Gli Storm

Era notte fonda, Ayro aveva le guardie erano stupite del fatto che un segugio si presentasse a quell'ora, ma lui era stato irremovibile, la patente gli dava il potere di indagare e alla giustizia non importava se era giorno o notte.
Attraversato il corridoio si trovò difronte alla porta della stanza personale della regina e all'assonnato soldato che montava la guardia.
"Salve a voi, le miei indagini mi hanno condotto qui, credo ci possa essere un indizio rilevante in questa stanza, vi chiedo di farmi entrare."


Aryo in tasca aveva una copia degli orecchini della regina. Aveva lavorato tutto il giorno per farli, aveva creato la base con un composto di farina acqua e sale che poi aveva fatto indurire al calore del fuoco, lo aveva levigato e poi utilizzando le vernici che gli armaioli utilizzavano per dipingere gli stemmi sugli scudi, aveva colorato le diverse parti, oro bianco platino zaffiro. Albume d'uovo e polvere di vetro per ricreare alcuni punti di lucentezza. Aveva lavorato con minuziosa attenzione, come sempre, e il risultato alla vista era più che soddisfacente.

La guardia guardò la lettera di viaggio e fece entrare lo Storm.

L'obiettivo di Aryo era riuscire a scambiare gli orecchini, ma avrebbe certamente attirato meno l'attenzione se si fosse messo a frugare davvero per la stanza, intanto che portava a termine la sua ricerca.
Apri cassetti e frugo tra i vestiti, estrasse i casssetti dai mobili per osservare il fono o in cerca di doppifondi speciali.
Osservò il letto e il materasso, le tende, le cesellature di mobil, picchiettò sulle assi del pavimento e osservò attentamente i resti bruciati del camino. Cercava qualunque indizio, da una pergamena a una moneta, da un oggetto esotico o qualcosa fuori posto che stonasse con una stanza reale.
Dopo aver ispezionato un luogo lo rimetteva minuziosamente in ordine comme lo aveva trovato.
Ma più di ogni altra cosa cercava gli orecchini di oro bianco platino e vetro di drago.

Finalmente trovò un paio di orecchini nel cassetto della regina ma... non assomigliavano minimamente a quelli che aveva con se. Sbagliata la forma e anche il colore. Nel frattempo la guardia bussò probabilmente attirata da qualche rumore insolito incautamente provocato. "Tutto bene li dentro?".

"Si, credo che ancora una decina di minuti e potrò dirmi soddifatto."
Rispose Ayro.
"Quel Mark non credo li abbia mai visti questi orecchini. è come se avesse destcritto un pavone mentre gli si chiedeva di un'oca
La situazione era cambiata, poteva volgere al peggio, questo era un imprevisto e lui odiava gli imprevisti.
Però poteva essere un imprevisto di poco conto.
Chi fa caso agli orecchini di una donna? chi gli e li ha regalati, ma figlio e marito erano sotto terra. La serva personale, ma Beth era sparita con la regina. Qualche altra dama invidiosa, ma la regina poteva possedere centinaia di orecchini. Forse erano il regalo di un amante, ma in quel caso non credo la regina li indossasse davanti al marito, oltretutto un marito dalla mente così folle.
Sicuramente non avevano ancora inventariato gli oggetti nella stanza, ma questo lo avrebbe chiesto alla gurdia prima di andarsene. Oltretutto se fosse stato fortunato in un eventuale erlenco sarebbe figurato solo "Paio di orecchini".
Decise di agire.
Prese gli orecchini e li scambiò conq uelli che aveva in tasca.
Poi continuò per una decina di minuti la sua ricerca e si recò dal piantone.
"Nulla di fatto, cercavo un'indizio un particolare che stonasse ma mi sembra tutto in ordine. Sai se c'è un elenco degli oggetti contenuti inq uesta stanza? Tu la conoscevi Beth?" Aryo si rivolse alla guardia

"Ah è Ser, tutto inventariato e descritto minuziosamente. E dopo ogni visita chiudo e verifichiamo. Non si sa mai".

"Posso dare uno sguardo a questa lista? Ho appena ispezionato minuziosamente l'intera stanza e vorrei vedere se qualcosa era fuori posto" chiese con molta gentilezza Ayro. La cosa iniziava a preoccuparlo un po'.

La guardia chiuse leggermente gli occhi... "Te lo dico io che non manca nulla. Adesso levati dalle palle che così controllo appena te ne sei andato".

Ayro salutata la guardia torno da Rasfer.
Lo trovò nella sua tenda e dopo avergli riassunto l'accaduto gli consegno i due orecchini della regina.
"Mi devi un favore," disse Storm uscendo dalla tenda "un favore grosso!"
"Non ti preoccupare, troverò come sdebitarmi."

La guardia controllò e notò che gli orecchini non erano quelli che ricordava e andò da Ser Alester a raccontargli il fatto. Alester si fece dare la lista degli oggetti e disse che ci avrebbe pensato lui.

La guardia controllò e notò che gli orecchini non erano quelli che ricordava e andò da Ser Alester a raccontargli il fatto. Alester si fece dare la lista degli oggetti e disse che ci avrebbe pensato lui.

Pochi minuti dopo un corvo partì da Harrhenall.

Aryo si aspettava di essere scoperto così aveva mandato un paio dei suoi uomini ad appostarsi nel bosco con una coppia di astori, che appena, poco dopo l'alba, videro un corvo lasciare la torre della voliera liberarono gli animali.
Uno svolazzo di piume e un gracchiare roco fu tutto ciò che rimaneva della lettera che ara partita per Approdo, chiunque aspettasse una risposta avrebbe dovuto attendere per molto,molto tempo.

L'uomo andò a recuperare la missiva, la diede al suo compagno che la riportò seguendo sentieri poco battuti al luogo convenuto, mentre il suo compagno premiati gli uccelli con un pezzettino di pollo si rimise in attesa nel caso un altro corvo lasciasse la torre.

Quell'uomo in attesa, invece di un secondo corvo vide una freccia arrivare conficcandosi nel suo occhio destro. Morì ancora appostato.

Ayro lesse la lettera.

"Ser Manfred, le cose vanno peggio del previsto. Questa sera hanno commesso un furto nelle stanze della Regina. Il Lannister ha attaccato le terre dei Fiumi. La guerra non è più alle porte, è in casa. Torno ad Approdo per guidare le difese di un eventuale attacco. Speriamo che il tempo sia dalla nostra parte.



Dopo una decina di passi, una rete da pescatore cadde sui due uomini e dodici armigeri con il drago a tre teste spuntarono catturandoli. Mentre veniva scortato agli alloggi di Ser Alester, Ayro vide almeno sessanta corvi prendere il volo, ma nessuna freccia colpirli.

Ser Alester era grave in volto e Ayro era circondato da spade Targaryen.

"Ora, brutto imbecille, mi dici che cazzo ti è saltato in mente!"

Aryo sembrava tranquillo, non si aspettava che la sua giornata avrebbe preso quella piega, ma sapeva anche che la paura in una situazione come quella era la sua peggior nemica. Nulla era ancora perduto, avrebbe giocato la carta della sincerità cercando di essere il più convincente possibile.

"Non ho fatto nulla di più di quello che immagino si aspettasse da un segugio. Per quanto riguarda il furto degli orecchini nella stanza della regina, non erano i gioielli in sé che mi interessavano, ma l'informazione che essi avrebbero potuto fornirmi.
In questo momento credo si trovino in mano ad un losco figuro di nome Mark "spezza gambe" che bazzica e lavora come allibratore nella zona del campo del torneo. Dato che le informazioni di questo sedicente figuro riguardo ai gioielli si sono rivelate sbagliate e che parlando con la guardia alla porta della stanza della regina, mi ha confermato che siete stati così scaltri da effettuare un elenco degli oggetti li presenti, ho comunque effettuato lo scambio conscio di venir scoperto. A quel punto ho chiesto ad alcuni miei uomini di appostarsi nel bosco con una coppia di falchi per abbattere qualunque corvo in partenza da qui la mattina successiva al furto.
Questo, non me ne voglia Ser Alester, per seguire un eventuale altra pista che vede lei e Ser Manfred come organizzatori del duplice omicidio e della scomparsa della regina. In fin dei conti Ser Manfred è l'uomo che più di tutti nei Sette Regni ha giovato dalla scomparsa della famiglia reale. E poi come si sa: "l'ombra più scura è alla base della candela." L'organizzazione dei Balivi e dei Segugi è nelle vostre mani, così, sempre supponendo una vostra colpa, sareste in grado di essere messi al corrente di ogni pista e nel caso di sviarla o comunque di correre ai ripari.
La lettera che ho recuperato, speravo avesse un valore maggiore, non conferma ne smentisce la mia ipotesi." poi fece una pausa
"ogni parola che vi ho raccontato può ovviamente essere confermata.
Vi chiedo di non andare ad arrestare Mark "Spezza gambe" prima che Ser Rasfer Toyne possa effettuare la consegna, in quanto brucereste la sua pista, questa azione, come la mia eventuale morte, andrebbe ad avvalorare maggiormente i miei dubbi sulla vostra condotta, ma a quel punto sarebbero i dubbi di un morto.
Mi rimetto dunque alla vostra scelta, ma tenete presente che uccidendomi uccidereste un buon segugio che sino ad ora ha scoperto il nome e la provenienza dello scudiero e una relazione di amicizia tra il principe e il suo assassino. Il principe dunque conosceva chi si celava sotto la maschera del cavaliere misterioso e prima di incrociare le lance con lui lo aveva incontrato privatamente in un momento decisamente conviviale.
Magari voi siete a conoscenza degli incontri avuti dal principe durante il torno, se potessi avere quella lista mi si aprirebbe indubbiamente un'altra pista da seguire, che ridurrebbe certamente la distanza tra la giustizia e Morhoggo delle cinque lanterne" Queste furono le sue ultime parole, ora che non aveva null'altro da aggiungere per salvare la sua vita, rimase in silenzio fissando negli occhi Ser Alester.

Ser Alster era serio. Così non lo era mai stato. "Ser Manfred è una delle poche persone realmente fedeli ai Targaryen" fece una smorfia di disprezzo "...non come tutti quei pomposi Lord che hanno cominciato a danzare sul cadavere ancora caldo di Aerys, su quello tiepido di Rhaegar e ipotizzato complotti miei o di Manfred o di Rhaella addirittura. Meritereste tutti di essere arsi vivi di fronte allo sguardo di Aerys. Pezzenti!".
Poi restò un attimo in silenzio.
"Scegli, mani o vista! Sono magnanimo oggi!".

"Le mani o la vista. una scelta terribile, una disgrazia, ma almeno era una scelta." pensò Aryo.
Lui era un artista, le mani erano una parte essenziale del suo lavoro, della sua vita, con le mani era in grado di fare qualsiasi cosa, riprodurre scrittura e oggetti, aprire lucchetti, sfilare i soldi da un borsello senza che nessuno se ne accorgesse, la destrezza delle sue mani era impareggiabile, d'altro conto senza la vista ognuna di queste attività gli sarebbe stata preclusa.
Avrebbe scelto di perdere le mani, ma non prima di aver nuovamente cercato di salvarle.

"Siete certo del gesto che volete compiere? Avete pensato alle possibili conseguenze del tagliarmi le mani? Non agite da sciocco lasciandovi guidare dalla vostra ira, questo è il consiglio che posso darvi."
Così dicendo porse le mani, una accanto all'altra a Ser Alster.

"Le mani o la vista? Se non dite qualcosa subito deciderò io".

Auto continuò a fissarlo in silenzio porgendogli le mani come chiaro monito della sua scelta

"Bene" ser Alester sorrise. Ayro si stupì quando ser Alester gli mise oltre seicento missive da copiare e legare ai corvi o dare ai messi. Quel lavoro, se svolto duramente, avrebbe impegnato il ragazzo per un paio di giorni.
"E che ti serva da lezione ragazzo". Poi se ne andò lasciando lo Storm al suo destino.

Alla fine aveva ancora le mani attaccate ai polsi e questo era più di quello che aveva sperato. Già si vedeva come un rude e bisbetico insegnate che se la prendeva con i suoi allievi per una consonante ricopiata male, sfogando su di loro il peso della malasorte che lo aveva colpito.
E invece eccolo li con il solo compito di copiare delle pergamene, una cosa che gli era sempre piaciuta fare, una cosa che gli risultava facile come camminare e respirare.
Alla fine Ser Alister si era dimostrato meno sciocco di quello che aveva pensato, aveva fatto un po' il gradasso, ma aveva preferito non inimicarsi Robert Baratheon e aveva voluto evitare che si spargesse la voce su come lui aveva trattato un segugio, probabilmente altri avrebbero abbandonato la ricerca nel timore di finire senza mani, e qualcuno avrebbe potuto addirittura vendicarsi sulla regina una volta trovata.
Ayro aveva scommesso sulla saggezza dell' uomo che aveva davanti e sulla verità delle sue parole e ciò era stato ripagato.

Magari poi tra quelle pergamene avrebbe scoperto qualcosa di utile: la disposizione delle truppe Targaryen, ordini di rifornimento, ricevute di pagamenti o di accordi commerciali, insomma il potere era nelle informazioni e lui stava per trascrivere seicento pergamene...bastava solo un pizzico di attenzione e un gran colpo di fortuna...

2 GIORNI DI BLOCCO

Ayro fu gettato fuori dalla prigione dove aveva finito di copiare tutte le missive di Lord Alester, che nel frattempo era partito per Approdo. Sperava di cogliere informazioni invece erano solo missive di ringraziamento, circostanza o cordoglio.

"Per una volta che ti lascio solo guarda cosa mi combini fratellino" Tofh lo canzonò seduta sulla panca davanti alla statua della madre nel tempio dedicato ai Sette che si trovava tra le mura della città di Harenal, "se Ser Alister non fosse stato dotato di senso dell' umorismo avrei dovuto accendere la candela allo sconosciuto per preservare la tua anima."
"Si può sapere perché hai voluto incontrarci qui?" domandò il fratello mentre con la sinistra si massaggiava la mano destra.
"Beh, fratellino pensaci, abbiamo provato a scoprire che fine ha fatto il cavaliere misterioso seguendo la via del cibo, poi abbiamo provato ad affidarci ai mistici poteri di un prete rosso, abbiamo interrogato le guardie, per scoprire nulla più che notizie sullo scudiero, e che il principe conosceva il suo assassino...direi che la nostra unica possibilità è chiedere una grazia agli dei" poi fece un sorriso astuto "sai spesso i grandi uomini cercano i di accaparrarsi il favore degli dei prima di compiere grandi imprese"
Ayro sorrise di rimando alla sorella e andò a chiamare il septon

Il septon era intento a consolare una madre che aveva appena appreso che suo figlio era al fronte, proprio mentre scoppiava la guerra.

Ayro attese che il septon alzasse per un momento lo sguardo su di lui, una volta che fu sicuro che il religioso si fosse accorto della sua presenza e del desiderio di parlare con lui, si sedette rispettosamente su una panca poco distante dall'uomo e rimase in attesa che venisse il suo momento.

"Dimmi figliolo,posso esserti utile?" chiese ad Ayro il septon dopo alcuni minuti.

"Buongiorno Padre, io e mia sorella," fece un cenno a Tofh che lo raggiunse "siamo qui per un problema più.."
"..terreno che spirituale," Tofh concluse la frase.
"Mi rendo conto che voi avete i vostri impegni e i vostri compiti qui al tempio, ma se poteste dedicarci un po' di quel tempo ve ne saremo grati." riprese Ayro.
"Ci chiedevamo se il cavaliere misterioso che ha posto fine tragicamente alla vita del sovrano, Ser Morhoggo delle Cinque Lanterne, fosse venuto a richiedere i servizi del tempio prima o dopo il suo turpe gesto." riprese la ragazza.
"Si sa, un uomo cerca il favore degli dei prima di compiere una grande impresa, per quanto efferata sia, o cerca la loro assoluzione dopo una colpa." continuò il fratello.
"Ci rendiamo conto che se Morhoggo fosse venuto qui a volto scoperto non sarebbe stato in alcun modo distinguibile, ma sono certa che il vostro occhio vigile avrebbe notato un fedele con uno strano comportamento" disse Tofh
"E che il padre con la sua saggezza ora guiderà la vostra risposta, così che la giustizia divina possa raggiungere quell'assassino."

Il septon rispose. "I Sette non centrano purtroppo... e questo Ser Morhoggo non ha mai messo piede qui. ...Ma il suo scudiero si. Era un ragazzo pieno di aspettative. La prima volta che è venuto è stato quasi un ora... ringraziando i Sette per l'occasione avuta. L'ultima è entrato con le lacrime agli occhi, maledicendo lo sconosciuto e chiedendo la protezione della madre. E' stato poco e poi se ne è andato...".

"Sono certo che tu ti sia prodigato a consolare un fedele affranto" continuò Ayro.
"Ci domandavamo se per caso, il buon Rick, seppur scosso dall'aver involontariamente" Tofh sottolineo questa parola "aiutato a uccide il Principe avesse detto qualcosa che ci possa essere utile per per la cattura del cavaliere mascherato."
"Un qualsiasi dettaglio, anche il più insignificante per noi potrebbe essere essenziale" concluse il fratello.

"Ha solo parlato di voler rimediare, lavorando duro per mantenere la sua famiglia, dato che suo padre è morto di febbre da parecchio tempo. Altro non so, mi spiace".