Donnie Darko, da ribelle anni '80 a eroe giovanile del web

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m.harlock
00sabato 20 novembre 2004 02:55





Il regista: "Volevo mostrare la rivolta contro la repressione
della scuola americana. Ma non incitare al vandalismo"


ROMA - Un adolescente di fine anni Ottanta che diventa l'eroe giovanile di questo inizio Millennio. Una pellicola-flop del 2001 che poi si trasforma in un cult, amatissimo dal pubblico. Un'opera nata e realizzata per il grande schermo che rinasce grazie al passaparola web. E' davvero uno strano destino, quello del film Donnie Darko. Così come insolita è la parabola del suo (omonimo) protagonista: un ragazzo disturbato, intelligentissimo, pronto a incendiare case o ad allagare scuole, perseguitato da un coniglio mostruoso che gli preannuncia la fine del mondo. E forse capace di viaggiare nello spazio e nel tempo.

Un personaggio tutto negativo, dunque? Niente affatto. Perché dal film, diretto dall'esordiente Richard Kelly, Donnie (interpretato da Jake Gyllenhaal, già visto nell'Alba del giorno dopo) appare come l'unica voce di saggezza in un'America bigotta, ipocrita e sottilmente violenta: siamo nell'ottobre 1988, alla vigilia della sfida tra Bush padre e Dukakis per la Casa Bianca, e la cittadina in cui vive il nostro eroe appare davvero agghiacciante. In particolare la scuola ha un sistema educativo stupido e repressivo; non a caso l'idolo del preside e della prof di ginnastica è una sorta di telepredicatore laico, del genere "Come diventare felici" (Patrick Swayze). Mentre uno dei due soli insegnanti decenti (Drew Barrymore, l'altro è interpretato dal divo di E.R. Noah Wyle) viene licenziata perché fa leggere in classe il racconto di Graham Green I distruttori. Motivo: in un passaggio si dice che per i giovani il distruggere è una forma di creatività.


Un concetto, questo del racconto di Greene, che Donnie, spinto dal suo coniglio amico immaginario, applica alla lettera: spacca una tubatura e allaga l'istituto, incendia case, coltiva fantasie omicide. E proprio questo aspetto ha fatto diventare d'attualità la pellicola qui in Italia, all'indomani dell'allagamento del liceo Parini da parte di alcuni studenti. Ma il regista, oggi a Roma per il lancio italiano dell'opera (nelle sale il 26 novembre), respinge al mittente le accuse di aver in qualche modo "istigato" i ragazzi di mezzo mondo a fare i vandali: "Ovviamente - spiega - non ho nessuna intenzione di raccomandare ai giovani di distruggere le scuole. Volevo solo rappresentare un atto di ribellione contro il sistema educativo americano, che è molto repressivo. E a volte per fare breccia nella repressione bisogna distruggere".

Ma questa delle analogie con la vicenda del Parini è una polemica tutta italiana. Perché, a livello planetario, la vera particolarità di Donnie Darko è nella storia del suo successo a scoppio ritardato: all'uscita nelle sale, poco dopo l'11 settembre, fu un totale fallimento. Poi però, grazie al passaparola dei giovani sul web e al fiorire di dibattiti intorno alle gesta del protagonista, la pellicola - un misto di dramma, horror e fantascienza - è diventata cult, e il suo eroe (o antieroe che dir si voglia) un punto di riferimento per i ragazzi del Duemila. "Sono contento del destino del film - racconta oggi Kelly - perché significa che il successo ottenuto è dovuto ai suoi meriti, non al marketing o al fatto di essere uscito al momento giusto".

E c'è poi un altro elemento, che ha probabilmente decretato il trionfo della pellicola: la particolarità del finale, col suo essere aperto a diverse interpretazioni. "E' vero, la natura dell'intera storia è ambigua - ammette il regista - così piena di dettagli, stratificata, complessa. Qualcosa da vivere e sperimentare più di una volta, per scoprirne tutti i risvolti: credo che anche per questo sia tanto piaciuta ai giovani".

Adesso però, qui in Italia, la parola passa dal popolo di internet agli spettatori paganti, con la pellicola distribuita dalla Moviemax in duecento sale. Ma anche adesso, per sottolineare ancora una volta il legame tra Donnie e il web, la stessa Moviemax ha messo in piedi un'iniziativa assolutamente nuova, per il nostro Paese: un'anteprima online dell'intero film, che si terrà il 25 novembre sul portale Libero. Alle 20,30 di quel giorno, i primi 400 che si collegheranno potranno vedere tutta la pellicola. Ovviamente in streaming, per impedirne la duplicazione.

Infine, sempre per attirare l'attenzione su questo evento cinematografico, nei prossimi giorni vicino alle scuole e nelle discotesche verranno distribuiti preservativi: sulla confezione c'è la scritta "da usare solo al cinema".

Fonte La Repubblica - Articolo di CLAUDIA MORGOGLIONE
(15 novembre 2004)
Asha...
00domenica 5 dicembre 2004 21:22
Avevo giusto in programma di vederlo[SM=g27823]


m.harlock
00lunedì 6 dicembre 2004 14:47


Si anche io, è uno tra quelli che voglio proprio vedere, mi incuriosisce molto.

[SM=g27811]
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