo... era davvero troppo...
"Mami, papi io vado ancora un pò a dormire che pomeriggio devo uscire per... per una riunione coi miei amici a casa di Piers!!! A dopo..."
e sbadigliò falsamente... era più che ovvia la bugia che aveva propinato ai suoi... in camera avrebbe soltanto pianificato i guai del pomeriggio e la riunione non era altro che la dannifica occasione per mettere a segno i piani della banda. Harry non ci fece certo caso: erano finiti i tempi in cui avrebbe potuto essere loro bersaglio... finì le uova al bacon e come sempre andò in camera sua... ma questa volta l'intento era diverso... visto che la sua stanza sembrava più un campo di battaglia piuttosto che una normale stanza da giovane mago ormai maggiorenne venne il momento di riordinare. Così, quando Harry aveva risistemato tutto nell'armadio e nel baule e spazzolato con uno strofinaccio in giro era già passata l'una.
Tuttavia alle 2 in punto era già nella solita casa Figg pronto a fare uno
spuntino...

*******************
L'orologio a cucù aveva battuto le 4 da un pezzo mentre Harry Potter stava consultando avidamente la solita gazzetta... con accanto una pensierosa Arabella. Ed ancora una volta niente... unica novità fu il ripristino della rubrica dedicata a Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato, ma che raccoglieva solo e sempre pettegolezzi. Di fatti, problemi o scontri... nulla... la cosa iniziava a farsi fastidiosa proprio come l'anno prima... Ora più che mai desiderava scrivere a tutti i costi ai suoi amici ma al solito, Edvige aveva intrapreso un suo solito viaggietto lontana da casa. Un grosso sospiro accompagnò i suoi pensieri... e poco dopo si ricordò della precedente estate con un brivido... prima la allontanava dalla mente e meglio era... davvero un brutto anno quello... ma evidentemente si era assorto troppo nei pensieri perché in quel momento un campanello lo risvegliò dai pensieri. Harry fece un balzo, ma in realtà altri non era che il postino babbano con le solite fatture, bollette e qualche ricevuta... Andò lui stesso ad aprire e a prendere le scartoffie, anche se, mentre chiudeva la porta una novità sbucò dal nulla: Edvige in penne e piume attraversò la porta prima che questa si chiudesse seguita a razzo da altri due uccelli, una civetta scura ed un gufo marrone piuttosto familiare.
"Per mercurio olimpico, quanta posta!" esclamò Figgy... ma in effetti a prima vista sembrava che in casa fossero entrate almeno cinque o sei lettere in un colpo... L'umore di Harry Potter migliorò improvvisamente seguito da un sospiro di sollievo... ora aveva davvero qualcosa da fare! Abbandonò la posta babbana sul tavolino e, trasferitosi in soggiorno con Arabella al fianco si sedette ed iniziò a leggere... cominciò con Edvige... le lettere erano due, e con piacere immenso Harry lesse che erano di Ron ed Hermione... più per abitudine che per altro strappò l'involucro di quella del suo migliore amico e i familiari scarabocchi gli comparvero davanti agli occhi:

Hey Harry
Ciao come stai??? Ho saputo da Papà che quest'anno Arabella figg ti terrà compagnia per sopravvivere ai tuoi zii babbani... meglio per te amico! Ma sai, questa volta grandi novità ci sono in famiglia e nel nostro mondo: L'ordine della fenice é legalizzato e probabilmente ne prenderemo parte sia io, che te con Hermione... e in famiglia ci sono davvero GROSSE novità.. infatti verrai prestissimo alla tana... tranquillo ci verrai con Hermione, non ti abbiamo lasciato isolato, l'anno scorso ce ne hai fatto pentire amaramente/ Dovrai leggere la lettera di Hermione naturalmente... inoltre é vicino il tuo compleanno no??? Edvige é passata di qui per alleviarti la sofferenza ma ti daremo il tuo regalo personalmente... anche se un pò con ritardo!!! Inoltre ci sono altre novità... ci ritardano gli esiti del GUFO... se leggi l'altra lettera dovrebbe esserci anche un post scrittum di Silente... almeno così ti passerai il tempo... ma abbiamo già la lista... e poi dovremo per forza andare a Diagon Alley insieme... Mamma mi dice sul momento che dovrà venire anche Arabella Figg (ah si chiama così la magonò???). Comunque ci vediamo presto, leggi leggi e resisti alla sorpresa Amico!!!!

Buona fortuna, a dopo

Ron

Harry lesse e rilesse la lettera piacevolmente incuriosito... e voleva continuare anche se all'improvviso il gufo marrone diede segni di irrequietezza...
"Credo abbia premura ragazzo, leggerai dopo le altre... dopotutto guarda... é di Hogwarts...".
"Hogwarts?! Ah bene dia qui Arabella!".
Questa lettera era molto più voluminosa... sembrava come quella del terzo anno, quando in più c'era il permesso per Hogsmeade... e se anche stavolta... il suo padrino era morto ma dopotutto ora era adulto... Ma per fortuna le questioni erano altre...

Scuola di magia e stregoneria di Hogwarts

Caro Signor Potter, siamo spiacenti di comunicarle che a causa di vari problemi "politico-scolastici", il giudizio dei gufo sarà ritardato al massimo di un paio di settimane... comunque le comunichiamo che come sempre l'espresso per Hogwarts partirà l'uno settembre al binario nove e tre quarti a Kings Cross e che qui acclusa troverà la lista libri per il sesto anno... tuttavia le consigliamo di attendere (come del resto a tutti gli studenti del Gufo) gli esiti prima di acquistare i futuri strumenti di lavoro.

Augurandole di passare piacevoli vacanze (e un buon compleanno)

Con Ossequi
Minerva McGranitt
Vice preside di Hogwarts

PS: Bene Harry penso proprio che ci vedremo per le nozze... Silente ti aclude una piccola lettera per te...
Ossequi, la tua professoressa di trasifgurazione!


La McGranitt gioviale e contenta nelle lettere?? Cosa accadeva nel mondo dei maghi??? Questo si che era un evento!!! A questo punto però il gufo, visto che il compito era assolto si fece aprire la finestra dalla Sig. Figg e volò via... e poi che cosa voleva dire la sua prof con la parola "Nozze"??? Spiegò via velocemente la lista libri, che tanto ancora non serviva, e afferrò il foglietto scritto di pugno da Silente:

Caro Harry come stai??? Spero proprio che Arabella ti stia tenendo compagnia come si deve.. lo so che é anziana per te ma almeno non stai solo tra i tuoi zii... allora sono sicuro che la vecchia Figgy ti abbia spesso tenuto informato su tutti gli avvenimenti... l'ordine della fenice é abilitato legalmente anche se é sempre molto ben nascosto e soprattutto sto trattando con Caramell... é davvero duro d'orecchie il nostro ministro ma dopo la questione al dipartimento misteri... A proposito oramai hanno reastaurato tutto, avete combinato un vero quarantotto in quel sotterraneo... inoltre ti comunico che abbiamo eretto un altare alla memoria di Sirius Black nella stanza più in alto dell'ordine... credo che dovresti farci un salto per Fierobecco.. Hagrid ha un sacco da fare di questi tempi ma credo che riuscirà a mandarti un biglietto d'auguri, ma il nostro ippogrifo é molto solo... te ne dovrei parlare.. altre questioni sono in sospeso... ad esempio Grappy, il fratello di Hagrid oppure il tuo regalo di compleanno... ma davvero ho bisogno di averti presente. Non abbiamo potuto correggere i GUFO in tempo per colpa delle discussioni con caramell, hanno coinvolto con anima e corpo l'intera Hogwarts... Non so se hai già letto del doppio matrimonio Weasley.. Ci vedremo lì per festeggiare e distrarci dai molteplici problemi Voldemort... Se ti stai chiedendo perché ti ho scritto tutto questo é ovvio che tu sappia che quest'anno ho fiducia piena in te Harry... mi raccomando alla tua forza interiore!!!

Salutami Arabella Figg, tanto vedrò anche lei
Albus Silente


D'un tratto Harry si fece serio... non era triste e non aveva certo lacrime agli occhi... inoltre la sua fiducia nel preside era sembrata tornare... ma il suo umore era motivato.. finalmente le prime notizie... avrebbe potuto vedere un luogo onorario per il suo padrino e ne era disperatamente contento... era una consolazione, seppur magra... ma non arrivava a capire questa storia... Matrimonio Weasley??? Doppio???
"Hey Harry ma questo... é un invito ad un doppio matrimonio da maghi!!!!"
"Cosa???!!!" esclamò Harry molto scioccato dalla notizia. Deciso a scoprire finalmente di QUALE matrimonio si parlasse lo stesso Harry sorvolò la lettera di Hermione Granger ed andò a prendere il messaggio tutto lustrini colorati rosa e azzurro dalla civetta scura... che risultò essere Hermes, la civetta d Percy Weasley!!! Ma lui e la famiglia avevano litigato... e poi lo stesso Percy aveva accusato Harry di essere un soggetto "pericoloso"... eppure se la civetta era sua poteva anche essere suo il matrimonio... Spiegò la luccicante busta in pergamena profumata e vide pararsi dinanzi due grandi foto che ritraevano due coppie: Percy Weasley e Penelope Light (che Harry conosceva di vista, infatti l'aveva incrociata al 2° o al 3°anno) e poi... no... non poteva essere... Bill Weasley e Fleur Delacour??!! Harry si lasciò andare ad una profonda risata che incuriosì la stessa Arabella... la consorte di Bill si che la conosceva... sua rivale al torneo Tremaghi, strega mezza Veela di una bellezza straordinaria e francese diplomata a BeauxBatons Fleur aveva quasi sempre considerato harry un "ragazzino-prodigio", anche se veramente ciò accadde solo dopo che gli aveva salvato Gabrielle, la sorellina, durante la secoda prova del famoso tremaghi... Comunque, sotto le foto c'erano anche frasi scritte con scintillante inchiostro in oro e argento che recavano scritto le seguenti frasi:

Il Doppio Matrimonio Weasley

Siamo lieti di invitarti al doppio matrimonio Percy Weasley / Penelope Light - Bill Wealey / Fleur Delacour che si terrà nientemeno che a Westminster Abbey, giorno 12 agosto alle ore 11. Seguirà un ricevimento al ristorante "Magia Oceanica" di Diagon Alley. Augurandoci che tu ci sia

Percy - Penelope - Bill - Fleur
PS:questo invito é indirizzato ad Harry Potter e alla signora Figg Arabella.


Harry non riusciva a crederci... avrebbe assistito ad un doppio matrimonio di maghi, e per giunta dei Weasley!!! Percy doveva essere tornato in famiglia con grandi scuse e con Bill si dovevano essere accordati... davvero, aveva ragione Ron. Ancora incredulo però Harry si accorse di un altro foglio, più formale e scritto normalmente a penna... Era della stessa sig. Weasley e gli scriveva evidentemente chiarimenti...

Harry Caro ciao come stai??? Suppongo che tu sia stupito da questo matrimonio vero??? Invece é proprio così, Percy é tornato in famiglia ed il signor Weasley é molto orgoglioso dell'ingegno dei due nostri figli che si sono saputi accordare... sono dei gran lavoratori e sono riusciti a produrre tutto questo... comunque non voglio certo dirti tutto in questa lettera caro, perché certamente ti porrai la domanda su come partecipare al matrimonio... certo non sapresti come arrivare perfettamente a Westminster giorno 28... e non se ne parla ad ogni modo, tu verrai prestissimo alla tana, ti ospiteremo noi e ti daremo anche il regalo di compleanno (ci spiace, ma per ora Hermes ed Errol sono impegnati a distribuire inviti e persino noi non stiamo quasi inviando più posta!). Naturalmente tu ed Hermione sarete dispensati da fare qualsiasi tipo di regalo con la lista nozze di Magi-Magia Matrimonio di Rose Katrine, senza dubbio. Ti consiglio vivamente di leggere la lettera di Hermione, arriverete insieme alla tana in modo perfettamente babbano... per la gioia di mio marito! Ora ti lascio Harry Caro ho moltissime cose da fare e le spose sono tutte un fermento...

Con Affetto
Molly Weasley

PS: Naturalmente Anche Arabella Figg é invitata al matrimonio!!!


Harry non si era mai sentito più stranizzato nella sua vita. Un momento prima stava riiniziando a preoccuparsi sui problemi Voldemort e poco dopo tanta gioia, prospettive e divertimenti gli erano piombati addosso. Anche Arabella era stupita da tutto ciò... il suo sorriso andava da un orecchio all'altro mentre leggeva tutto ciò che Harry gli passava...
"Bene bene... di questo parlava Albus allora... Bhè Harry sembra che manchi la lettera di questa tua amica hermione... sembra importante...".
Proprio mentre Hermes sfrecciava via harry aprì anche la lettera di Hermione recapitata dalla stessa Edvige insieme a quella di Ron...
Naturalmente Hermione aveva una scrittura piccola e nitida, quasi da documento ministeriale, ma almeno era più facile leggerla...

Harry come stai?
Sono stata tanto in pensiero per te... fino a quando non é saltato fuori Errol mezzo morto con l'invito! Hai visto anche tu vero??? Qualcosa di incredibile... mi sono sentita spesso con Ron in questi giorni... accipicchia l'ordine ne ha fatta di strada eh? Silente mi ha mandato una lettera insieme a quella per hogwarts (hai letto la disgrazia dei GUFO?) e mi ha avvisato di mille novità... mi sa che, se da un lato quest'anno ci dovremmo impegnare parecchio con lo studio, dall'altro dovremo sistemare le questioni secondarie dell'ordine... non sarà per nulla facile... Tu come stai? ancora pensieri o problemi? Spero di no! Non so se i Weasley te lo avranno detto ma comunque vadano le cose a Little whinging ti veniamo a prendere!!! Proprio così Harry verrai per un periodo a stare in casa Granger, lo abbiamo deciso per il tuo bene morale... spero che a te la cosa piaccia, ovvio!!!! Passeremo a prenderti se tutto va bene e se tu rispondi sabato prossimo per l'orario del té! mandami al più presto una risposta e fammi sapere, dato che poi per l tuo compleanno, alla fine del mese, andremo alla Tana! Ringrazia Edvige da parte mia per la sua bravura di postina, dato che é passata sia da me che da ron per un bel pò di tempo

Tua Hermione


Evidentemente era proprio la fine del mondo!!!! Il cuore di Harry era così rigonfio di gioia che la sua vita aveva finalmente riaccquistato un pò di normalità... Sarebbe andato a Casa Granger, poi alla tana, dopo ad un matrimonio di maghi doppio ed alla fine sarebbe tornato alla sua scuola... ora tutto sembrava d'incanto... perfino la morte di Sirius per un poco aveva placato i suoi dolori...
"Allora ci separeremo presto!" iniziò Arabella.
Harry cadde dalle nuvole; un pò gli dispiaceva per la vecchia Figgy...
"Signora io sono veramente... dispiaciuto..."
"Ma non lo dire neanche per scherzo!" incoraggiò Figgy, "finalmente un pò di sana gioventù che non guasta mai... ti svagherai con lei, e poi io debbo sistemarmi sono millenni che non mi tolgo mai le mie vecchie pantofole e queste vesti da zitella... ci vorrebbe un pizzico di magia eh?" accennò ridendo. Comunque Harry sapeva che dopotutto un pò era delusa dall'allontanarsi da lui, dopo che aveva avuto un pò di compagnia ed amicizia...
Ad ogni modo lesse e rilesse le lettere ancora, ancora ed ancora... Pensava sempre di più a cose felici, sembrava quasi uno del primo anno ad Hogwarts, aveva perfino ritrovato la giovinezza spensierata che da troppo gli era stata negata.. non era più oppresso dal mistero, ma piacevolmente divertito: al suo arrivo lo attendevano regali misteriosi da Hermione, dai Weasley e perfino da Silente ed Hagrid... si chiese anche come stesse Hagrid... e ricollegando i pensieri si rese conto che Hagrid era stata la persona che gli aveva detto di essere mago proprio per il suo compleanno... già, avrebbe passato il compleanno a casa dei Weasley!! Il suo cuore palpitava a mille, la sua eccitazione volava fino alle stelle: finalmente un estate diversa, accattivante e appassionante!

Unico problema restava dirlo ai Dursley... innanzitutto doveva giocare bene le sue carte. Avrebbe dovuto dire che i lavori dalla Figg sarebbero finiti presto, (infatti la scusa era la manutenzione della soffitta di Arabella, ed in questo modo Harry aveva potuto liberamente andarci per un mese) poi che a prenderlo sarebbero stati genitori babbani, quindi normali e che si sarebbe tolto dalle scatole molto prima, dando a loro un enorme piacere... si, ce la poteva fare!
Naturalmente quella sera era di nuovo tornato tutto perfettamente normale, il consueto toast con formaggio e pomodoro, cena tradizonale di Harry, lo attendeva su un piatto solitario in cucina... i Dursley invece in salotto contemplavano la televisione guardando l'ennesimo sceneggiato insulso a telenovela... meglio non disturbarli... non lo avrebbero certo sgridato se non si fosse fatto sentire... divorò in fretta e furia tutto e corse di sopra. Glielo avrebbe detto l'indomani, non mettere ostacoli davanti era fondamentale per quella serata... entrò nella sua stanza e trovò edvige, che dopo aver dato la posta nel pomeriggio era letteralmente decollata nella sua gabbia a riposare. Ora era di nuovo fresca e pimpante, pronta ad una nuova spedizione a quanto pareva... ma non poteva ancora. Sapeva che dopotutto non poteva sfruttare in questo modo la sua amica alata, e che non era perfettamente sicuro di tutto ciò... A colazione avrebbe ottenuto quel permesso, ne era sicuro... la situazione giocava a suo favore e i genitori di Hermione sarebbero stati molto ben disposti ad aiutarlo in tutti i modi... Ora aveva solo bisogno di dormire per reggere a tutte quelle emozioni. Attaccò con delle puntine tutte le lettere alle pareti, di fronte al letto, e quasi come dolci ninna nanne gli diedero un sonno profondo e composto da sogni in cui non un rettile, un mago del male o una strana morte avrebbero interferito.
Charly Potter
00domenica 11 luglio 2004 19:16
.......ho letto i due capitoli......sono veramente carucci[SM=g27811]
non vedo l'ora di leggere il seguito......[SM=g27828]

:rollin:

[Modificato da Charly Potter 13/07/2004 12.22]

Anakin Leery
00martedì 13 luglio 2004 11:56
Wow!
Grazie charly... ho trovato un'anima pia che li ha letti! (o forse... che ha commentato [SM=g27828] ) Beh al limite li pubblico anche solo per te... vedo al più presto di postare gl ialtri.. che sono... migliori direi.. .boh vediamo...

Thank you so much!
:rollin:
Anakin Leery
00mercoledì 14 luglio 2004 16:27
Ecco il 3° Cap... grazie Charly!!!!
Capitolo 3: Decreti al ministero e preparazioni in privet drive

Quella mattina tutti quanti al numero quattro furono svegliati di buon mattino: Dudley non aveva resistito al pensiero di avere da poco acquistato un gioco spaccatutto per il computer e di non averlo provato per colpa della "riunione" della sera prima...
"Avesse solo abbassato il volume delle casse..." Brontolò sbadigliando Harry. "Si vede che ne aveva bisogno ragazzo, hai qualcosa in contrario?" grugnÏ zio Vernon.
Naturalmente quando si trattava di Dudley tutto quanto era possibile e tutti erano felici e contenti... ma dopotutto non gli importava, lui avrebbe avuto qualcosa di più importante che uno stupido gioco virtuale dei Babbani! Venti minuti dopo, comunque, erano tutti a colazione ed essendo domenica la tavola era riccamente imbandita, questo era l'unico giorno dove la dieta del piccolo Dudley si prendeva una pausa... e nonostante tutto i dolcetti di Zia Petunia, rimasta sempre e comunque impassibile da quella sera,tutti gli animi si calmarono vistosamente. Presosi di coraggio, e sentendosi anche un pò umiliato, visto che un adulto legalmente riconosciuto da ambedue i mondi in cui viveva ancora chiedeva permessi stupidi, domandò:
"Zio.. ehm.. vorrei chiederti una cosa a proposito del resto delle mie vacanze estive..." Il sobbalzo fu tale che per poco il latte al cacao non andò di traverso allo stesso Vernon dursley, che già fumava di collera... gli fece cenno di continuare, e con un altro respiro Harry disse:
"In pratica sono stato invitato dai... ehm dai genitori della mia amica Hermione a casa loro... e mi chiedevo se... potevo... d'altra parte, sono babb... normali tutti e due, come te e la zia, solo la figlia, mia amica, È anormale... non correrei nessun pericolo, sono dentisti esperti di fama ed anche molto ricchi...". Ce l'aveva fatta, aveva giocato bene le parole salvando la situazione ed utilizzando parole chiave... ricchezza ed anormalità... era fiero di se...
"Normali dici? Come noi? ... e quindi solo la figlia È come te eh? Poverini li compatisco... E mi assicuri che sparisci di qua e non verrà nessuno a disturbare?!" Evidentemente lo zio si riferiva all'anno scorso in molti punti... ma sembrava mezzo convinto dai genitori di Hermione... doveva insistere fino all'ultimo:
"Si zio, proprio così sparisco per un bel pezzo... sto anche per finire i lavori dalla signora Figg... rifletti, io me ne vado ora che siamo ancora a luglio, non vi scomodate nemmeno per il mio compleanno, mi tolgo dai piedi, e arrivederci all'anno prossimo... che ne dici??" Azzardò speranzoso...
" E come verrebbero???" disse ancora più insospettito suo zio; evidentemente ancora il ricordo del caminetto non gli andava a genio...
" BhÈ... essendo babbani solamente con la macchina... e lo sai come sono le macchine di persone benestanti...". Forse un pò ora esagerava, ma Vernon Dursley era oramai addolcito dalle prospettive felici che si affacciavano su quella fortunata estate...
"E va bene! Puoi andare con questi signori Gran... Granger! Forse loro riusciranno a farti diventare normale... e ti metteranno un pò di sale in zucca... daccordo ragazzo, abbiamo fatto un patto... tu niente tipi strambi ed io il permesso per andare da questi signori che stanno... dove di preciso?" chiese d'un tratto. ed ora? Mica lo sapeva... aspetta, avevano uno studio dentistico, con una palazzina, glielo aveva sentito dire le poche volte che si erano rivolti ai suoi genitori...
"Eh... si, hanno una palazzina a Londra, principalmente con lo studio dentistico dove lavorano i suoi, e per il resto hanno un appartamento sopra del tutto moderno ed arredato..." tanto valeva giocarsi il tutto per tutto, visto che oramai era arrivato al suo traguardo... "Ah, e arriveranno sabato prossimo verso le cinque!"
"Va bene ragazzo... Sta bene... vediamo se la maturità È riuscita a metterti in testa quel poco di serietà che È stata negata a tutti quelli della tua razza... conferma l'appuntamento con questi Granger... e adesso fila ragazzo, sparisci!"
Harry non capÏ perchè dovesse filare via dato che erano comodamente a colazione di domenica mattina, ma ben felice dopotutto dell'ordine ricevuto corse in camera sua. Ce l'aveva fatta, aveva convinto suo zio, aveva saputo stare al gioco e recitare abilmente... certo aveva fatto bene a trascurare il dettaglio dei Weasley... Infatti, dopo la storia del camino esploso al quarto anno, ad alimentare l'ira degli zii erano serviti i membri della fenice con tanto di famiglia dai capelli rossi al seguito che li avevano minacciati di fronte al binario 9 e 3/4 di trattare bene lo stesso Harry. Dopotutto, cosa importava ai Dursley se stava da Hermione o dai Weasley? bastava solo che i genitori della sua migliore amica se lo portassero in modo babbano e poi era esattamente libero di fare quello che voleva... era oramai un adulto a tutti gli effetti! Recuperò piuma e inchiostro e intinse la punta nel calamaio mentre stendeva i due pezzetti di pergamena, uno per Ron e l'altro per Hermione... Cominciò con Ron:

Messaggio ricevuto amico mio! Grazie mille per l'invito... In effetti sono rimasto davvero di pietra quando l'ho letto!!! Riuscirò tranquillamente ad andare dai Granger, mi vengono a prendere la settimana prossima!!! Sono anche riuscito ad abbindolare i miei zii babbani... ci sentiamo non appena sarò arrivato a casa di Hermione!!!!!

Ciao,
Harry


Harry rilesse il messaggio e vide che era breve, significativo e in poche parole decente: ora come ora gli importava di scrivere subito ad Hermione, che lo avrebbe presto salvato dai Dursley... prese il secondo foglio e cominciò velocemente a scribacchiare:

Tutto a posto Hermione! Posso venire!!! Sono riuscito a gabbare i Dursley ed a convincerli... basta che veniate e vi comportiate assolutamente in modo normale! Quando mi sono venuti a prendere i Weasley, due anni fa, mio zio mi avrebbe quasi ucciso... ci vediamo sabato alle cinque, lo sai bene l'indirizzo dopotutto... no? Comunque È il numero 4, Privet Drive, Little Whinging Surrey... Ti aspetto con ansia... ma attenti, credo che i miei parenti vi faranno qualche domanda... io penso che abbiano capito che i tuoi siano disperati di avere una figlia strega... in tal caso un pizzico di commedia non guasta mai!!! facciamo attenzione e tutto si risolverà!

Ci vediamo prestissimo, mi raccomando
Harry


Anche stavolta lo esaminò e gli parve un pochino troppo esultante... ma poi, dopo attenta riflessione, si rese conto che Hermione avrebbe capito la sua immensa felicità! Richiamò a se Edvige e gli diede le istruzioni:
"Questo più piccolo È per Ron, attenta, glielo devi dare e poi devi subito volare via, da lui non mi aspetto risposta... invece questo È per Hermione, più lungo, e da lei mi aspetto un minimo di risposta, perciò attendila e poi torna qui come un fulmine... Se fai la brava ti prenderò anche qualcosa di nuovo da mangiare a Diagon Alley contenta?" la civetta tubò allegramente; anche lei si era accorta della felicità del suo padrone... e poco dopo, con le lettere legate alle zampe si librò in volo e decollò come un fiocco di neve nel cielo azzurro limpido.
Solo sette giorni... dopo un mese non sono nulla... o sono troppi? Comunque vada - si disse Harry - bisognerà aspettare... andrò a trovare ancora Arabella... parte venerdÏ mattina... e fino ad allora la sua compagnia mi sarà ancora preziosa...
ma non si era accorto che mentre pensava il suo corpo aveva già iniziato a riordinare il baule, inultilmente, visto che ancora il suo soggiorno nella villetta babbana sarebbe durato!!!

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La settimana dopotutto fu molto veloce. Certo i nervi di Harry ebbero qualche attacco di felicità repressa durante le lunghe ore a casa di Arabella... si stendeva sul tappeto e passava un sacco di tempo in lunghi viaggi col pensiero, dove immaginava tutto... la tana, il matrimonio, casa Granger e la sua immensa felicità! Finalmente si risentiva la vita scorrere dentro, Sirius non era più il suo unico tormentoso incubo... certo a volte aveva ancora qualche depressione per l'aver perso il suo padrino... ma la vita aveva riavuto un senso, sentiva degli obiettivi e degli altri pensieri scorrergli la mente... verso mercoledÏ aveva sbirciato con le Orecchie Oblunghe (invenzione di Fred e George Weasley a lui regalata) gli zii mentre parlavano dei Granger... Aveva avuto la ridarella per tutto il giorno... sentiva acora nella testa i loro discorsi:
"Mi chiedo chi siano questi disgraziati... di sicuro saranno distrutti all'idea di avere una anormale... la loro unica figliola... noi abbiamo il nostro Duddy ma loro... ma perchè vorranno il ragazzo?" questa era la frase rituale di suo zio e la zia rispondeva sempre a tono piatto e falsamente sconsolato per loro:
"Vernon, È la loro creatura! Tentano di farla ambientare come può... cosa faresti se Dudley fosse come lui??? hanno dovuto abituarcisi, ed ora fanno quanto di meglio possono per salvaguardare il benessere della loro figlia... sabato parleremo con loro e gli daremo un pò di conforto... su..."
Sentire Petunia e Vernon Dursley cosÏ compassionevoli era quasi un miracolo per Harry... a giudicare loro sembrava che hermione fosse una sottospecie di portatrice di Handicap e che lui, anch'esso malato, la dovesse dilettare... mah - si diceva - che razza di persone che sono i miei parenti....

Naturalmente la gazzetta non profetizzava altro che pettegolezzi e sciocchezze belle e buone.... ma ora Harry li continuava a leggere a passatempo con un occhio contiuamente fisso sulla televisione... sembrava ovvio che le cose però stessero andando meglio... se si poteva celebrare un matrimonio di maghi con tanto sfarzo voleva dire che il caro vecchio Voldemort era stato sottomesso... o almeno si trovava in difficoltà! Un bene eterno per Harry, che dopo un anno come quello precedente, era davvero cosÏ disperato da essere pronto a tutto. Harry si era anche ricordato di far recitare la vecchia Arabella con la storia dei muri di casa finiti di pitturare... insomma, tutto era pronto per affrontare i nuovi eventi... anche se qualcosa anticipò la catena in successione... ciò avvenne la mattina di venerdì, quando, guardando la gazzetta del profeta, Harry si accorse dell'articolo in prima pagina, il primo veramente importante agli occhi di harry dopo l'annuncio del ritorno di Voldemort. Diceva cosÏ:

Approvato un nuovo decreto nel ministero:
Protezione maggiore e
socializazzione con l' Ordine della Fenice!

Cornelius Caramell, attuale ministro della magia dell'inghilterra e forse uno degli uomini più fortemente in difficoltà in questi tempi difficili, ha annunciato in pompa magna un nuovo decreto ministeriale, questa volta senza interferire con i programmi di studio della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, ma interpellandone il preside Albus Silente, in cui viene non solo UFFICIALMENTE legalizzata la famosa società contro Voi-Sapete-chi, ma anche viene dichiarata una sottospecie di Fusione con l'ordine degli Auror! Infatti come ben è stato affermato dalla gazzetta tempo fa l'Ordine ha combattutto di nascosto già per un anno la minaccia incombente del signore Oscuro tornato alla carica, d'altronde come Harry Potter, il bambino sopravvissuto eroico e leggendario aveva predetto (qui Harry sputacchiò il caffè che stava sorseggiando dalla sorpresa!) ed ora tutti gli Auror avranno un riconoscimento nell'Ordine della Fenice, che sembra avere effetto data la mancanza di fatti inspiegabili da giugno sino ad oggi! Caramell ha dichiarato che si fida ciecamente del nuovo gruppo e che gli da tutti i poteri politici di cui sarà richiesto il bisogno, e girano voci che nei casi più gravi potrà essere usata anche la stirpe delle maledizione senza perdono. Ci sembra strano che il nostro Cornelius dopo aver screditato in tutti i modi il preside della nostra scuola di magia si ritrovi ora a dar tanta fede a Silente... viene automaticamente esclusa l'ipotesi dell'imperio su caramell, nessuno più osa contrastare Harry ed Albus, e nonostante tutto caramell durante la conferenza stampa di ieri ha pronunciato queste testuali parole: "Ho piena fiducia ad assegnare questo ruolo di difensore della nostra comunità all'unico uomo di cui Voi-Sapete-Chi abbia mai avuto paura, e visti i recenti successi dell'Ordine della fenice che ha garantito fino ad oggi la mancanza di ogni genere di misteriosi incidenti, il ministero ha deciso di effettuare questa fusione momentaneamente temporanea tra il quartiere degli Auror e lo stesso ordine decretando una così maggiore protezione a tutti i membri, a coloro che ne sono vicini ed alle 'nuove leve' che presto potrebbero essere il futuro di questo nuovo corpo di vigilanza.


La mandibola di Harry rimase per un bel pò aperta prima che Arabella se ne accorgesse, e dal canto suo Harry non potè fare altro che passare anche a lei quell'incredibile articolo. Silente doveva davvero aver stregato Caramell... oppure no, si disse Harry, probabilmente Caramell aveva finalmente abbassato la cresta, messo da parte un pò d'orgoglio e si era davvero rifugiato dietro a Silente... lo colpiva il fatto di come fosse citato, tanto è vero che il caffè ancora gli andava di traverso, e l'unica cosa che si chiese era quando il segnale di rabbia avrebbe raggiunto la cicatrice. Infatti si era scordato con tutti quegli avvenimenti della sua eterna dannazione, la cicatrice a forma di saetta che come un orologio con allarme incorporato segnalava ira o felicità di Voldemort. Sebbene dopo tutte le vicende passate con l'Occlumanzia non aveva più sogni misteriosi, il radar dell'umore era sempre cosciente e attivo... l'ultimo attacco era arrivato prima delle lettere del matrimonio, quella mattina presto, ma non ci aveva nemmeno fatto caso... solo dopo si era accorto che la rubrica dei pettegolezzi aveva decisamente sparlato troppo su di lui. E Poi, con tutta la felicità di questa settimana figurarsi se pensava alla fronte che prudeva o bruciava... ma dopotutto non aveva proprio avuto attacchi... ed ora che ci pensava perchè il ministero dopo tutti gli elogi non lo aveva mai contattato... si, Privet drive era una cassaforte inespugnabile persino per Voldemort in persona, lo sapeva troppo bene, però... Un momento, e l'affermazione di Caramell sulle nuove leve??? Era fin troppo ovvio che si rivolgeva a lui in prima persona, accompagnato poi dai Weasley e da tutti i membri del vecchio ES... Esercito di Silente... il gruppo illegale di difesa contro le arti oscure dell'anno prima... Di sicuro al suo arrivo alla tana ci sarebbero stati altri discorsi per sapere qualcosa di più... Per ora bastava solo attendere gli eventi... Eventi che non tardarono ad arrivare! La solita interruzione dei pensieri di Harry stavolta fu giustificata da una consegna di posta molto particolare.. Dal nulla, sul tavolo della cucina fiamme e scintille scoppiettarono folgoranti e un uccello incandescente, una familiare Fenice meravigliosa, arcana, e dal canto soprannaturale si materializzò nella cucina di casa Figg con una lettera stretta nel becco lungo, aguzzo e splendidamente dorato. Nonostante essa fosse ancora giovane Harry ricordò immediatamente il giorno del falò, e anche il nome di quella fenice: Fanny, l'animale di Silente. Harry e Fanny erano sempre andati molto daccordo, e lei qualche volta gli aveva pure salvato la vita... Harry non avrebbe facilmente dimenticato la camera dei segreti ed il suo secondo, arduo, anno ad Hogwarts...
"Notizie fresche di Silente!" Esclamò Arabella un pò agitata - "Harry occupati un attimo della fenice Fanny..."
"Daccordo! Vieni Fanny... quanto tempo eh?" esclamò: infatti la fenice gli si era già poggiata sullle sue spalle felice di riposarsi un pò; evidentemente quel modo di consegnare la posta smaterializzandosi doveva davvero essere faticoso da eseguire perchè bevve avidamente dalla tazzina d'acqua offertagli da Harry ed andò tranquillamente a posarsi sul frigorifero, dove pregustò già l'intenzione di riposarsi. Arabella Figg, dal canto suo lesse la lettera e rimase un pò perplessa... Harry lo notò e chiese istantaneamente informazioni.
"Nulla di grave" -prese a dire la signora Figg - "Silente ha letto l'articolo, ha ricevuto un paio di soffiate dalle sue spie... un rapporto giornaliero, nulla di più..."
"E allora perchè avrebbe usato la capacità di Fanny di portare le lettere a velocità di teletrasporto?" chiese Harry giustamente: le atre volte avevano sempre discorso via caminetto o a volte anche posta babbana, per non destare troppi sospetti.
"Beh...." Figgy sembrava chiaramente lÏ per lÏ per cercare una scusa, ed Harry se ne accorse - "Sarà perchè è l'ultimo dispaccio e domani si parte non credi????"
"....ok... se era solo per quello allora..."
"Non ti fare problemi ragazzo, vieni andiamo a mangiare e dopo un bel
sandwich tonno e pomodoro facciamo riandare Fanny ok???"
"va bene..".
harry rimase dubbioso per tutto il pomeriggio, anche se astutamente non lo diede troppo a vedere... dopotutto la stessa Figgy dopo aver rimandato la fenice ed essersi messa sul divano, si rilassò notevolmente. Quelle ultime ore del pomeriggio in casa di Figgy videro però Harry concentrarsi notevolmente sul passato... Harry conosceva oramai fin troppo bene Silente... aveva capito quanto potesse essere potente, ma anche debole... il suo quinto e frustrante anno non sarebbe certo stato semplice da dimenticare... però sembrava che Silente fosse del tutto deciso a farsi perdonare... in fondo gli aveva già scritto un paio di volte e tranquillamente lo stava mandando dai Granger... Cos'altro aveva in mente il mago attualmente più potente che si fosse mai visto??? Per harry era un autentico mistero e quel biglietto di Fanny suonava un pò preoccupante...
"levati dalla testa questi pensieri... con tanti avvenimenti non mi devo mettere a pensare certo a Voldemort!" si disse con decisione... ed aveva ragione... basta con le disperazioni, doveva pur riaccendere un pò di quella spensieratezza che gli anni della gioventù avrebbero dovuto dargli!

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E quella sera venne il momento dei saluti; si sarebbero rivisti dopo il soggiorno in casa Granger, e nonostante Harry ne fosse felicissimo lasciare la simpaticissima vecchietta fu molto triste, e l'abbraccio forse un pò troppo caloroso di Figgy fece arrossire Harry, che così tanto era disabituato all'atmosfera di una serena famiglia. Percorse rapidamente le strade e raggiunse la villetta del numero 4. Decise di sedersi nel muretto del giardino proprio di fronte alle petunie ed alle begonie che l'anno scorso aveva "assassinato" la sera che apparvero i Dissennatori... Harry ricordò e ripensò anche alla gran botta in testa che aveva ricevuto... in quel momento il sole tramontò e lo stesso ragazzo si accorse che in fondo a Little winghing i tramonti erano davvero belli... vi È mai capitato di sentire la gioia di vivere nelle vene quando siete prossimi a fare qualcosa di veramente bello? Harry Potter avvertì, ancor più che alla coppa del mondo, quella sensazione di pace e si ritrovò a pensare a tutto e a nulla... e fu in quel momento che notò quanto scomoda fosse la bacchetta nella tasca dei suoi jeans una volta dopo essersi seduto sul muretto a cavalcioni... la estrasse piano e cautamente.. non voleva certo altre udienze al ministero... Piuma di fenice, della fenice Fanny, proprio come in quella di Voldemort e quasi sei anni di fedele servizio per il suo padrone avevano forgiato quella bacchetta... certo che, Harry dovette ammetterlo, si era consumata un pò.. reduce delle mille avventure... la rigirò tra le dita e stette lì per lì a rendersi conto che oramai era un maggiorenne.. magari quest'anno avrebbe studiato magia molto più interessante... dopo la fatica maledetta dei GUFO sarebbe stata si un'impresa ardua anche quel sesto anno, però il tono di vita sentiva che sarebbe cambiato decisamente... Era ancora tutto da vedere. Fattosi buio, ripose accuratamente la bacchetta ed entrò in casa. Cenò e si andò a dare una sciacquata veloce prima di affrontare il suo eterno avversario alle partenze: la preparazione del baule. Senza particolari attività ricreative da poter seguire quella sera, scelse di fare un vero e proprio inventario dei suoi averi. Aveva oramai capito che nella sua valigia fosse stato inserito (come del resto in tutti i bauli scolastici, pensò Harry) un incantesimo di spazio: Trovare il fondo era sempre una vera impresa ed era stufo oramai di vedersi saltar fuori roba che aveva dimenticato di possedere a tutte le ore del giorno! Mise da parte Scopa e calderone, i più vistosi e, nel caso della leggendaria Firebolt, preziosi averi e incominciò segnando tutto su una lista. Fu un lavoro duro: decise di incominciare con un rimedio molto drastico, ovvero voltando il baule. Una pioggia di roba saettò fuori e, per sua fortuna abbastanza dolcemente, si sparpagliò dappertutto visto che gli stessi abiti (metà dei quali immensi e quindi di ex proprietà di Dudley) avevano attutito caduta e tonfo. Presa una pergamena e una piuma, intinse e cominciò a segnare il tutto. Aveva ripescato innanzitutto regali di natale: secoli fa Hagrid, al primo anno, gli aveva regalato un flauto utilissimo poi contro il cane Fuffi a tre teste dello stesso "professore" (Hagrid era già da tre anni prof di Cura delle creature magiche) e che quando osò suonarlo emise tonnellate di polvere ed un suono acuto, da civetta. Rassegnato all'idea che difficilmente lo avrebbe più suonato, Harry lo mise da parte. Ripescò anche il coltellino tascabile di Sirius, e attento come non mai lo mise a vista, dato che non voleva più tenerlo chiuso nel baule.
Trovò anche alcune vecchie scatole di dolci a lui regalate tempo addietro, ed anche alcuni dolci che Harry non era riuscito a finire ed ora erano duri come la pietra e perfettamente nonchè unicamente da buttare. Oltre a ciò finì anche per trovare il suo materiale scolastico: separò e selezionò le varie penne, i rotoli di pergamena avanzati, le boccette d'inchiostro ed anche i diari. Facendoci per la prima volta caso Harry si accorse che non erano certo come quelli babbani, pieni di foglietti ed immagini colorate come libriccini; erano invece dei semplici fogli di pergamena che però, dopo avervi segnato i compiti, li inghiottiva e li faceva rivedere solo all'occorrenza dello studente. harry si soffermò un attimo a vedere i suoi vecchi diari, trovati per caso, e vide come dal suo primo anno in poi i compiti cambiassero: dall'incantesimo di librazione (wingardium leviosa) all'incantesimo patronus, i passi da gigante nella trasfigurazione, il cambio di lavoro con i vari professori di Difesa contro le arti oscure (dalle poesie di Allock alle creature di Lupin e le antimaledizioni di Crouch junior, travestito da Moody) e molto altro... Harry li piegò tutti con cura e li segnò sulla lista. E ancora i suoi libri di testo, che si erano di nuovo accumulati negli anni; Harry al terzo anno aveva già venduto quelli degli anni precedenti durante il suo soggiorno a Diagon Alley, ma nel frattempo erano di nuovo passati quasi tre anni e pensò che sarebbe stato il caso di fare di nuovo spazio. Trovò anche alcuni regali di compleanno quali lo spioscopio, il suo fedele kit di manutenzione per manici di scopa (inutile per la firebolt, ma che Harry utilizzava comunque) e il libro sui magnifici sette donatogli da Ron. Il vestiario fu la parte più semplice del lavoro: la signora Weasley negli ultimi anni aveva sempre provveduto a sistemare il tutto come aveva potuto, a cercare di stringere gli abiti smessi di udley con la magia e comprando di tanto in tanto qualche vestito per harry stesso, maglioni esclusi perchè tutti sempre fatti da lei. Harry però dovette ammettere che dopotutto mrs Weasley aveva più problemi con suo figlio Ron, che continuava sempre a crescere e a distaccare harry fisicamente nonostante la maggiore età. Per quanto riguardasse il resto del suo vestiario, calzini inclusi, fortunatamente anche lì la sua "madre" adottiva, si spinse a pensare Harry, aveva pensato anche a questo. Harry si soffermò ancora un attimo su questo pensiero: in fondo l'anno scorso era stata proprio la signora weasley a dire che era un figlio per lei, e lui ne era rimasto molto sorpreso e compiaciuto... e adesso, onestamente, si imbarazzava un pò all'idea del dover andare alla tana a festeggiare la sua maggiore età con tutti gli altri... infatti aveva riflettuto che, facendo un veloce calcolo dei giorni, avrebbe passato una settimana da Hermione, per poi andare (secondo le lettere stesse dei suoi amici) direttamente alla Tana, dove sarebbero stati ospiti per quasi tutta l'estate! Una gran bella differenza rispetto agli altri anni, dove se riusciva ad andare via dalla casa degli zii, doveva sempre aspettare la fine dell'estate! Ad ogni modo Harry si riscosse dai suoi pensieri e passò anche ad ordinare gli abiti da mago... molte uniformi, i guanti in pelle di drago... il suo abito da cerimonia... e vicino ai guanti trovò anche la sua scorta di ingredienti per pozioni. Materia insegnata da Piton, una delle persone che amavano meno Harry al mondo, se si escludevano Malfoy o Voldemort. Disgustato perennemente da Harry, dal carattere arcigno e cupo come non mai, Piton si era anche rivelato una pedina abbastanza importante negli anni antecedenti la comparsa di Harry. L'insegnante dalla pelle giallastra e dal naso adunco era anche una cara vecchia conoscenza di suo padre James, ed Harry avrebbe ricordato a lungo la scena vista nel pensatoio di Piton qaundo studiava l'Occlumanzia... ora Piton era una spia dell'Ordine della Fenice, attivo a tutti gli effetti e fedele a Silente. Con un sospiro sistemò tutte le provette e poi le mise da parte, e questo per trovare i due oggetti più importanti ereditati da suo padre: Il mantello dell'invisibilità e la Mappa del Malandrino. Il primo risaliva al suo primo natale ad Hogwarts, e all'avventura dello specchio delle brame... da allora, per poter andare in giro per il castello senza essere visto o nelle ore meno opportune il trio Hary-Ron-Hermione lo aveva utilizzato innumerevoli volte, anche se a dir la verità ultimamente stava iniziando a diventare un pò piccolo per nasconderli tutti e tre... Ron con la sua statura faceva si che i piedi dei tre sbucassero da sotto il mantello, e ciò era un bel problema. Ma Harry in quel momento non se ne curò molto, e ripose il tessuto argenteo dopo averlo accuratamente ripiegato. La Mappa del Malandrino era ancora un'altra eredità di James Potter, avuta per mezzo di Fred e George Weasley (fratelli gemelli di Ron) ma bisognava ammettere che avevano contribuito anche gli altri "Malandrini": Felpato (Sirius, il suo padrino), Lunastorta (Lupin, ex professore di Harry e membro della Fenice), Ramoso (il padre stesso) e Codaliscia. Ecco, Peter Minus, un altro anello fondamentale nella catena di quella strana situazione. Viscido amico dei Potter, li aveva traditi lasciando Harry solo al mondo vendendoli al Signore Oscuro in piena ascesa... e poi si era scoperto che non era morto, ma era diventato il topo crosta di Ron, e al terzo anno era riuscito a fuggire fatalmente per poi riunirsi al suo "padrone". Per colpa sua Voldemort era risorto un anno fa, in quel cimitero, in quella pozione infernale... aveva dato una mano per poter ottenere quell'incantesimo, ed ora disponeva di un vero e proprio artiglio d'argento. Allontanando Codaliscia dai suoi pensieri Harry ripensò però all'utilità della mappa: mostrava l'intera Hogwarts (passaggi nascosti compresi), e segnava anche l'eventuale presenza di soggetti pericolosi come Pix, il poltergeist della scuola, o Gazza Argus, il custode del castello. A Harry venne un pensiero molto curioso: ma la mappa come funzionava FUORI da Hogwarts? Detto fatto prese la sua bacchetta, e vinto dalla tentazione, pronunciò le parole adatte a farla funzionare "Giuro solennemente di non avere buone intenzioni" disse, e la mappa apparì. Funzionava ancora, anche se fuori da Hogwarts, ma sotto la planimetria del castello vi si recava scritto:

"La mappa del malandrino È spiacente di comunicare che essendo troppo lontana dalla nostra amata (...) scuola di magia non È in grado di percepire la presenza dei soggetti pericolosi (e neanche di quelli idioti, come Pitonello) perciò Attenzione!

PS: Ma dove cavolo sei ;-)"


Harry rise di cuore, soprattutto alla battuta sul Pitonello... bene a sapersi! Avrebbe utilizzato la mappa con più cognizione di causa... la rimise nel baule dopo averla disattivata ("Fatto il misfatto!") e si accorse oramai di aver del tutto finito la catalogazione. Quando ebbe messo l'ultimo accessorio nel baule, era già mezzanotte passata. Contento, e molto soddisfatto di se stesso, si sedette sul bordo della finestra e rimase a guardare il cielo stellato di metà luglio. Edvige rientrò in quel momento dalla caccia notturna: 2 topi morti nel becco che mangiò amorevolmente nella sua gabbietta per poi andarsi a posare sul braccio di Harry. lui La accarezzò dolcemente, e quando il ragazzo sentì finalmente la stanchezza prendere possesso di lui, il sole era ormai prossimo all'alba.
Alfa87
00mercoledì 14 luglio 2004 23:56
Aspetta Anakin, ci sono anch'io!
Finalmente con 'sto cavolo di orario che mi è stato concesso, sono riuscito a leggerla!
Bè, che dire... è molto carina![SM=g27811] Mi piace![SM=x117091] [SM=x117091] [SM=x117091] Cmq, si nota da alcuni passagi che x scriverla hai riletto non solo il quinto, ma anche gli altri quattro. Continua![SM=x117091]

PS: Pitonello...[SM=x117114] [SM=x117101]
Anakin Leery
00giovedì 15 luglio 2004 20:15
Grazie gente... sono realmente commosso!!!!! Thanks a lot Alfa!!!!!! [SM=g27822] [SM=g27823] [SM=g27824] [SM=g27828] [SM=g27827]

Beh si ad essere sincero ho riletto tt e 4 i libri all'inizio... sapevo che JK incomincia spesso un nuovo libro con moooolti ricordi (a cominciare dalla fissazione del quidditch: 14 giocatori, manici di scopa... bla bla bla...) ed il 5... lo sto rileggendo anche in inglese (me suonato, molto suonato![SM=g27828] [SM=g27829] ) un cap Ita, uno Ingl... un pò difficile da spiegare... [SM=x117087]

Ad ogni modo grazie mille!!! Vedo al più presto di postare ancora Cap.. e continuerò a scrivere altri cap nn appena finisco gli esami del patentino! [SM=g27821] [SM=g27822]
Anakin Leery
00venerdì 16 luglio 2004 20:14
Cap 4!!!! GRAZIE anche a te Alfa... grazie a tutti!!! :)
Capitolo 4: I Granger

Il giorno della partenza era finalmente arrivato, ma era come se gli orologi non volessero assolutamente lasciar trascorrere il tempo. Fortunatamente per lui, Harry quella mattina non si era alzato di buon'ora. In effetti, se lo avesse fatto avrebbe avuto ancora più tempo da dover massacrare prima della fatidica ora d'arrivo dei Granger. I Dursley quel giorno erano parecchio guardinghi: certo non erano preoccupati come qualche anno addietro, ma ancora ripensavano a quel dannato caminetto; zio Vernon aveva rotto di nuovo un vaso di quelli da lui lanciati al sig Weasley quel fatidico giorno d'estate, e lo aveva considerato comunque un brutto presagio. Zia Petunia scrutava ancora una volta dietro le tendine delle sue finestre per attendere l'arrivo dei Granger e persino Dudley, non volendosi perdere la scena rimase a casa tutto il giorno. Fu dopo pranzo che però il cugino non si trattenne dal parlare con Harry; Dudley era cresciuto anch'esso ed essendo poco più grande di Harry aveva già ottenuto la maturità: correva voce nella casa che zia Petunia progettasse già di comprargli un auto e lo zio Vernon di fargli conoscere la strada della virtù di un uomo; l'episodio dava ad Harry delle gran risatone tutte piacevolmente soffocate senza farsi vedere dagli zii stessi. Ad ogni modo fu Dudley ad attaccare discorso, bloccando il cugino nel salotto:
"Ancora pazzi che vengono a trovarci eh???" chiese con un'aria di superiorità.
"Eh si, Big D... immagino che sarai già del tutto terrorizzato... vediamo dopo il tuo codino e la tua bella lingua cos'altro ti faccio far spuntare..." rispose Harry con un espressione leggermente malvagia.
"E' inutile che mi prendi in giro, non sono mica così stupido!" esclamò Dudley. "Stavolta i suoi sono normalissimi, È la loro figlia la pazza come te! chi è la tua fidanzatina??".
"Quando avrai finito con queste battutine così da boss fallito, Duddolino, capirai che Hermione potrebbe anche incenerirti senza magia, povero stupido... lei si che è intelligente, non ha mica il cervello da scimpanzè come il tuo , Zuccottino!". Harry si stava un pò irritando, ed aveva deciso di insultarlo comunque, in fondo non si poteva dire affatto che suo cugino fosse più intelligente della sua grande amica.
"Deficente, vedi di stare zitto... ricordati come è finita l'ultima volta che mi hai insultato deliberatamente.. ti hanno quasi espulso..." Dudley iniziò a gioire a quelle parole... forse voleva coinvolgere Harry per un'ultima sfuriata di famiglia, ma Harry era oramai fin troppo abituato ad offese ed accuse. Una cosa però tornò alla mente di Harry mentre suo cugino accendeva il maxi-schermo nella stanza... e quando parlò il suo tono non era irato, ne offeso, ne sarcastico...
"Dudley... ma cosa hai visto quando i dissennatori ci hanno attaccato quella notte?" chiese Harry di getto... era una cosa che voleva sapere da troppo...
Ma Dudley invece di rispondere cambiò colore molto rapidamente... impallidì e per un attimo lacrime di rabbia sembrarono venirgli agli occhi... strinse i pugni e lanciò con forza il telecomando prima di rispondere con rabbia un "Non sono fatti tuoi!" davvero significativo e di togliere il disturbo.
Fu in quel momento che un'altra rivoluzione si avviò in Privet Drive: suo cugino aveva sofferto davvero, per avere quella frustrazione al ricordo dell'idea di un dissennatore...
Con una scrollata di spalle Harry si voltò e incominciò a girare i canali alla ricerca di qualche programma per far passare il tempo.

**************

Era quasi ora. L'orologio a pendola del salotto era pronto a far uscire il canarino da 200 sterline che cantava "God save the queen" armonicamente (ciò era frutto di uno dei capricci casalinghi di zia Petunia) ed Harry Potter non stava più nella pelle. Anche la sua famiglia al completo era abbastanza nervosa... erano tutti e quattro seduti nel salotto e zia Petunia intavolava un pò di conversazione con suo marito; Dudley era ancora davanti al televisore ed Harry fermo al suo posto. Fu allora che decise di alzarsi e di uscire ad aspettare i Granger alla porta. La giornata era calda, lui aveva indosso il solito abbigliamento T-shirt- Jeans - Trainers e non c'era un filo di vento. E le cinque suonarono poco dopo con grande sfarzo dal cucù di casa Dursley; naturalmente Harry si aspettava un pò di ritardo da parte della famiglia: traffico sulle strade, rifornimento di carburante ecc... ed invece, alle 17,03 in punto un'enorme fuoristrada comparve in Privet Drive. Era un Mitsubishi 4x4, Harry se ne intendeva un pò per via delle passeggiate nei vari vicoli degli anni precedenti. Sicuramente più costoso, elegante e lussuoso del macchinone di zio Vernon. Come se anche l'andatura dell'auto fosse tenuta all'eleganza massima l'auto parcheggiò nel vialetto di Privet drive numero 4 in maniera aggraziata, e dal sedile posteriore la prima persona a scendere fu proprio Hermione Granger. Era cresciuta, ed evidentamente si era fatta donna; Harry dovette notare i cambiamenti sul suo corpo, il suo viso maturo ed anche un certo cambiamento nella ragazza stessa. Hermione era sempre stata più saggia, matura... più grande di Harry e Ron, ma per il ragazzo stesso fu uno shock. Nonostante tutto Hermione, raggiante come non mai corse ad abbracciare Harry molto affettuosamente.
"Harry... Harry... Ciao! hai visto che ci siamo riusciti a venire prima... oh mi fa così piacere venire a prenderti da questo posto... certo non come l'anno scorso... e..." era un vero fiume in piena.
"Hey hey..." intervenne Harry "tranquilla Hermione, sto bene... non è certo come le altre volte! Venite dentro forza, signori Granger..." disse inoltre in cenno di saluto.
Solo allora Harry si accorse veramente dei genitori di Hermione: prima di allora non vi aveva mai fatto tanto caso. La signora Granger era una giovane donna sulla trentina vestita decisamente alla moda, una donna che doveva avere gran classe anche in camice da dentista e dalla quale Hermione aveva sicuramente preso i capelli crespi e lunghi; il signor Granger era davvero una persona che a prima vista sarebbe parsa un intellettuale, come sua figlia del resto, ma non che sembrasse antipatico, anzi, quasi come un divertentissimo professore universitario. I due genitori non potevano distanziarsi da più di due o tre anni d'età. Giacca e cravatta, il signor Granger salutò allegramente Harry e si avviò sul vialetto d'ingresso seguito dalla moglie. hermione sussurrò ad Harry: "Ho parlato con i miei, per questo li ho fatti vestire così eleganti, vediamo se riescono a fare breccia nel cuore dei tuoi zii!".
Harry pensò che forse aveva anche un pò esagerato, ma non disse nulla ed entrò in casa, scherzando con Hermione sulla precedenza alle signore.
La scena all'interno della casa era strana: per metà normalissima, perchè i Granger sembravano unicamente clienti dello zio Vernon ad una cena di lavoro, ma dall'altra parte la verità era che erano genitori della sua migliore amica strega venuti a portarlo via dal caro numero 4. Harry distinse i primi convenevoli incredibilmente cortesi dei suoi zii, prima di invitare direttamente Hermione nella sua stanza per lasciare parlare un pò i grandi. Hermione accettò volentieri di vedere la "prigione" del suo amico e salì con lui al piano di sopra. Harry si congratulò con se stesso per l'idea di aver sistemato tutto la sera prima; fece accomodare Hermione sul letto e sedutosi nella sedia della scrivania intonò conversazione:
"Come è andata l'estate?"
"Tutto bene Harry... GUFO a parte ovvio... sono nervosissima e non ci dormo la notte... e non vedo l'ora di vedere il doppio matrimonio maghi..." fece sognante...
"Io non capisco molto bene... credo che sia una gran cosa... ma non ho mai visto un matrimonio maghi..." fece Harry un pò a disagio.
"Nemmeno io, è ovvio!" fece Hermione "Ma ho letto qualcosa a proposito... i maghi hanno un rituale molto... sviluppato! La cerimonia è molto solenne, e dopo ci sono alcuni funzioni sacre e propiziatorie... a quanto ho capito, pregano Dio, ma anche la magia... Ti sei mai chiesto cos'è la magia Harry??" domandò Hermione con enfasi. Bisognava andarci cauti, o chi la fermava più.. "Veramente no..." ammise Harry "sai, dopo averlo saputo al mio primo anno ho sempre visto i nostri poteri come una liberazione da questo posto..." ed indicò la sua stanza genericamente "però prova a dirmi in quattro parole il possibile.. se poi dobbiamo andare non mi puoi certo finire di dire le cose per bene" buttò lì a mò di scusa.
"Beh, ecco... a quanto pare la nostra religione si articola nello stesso identico modo di quello dei babbani... ma esiste un culto ad una Dea... secondaria... Fortunia, la dea della magia... sembra che sia stata lei, su permesso del Dio, a creare la stirpe della magia... e sembra che noi... mezzosangue, se vogliamo usare il linguaggio del caro Malfoy, siamo frutto del suo potere, che ogni tanto seleziona i babbani più degni di ricevere il potere fuori dalla stirpe... ed eccomi qua!" proseguì, coinvolta da quel discorso "naturalmente dopo tutte le cerimonie vi è il ricevimento, che come quello dei babbani prevede un sontuoso banchetto... e credo anche, in alcune occasioni.. la luna di miele!" concluse Hermione.
Harry riflettè interessato su questi discorsi... chissà come si erano sposati i suoi...
"Harry, i tuoi genitori hanno usato un rito normale, totalmente babbano, per sposarsi..." dsse Hermione con gran sorpresa di Harry. Hermione proseguì:
"lo dicono i libri di testo passati che ti citavano come il bambino sopravvissuto secoli fa, ai tempi del primo anno... i Potter erano fuggiti assieme e si erano sposati normalmente nel paesino di Goldricks' Hollow... ma tu non ricordi eh?" fece Hermione cauta. Harry non lo ricordava certo... aveva un anno, dopotutto... un vero peccato che non avessero avuto un rito vero e proprio, allegro e spensierato... e soprattutto magico...
"Beh, ma un doppio matrimonio è davvero una cosa leggendaria! un vanto per la famiglia Weasley!" pronunciò hermione eccitata. "devono chiedere ben due coppie l'unione alla Dea, e per giunta le coppie sono imparentate ... secondo la tradizione dovrebbe essere molto più articolato tutto il matrimonio... lo sfarzo del banchetto molto più esclusivo.. un'occasione da non perdere dunque!" concluse l'amica.
"Ho capito, ho capito.. immagino che alla Tana saranno tutti in agitazione... sai qualcos'altro su Ron o..." ma Harry non finì la frase, in quel preciso momento Dudley irruppe nella stanza con molta cafoneria, evidentemente per recare un messaggio ad Harry.
"ehi, mamma e papà ti vogliono di sotto, muoviti e porta la tua amic..." le parole gli morirono in gola alla vista di Hermione. La guardò inebetito, e orrendamente per Harry gli sembrò di vedere lui le prime volte con Cho Chang... Hermione era un pò sconcertata ma per districare quell'imbarazzante silenzio disse prontamente: "harry, così questo è tuo cugino Dudley vero? Oh, ciao, harry ci ha parlato molto di te..." alzò la mano per stringere quella di Dudley, ma il ragazzo ci mise un bel pò prima di sollevare la sua mano... continuava a guardare Hermione meravigliato, ed harry con un sonoro colpo di tosse esclamò che era decisamente meglio andare di sotto. Passando per la porta Harry fece appena in tempo a sussurrare a Dudley: "Asciugati la bava, cugino!" che Hermione lo aveva tirato giù stringendolo a se.
"Stammi vicino, facciamo finta di stare insieme, ma stammi vicino!" sussurrò hermione disperata; aveva capito anche lei l'infausta reazione di Dudley alla sua vista. Harry si trattenne dalle matte risate e scese con Hermione al suo fianco nel salotto, dove trovò i Dursley in uno stato di profonda adorazione. Incredibile ma vero, i Granger dovevano aver recitato una parte da oscar, ed Harry rimase a lungo con la bocca aperta quando vide suo zio Vernon offrirsi di andare a portare il suo baule nella macchina Granger personalmente. Zia Petunia non la smetteva più di scambiare battutine con la madre di hermione ed il signor Granger rispose freneticamente alla chiamata nel suo cellulare nuovo di zecca. Quando tutti furono pronti, i Granger salutarono cordialmente e solennemente i Dursley e salirono in macchina. Fu a quel punto che un altro di quegli incredibili avvenimenti che sconvolgevano la vita di Privet Drive ebbero luogo: I suoi zii lo salutarono. E affettuosamente. Harry si pietrificò: suo zio gli stringeva la mano (invitandolo a far venire i Granger ed Hermione tutte le volte che volevano), zia Petunia lo salutò teneramente con un bacio in guancia (qui Harry fu pronto all'autodistruzione) e suo cugino Dudley gli diede il cinque affermando che sarebbero dovuti venire molto presto di nuovo (e qui guardò avidamente Hermione sul sedile posteriore del 4x4). Harry si affrettò a salire nel fuoristrada e finalmente partirono. Mentre si allonanavano da Privet Drive Harry non si accorse del lusso dell'automobile al suo interno, ma si limitò a dire che aveva appena assistito allo spettacolo più incredibile della sua vita. I Granger risero di cuore ed Hermione domandò alla madre come avessero fatto a stregare in quel modo i Dursley.
"Tutta abilità nel recitare, tesoro." esclamò la madre di Hermione con una voce soave e piacevole all'udito "È bastato fargli vedere i miei abiti di parigi, e tuo padre ha mostrato il suo cellulare nuovo di zecca col numero del suo amico Bill, sai il costruttore edilizio... (ovviamente, pensò harry, lo zio aveva una ditta di trapani!) Ed avresti dovuto sentire come parlavano di voi!" aggiunse la signora Granger.
"Stavo per morire dal ridere". parlò il signor Granger "con quel modo di fare come se foste ritardati mentali da portare ad un manicomio... incredibile, davvero Harry meriteresti un nobel per pazientologia parentale applicata!!!" aggiunse ironico.
"Grazie signor Granger!" esclamò Harry felice. Passato lo Shock si riscoprÏ essere veramente sereno, perchè ce l'aveva fatta, era uscito dalla villetta di Privet Drive! Harry cercò lo sguardo di Hermione per ridere di nuovo insieme di puro cuore, ma hermione lo stava già guardando, ed era raggiante. Si, la sua migliore amica era davvero felice per lui, ed Harry sentì la meravigliosa sensazione della libertà e della novità farsi strada in lui. Si sentiva davvero come galleggiare su una nuvola... ma in effetti, guardando l'arredamento di quell'auto si poteva davvero dire di stare in paradiso! Un'occhiata significativa verso Hermione spiegò tutto il suo stupore, ma lei parve per un attimo turbata, e chiese:
"Così... quello era tuo cugino Dudley???" il tono era incerto, e timoroso. harry afferrò il senso di quel timbro vocale e rise di gusto.
"Hermione... mi stai dicendo che ti preoccupi di lui?? Al massimo si sarà preso un bella..." non fece in tempo a finire la frase, che Hermione lo interruppe imbarazzata al massimo:
"Non lo dire nemmeno per scherzo!!! Cioè, no... beh ecco... forse... ma... e poi..."
"Finisci pure il periodo della frase Herm..." Harry era troppo allegro per turbarsi davvero: "ti difenderei io comunque da mio cugino, non ti lascerei mai nelle sue manone da troll.." e la scena continuò con un allegra imitazione del principe Harry che salva dal malvagio orco Dud la bella principessa Hermione... e la ragazza stette al gioco ridendo anche lei allegramente, e dopo un pò disse qualcosa che, molto saggiamente, fece riflettere harry: "Non avrrei mai creduto, da come ce ne hai sempre parlato, che si fosse mai potuto innamorare di qualcuno tuo cugino... e sarà peggio per lui, non per male... ma chi potrebbe volerlo? Forse le ragazze lo farebbero solo soffrire e rivivrebbe brutti momenti...."
Un fulmine attraversò il cervello di harry: e se fosse stato quello.. no, non era possibile... eppure a Snobkin, la scuola di Dudley era un boss tra i ragazzi ma... Harry rimase a pensarci un pò su mentre guardava il tipico panorama della campagna inglese sfrecciare mentre si dirigevano a bordo di quella incredibile macchina verso casa di Hermione... chissà come sarebbe stata, pensò poi harry; In fondo era la prima volta che vi metteva piede...

*****************************

E sul calar della sera arrivarono: erano entrati a Londra poco prima e a quanto pareva Hermione abitava proprio in quella zona periferica di eleganti villette che harry aveva visto di sfuggita quando era andato a Diagon Alley con hagrid, agli inizi della sua "carriera". Il 4x4 si fermò davanti a una villetta a due piani con tanto di giardino attorno e cancello elettronico all'ingresso, vicino alla quale si notava una targa istoriata con sopra indicato
"Studio dentistico Mr and Mrs Granger: carie, apparecchi, interventi privati e visite periodiche".
I Dursley si erano sempre ben guardati dal dargli delle "visite periodiche" per una perfetta salute (era già tanto aver avuto gli occhiali!) e a Harry venne l'orrendo timore che un giorno o l'altro avrebbero potuto volerlo visitare... e lui odiava quel genere di visite mediche. Scacciò il brutto pensiero e scese dall'auto con hermione al seguito e sua madre, mentre il signor granger posteggiava il fuoristrada nel garage richiudendoselo dietro di se. Harry si offrì di aiutare ma la signora rispose tranquilla:
"Oh no, non ti preoccupare, Harry, assolutamente, abbiamo un montacarichi che collega elettronicamente il garage con il nostro piccolo attico..." disse un pò sbrigativa: evidentemente aveva voglia di togliere quelle costose, nonchè scomode scarpe coi tacchi. Hermione disse noncurante:
"Ed io che volevo essere d'aiuto ai miei salendo le buste della spesa con un bell'incantesimo di levitazione... ma i miei hanno rimediato bene, no Harry?"
"Indubbiamente!" fu ciò che il ragazzo esclamò.
"Saliamo direttamente in casa, ceniamo e poi avremo un pò di tempo per chiaccherare e rilassarci..." fece Hermione un pò stanca, e detto ciò gli fece salire le eleganti scale dell'ingresso attraverso il portale principale. Evidentemente, la villetta avrebbe dovuto essere una normale palazzina a due piani se i Granger non fossero intervenuti per trasformarla in una graziosa villetta dove il primo piano era la studio dentistico e il secondo l'abitazione personale della famiglia. Quando raggiunsero il secondo piano Hermione tirò fuori delle chiavi e si prestò ad aprire l'elegante porta dell'ingresso in legno di mogano on la serratura istoriata. Tre giri di chiave spalancarono finalmente quella che era la casa di Hermione, e che per un bel pò di tempo Harry ci si era ritrovato a fantasticare! L'attico dei Granger era davvero incredibile: sebbene in principio avrebbe dovuto essere una semplice soffitta, un qualche sorta di miracolo (magico?) si doveva essere avverato lì dentro! Un piccolissimo muretto bar appena all'ingresso sulla sinitra (che tra l'altro era alto solo fino alla cintola di Harry) dava poi ingresso ad un immenso salotto con tanto di televisione a schermo piatto (altro che dursley!) e immensi divani al seguito. Alle pareti vari quadri, anche di autori originali che Harry aveva riconosciuto grazie a quel pò di cultura rimastagli dalle scuole elementari (roba di un secolo fa, per dirla tutta!) e ancora, sebbene il soffitto fosse leggermente inclinato per via del tetto esterno la famiglia della sua migliore amica aveva rimediato installando dei bellissimi pannelli di vetro che davano una visuale totale del cielo di fuori. Per ultimo, un bellissimo lampadario di un qualche vetro sicuramente prezioso (vetro soffiato, di Burano, Durano... o altri posti babbani simili!) stava appeso al soffitto in un punto che però molto saggiamente non oscurava alcun pannello. Alla destra dell'entrata, pochi passi dopo c'era invece la cucina: sebbene a Privet drive nel numero 4 la zia Petunia aveva sempre fatto sembrare quella stanza il vanto della casa, in confronto a quella di quello straordinario attico la cucina di casa Drsley sembrava solamnete una squallida vecchia stanza-cucinino! La cucina dove invece albergava la signora Granger era grandissima, il frigo poteva contenere almeno due persone, il complesso sistema di fornelli a gas era un trionfo della tecnologia babbana e i vari elettrodomestici sbucavano un pò ovunque sistemati in un bella vista e tutti lucidati nonchè pronti per essere usati. Alcune pentole posate sul tavolo indicavano che quella che avrebbe dovuto essere la loro cena era già pronta per essere assaporata, giusto il tempo di una veloce riscaldata. L'unico commento di Hermione fu che sua madre aveva passato tutta la mattina sui forneli appositamente per lui, facendogli già pregustare un piatto di Spaghetti all'italiana, arrosto misto con contorno di insalatona e per dessert sorbetto al limone con tanto di crostata alla melassa (la preferita di Harry) che hermione stessa aveva contribuito a cucinare. Harry, già con l'acquolina in bocca, dovette farsi prendere di peso da Hermione per spostarlo ancora oltre. Dritto di fronte all'entrata c'era invece un corridoio pieno di arazzi che solo dopo una buona decina di passi ti introduceva a due stanze e poi ancora più avanti ad altre due. Nella prima coppia, Hermione mostrò ad Harry il loro ripostiglio sulla destra (che a Harry parve più una bella copia della stanza delle necessità!) e un bagno sulla sinistra che avrebbe fatto bollire d'invidia il bagno dei prefetti visto che la vasca, se non aveva magici e schiumosi rubinetti, era dotata almeno di un fenomenale Idromassaggio System. Ultime due stanze furono quella dei signori Granger, meravigliosa a cominciare dall'armadio a specchi cristallini per finire dalle lenzuola di seta, e dopo quell'intrigante tour nel lusso babbano, nella stanza di Hermione Granger. Unica stanza, si disse Harry, in cui ci si sarebbe potuto trovare un pò più a suo agio. Sebbene fosse grande e abbastanza lussuosa come tutto il resto della casa, almeno questa aveva un'aria molto più familiare, forse per il fatto che, come nella sua cameretta a Privet Drive, c'erano molti abiti da strega, divise incluse, bacchetta, qualche dolce magico, diari, pergamene, piume e soprattutto... Libri. Una caterva di libri, una libreria piena di letture magiche che la ragazza, a detta sua, aveva letto prima che cominciasse il primo anno. E per finire un letto molto spazioso e comodo solo alla vista. Un' altro letto però, era già sistemato accanto a quello di Hermione, e con gran sorpresa vide che Grattastinchi stava coricato lì sopra. La ragazza corse subito a coccolarlo e lui, molto docilmente, accettò tutte le moine ricompensando con adeguate fusa. Fu allora che Hermione, un pò tesa gli chiese se la casa fosse di suo gradimento.
"So che non è magica come la tana, e non ci sono nemmeno tutti i weasley a festeggiare e a divertirsi, magari col quidditch..." incominciò lei...
"Scherzi?!" fece harry "E' la casa più lussuosa in cui io sia mai entrato in vita mia... È fantastico! E lo sarà anche passare un bel pò di tempo con la mia migliore amica a casa sua" fece ardimentoso; aveva capito che la sua peggiore paura era che lui si annoiasse, solo con una ragazza sedicenne... ma Hermione arrossì vistosamente, molto compiaciuta. Il signor Granger portò il baule in camera di Hermione poco dopo e annunciò solennemente che la cena era servita! Harry non aspettava altro, corse a lavarsi le mani nel principesco lavandino del bagno e con Hermione volò a sedersi nelle rispettive sedie del tavolo della cucina, già riccamente imbandito, ed harry non potè fare a meno di farsi venire una fame incredibile e di assaggiare tutto quello che una radiosa ed orgogliosa signora Granger gli metteva nel piatto.
Alfa87
00domenica 18 luglio 2004 00:09
Miiiiiii, ca**o se guadagnano i dentisti![SM=g27828]
Davvero carina![SM=x117091] [SM=x117091] [SM=x117091] Continua! Non vedo l'ora di leggere il cap del matrimonio!:rollin:
Charly Potter
00domenica 18 luglio 2004 10:56
Wow......non li avevo ancora letti gli ultimi due capitoli!
Bellisssima!
Non vedo l'ora di leggere il seguito Anakin![SM=g27811]

:rollin:
Ronal18
00domenica 18 luglio 2004 23:47
Continua è proprio una bella ff
Vaie cosi!!!!!!!!!!
[SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27828]
Anakin Leery
00lunedì 19 luglio 2004 12:55
:)
Vi giuro che mi sento al settimo cielo [SM=g27825] all'idea che c'è gente che nn la considera una schifezza!!!!! [SM=g27828] tutto questo mi incoraggia solo a scrivere... sapeste quante idee mivpassano x la testa... e quante ne debbo riordinare... [SM=g27829]
Vediamo... [SM=g27827] ... allora... mi fermo un attimo gente a farvi un paio di spoiler.. chi vuole legge sennò fa nulla! A vostra scelta!!!! Io vi dico un paio di cose... e posto l'altro capitolo...
SPOILER FF... SPOILER FF... SPOILER FF...
Il 5 Cap: vi avverto subito che cambia un attimo genere... e mi butto un attimo in un piccolo "Romantic" Harry Hermione... ma tranquillizzo tutti e addoloro altri [SM=g27828] : Non durerà! poi, riprendo tutto normalmente!
Qualche anticipazione:
- Gli oggetti magici avranno MOOOLTA importanza nella trama!
- Farò un piccolo studio sulla magia con la religione... ma niente di noioso, anzi avventuroso semmai (spero che mi venga proprio così [SM=g27827] )
- Harry avrà sicuramente una vita più impegnata! Ed almeno smetterà di invidiare i prefetti [SM=g27830]
detto questo posso anche lasciare a qualche [SM=x117105] oppure potete aspettare che scriva ancora [SM=x117096]

Lo correggo e vi posto il prox cap... GRAZIE ANCORA A VOI TUTTI!!!!!
Anakin Leery
00lunedì 19 luglio 2004 13:28
GRAZIE A TUTTI!!! ANCORA UN ALTRO CAPITOLO!
Capitolo 5: "Amici" : La Vita dei ragazzi
(DUE AVVERTENZE: 1) Da notare che in Inghilterra la maggiore età viene riconsociuta a 16 anni! 2) Il compleanno di Hermione dovrebbe essere a Settembre, secondo JKR!)

Prima di quel fatidico soggiorno in casa Granger Harry non avrebbe mai potuto credere agli aspetti positivi di una vita da babbani. Naturalmente, ogni qualvolta veniva incatenato all'adorabile numero 4, faceva di tutto per informarsi su qualunque cosa del mondo della magia e non aspettava altro se non di poter fuggire da quella stupida, squallida e monotona esistenza. Ma per la prima volta da quando era diventato mago, Harry aveva ricominciato a vivere una normale esistenza babbana assieme ad Hermione. Prima di allora si era chiesto più volte cosa facesse la sua migliore amica quando era nella sua casa, nel mondo normale, e scoprirlo fu proprio una nuova esperienza. Se Hermione era una grande studiosa del mondo magico, pronta ad imparare tutti gli incantesimi ed i distillati che gli mettevi accanto tutto ciò avveniva anche nella vita reale. Hermione sin dal primo giorno gli fece conoscere Londra. E sapeva molto sulla storia di quella città, sui monumenti, sulle piante del lussureggiante giardino botanico; e ancora conosceva le leggende di Tower Bridge e la storia dei gioielli della corona, Buckingham Palace e Piccadilly Circus. Passarono molto in fretta i primi tre giorni, ed i due sembravano più dei turisti in visita alla capitale Inglese piùttosto che giovani maghi in vacanza. Harry era pur sempre libero però di scherzare e chiaccherare con lei, perchè quanto era cambiata la sua amica! Seppur matura, adesso era anche più spigliata, più sciolta nel suo modo di essere, e non sembrava proprio la grande studiosa che Ron aveva sempre chiamato "Secchiona". Mentre passeggiavano nelle vie di Londra, in mezzo a giardinetti pubblici e villette molto agiate, Harry si sentiva quasi orgoglioso di avere al suo fianco un'amica come Hermione. C'era da dire che la ragazza era molto conosciuta: Ron aveva sempre affermato scherzando che nessuno avrebbe mai saputo che vivesse a Londra data la sua mania schizzofrenica di leggere e studiare. Herm, dal canto suo, conosceva molta gente ed aveva molte amicizie, nonchè ragazzi che evidentemente, stravedevano per lei. Molti si giravano al loro passaggio, alcuni ragazzi guardarono Harry invidiosi e poi ancora alcune amiche della ragazza insistettero per farsi presentare al "fustacchione" dai capelli scompigliati. Ed Harry rideva di puro cuore tutte le sere con la sua amica, nella sua stanza, dopo cena, e fino a tardi si intrattenevano ridendo e scherzando persino su quanto potessero essere carini e carine tutta quella massa di amici davvero insoliti per Hermione Granger. Harry dormiva nella stessa stanza con lei, e se all'inizio aveva avuto timore segnalato da un pò di vergogna, Hermione gli aveva detto molto divertita che aveva una stanzetta attigua alla sua camera che era fatta apposta per cambiarsi e vestirsi (un vero e proprio Guardaroba!) e che per lei non ci sarebbero assolutamente stati problemi. Anche Harry si abituò piacevolmente all'idea, poco a poco, e notò quanto straordinario fosse tutto ciò, e quanto gli fosse strano divertirsi così tanto fuori da Hogwarts anche se non era presente la sua oramai famiglia semi-adottiva, i Weasley. Molto spesso arrivavano infatti dei loro gufi: La sig. Weasley che avvertiva, salutava ed altri affettuosi ammonimenti; Ron che stava per esplodere dalla noia e dal traffico costante creatosi a casa sua (dichiarò persino di capire come harry si fosse sentito l'anno prima!) e un paio di volte una lettera mista del Sig. Weasley, Bill, Charlie, Fred e George con cartoline annesse e connesse di saluti. Gli inviti, a quanto pareva, erano stati tutti diramati. Ma non finì certo lì il programma delle vacanze con Hermione: per ben due sere i Granger lo portarono a cena fuori, fra Pub, pizzerie ed anche lunghe passeggiate per i quartieri più trafficati di Londra, di quelli dove i negozi rimangono aperti fino a tardi. Un paio di volte harry ed Hermione fecero anche degli acquisti, e tutto era stato offerto rigorosamente dai Granger, che erano ben riforniti di sterline babbane al contrario di Harry, che dal canto suo aveva scoperto da poco la marca "IN" Babbana della -Lonsdale-, tra cartelle e vestiti vari. Fu così che il "Bambino Sopravvissuto" per ben cinque anni alla vita babbana del numero 4 con vestiti cascanti ritrovò finalmente pace con se stesso grazie ad un abbigliamento che almeno prendeva la sua taglia. In poche parole, Harry scoprì che la vita poteva essere molto bella, intrigante e divertente anche se non avevi bacchette, pozioni, incantesimi oppure manici di scopa accompagnati da oscuri maghi e lotte contro i mangiamorte. Forse solamente una cosa potè in qualche modo far stonare quello splendido soggiorno: il problema che Harry ed Hermione fossero oramai sulla maggiore età, e che i due fossero di sesso opposto. Dopo la storia della camera, altri due eventi in particolare turbarono Harry Potter da un punto di vista degli ormoni, che non si smuovevano dai tempi di Cho. La prima delle due, sicuramente la meno tenace, avvenne verso il giovedì sera. Harry ed Hermione erano appena rientrati dopo un pomeriggio passato giocando sport babbani con gli amici del vicinato ed i due erano fradici di sudore. La signora Granger li salutò allegramente, e da quel suo sguardo harry vide quanto fosse fiera della figlia, felice di avere ospiti in casa e di vedere che si stesse divertendo molto. Ad ogni modo disse:
"Ragazzi eccovi qui! oh santo cielo, ma vi siete letteralmente inzuppati! Oh Harry se vai avanti così scomparirai! ed anche tu Hermy! Mi sa proprio che stasera doppia porzione di lasagne al forno! e.. visto che c'è tempo, perchè non provate l'idromassaggio per darvi una sciacquata? Papà ha riparato il sitema per bene ed adesso funziona da Dio... dai su hermione che io finisco di cucinare!" aveva esclamato infine. Hermione era leggermente arrossita, ma non voleva a quanto pareva darlo vedere.
"Ma mamma... ed harry con il costume come..." incalzò come scusa...
"uno di tuo padre andrà benissimo!" fece lei di rimando "forza e non perdete tempo, i costumi sono dentro l'armadietto di mogano tesoro! Via su!!" disse con un tono che non ammetteva repliche. Harry aveva ascoltato tutto ciò stranizzato... certo, era come se stessero andando a mare, avevano i costumi e si sarebbero goduti un bel bagno rilassante ma... qualcosa si mosse nello stomaco di harry.. come una stretta... e la sensazione era vagamente ( e purtroppo per lui) familiare. Così, un quarto d'ora dopo, harry si era spogliato ed aveva indossato il costume da bagno a calzoncini del signor Granger (che tra l'altro, gli stava benissimo) ed era entrato nella stanza da bagno. Ben presto Harry temette di vedersi uscire fumo dalle orecchie già tra l'altro rosse come quelle del suo migliore amico nei momenti di imbarazzo peggiori. Hermione Granger portava un bikini mozzafiato color grigio perla accompagnato da un bell'accappatoio intonato al colore. Harry cercò di non prestare troppa attenzione al corpo della sua migliore amica, ma dopotutto dovette ammettere di non aver mai visto qualcosa di simile... di cosÏ... "femminile"! E lo stesso dovette succedere alla ragazza vedendo Harry, che quando si voltò non appena ebbe terminato di regolare il getto d'acqua vide il corpo ben rifinito ed oramai adulto di Harry con indosso solo il costume da bagno. Ridacchiando e scherzando per rompere il ghiaccio su chi glielo avesse fatto fare, entrarono nella vasca entrambi e tentarono di rilassarsi. In effetti, il moto di quella mini corrente era un toccasana per tutti i muscoli indolenziti durante il pomeriggio... ed Hermione ben presto attaccò conversazione pur di abbandonare quegli scomodi pensieri nelle loro menti. Un'ora dopo erano usciti decisamente più rilassati da quella vasca, ed anche se harry ed Hermione potevano scorgere a vicenda le sagome dei costumi ora più attillati ai loro corpi non vi fecero più tanto caso, perchè avevano riso proprio mezz'ora prima su tutta quella situazione. E quella sera si complimentarono a vicenda sulle loro "bellezze" con interminabili risate e decisero anche di non prendersela a vergogna, Harry in primis. Ma accadde qualcos'altro quel sabato sera, giorno prima della partenza di harry, giorno prima del suo compleanno, della sua maggiore età. La giornata era trascorsa abbastanza tranquillamente. Quella mattina Harry ed Hermione si ritrovarono a dare un'occhiata alla loro roba di scuola mentre Grattastinchi giocava con una boccetta sferica d'inchiostro lì accanto, e verso l'ora di pranzo un gufo reale con tanto di sigillo internazionale Bulgaro era arrivato apposta per Hermione. Harry tentò diverse volte di stuzzicare la sua amica, ma quella volta la ragazza disse abbastanza seriamente di non voler essere disturbata, e si chiuse in camera fino a pomeriggio. Quando ne uscì più tardi, il gufo era pronto a ricominciare la sua missione, con una lettera pronta e sigillata legata alla zampa e pronta al volo. Harry, che stava guardando la tv satellitare, si voltò a seguire incuriosito hermione che usciva sul terrazzo dalla parte del salotto e faceva planare via il volatile. Solo quando fu dentro e si fu accomodata accanto ad Harry incominciò a parlare:
"Harry... scusami tanto per prima... ma era una lettera che dovevo leggere e scrivere da sola... spero che non te la prenderai troppo..." incominciò imbarazzata.
"Figurati!" disse harry onesto "scusami tu, non avevo capito quanto fosse seria la cosa con Viktor Krum... era sua eh?? Problemi?"
"Beh... ecco... non chiedermelo!" fece lei semi - esasperata "comunque vi saluta tutti... special modo Hary Poktter... quanta fatica fa a scrivere inglese... e dire che... ma lasciamo stare... sai invece a cosa pensavo??" fece lei.
"No cosa?"
"Beh, se casomai ti venisse in mente, domani compi sedici anni!!!!" disse lei euforica "Maggiorenne!!!" continuò come se fosse più il suo compleanno che non quello di Harry.
"Hai ragione!" fece harry spegnendo il televisore e sentendosi molto più coinvolto nella discussione. "Ma se non sbaglio tu li compirai tra un pò no? quel libro sugli incantesimi franco-celti mi pare proprio che lo abbia spedito io a una certa strega matura l'anno scorso... ma se continua così l'anno prossimo ti regalo una trousse di trucchi!" concluse divertito.
Hermione lo guardò con un sopracciglio ironicamente alzato, certamente più tranquilla di quando aveva spedito il gufo. Ma poi continuò seria: "dai Harry, È una cosa importante... non ricordi?? per cominciare da domani basta avvisi nelle lettere di Hogwarts di divieto di magie al di fuori della scuola..." ma Harry non la lasciò finire... sobbalzò di gioia.. dopo quegli avvenimenti, chi aveva più pensato alla fine dei rischi sui processi contro la magia dei minorenni?! da domani non lo sarebbe stato più.. ed esclamò felicemente:
"Evvai!!! Adesso incantesimi sui Dursley a tutto spiano!!!" fece radioso.
"E la sicurezza contro i babbani di non fare le magie di fronte a loro per non violare lo statuto di sicurezza???" fece lei con un'ombra di quello spietato tono severo che per tanto tempo l'aveva posseduta... Le vecchie abitudini sono dure a morire, aveva giustamente afffermato poi il ragazzo... ma lei continuò noncurante:
"Harry, a Privet Drive la magia non si deve utilizzare comunque! Probabilmente alla tana si che potremmo, sotto gli occhi di tutti i maghi e con lo sfarzo del matrimonio, ma nei nostri mondi babbani...mi sa proprio di no!" concluse decisa.
"beh ma stavolta i Dursley non lo sanno davvero! Non si sa mai... potrei anche parlare con Silente..." iniziò harry, prima di ritrovarsi a capire che quel nome gli stava iniziando a creare brutti ricordi... hermione se ne accorse e lo distrasse:
"Beh... ma abbiamo anche altro da fare con la maggiore età!!! Ricordi in che anno siamo? Il sesto! E qui avremo altre materie differenziate, forse alcuni nuovi corsi... alla fine hai davvero scelto Auror?"
"Esattamente!" disse harry deciso. Era il suo lavoro, oramai era chiaro.. insomma, cacciava maghi oscuri da quando aveva undici anni!
"Wow... ti vedo deciso.. a quanto pare Ron invece sembra si sia rassegnato... a una carriera al ministero! Suo sogno nel cassetto sarebbero gli Sport magici, vedremo..." continuò lei.
" E tu Hermione? Non ho ancora capito cosa hai scelto..." fece Harry curioso.
"Indirizzo a cultura classica..." disse hermione un pò imbarazzata "Continuo soprattutto storia della magia, antiche rune, aritmanzia.. ed una buona dose di Incantesimi e trasfigurazione anche! Non so se dovrò continuare cura delle creature magiche però... ma almeno smetto di sicuro Pozioni!" esclamò felice. Harry si rabbuiò.
"Io no... le Pozioni per un Auror sono essenziali... così mi hanno detto un anno fa e inizio ad essere un pò preoccupato... dannati esami del quinto anno..." aveva improvvisamente sentito la voglia di vedere quei suoi voti... di vedere i suoi GUFO.. quanti tra l'altro...
"hmmm..." fece hermione comprendendo al volo la situazione "ma almeno a te Hagrid toccherà di sicuro no? e poi ancora Trasfigurazione, Incantesimi, e smetti Storia della magia ed anche Divinazione credo! Ma di sicuro Difesa contro le arti oscure..." hermione si bloccò e si volse verso Harry prima di scoprire che anche lui la stava guardando con lo stesso sguardo significativo.
"Chi quest'anno?" pronunciò harry con aria curiosa ed un pò solenne.
"Se solo assomiglia anche un minimo alla vecchia rospa Umbridge..." incominciò hermione.
"Non finire una frase del genere!!! Ho ancora un paio di quelle cicatrici su quelle scemenze di "Non devo dire bugie" ed il ricordo della sua presidenza ad hogwarts mi fa ancora tremare!" sbottò Harry. Solo il nome evidentemente faceva riaffiorare un pò di quella rabbia che era stata sua compagnia per cosÏ tanto tempo al quinto anno.
"ok ok calmati... Silente ha di nuovo il controllo di tutta la scuola e l'inquisitore supremo con tutti i suoi decreti è stato abrogato... e meno male!!! Chissà chi potrebbe esserci quest'anno.."
"Boh!" ammise harry con una alzata di spalle. "Stiamo davvero crescendo hermione..." disse Harry quasi preoccupato.
"coraggio vecchio harry, la vita va avanti!" disse hermione imitando a perfezione la voce di un vecchio lupo di mare che parla al suo compagno marinaio "cambiamoci in cambusa e prepariamoci ad uscire che stasera possiamo restare fuori fino a che la luna sarà alta nel cielo e le campane suoneranno i dodici rintocchi..." imitò fino alla fine.
"Davvero?? così tardi?" fece lui sorpreso.
"Ma certo tonto, 16 anni non si fanno mica tutti i giorni!" esclamò lei un pò spazientita. "Andiamo dai!" e lo trascinò via dal comodo divano.
Ma fu quella sera che accadde il secondo evento che stonò decisamente per la seconda volta, anzi, che stravolse il ritmo con fare irruente. E quella sera harry potè rendersi conto dei primi rapporti di un ragazzo adulto, che oramai doveva essere responsabile, crescere ed affrontare ancora una volta nuove tappe della vita.

******************************************

Era stata anche quella una serata meravigliosa: ristorantino sulla baia con i Granger, e dopo, alle 9 e 3/4 i coniugi avevano finalmente deciso di lasciare libero sfogo alla loro maturità lasciandoli uscire palesemente da soli, loro due e i loro amici, fino a dopo mezzanotte. Per ogni evenienza mago e strega portavano entrambi le loro bacchette; il vecchio cavillo del grave pericolo bastava a rendere possibile un utilizzo della magia a scopo di difesa in caso si fossero cacciati in guai seri. Ma tutto ciò non avvenne. Harry ed Hermione si divertirono un mondo dentro un pub a Piccadilly assieme ai soliti amici ed in molti cantarono in anticipo gli auguri ad un timido e felice harry, che mai si sarebbe aspettato (ne aveva tra l'altro veduto) una scena d'affetto, gentilezza ed amicizia di tali proporzioni (e da così tanta gente!). Ebbe anche il privilegio di assaggiare vera birra, e non solo la dolce Burrobirra che beveva periodicamente nel mondo dei maghi, e assoporò per le prime volte nella sua vita la felicità di essere un ragazzo, un adolescente in prossimità della maggiore età. Quando alla fine della serata gli amici si separarono, mancava ancora una mezz'oretta alle 12. E per essere certi che la promessa dell'uscita oltre mezzanotte fosse mantenuta, Hermione decise di portare Harry a passeggio per i moli del Tamigi, dalle parti di Tower Bridge. Era una notte incredibilmente stellata e c'era inoltre la luna piena. Quella notte Harry portava un completo decisamente alla moda, sportivo ed elegante, nonchè a maniche corte, mentre Hermione indossava una gonna con un top rosa, e piegata sul braccio stava una giacchetta leggera color panna che si abbinava alle scarpe a sandalo con i lacci alle caviglie. A vederli da lontano si sarebbe potuto dire che fossero una romantica coppietta, ma sapevano che non era così. Loro lo sapevano. E quando trovarono una panchina fu desiderio proprio di Hermione di potersi sedere. A distanza si intravedeva anche il Big Bang, che con il suo orologio segnalava quanto tempo mancasse effettivamente allo scoccare della mezzanotte. Seduti lì, vicini, ebbri di felicità e reduci di quella splendida serata, come due babbani qualunque che vivono la loro vita, prossimi agli ultimi anni del loro liceo privato ed in procinto per il college. Era davvero tutto perfetto, e quando Hermione stanca con gesto affettuoso gli si appoggiò sulla spalla Harry, più per istinto maschile che per altro non potè fare a meno di allungare le braccia e di passarne uno attorno alla ragazza. Era come un incantesimo... anzi no, era proprio l'opposto... una vita fuori dal normale che ad harry pareva proprio fosse stato impossibile distinguere... ma ci stava vivendo dentro, con hermione, la sua solita, vecchia, cara migliore... harry interruppe quel pensiero. Era ancora davvero solo la sua migliore amica? Erano lì, abbracciati, su quella panchina in quella notte stellata, mentre si stendeva Londra davanti a loro e la luna era incredibilmente piena... e una coppietta nella panchina accanto alla loro si baciava appassionatamente. La mente di Harry galoppava... era davvero lui, ancora lui... il ragazzo che aveva passato anni a studiare magia e stregoneria, a combattere il male, a preoccuparsi di questo e di quello.. di tutte le angosce della sua vita... ed ora era lì, con una ragazza accanto, con in mente il pensiero che forse avrebbe dovuto essere con Hermione... essere in una maniera molto più intima, mentre il cuore ricordava una sensazione del genere vissuta in una sala da tè, un anno prima, con una cercatrice di corvonero... un'altra coppia che si baciava, e lui lì, fermo, immobile... Poteva lasciare tutto com'era, oppure poteva davvero rischiare... cambiare le sorti di tutto... stravolgere 5 anni di amicizia interi... e la mezzanotte era molto vicina. Hermione era accoccolata su di lui, ed harry avrebbe pagato tutto, tutta la sua camera alla Gringott per poter capire cosa pensava lei... Hermione Granger, l'amica secchiona con i denti da castoro del primo anno... ed ora una splendida ragazza al suo fianco...

Fa che si blocchi il tempo... un momento magico che non finisca mai... mi basta... è fantastico... è la sensazione di vivere...

Tutti questi pensieri attraversavano la mente del ragazzo... ma la lancetta dei minuti era puntualissima: Mezzanotte stava cominciando a battere i suoi rintocchi... era maggiorenne... era sedicenne... era lì con hermione... e la ragazza voltò la testa lentamente...
"Buon compleanno Harry!" sussurrò hermione dolcemente... come se si fosse appena svegliata, candida e tranquilla. Ma adesso erano faccia a faccia, così vicini... Hermione inizialmente gli aveva dato un bacio sulla guancia, ma poi era rimasta cosÏ vicina...


Era successo. Lo aveva fatto... aveva stravolto le cose.. inizialmente era rimasta anche lei affascinata dal gesto, era rimasta in quella maniera... ma finito il bacio si era svegliata con un sobbalzo così orrendo da fare credere che un dissennatore fosse da quelle parti!! Era assolutamente senza parole, sconvolta, guardò harry tentando di dire qualcosa, ma non riuscì a dire niente. Si alzò in piedi e si appoggiò alla ringhiera a guardare il fiume nervosa, ed harry vide che tremava per ciò che aveva fatto. harry stesso si diede del deficente non appena rinsavì abbastanza da rendersi conto. Amici da una vita... avventure insieme a non finire... come aveva potuto??! Proprio nel giorno del suo compleanno avrebbe dovuto rovinare, o peggio perdere un'amicizia a lui così importante, e di sicuro non si trattava di compiti... si avvicinò anche lui alla ringhiera, nervoso e spaventato.
"....Her..Hermione?" disse piano
La ragazza esplose in un impeto incredibile, Harry non seppe dire se fosse o no sul punto di piangere.
"Come hai potuto?! Come ho potuto?! Come abbiamo potuto?! Noi... così tanto.. tutto questo...ed i cinque anni.... e Ron... ed Io invece... oh no.. non è possibile..."
"Ron, cosa c'entra Ron?" chiese harry. Fu più forte di lui, capire che diavolo c'entrasse in quel momento Ronald Weasley.
"Non c'entra Ron ora, harry... capisci quello che io e tu, amici da una vita... è troppo, è solo... è un incubo... non avrei mai dovuto... ma tu sei diventato dannatamente carino ed adesso capisco quell'oca di Cho... oh ma io non posso..." harry rimase paralizzato non sapendo cosa dire: dannatamente carino?! Capire Cho???
"No Harry... no... è un incubo.. non voglio..." il resto delle parole gli morirono in gola... alla fine, la dura, tenace Hermione era caduta sotto l'effetto di un bacio.. ma adesso toccava ad Harry riprendere in mano la situazione. Era o non era un adulto da ben... Cinque minuti? La strinse a se con fare deciso e semplicemente fece l'unica cosa che poteva fare per risolvere il declino di quella dannata situazione...
"basta così..." gli sussurrò piano tutto il tempo "non c'è bisogno di innervosirsi tanto... È stato solo un bacio.. uno stupido bacio... non contava niente, fai conto che sia un regalo extra di compleanno oltre a quello straordinario zainetto con il leone Lons...lons-coso che mi aspetta a casa tua... shh.. tranquilla... saremo sempre amici e nient'altro... te lo prometto... adesso basta.. non piangere..."
Evidentemente anche se solo da pochi minuti la maturità era iniziata a penetrare nelle ossa, nella carne e nello spirito di harry... da dove venivano quelle belle parole?? Quelle parole mature, di sacrificio per un qualcosa che non dovrà mai esistere e che poteva essere splendido??? harry non lo capiva, ma sapeva di averle dette, e di averle usate bene perchè consolarono.. Hermione. Si strinse forte a lui e lo ringraziò mille e mille volte sotto voce... lo ringraziò di quella sua amicizia... lo ringraziò di non averla tradita proprio in quel momento... e fu cosÏ che harry stringendola ancora a se la portò a casa andando via da quel magico molo, mentre proprio la coppietta di prima li stava osservando con tanto d'occhi.

Ed una volta a casa Granger harry aprì il cancelletto e poi ancora portoncino e porta d'ingresso, fino a condurre una stanca, stremata Hermione nel suo letto, dove assieme a lei si coricò vestito e stringendole la mano le continuava a ricordare di non preoccuparsi,
erano e sarebbero stati solo e per sempre "Amici".






Charly Potter
00lunedì 19 luglio 2004 20:11
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Bellissimooooooooooooooooooooo[SM=g27836] [SM=g27836] [SM=g27836] [SM=g27836]

Vorrei che fosse così veramente l'inizio del sesto libro[SM=g27836] [SM=g27836] [SM=g27836] [SM=g27836] [SM=g27827]

:rollin:
Anakin Leery
00martedì 20 luglio 2004 12:38
Ne sono lusingato [SM=g27811] ! ma penso ke JK abbia altre idee in testa... [SM=g27828] aspetto qualche altro commentino e poi posto il 6° capitolo... che mi è venuto bello LUNGOOOOOO... [SM=x117096]
Alfa87
00martedì 20 luglio 2004 23:47

Fa che si blocchi il tempo... un momento magico che non finisca mai... mi basta... è fantastico... è la sensazione di vivere...


*Alfa non si trattiene[SM=g27819] *
BUUUUUUUUUUUAAAAAAAHH!!!!!![SM=x117103] [SM=x117103] [SM=x117103]
*Alfa ha troppi ricordi (tsè magari[SM=g27829])*
BELLISSIMA!!!!!!![SM=x117091] [SM=x117091] [SM=x117091] [SM=x117091] [SM=x117091] [SM=x117091]
Anakin Leery
00mercoledì 21 luglio 2004 19:41
Vedo che voi, Charly ed Alfa, siete i miei lettori più accaniti![SM=g27828]

Di questo vi ringrazio moltissimo spero che vi piacerà il sesto capitolo, anche se solo per voi, so che a qualcuno potrò narrare la mia storia!!!![SM=x117096]

Let's go!!!!! [SM=x117088]
Ronal18
00giovedì 22 luglio 2004 00:02
Ciao any penso che la tua ff sia davvero caruccia[SM=x117091] continua perchè comincia ad appassionarmi, io sono un divoratore di ff e mi gusta una cifra leggere quelle degli altri mi faccio venire gli ochhi rossi a forza di leggere[SM=g27834] .
Ora aspetto il seguito e continua così[SM=x117098]

P.S.spero che divernteremo amici ciao[SM=x117098] [SM=x117102]
Ronal18
00giovedì 22 luglio 2004 00:12
Ho finito di leggere il capitolo cinque adesso e [SM=x117103] [SM=x117103] [SM=x117103] che cosa commovente decidere tra un amore e[SM=x117090] un amicizia[SM=g27836] povero Harry l'amicizia che lo legha ad Herm lo ha trattenuto anche se l'ama....povero harry[SM=x117103] [SM=x117103] [SM=x117103] ....datemi un fazzoletto ho allago il forum[SM=x117103] [SM=x117103] .... non riesco a spegnere il rubinetto[SM=x117103] [SM=x117103] ...Help
Anakin Leery
00giovedì 22 luglio 2004 17:48
Fortemente lusingato Ronall [SM=g27811]
Spero davvero di poter fare amicizia e di continuare ad appassionarti... xkè le sorprese prometto che ci saranno [SM=g27828]
o almeno spero che vi piaceranno!!![SM=g27835]

Correggo e posto il sesto, che alla fine ho spaccato in due capitoli (quindi ho pronto anche il settimo!) e finalmente mi posso dedicare alla stesura di questo benedetto matrimonio!!!![SM=x117096]
Ronal18
00giovedì 22 luglio 2004 18:12
Ok allora aspetto il sestoe settimo cap....scusa se faccio publicità ma visto che sei bravo a fare le ff dopo se non ce hai da fa guarda un po la mia[SM=g27822] ....quella che ho postato da poco ok.... CONTINUA [SM=x117091] [SM=x117091]
Anakin Leery
00giovedì 22 luglio 2004 18:49
Capitolo 6!!!! Grazie anche a te Ronall!!!!
Capitolo 6: Il sorprendente Ritorno alla Tana

La notte passò molto velocemente, ed Harry, sebbene ricordasse di aver chiuso un attimo gli occhi alle 2 di notte si ritrovò ad aprirli all’alba. Rimase lì, disteso sul letto, a vedere la luce del giorno che si inoltrava nella stanza. Vide anche Hermione. Erano entrambi ancora vestiti e lei era addormentata appoggiata sulla sua spalla, ma adesso era serena, tranquilla, rilassata anche se ancora dava a vedere di aver pianto. Harry rimase a guardarla con un mezzo sorriso: si stava ancora chiedendo se si fosse ubriacato a tal punto da fargli immaginare tutta quella storia. Ma non avvertiva il minimo malessere, e quindi era chiaro come tutto ciò era successo per davvero. Oggi era il giorno del suo sedicesimo compleanno, e proprio allo scoccare di quell’importante giorno aveva baciato la sua migliore amica.. ma sentì che quella nottata era stata qualcosa di anormale, come un incantesimo imprevisto che esplode in tutta la sua armonia, la sua perfezione, ma anche il suo impeto. La verità però era che tutto ciò apparteneva ad un grosso errore; Hermione lo aveva detto, non potevano... dopo tutto quel tempo... e poi aveva anche menzionato Ron... Harry si chiese ancora una volta cosa diamine c’entrasse il suo migliore amico.. e nella penombra della sua stanza iniziò a riflettere su un certo comportamento dei suoi due migliori amici al Ballo del Ceppo.. e se essi fossero stati in procinto... e se lui avesse interrotto un idillio tra loro.. ma era stato solo un bacio, glielo aveva detto lui stesso... ebbri di divertimento si erano lasciati andare, quella luna, quel panorama... quella mezzanotte fatidica... Non doveva più prendersela.. in fondo, se avessero continuato, in che razza di maniera sarebbe andata a finire? Spiegarlo a Ronald sarebbe stato il guaio peggiore.. Harry rifletté ancora... era dal 4° anno che aveva capito quanto il ragazzo fosse cotto della loro amica... lei stessa gli aveva chiesto solo e unicamente la sua preziosa amicizia..
Iniziò a sentire i primi rumori di movimento in casa... i Granger si stavano alzando...
Eppure era stata una bella avventura, pensò ancora Harry. Aveva vissuto come un babbano, senza sentire il bisogno della magia, comportandosi come un Teenager normalissimo e vivendo come un normale essere umano, senza l’ombra del dolore, della frustrazione, della perdita di chiunque ti é caro... Harry in quel momento iniziò a sentire un pò di malinconia.. gli tornarono alla mente i primi giorni a Privet Drive, quando aveva sofferto tremendamente, tentando in tutti i modi di ricacciare indietro le lacrime e dicendo a se stesso di essere forte, di non cedere alla debolezza del dolore... ma ancora una volta pregò il suo animo con tutte le sue forze di respingere tutto questo. Si rigirò nel letto stando attento a non disturbare Hermione, e vide Edvige che dormiva nella sua gabbia, che da quando si trovava in casa Granger era sempre stata aperta e pronta a fargli spiccare il volo. Era stata fuori per il primo periodo in cui Harry era arrivato a casa Granger e da allora aveva fatto molti viaggetti in giro per Londra per visitare meglio quel territorio. Harry la vide mentre spostava la testa sotto l'ala, forse per proteggersi gli occhi dalla luce del mattino e dormire ancora un pò... Dopotutto, avrebbe potuto dormicchiare anche lui ancora un pò... non avrebbero mica dovuto alzarsi presto obbligatoriamente come per il 1° settembre... le palpebre gli si chiusero pian piano...
E la signora Granger aprì in quel momento (in maniera molto energica) la porta della stanzetta. Sebbene avesse all'inizio espresso le sue preoccupazioni al marito per l'idea del lasciarli dormire nello stesso posto, la madre di Hermione si era dovuta ricredere dopo poco tempo. Harry era un ragazzo perfettamente a posto, e lei stessa si era incredibilmente ritrovata a pensare al ragazzo come al compagno ideale della sua piccola streghetta. Per questo quel mattino, quando aprì la porta e li trovò mano nella mano, nello stesso letto che dormivano insieme teneramente abbracciati, Mrs. Granger emise un gridolino di gioia.
"Oh ragazzi... scusatemi tanto... ma é ora di alzarsi piccoli... ehm... ragazzi.. su su forza é mattino, la Tana vi aspetta ed avrete molto di cui parlare..." scaraventò queste parole con foga, mentre faceva finta di ordinare un cassetto lì vicino e annunciava la colazione di lì a poco fiondandosi fuori dalla stanza. Dal canto loro, i ragazzi avevano avuto ben altre reazioni. Harry Potter non si era mai vergognato tanto in vita sua, e si sentì arrossire in un maniera tale che anche se la sig Granger li avesse trovati a baciarsi si sarebbe sentito così maledettamente in imbarazzo. Hermione, d'altra parte, si alzò lentamente e tranquillamente, stropicciandosi gli occhi con una mano e non accorgendosi affatto di avere l'altra ancora unita a quella di un Harry rosso come la luce del sole al tramonto. Solo quando si ficcò la mano di harry nell'occhio insieme alla sua in un gesto da dormiveglia si accorse di tutto il resto.
"Scusa!" disse anche lei prossima alla tinta porporina e togliendo la mano dalla sua. Harry sentì il palmo sudato e le dita ad un tratto fredde... erano state strette a quelle di Hermione per tutta la notte dopotutto.
"Di niente... Hermione... tua madre... ci ha visti... ehm..." incominciò Harry, ma quando non riuscì a continuare rispose alzando la mano verso la curiosa amica che ancora non aveva afferrato il significato delle parole. Ma lo capì molto velocemente, e di sicuro quello fu uno shock per lei. Si alzò come un fulmine, gli disse di vestirsi per primo e di non preoccuparsi, che avrebbe pensato lei a parlare con i suoi. Chiedendosi come mai avrebbe potuto uscire da quella cameretta ed andare a fare colazione, Harry si diede una lavata nel bagno affiancato alla stanzetta e si vestì lentamente. Con passi di piombo, entrò in cucina dieci minuti più tardi. La colazione era senz'altro più robusta delle altre mattine nell'attico, ed Hermione stava concludendo un'animata conversazione con sua madre proprio in quel momento:
"... Perciò promettimi che non penserai nulla di male, ti ho spiegato tutto ok?" finì Hermione agitata.
"Daccordo, daccordo... ma tesoro ti sei scatenata troppo! Io non avrei avuto nulla in contrario se..." accennò la sig. Granger con un largo sorriso.
"NON finire quella frase! Siamo d'accordo, quindi Basta!! Harry, scusami, ho già preso un pò di roba mentre ti vestivi... facciamo a cambio, pensa a mangiare che io volo a sistemarmi... sono ancora con questi vestiti addosso..". e detto questo uscì dalla stanza. Harry si girò lentamente... immaginò di guardare la madre della sua amica mentre in sottofondo risuonava un organo spaventoso ed uno sguardo omicida... ma ciò non avvenne. Quella donna era anzi lo specchio della felicità vivente ed harry ne immaginava il motivo. Si sedette comunque a tavola e cominciò a mangiare, proprio mentre il signor Granger entrava con un abbigliamento decisamente più sportivo della settimana prima nella cucina. Dopotutto le ore prima delle partenza furono abbastanza tranquille, anche se lo sguardo gioioso della madre di Hermione scintillò più volte in direzione di Harry. Deciso a non pensarci più di tanto, sistemò le ultime cose nel suo baule e ripulì la gabbia di Edvige, pronto a portare tutto di sotto insieme alla ragazza, che stava sistemando Grattastinchi nel famoso cesto che usava tutti gli anni per portarlo in giro e aveva il baule accanto ai suoi piedi. Alla fine, con un pretesto, Hermione ed Harry riuscirono ad allontanarsi dall'attico scendendo per primi nel giardino della villetta ed aspettando i signori Granger per partire. Si sedettero sulla panchina accanto ai gelsomini e alle rose dello splendido cortile ed Harry percepì subito un senso di disagio a stare seduto accanto ad Hermione, ma fu lei che gli rivolse la parola con fare deciso:
"Allora... quello che é successo ieri... é successo, giusto?" disse un pò confusa ma ancora con quel preciso tono di determinazione.
"Beh... si... Hermione, tranquilla... dobbiamo solo smetterla di pensarci..." azzardò Harry "ok... non sarà esattamente la cosa più facile del mondo ma... abbiamo affrontato Voldemort così tante di quelle volte da sapere come non ci si debba perdere in stupidaggini!" disse deciso.
"Così per te ieri é stata solo una stupidaggine?" disse lei con una voce fredda e leggermente incrinata.
Fa che non pianga... si ritrovò a pensare Harry.
"No Hermione... non lo é stato... anzi é stata una delle esperienze più emozionanti della mia vita... anche di più che con Cho..."
"Evidentemente quella gallina non era ai miei livelli!" scherzò hermione pesantemente sollevata.
"Forse no..." sorrise Harry a sua volta "Beh... mi riferivo a questo, ad oggi, al futuro... é inutile rovinarsi per colpa di un bel ricordo capitato in un brutto momento non credi?! Tutto quello che ci resta da fare é riessere Harry ed Hermione... ok, forse un pò più 'Intimi'..." e qui Hermione fece un altro sorriso pieno di graditudine e sollievo "ma la nostra amicizia non ne uscirà provata... ce ne sono capitate tante al nostro trio... facciamo finta che questa sia stata un ennesima avventura... ma solo io e te... come al terzo anno, non fu facile salvare quei due vero?" disse Harry. Il paragone era adatto, ma il soggetto terribile per la mente.
"Si é vero... ricordo ancora come rimase Sirius quando ci vide in groppa a..." ma tacque all'istante. Harry contrasse per un attimo il volto come se qualche malessere lo avesse lievemente colpito, ed Hermione Granger divenne parecchio nervosa. Harry per fortuna si trovò preparato:
"Lascia perdere. Non ti preoccupare. Ho tirato fuori io l'argomento... non fare quella faccia" gli disse lentamente.
"Fa male vero?" chiese semplicemente Hermione.
"Molto" rispose Harry... ma quello non era ne il luogo, ne il momento... non ancora. "Ma non importa, cambiamo discorso e basta... ti chiedo solo questo..." gli disse, mentre dentro di lui c'era ancora quella rabbia che veniva domata per l'ennesima volta dal suo IO cosciente, come un domatore che con la frusta costringe la tigre in gabbia.
Per fortuna, in quel momento, i Granger scesero, e ben presto si ritrovarono tutti in macchina, pronti a partire ed a lasciare quel posto, quella magnifica villetta che tanto per Harry era stata un'esperienza parallela...

*********************************************

"Ottery St. Catchpole Nord.. accidenti, stanno davvero fuori mano... ma se ce l'avevamo fatta tempo fa con quella monovolume, il mio 4x4 da vero gioiellino dell'automobilistica reggerà con le sospensioni in titanio..." commentò il Sig Granger, mentre si avvicinava l'ora di pranzo ed il piccolo paesino con i territori della famiglia di Ron si avvicinavano sempre più. Il padre di Hermione era un appassionato, ed Hermione gli aveva già raccontato di quella volta che avevano accompagnato Hermione alla Tana al secondo anno con la loro vecchia monovolume (al quarto anche lei aveva utilizzato un caminetto con la polvere volante... ma almeno il suo non era murato!) e le sospensioni in quel tratto di strada sterrato erano letteralmente partite. I granger erano rimasti a pranzo dai Weasley, e lo stesso padre dei rossi fece un incantesimo sulle sospensioni per rimetterle a posto il pomeriggio seguente. In quel periodo Arthur Weasley si intendeva molto di macchine... ed a Harry venne in mente una certa Ford Anglia...
Ma adesso Mr. Granger era pronto a ripercorrere quel rally con un mezzo adatto a resistere persino ad Indianapolis... e ce l'avrebbe fatta! Esclusi da quella prova di coraggio erano però i due ragazzi, che invece stavano discutendo tranquillamente sui sedili di dietro... Harry si ritrovò ad apprezzare il discorso di Hermione sul matrimonio dei maghi adesso che non era più con la fretta di lasciare la sua adorabile residenza estiva; ed adesso hermione stava facendo notare ad Harry un dettaglio molto curioso:
"Beh, certo che i weasley hanno fatto centro, sai Harry? Ne ricaveranno molto e molti regali da tutto questo..." disse Hermione ridacchiando forte...
"Perché dici questo?" fece Harry di rimando incuriosito...
"Ho notato sulla lettera che mi hai fatto vedere della Sig. Molly che, come nella mia... non vuole assolutamente che facciamo regali... mettendo però nome, via e titolo lista nozze nelle lettere..." concluse divertita..
"Mi sembri Malfoy!" disse Harry ridendo: ovviamente, Hermione non parlava sul serio... anzi, forse voleva solo ricordare il suo caro nemico di sempre...
"A proposito di purosangue!" rammentò Hermione "Sarei davvero curiosa di sapere il caro vecchio Draco come sta! Papino Lucius sarà ancora in cella... no??"
"Sai che era parecchio che non ci facevo caso?" ammise Harry onestamente "Credo proprio che non se la stia passando molto bene, a quanto pare... ma davvero ben gli sta... dopo la storia del gruppo dei cagnolini della Umbridge... mi da ancora il sangue alla testa!" disse il ragazzo accolorandosi.
"Calmati! Ogni volta che pensi alla Umbridge ti vengono le vampate! In questo momento sarà al S. Mungo... chissà che bella compagnia starà facendo al vecchio Allock!" rispose Hermione divertita. Ad Harry l'idea piacque molto.
"Cambiando discorso... non ti senti un pò emozionato?" chiese ancora Hermione maliziosa.
"Per cosa?"
"Beh... rivedrai la tua ex rivale del tremaghi... la mezza Veela... Fleur Delacoeur!" esclamò lei.
"Ah! Beh... si... insomma, quando ho ricevuto la lettera non credevo ai miei occhi... ma poi mi sono ricordato di Fred, George, e la storia dell' ameliorare il suo anglese... ed ho capito che in fondo... fortunato Bill! E di Percy cosa ne pensi??" fece Harry di rimando.
"Tutto il più scusante possibile!" esclamò la ragazza toccando a lei stavolta di surriscaldarsi "Se non chiede scusa a tutti noi per tutto quello schifo dell'anno scorso... a te poi mi aspetto faccia un baciamano davanti a tutti il giorno del matrimonio!!!"
"Su dai... " incominciò Harry, che in verità avvertiva quella prospettiva come molto piacevole "Non esageriamo... non l'ho mai tanto preso sul serio... ehi stiamo arrivando!" Il ragazzo lo poté affermare dagli sbalzi ammortizzati che indicavano la stradina che portava alla Tana.
E cinque minuti dopo la magica casa che tanto spesso lo aveva ospitato, rendendolo uno della famiglia a tutti gli effetti, si stagliò sulla strada. Ma harry la vide sin da lontano molto più trafficata: un tendone enorme si stagliava accanto alla Tana, come un campo base militare vecchio stile, e un gran via vai di gente si distingueva già che entrava e usciva, taluno con dei fiori in mano, qualche altro con un assaggio di dolci oppure con un menù rilegato.
"Benvenuti alla Tana!" riuscì a pronunciare solenne hermione.

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Scesero dal fuoristrada all'inizio del cortiletto ed Harry si accorse che quella vista da lontano non era solo confusione: era un putiferio! gente dappertutto, gli animali di casa weasley chiusi in un recinto che si lamentavano; persone che parlavano francese da tutte le parti ed altrettante con i capelli rossi che possedevano molti accenti diversi, ma tutti inglesi per fortuna. Di fronte a tutto ciò i Granger si sentirono spaesati come non mai, e persino i due giovani maghi restarono ipnotizzati.
"Eeeeeehiiiiiiiii!!!!!" urlò qualcuno in mezzo a tutta quella calca. qualcuno molto alto, dinoccolato, con i capelli rossi ed un naso lentigginoso. Quel qualcuno era Ronald Ron Weasley.
"Era tempo che arrivaste!" gli disse oramai vicino a loro. Harry ed hermione si stupirono molto: da vicino, Ron superava di tutta la fronte il suo amico, ed in quanto ad hermione, forse poco meno di tutta la testa.
"hai intenzione di giocare nell'Nba, amico? la statura ce l'hai..." gli disse Harry dandogli il cinque con un gran sorriso sulle labbra
"No grazie! Mi basta il ruolo di portiere di quidditch!" esclamò Ron. Si vedeva che era molto felice di essere di nuovo con i suoi amici.
"Perché weasley é il nostro re..." intonò Hermione molto scherzosamente, e per fortuna Ron raccolse l'umorismo, fece un gran sorriso e salutò anche l'amica raggiante.
Ron incominciò a far strada a tutto il gruppo spiegando mano a mano:
"E' un macello totale da una settimana ormai... quel tendone é il luogo dove ospitiamo le nostre famiglie, tutti i Weasley d'Inghilterra ed i Delacour di Francia e Corsica inclusa. Siamo e sono veramente tanti... casa nostra non é mai stata così incredibile... gente che viene e va... tutti i negozi, i menù, le liste e le ordinazioni... persino le prove del vestito! stavo dando di matto... Fred e George vengono alcune volte... ma anche loro ora si stanno dando da fare..."
"Fred e george? Wow! Come gli vanno gli affari?" chiese Harry.
"E secondo te questo doppio matrimonio come lo organizzavamo se non con il loro aiuto?! Guadagnano soldi a palate Harry, e la loro fama si inizia a sentire anche fuori dal Regno Unito... hanno fatto restaurare la Tana quando siamo tornati a casa... ed ora c'é tutto questo trambusto!! Mia madre é agitata come non mai, ma felice... mio padre é l'orgoglio in persona... tutti felici per il ritorno di Percy..." mentre parlavano erano alla fin fine quasi arrivati all'interno della casa...
"Allora, come va con il fratello ritrovato?" chiese ironicamente Hermione
"Onestamente, non é che me ne freghi tanto... saluti, abbracci... scusa promesse per Harry... tengo di più a Bill..." disse con strana aria sognante...
"A tuo fratello o a suo moglie, Ronald?" fece maliziosa Hermione.
Ron cadde dalle nuvole, ma non se la prese più di tanto. Erano appena entrati in casa, che già la cascata dei saluti e dei benvenuti era cominciata a farsi sentire.
"HARRY CARO! HERMY!" la sig. Weasley corse piena di gioia ad abbracciare stretti stretti i due, che soffocarono molto presto... "Oh che gioia rivedervi... oh, signori Granger, prego, accomodatevi... oh sono così felice come non lo ero da molto... Figgy é già qui sai Harry... mi sta dando una mano... abbiamo molto di cui parlare... ma le spose aspettano, con i loro vestiti... ci vediamo dopo..."e corse su per le scale con delle forbici in mano.
"Non vi ha fatto aprir bocca, come fa spesso di questi tempi..." sentenziò divertito Ron. "Venite, vi faccio rivedere gli altri!" passarono dal salotto, dalla cucina e dalla sala da pranzo e in ciascuna c'era almeno un gruppetto di persone indaffarato a fare qualcosa... e fuori in giardino, c'erano un pò tutti. Ma ciò che era il meglio, era lo striscione che tutte quelle persone a lui care stavano attaccando: "Happy Birthday, Harry Potter, Our Adult sixteen Boy!". Ed Harry vide i gemelli, Fred e George, che lo salutavano allegramente vestiti con tuniche da mago davvero riccamente decorate, Ginny weasley con Lupin e Tonks raggianti, Mundungus... Bill, Charlie, Percy... ed ancora molti dell'ordine della fenice... Malocchio Moody, che stava proprio per bere dalla sua personale fiaschetta... Kingsley... tutte quelle persone che aveva fantasticato di rivedere... erano tutte lì, pronte a fargli la festa e ad acclamarlo... perché quella sera avrebbero davvero festeggiato il suo compleanno.
"Ciao Harry!"
"Ehilà Potter!"
"Piacere di rivederti, Harry!"
Dovunque si voltasse c'era gioia e serenità... una sensazione benefica per Harry... e furono momenti magici... tutti. Persino quando Percy venne personalmente a chiedergli scusa per tutto quello accaduto l'anno prima. Tutto questo era incredibile... un bellissimo sogno, da cui non vorrei mai più svegliarmi aveva pensato Harry. dieci minuti dopo si ritrovava un bicchiere di limonata fredda nella mano e lo sorseggiava chiaccherando un pò con tutti.. almeno fino a quando Lunastorta non chiese ai ragazzi di andare a chiamare Silente, che era di sopra con le spose... ad harry si smosse lo stomaco.
Così Harry, Hermione e Ron si ritrovarono sulle scale dell'ingresso.
"Finalmente ci siamo rivisti ragazzi... trio al completo!" dichiarò Ron.
"Già.. ma é come essere in un mondo parallelo... anche la Tana é più luminosa..." disse Hermione.
"Tutto questo é super incredibile... e pensare che due mesi prima eravamo in quel periodo di guerriglia... incredibile..." era stato Harry a parlare...
"Tranquillo amico, ti spiegherà tutto Silente, parola del preside! almeno, così a me ha dichiarato..." rispose Ron.
Arrivarono nei pressi della stanza da letto dei Signori Weasley, che già a porta chiusa sembrava essere diventata una boutique della sposa. Ron bussò sonoramente ed una voce familiare, ma con un accento molto migliore disse serenamente "Avaaaanti!". Harry trasalì, riconosceva davvero quella voce. Entrò nella camera a letto, e la prima cosa che vide fu Stoffa. Seta, veli, raso... e tanti strumenti da cucito magici che lavoravano in un angolo da soli. Vicino alla finestra, davanti ad un grande specchio ovale, c'erano quattro o cinque donne tutte affaccendate attorno a due eleganti ragazze in abiti da sposa, due graziosi abiti da sposa prossimi agli ultimi ritocchi indossati da Penelope Light, donna di Percy dai tempi della scuola, e quella splendida ed affascinante creatura che era Fleur Delacour. Con quei bellissimi capelli biondi, il viso divino, il corpo e la carnagione lisci e candidi, bisognava ammettere che Penelope a confronto veniva leggermente oscurata. Ma quando Harry entrò, se Penelope gli aveva rivolto un distratto e cordiale "ciao" Fleur era scappata al suo dovere di "modella" per correre ad abbracciare Harry, che arrossì finsopra la cicatrice.
"Harry Potter, come va? Sono così felisce di vederti... hai visto la novitéà?" evidentemente Bill le aveva dato davvero parecchie lezioni... le parole almeno ora erano collegate ed i verbi coniugati... magari solo alcune cadenze nelle parole la tradivano sul fatto che fosse una francese. Di sicuro, era felice.
"E que nous... che abbiamo qui? oh, la signorina Gransger... un piascere rivederla... ed il mio piccolo... cognatino..." concluse chinandosi a carezzare Ron, che in effetti sarebbe presto diventato il cognato della ex studentessa di BeauxBatons, in quanto fratello di Bill. Ron era estasiato. Harry salutò anche Arabella Figg che doveva proprio essersi ambientata presto, ed in quel momento stava aiutando quelle che sembravano essere le madri di Penelope e di Fleur... la signora Weasley era invece assieme ad una ragazza che a quanto pareva, doveva essere qualche assistente di Madama McClan che si intendeva di abiti.
La situazione parve così ingarbugliata nei veli e nella seta che Hermione chiese subito dove fosse il loro preside. A quanto pareva, si era recato in soffitta, con Caramell, Arthur Weasley ed anche Hagrid in persona per discutere di qualcosa di importante... ed a quel punto i tre uscirono "dall'atelier".
"Ron" disse Hermione un pizzico risentita dalla faccia imbabambolata del rosso "ricordati che oramai é una tua parente!" .
"Si ma cosa costa sognare?!" disse il ragazzo estasiato "in quanto parente, l'avremo spessissimo qui a Londra ed almeno potrei anche farmi... cocc.. consigliare..."
"Coccolare??? stavi davvero dicendo..." Hermione stava semplicemente infiammandosi. Harry lo notò, e per un attimo tornò alla nottata prima... ma il pensiero di una riunione di Silente nella soffitta della Tana fu più forte per Harry, e svegliati i due prima che potessero battibeccare, li tirò di sopra. Fuori dalla stanza si udivano strani rumori, e i tre si incuriosirono molto.
"Pensate che stia accadendo qualcosa?" Ron era preoccupato.
"No Ron... questi sono rumori magici... ascolta..." e difatti erano delle vere scintille e delle risacche di onde magiche che scintillavano con il loro suono cristallino nella stanza.
"Dovremmo entrare davvero?" chiese ron adesso timoroso...
"Si! voglio vedere che stanno combinando... adesso é un mio diritto!" proclamò Harry, e prima che qualcun'altro potesse aggiungere altro, aprì la porta della soffitta.
Lo spettacolo era stranissimo. Arthur Weasley, Hagrid e Caramell erano messi proprio accanto alla porta dell'ingresso, rivolti con attenzione proprio verso Albus Silente, in una sfavillante tunica dai colori vivaci, con la barba bianca come la neve ed un grosso libro che levitava accanto a Silente... Candele Rosse e blu si stagliavano a terra, e disegnato con quello che sembrava gesso un cerchio magico con una stella al centro... Hermione sussurrò qualcosa che suonava davvero come "rito magico" prima che Arthur si voltasse per scoprire i tre ad assistere alla scena...
"e voi tre che ci fate qui?" chiese sorpreso il signor Weasley. "Fuori ragazzi, non mi sembra il caso che stiate a guard..."
"Arthur." la voce di Silente era più profonda, quasi come se fosse in Trance "Lascia stare... adesso loro hanno il diritto di vedere... Harry per primo deve sapere tutto... lasciali guardare..." Il sig Weasley annuì, e tornò al suo posto vicino ad un Hagrid che li salutava allegramente ed ad un caramell imbarazzato alla vista di Harry. I tre fecero un passo avanti. Silente mosse una mano verso di loro... e la porta si richiuse alle loro spalle. Il preside allorà si voltò di nuovo, chiuse gli occhi profondamente e lesse alcune parole dal libro davanti a lui. Harry non capì una sola sillaba, ma vide Hermione aggrottare la fronte. evidentemente, lei capiva. Ad un tratto, le candele tutt'attorno a SIlente presero a levitare, e divennero fiammelle magiche, incredibili alla vista. Iniziarono a ruotare e sembrava che Silente le stesse guidando, da come roteava lentamente le braccia...
"Sta cercando una frequenza..." sussurrò Hermione e Ron la guardò stupefatto...
"Ma tu sai sempre TUTTO?!" gli chiese stupito.
"Shhhhh!" fece Harry.. voleva vedere fino in fondo...
E le candele si fermarono. Come quando si ci sintonizza su una stazione radio. Silente chiuse gli occhi e si concentrò... e delle onde vere e proprie, delle strisce curvilineee sottilissime si diffusero su tutto il pavimento con uno spettacolo davvero sorprendente. Tutti (anche i grandi) guardarono stupefatti quello spettacolo e Silente ad un certo punto cominciò ad annuire... come se stesse vedendo.. e stesse annuendo.
"Hagrid... portami qui il mio blocco degli appunti... ho visto qualcosa di interessante!" disse veloce Silente. Hagrid con passo svelto (e da terremoto) porse a SIlente una piuma di falco ed un agenda per gli appunti al preside che iniziò, seppur ad occhi chiusi, a segnare appunti. dopo circa cinque minuti riconsegnò il blocco al custode delle chiavi.
"Allontanatevi un attimo di un passo.. stacco il collegamento..." annunciò il vecchio. Raccolse le mani incrociando le punte delle dita vide le candele spegnersi a poco a poco fluttuando verso terra. Silente prese la copertina del libro levitante tra le mani e con uno schiocco richiuse il libro.
Fu come un cavallone. Una corrente improvvisa con direzione verso il libro spostò tutti i presenti di un passo avanti mentre il rito evidentemente terminava. Silente prese la bacchetta, se la passò sulle dita e scandì: "Evanesco!" tutte le candele ed i segni sul pavimento svanirono. Silente ripose il libro in una tasca interna della tunica, fece un lungo sospiro ma si girò con un sorriso molto ampio:
"Beh, Harry, cosa ne dici dei riti magici?" fu tutto quello che disse
Ronal18
00giovedì 22 luglio 2004 21:09
Anakin sei veramente bravo[SM=x117091] per favore continua che non stò più nella pelle devo leggere il continuo[SM=g27828] .
Bellissime le tue trovate....continua così[SM=x117091]
Anakin Leery
00venerdì 23 luglio 2004 11:59
Capitolo 7... Grazie Ronall! Ma sappiate che ho un paio di ideuzze nella testa... leggerete! :)
Cap 7: Harry Potter's birthday party!!!
(La festa di compleanno di Harry Potter)


Una festicciola stava imperversando nell'unica area del giardino, su alla Tana, che non era stata invasa da qualcosa che riguardasse il Doppio matrimonio in vista, proprio sotto lo striscione di auguri per Harry Potter. E quei festeggiamenti erano proprio per lui, il primo Birthday Party della sua vita. Harry ne era felicissimo. Ron aveva detto ai suoi che il suo migliore amico non aveva MAI avuto un compleanno decente nella sua vita, e Molly Weasley si era armata di determinazione, assieme ai figli, felici come non mai di poter aiutare la madre in quell'impresa, avevano realizzato tutto questo. La stessa Arabella aveva contribuito da subito a cucinare per un vero banchetto quella sera. Ma in quel momento Harry aveva una burrobirra nelle mani, e mentre la sorseggiava, seppur di umore molto allegro, non poté fare a meno di viaggiare nei suoi pensieri.
Aveva assistito ad un rituale magico... e Silente sembrava essere un esperto in tutto ciò... Lui si era comportato normalmente con Harry, lo aveva salutato calorosamente, proprio mentre invece il Ministro defilava via con un imbarazzato cenno di saluto ed Hagrid con Arthur gli diedero affettuosamente la mano (Quando toccò ad Hagrid, Harry sentì un paio di falangi scrocchiare) e subito dopo erano riscesi al piano di sotto... Il trio aveva provato a chiedere spiegazioni, ma Silente aveva solo promesso che avrebbe spiegato QUALUNQUE cosa ad Harry dopo il matrimonio, e quindi dopo che un grande impegno si fosse finalmente concluso ("sempre meglio di niente!" aveva sospirato Ron).
Ma c'era ancora dell'altro. Hermione si era fiondata nel suo baule a cercare un libro, e dopo un paio di minuti era tornata molto dubbiosa e pensierosa. Come al solito, i ragazzi chiesero spiegazioni:
"Rituali Magici... SIlente conosce i rituali magici! Ma quella roba non la si usa più da un secolo... é prettamente medievale..." rifletté allora Hermione
"Hai ragione!" disse Ron sorprendendo gli altri due "Si... papà me lo ha raccontato una volta... quella era la magia ausiliaria... tempi bui persino per la magia... c'erano i grandi maghi come Merlino e Morgana, questo é vero, ma erano eletti in un tempo di decadenza..." era come sentire Hermione, strano ma vero che in realtà fosse Ronald a parlare. La ragazza comunque, aveva ripreso in mano il discorso rapida e sicura.
"Proprio così Ron... ma non solo, quel libro che Silente usa... si credeva disperso, sperduto nelle "sabbie del tempo"... contiene potentissime formule di magia, ma in chiave di lettura rituale... con tanto di candele e trance al seguito! Ma come diavolo... persino studiarli non dovrebbe essere facile..." gli occhi avevano cominciato a brillarle, simbolo di sfida..
"Una vera prova per te eh Hermione?? Mettere le mani su quel testo raro..." gli disse Harry. Era proprio vero, lei avrebbe dato qualunque cosa per metterci le mani sopra, ed il ragazzo sarebbe stato davvero curioso di vedere la sua amica maneggiare quegli strumenti... Alla fine i tre, non sapendo cos'altro dire o fare, decisero di aspettare il momento in cui Silente avrebbe parlato.
Un altro sorso di Burrobirra. Harry si era voltato ad osservare l'atmosfera della festa: proprio come durante la mattina c'erano tutti i Weasley, Lupin, Moody... proprio come l'anno prima, per la festa dei nuovi Prefetti, se si escludeva la partecipazione di Fleur (aveva davvero insistito per venire anche lei alla festa, a contrario di Penelope) e, ad Harry, venne ad un tratto un gran disagio. Era il suo compleanno... Sirius avrebbe di sicuro voluto vedere Harry compiere sedici anni, diventare un adulto... probabilmente il loro rapporto di amicizia sarebbe cresciuto ancora, avrebbero potuto diventare come fratelli, proprio come Sirius e suo padre ... eppure non era lì. Ed anche Lunastorta se ne era accorto. Harry non gli aveva detto niente a riguardo, ne aveva fatto altrettanto lui. Ma si leggeva la tristezza negli occhi del suo ex professore: Erano rimasti in due... I malandrini erano oramai Lupin e Codaliscia, gli altri due li avevano abbandonati... Harry capì allora come avrebbe potuto sentirsi. Sarebbe stato come se Ron ed Hermione morissero e gli rimanesse solo Draco Malfoy come ricordo dei suoi anni di scuola e del suo vecchio gruppo. Scacciando subito quell'orrbile pensiero si costrinse a sospirare, ma a non pensare più ad altro: Silente gli aveva di nuovo confermato che non appena le nozze fossero terminate ci sarebbe stata anche una giornata dedicata alla commemorazione dell'ultimo dei Black. Lì, Harry avrebbe potuto sfogarsi. Aspettava solo quel giorno, accumulava ed incassava tutto il dolore, ripetendo a se stesso che lo avrebbe spento e sfogato quel giorno. Ad interrompere il suo confortante pensiero, arrivarono Ron ed Hermione, anch'essi armati di bevande. Evidentemente, cercavano conversazione:
"Ehi Harry, come ti é andata fino ad ora l'estate??? Divertito a casa di Hermione??? lei mi ha detto che é andato tutto ok..." chiese Ron curioso. Harry guardò Hermione, che aveva acquisito un colorito imbarazzato, ma che a tutti i costi tentava di negare quello che era successo 24 ore prima. Capendo alla perfezione come si sarebbe sentito il loro amico al sentire che si erano baciati su Tower Bridge a mezzanotte, semplicemente scelse anche lui di mentire, o meglio, di omettere quel particolare.
"Tutto ok!!! E tu che dicevi che da Hermione non c'era nulla da fare... non avevo mai visto per bene la capitale... lei la conosce a perfezione e.. non solo! Dovresti vedere quanti amici babbani che ha... fino a ieri siamo stati fuori con loro fino a tardi! ci siamo divertiti moltissimo..." disse Harry tentando di sviare ogni possibile strada che portasse ad una panchina su un molo...
"davvero? Hermione ha così tanti amici? Anche pretendenti eh?" scherzò ron, ma con un'aria strana, come se desiderasse con tutte le sue forze che ciò che stava pronunciando fossero solo fandonie.
"Ah Ron smettila! Sono una strega potente, credi che ho il tempo di guardare quattro babbani in giro per Londra?" rispose a tono ironico Hermione, con un'occhiata significativa verso Harry. "Ma sai Ron, ho conosciuto il cugino di Harry, avevi proprio ragione, che beota!!" continuò lei addentrandosi così nel racconto della visita dei Granger dai Dursley, mentre Harry sorrideva, ascoltando solamente. Ma, alla fine delle sonore risate sul cugino di Harry, Fred e George si unirono al gruppo, ed Harry ebbe l'opportunità di chiedere ai Gemelli come andassero gli affari. Entrambi comunque, portavano ancora abiti da cerimonia di quelli per maghi molto costosi.
"Benissimo Harry, fantasticamente benissimo!" disse Fred eccitato.
"Non ce l'avremmo mai fatta senza di te amico!" ripeté George per la millesima volta oramai in quel periodo.
"Non mi avete ancora detto del locale! Com'é? e dove si trova? A diagon alley vero???" interrogò un curioso Harry. Dopotutto, era il loro finanziatore.
"Beh, logicamente si trova a Diagon Alley! Abbiamo battuto sul tempo il vecchio Zonko..." disse Fred.
"...e abbiamo ora un enorme negozio dalle parti della Gringott, stiamo facendo affari d'oro, prezzi modici, gare, novità su novità... tutto ed anche di più!" completò George.
"E non é tutto!" esclamarono poi insieme. "Devi proprio venire a vedere, nel salotto delle novità abbiamo messo anche un tuo ritratto!" riprese George con grande sorpresa di Harry. Ron scoppiò a ridere proprio perché, come disse lui, lo aveva visto qualche giorno addietro. A quanto pareva, era una grande foto incorniciata con un sorridente Harry (la foto doveva essere forse del quarto anno, ai tempi di tutte le foto e le interviste della vecchia Skeeter) con sotto recata una dedica:
"A colui che ci ha aiutato a realizzare il nostro sogno, perché così potremo introdurre una nuova epoca di risa, Fred and George to Harry Potter, the boy who lived ".
Quando seppe per intero la storia, Harry si sentì imbarazzato e lusingato. Era poi intervenuta anche Ginny (Virginia) Weasley a salutarlo, la stessa piccola, rossa ragazzina che per anni aveva ammirato (specialmente al secondo) Harry. Ora stava crescendo anche lei, era il suo anno dei Gufo e ben presto avrebbe scelto anche lei la sua carriera. A detta della famiglia, era bravissima a praticare ogni sorta di incantesimo e se la cavava persino in pozioni. Ron era orgoglioso di lei.
Successivamente harry si era scontrato anche con i tre fratelli maggiori: Bill, Charlie e Percy. Ognuno aveva avuto una propria storia: Charlie, dalla Romania, aveva avuto un grande appoggio da tutti gli allevatori di draghi, che come lui li studiavano attentamente e che erano tutti convinti di una nuova minaccia del signore Oscuro. Percy aveva semplicemente tirato in linea retta lungo la sua carriera, ed Harry ricordava ancora bene in che modo (il ricordo della lettera all'inizio del quinto anno lo aveva ancora presente) ma sin da quando aveva finito la scuola era rimasto con Penelope, e lui le aveva chiesto di sposarlo proprio il giorno che avevano fatto pace dopo una furiosa lite sul loro futuro. Da telenovela, pensò harry. Bill invece aveva senz'altro la storia più interessante, anche perché Harry era curioso di capire come aveva potuto conoscere e "socializzare" con Fleur Delacour. Proprio l'anno prima, come tutti avevano saputo durante il primo soggiorno a Grimmauld Place, Bill era stato trasferito dall'Egitto all'Inghilterra per poter collaborare a stretto contatto con il nuovo Ordine della Fenice. Ancora oggi rimpiangeva la vita avventurosa dello spezzaincantensimi della Gringott nella sua sede egizia, che aveva dovuto cambiare con un posto di "ufficiale" della Gringott adibito alla regolazione conti e frode fiscale in campo aperto, che in pratica gli faceva svolgere un lavoro da detective per conto della banca dei maghi per scoprire eventuali truffatori. E proprio alla reception , di ritorno da uno dei suoi primi impieghi, aveva conosciuto di persona la bellissima mezza-Veela, che stava cambiando i suoi Franchi babbani (non aveva denaro dei maghi per protezione della secretezza) in Galeoni, falci e zellini, proprio perché era venuta in Inghilterra per stabilirvisi. Harry sapeva che il suo paese affascinava la bellissima francesina, ma pensava che i suoi progetti fossero solo sogni di una studentessa. Ed invece, aveva trovato un lavoretto dalle parti di Diagon Alley con un affitto finanziato dal ministero della magia al Paiolo Magico a scopo di "viaggio culturale". Con Bill era stato un colpo di fulmine a prima vista e subito si erano conosciuti per bene... E i gemelli non scherzavano sulla storia delle lezioni private di inglese. Ciò che accadde fu però che lezione dopo lezione i due si trovarono ad accorgersi di qualcos'altro che li accostava a parte le ripetizioni di lingua... e si erano fidanzati. Poi, saputa la notizia di Percy e del suo matrimonio, avevano deciso di celebrare assieme il rito e di dividersi utili e dilettevoli. Tra l'altro, il doppio matrimonio maghi era qualcosa di veramente raro ed incredibile per un fattucchiere ordinario, e celebrarlo voleva anche dire un gran dispendio di denaro... roba che per fortuna, molti membri dei Weasley riuscivano già a procurarsi in quantità ben più che modeste. In fondo, Harry si sentì molto felice di essere di nuovo lì, riunito con tutti i suoi amici e quella sua "famiglia". Più tardi fu la volta del banchetto. Arabella Figg era stata nominata per l'occasione capocuoca ed aveva dato fondo alla sua bravura. Dopo quelle che parvero interminabili montagne di ottimo cibo, accompagnate da succo di zucca e burrobirre a volontà, fu verso sera tardi che le luci si spensero tutte improvvisamente, e in quel cielo stellato del trentuno luglio un carrello magico era arrivato rollando elegantemente trasportando con se una mega torta di compleanno seguita da un incredibile mucchio di regali, il più grande che Harry Potter avesse mai visto. Harry era commosso, emozionato... era tutto per lui, leggeva le lettere di glassa luminosa sulla torta ed ancora una volta vedeva il suo nome scintillare accanto ad uno sfavillante 16, la sua età.
"Spegni le candeline Harry!" diceva qualcuno, e qualcun'altro aggiungeva: "Forza Potter, non ti emozionare! Buon compleanno!!!". Il ragazzo entrò in uno stato di Shock, o di schiantesimo totale. Ed eccolo lì, a spegnere 16 candeline mentre tutti cantavano Happy Birthday to you a gran voce. E ancora dopo la torta un immensa cesta colma di regali piombò accanto al dolce sulla tavola, pronta per essere svuotata dal festeggiato. Harry non aveva parole, gli si erano imprigionate tra le corde vocali, e stava lì a contemplare tutto questo.
Sollecitato poco dopo, aprì comunque i regali.
Ricevette montagne di doni, alcuni più grossi e voluminosi, altri in piccole bustine. Da Hermione aveva ricevuto quella incredibile sacca portatutto della Lonsdale oltre a tutti quegli abiti durante la settimana in casa sua. I Weasley si erano premurati di riunirsi tutti per un unico immenso regalo: Un completo da cerimonia ed occasioni varie (Essendo adulto ormai avrebbe anche potuto girare vestito come un vero mago nel suo mondo e di fatto, di vestiti per maghi aveva solo le uniformi!) contornato da un sacco pieno dei migliori scherzi di Fred e George. Da Moody, cosa più che sorprendente, ricevette un regalo davvero molto utile: un Kit per giovani auror, pieno di detector oscuri e contornato da un simpatico ed efficace libro di fatture, maledizioni e relativi controincantesimi che una Tonks dai capelli rossi lunghi fino alle caviglie gli aveva donato ("In caso ti serva Potter!" aveva esclamato Moody con l'occhio che vorticava eccitato come il ringhio del vecchio ex auror!). Lupin invece gli aveva donato un album fotografico, pieno di foto dei malandrini, assieme ad una scatola di Cioccolato di Mielandia, come quello che gli aveva offerto tre anni prima durante le lezioni per il suo Patronus. Harry ne fu molto felice, ed in alcune c'era persino sua madre alla loro età. Fleur aveva saputo troppo tardi del compleanno del suo nuovo giovane amico, ma nonostante questo gli aveva regalato una vecchia catenella d'oro della sua famiglia. Il ragazzo aveva provato a rifiutare cortesemente, ma la novella sposa era stata irremovibile, ed anche Bill finì alla fine per fargliela accettare. Felice come non mai, Harry si girò con lo sguardo a cercare due persone che tanto aveva sperato di rivedere quella sera: persone che, per fortuna, si presentarono proprio mentre Harry metteva via tutti i suoi regali. Hagrid ed Albus Silente arrivarono alla festa con l'aria un pò trafelata e Silente stesso si scusò personalmente sul ritardo. Poco dopo però fermò Harry, e chiamati tutti a gran voce cominciò a parlare, con quel tono da discorso da inizio anno che tante volte si era sentito echeggiare nelle mura della sala grande.
"E così, ci troviamo al compleanno di Harry Potter. Il bambino sopravvissuto. Non negherò il discorso che ora sto per intraprendere, che tra l'altro, per essere alla sua maggiore età, mi sembra doveroso!" annuì divertito Silente. "Sono passati quasi 15 anni da quando ho deposto quel bimbo in fasce con una vivida cicatrice in fronte a forma di saetta ai piedi del numero 4, lì a Privet Drive. Il nome di Harry Potter, colui che ha fermato Voldemort, a quei tempi era acclamato come non mai.. e lui cresceva ignaro di tutto. Come poi forse non tutti sapranno, il giorno del suo 11° compleanno Rubeus Hagrid intervenne per fargli scoprire le sue radici ed il suo vero mondo. Il nostro famoso ragazzo cresceva, ed ogni anno viveva incredibili avventure, nonostante tutte le regole scolastiche (qui Silente sorrise ancora, ricambiato da molti, specie dai giovani Weasley. Harry ascoltava rapito.). Ed ora guardate, voi tutti, cosa é diventato il bimbo che aveva sbarellato anni fa Riddle: un uomo! Oggi, nonostante la rinascita del signore oscuro abbia tentato in tutti i modi di impedirlo, Harry Potter é diventato un adulto, al suo sesto anno alla nostra scuola di magia e stregoneria! Ed ora, io sono qui per brindare alla salute di Harry Potter (ad un cenno della sua bacchetta uno champagne frizzantino ai frutti di bosco aromatizzati apparve con tanto di bicchieri nelle mani dei presenti) ed al suo sedicesimo compleanno. Proprio come molti adulti ricorderanno quella notte di 15 anni fa, leviamo tutti i calici per brindare ad Harry Potter, il bambino che é sopravvissuto, e che ora é uno di noi!" Silente concluse, e levato in alto il suo calice, bevve. Anche gli altri, alzati i propri calici e ancora un pò stupiti da quel discorso bevvero. Harry invece, rimase lì, felice che quella figura così incredibile che era Silente avesse di nuovo quell'autorità e quella voglia di vita che sembrava aver sempre posseduto durante i primi anni ad Hogwarts per il ragazzo. Rimase lì a fissare Silente, almeno fino a quando lui non interruppe di scatto la sua bevuta, e non ricominciò a parlare:
"Ah.. sto proprio diventando vecchio!" disse con l'aria di uno che mentiva spudoratamente "e stavo quasi dimenticando di dare il mio regalo ad Harry... per favore, Harry, vieni qui..." concluse mentre si frugava nelle tasche. Curioso come non mai, Harry si avvicinò di tutta fretta. Silente tirò fuori da una tasca interna qualcosa di scintillante, e con gesto abile lo depose sul petto del ragazzo. Quando Harry si voltò a guardare, per poco il sangue non gli si gelò nelle vene dallo stupore: inconfondibile per via del boccino d'oro con la scintillante scritta sotto, quello era il distintivo del capitano della squadra di quidditch, che di colore rosso ed oro indicava chiaramente il Grifondoro con tanto di scritta "Capitano". Subito Ron ululò dalla gioia, ed anche molti weasley seguirono il suo esempio mentre quel distintivo brillava in tutta la sua magnificenza, proprio quel segno di riconoscimento che sia Oliver Baston che Angelina avevano indossato, ed adesso toccava proprio ad Harry. Silente continuò:
"A quanto pare, della vecchia gloriosa squadra del grifondoro non resta più neanche l'ombra, se non te o il signor Ronald! E visto che Weasley é già un prefetto mi chiedevo proprio se avresti accettato questo arduo compito di ristrutturare una squadra di campioni, Harry" ammiccò Silente. Anche se era vero che Ron era prefetto, Harry aveva subito capito che Silente aveva fatto tutto questo solo per dare anche a lui un incarico prestigioso, che tanto aveva invidiato l'anno prima ai suoi migliori amici.
"Certo signore! Si fidi di me, ridarò un tenore alla squadra della mia casa!" rispose Harry orgoglioso. Era davvero al settimo cielo. Ma Silente aveva altro da dire, e subito tutti i commenti tacquero all'istante:
" e non é finita qui signore e signori... con il vostro permesso ho bisogno di annunciare che, giorno 24 agosto, avrà luogo la commemorazione della morte di Sirius Black, padrino di harry, persona a noi tutti cara... " disse Silente con un tocco di amarezza nella voce. "e non solo, discuteremo anche del testamento dell'ultimo Black ed anche dell'elezione di un futuro assistente professore di Difesa Contro le Arti Oscure!" e qui batté una pacca sulla spalla di Harry, e lui rimase pietrificato... PROFESSORE??? ASSISTENTE??
E detto questo Silente si allontanò per andare a chiaccherare con Malocchio, lasciando Harry Potter con una folla di amici festanti intorno, una gioia incontenibile dentro, molti dubbi, un distintivo da capitano della squadra del quidditch del grifondoro sul petto ed un bicchiere di Champagne ai frutti di bosco nelle mani.
Ronal18
00venerdì 23 luglio 2004 12:41
Ti dico solo una cosa..........CONTINUA è stupenda[SM=x117091] [SM=x117091]
Alfa87
00sabato 24 luglio 2004 00:29
UAO!!!! E' semplicemente stupenda!!![SM=x117091] [SM=x117091] [SM=x117091] [SM=x117091] [SM=x117091] [SM=x117091] [SM=x117091]
Continua continua! Adoro le ideuzze!:rollin:
Anakin Leery
00lunedì 26 luglio 2004 12:56
Rieccomi! felice anche ma...
Beh gente arieccomi!!! scusate l'assenza nel week end, ma sono andato in una breve vacanza [SM=g27830] beh col cuginetto di sei anni è stato più uno stress... cmq... [SM=g27828]

Sono di nuovo qui... ecco lo sapevo, mi sono messo a scrivere e a pubblicare a velocità così da flash che ora debbo ancora cominciare a scrivere il proximo cap [SM=g27827] che, per tutti voi, ANNUNCIO CHE SARA' IL MATRIMONIO!!!! finalmente... vediamo un pò cosa ne cavo fuori... molto spero [SM=x117096]
Vorrei moltissimo dirvi tutto.. ho tutta la trama oramai nel cervello e non vedo l'ora di scriverla!!!! ma debbo rimanere [SM=g27816] ... le idee.. al campeggio mi hanno sommerso [SM=x117093]
Beh, grazie ancora a tutti i miei lettori (Alfa, sei davvero nella top ten, grazie amico!) (ma saranno poi tanti?![SM=g27833] [SM=g27823] [SM=g27825] ) e al proximo capitolo!

PS: UN piccolo ps mi sembra doveroso dedicarlo a Ronall... beh amico, ti sei cacciato in un guaio... io non sono tanto esperto di FF, ma vedere pubblicate altre opere con le MIE idee mi farebbe imbufalire... [SM=g27820] .. cmq, NN TI VOGLIO CERTO DANNARE A MORTE! Anzi, mi piacerebbe ancora poter essere un amico, e spero che avrai capito l'errore [SM=g27811] ... prova a scrivere tu forza, fai vedere a tutti di che sei fatto amico... non ci lascerai no?? ci mancherebbe altro [SM=g27821] !!!

Anakin [SM=x117096]
Lupin-lupetto
00lunedì 26 luglio 2004 18:27
Ciao[SM=g27819] ... ho appena finito di leggere la tua FF[SM=g27819] devo dire che è molto bella....[SM=g27819] spero di vedere il seguito.
Sei bravissimo e come ho già detto e ribadisco vorrei i prossimi capitoli.
Ciao[SM=g27819]
Alfa87
00martedì 27 luglio 2004 00:07
Re: Rieccomi! felice anche ma...

Scritto da: Anakin Leery 26/07/2004 12.56

Alfa, sei davvero nella top ten, grazie amico!

PS: UN piccolo ps mi sembra doveroso dedicarlo a Ronall... beh amico, ti sei cacciato in un guaio... io non sono tanto esperto di FF, ma vedere pubblicate altre opere con le MIE idee mi farebbe imbufalire... [SM=g27820] .. cmq, NN TI VOGLIO CERTO DANNARE A MORTE! Anzi, mi piacerebbe ancora poter essere un amico, e spero che avrai capito l'errore [SM=g27811] ... prova a scrivere tu forza, fai vedere a tutti di che sei fatto amico... non ci lascerai no?? ci mancherebbe altro [SM=g27821] !!!

Anakin [SM=x117096]



[SM=g27821] *Alfa è lusingato* Grazie!^__^
X quanto riguarda Ronal... Mi dispiace, ma ormai il danno l'ha fatto e, cmq, non è stata assolutamente una bella cosa; spero che non lo rifaccia più, xchè davvero non ne ha bisogno, alla fine...
Forza Ronal[SM=g27811] Non ti abbassare a questi livelli! (te lo dice uno che ha fatto anche lui le sue belle cavolate in internet[SM=x117117] ...)
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