Beccati! Prelievi ILLEGALI per lo sci estivo

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ClaudioTN
00martedì 7 agosto 2007 19:11
Presena, sequestrate le pompe dei laghetti

Acqua per la neve artificiale «Prelievi non autorizzati»

Troppo scarsa la portata del rio Pisso: dunque, l'acqua per produrre neve artificiale per le piste veniva pompata dai laghetti sul ghiacciaio della Presena. È grazie ad una segnalazione arrivata in Procura nelle scorse settimane che i carabinieri del Nucleo operativo ecologico provinciale si sono spinti fino 2600 metri di quota per scoprire un abuso in una zona sottoposta a tutela. Il legale rappresentante della Carosello Tonale spa è stato denunciato e la stazione di pompaggio posta sotto sequestro. La società aveva sì l'autorizzazione per prelevare acqua destinata alla produzione di neve da sparare sulle piste da sci estivo. Ma non dai laghetti: l'impianto avrebbe dovuto essere tarato sulla portata di un emissario, il rio Pisso. Da quanto hanno accertato i carabinieri del Noe, coordinati dal maresciallo Carlo Bellini, risalirebbe ad inizio anni Novanta un veto esplicito da parte della Tutela paesaggistica della Provincia per il prelievo diretto dai laghetti. Il vincolo non sarebbe dunque stato rispettato e venerdì sono scattati i sigilli alla stazione di pompaggio che si trova nei pressi dell'imbarco della seggiovia Paradiso. L'indagine era partita da una segnalazione arrivata in Procura ad inizio estate e rilanciata in un'interrogazione alla giunta provinciale da parte del consigliere dei Verdi Roberto Bombarda: ci sarebbero state alcune pompe ancorate al fondo dei laghetti del ghiacciaio Presena, probabilmente per prelevare l'acqua per la neve artificiale. Un abuso, dunque a quasi 2600 metri, ad una quota in cui i controlli diventano sporadici; una situazione da controllare con una certa urgenza attraverso verifiche dall'alto innanzitutto, seguite da verifiche a terra. L'occasione c'è stata nel mese di luglio, con il sorvolo dell'elicottero dei carabinieri in val Genova per l'indagine sulle cave di tonalite. I militari del Noe, si sono spinti fin sul ghiacciaio Presena per verificare la segnalazione. Alcune anomalie erano ben visibili dall'alto, a partire dalla presenza di pompe e tubi all'interno del laghetto Monticelli e una sorta di «bypass» nello specchio d'acqua poco più in alto, il Monticelli due, in modo da compensare il livello fra i due bacini. Sul terzo laghetto, che si trova più a valle, non è stata riscontrata alcuna irregolarità. Le verifiche sono proseguite nei giorni successivi «da terra»: è stata scoperta attrezzatura ben mimetizzata che riusciva a pompare decine di metri cubi d'acqua all'ora. Un rischio per la sopravvivenza dei laghetti stessi. Il legale rappresentante della società, Giacinto Delpero, è stato segnalato alla Procura. A fine giugno il consigliere Bombarda aveva chiesto nell'interrogazione se i prelievi fossero autorizzati e soprattutto compatibili con un ambiente così delicato; trenta giorni c'era stata la presa di posizione dell'Associazione albergatori di Passo Tonale. In una lettera inviata al presidente Lorenzo Dellai ed all'assessore provinciale Tiziano Mellarini gli albergatori evidenziavano la necessità di allungare la stagione sciistica.« Questo sarà possibile - era stato scritto nel documento - solo se sarà permesso di operare e di utilizzare le fonti d'acqua già presenti in quota e se la Provincia si farà a sua volta carico della salvaguardia dell'unico ghiacciaio sciabile in tutto il Trentino».

Da l'Adige del 07/08/07

Imaggino che Dellai ci penserà ovviamente a tale richiesta

[SM=x948607]

Sittlieb
00mercoledì 8 agosto 2007 20:28
Articolo da "L'Adige" del 08/08/2007
La Sat: «Basta sci estivo sui ghiacciai»

Il Presena si sta ritirando ad una media di due metri l'anno Neve artificiale, solo un palliativo per legittimare il business

di DANIELE BATTISTEL

Solo palliativi per far proseguire il business. La Sat torna a scagliarsi contro lo sci estivo sui ghiacciai. Toccherà ai giudici stabilire, se esistono, le responsabilità, ma intanto le indagini avviate nei giorni scorse dai carabinieri - che hanno portato al sequestro delle pompe che prelevano acqua dai laghetti Monticelli per produrre neve artificiale da sparare sul piede del ghiacciaio della Presena - offrono il pretesto agli alpinisti trentini per una serie di riflessioni sulla situazione, sempre più allarmante, dei ghiacciai trentini. Ricordiamo che l'indagine è scattata a seguito di una segnalazione alla Procura e da un'interrogazione in Consiglio provinciale del consigliere dei Verdi Roberto Bombarda, che fa parte anche del Comitato glaciologico della Sat. Proprio la Sat affida la parte «politica» del ragionamento sul futuro dei ghiacciai alle parole del presidente Giacomoni. «Noi - afferma - l'avevamo detto già da tempo che lo sci estivo in ghiacciaio va fermato. È una pratica ormai finita. Non mi si dica che gli impianti di risalita vengono tenuti aperti per garantire il lavoro agli addetti perché non è certo un problema in Trentino trovare un impiego per una decina di persone». Una presa di posizione che va in direzione opposta a quella degli albergatori del Tonale che in una lettera alla Provincia chiedono invece il prolungamento della stagione sciistica estiva. Tocca invece a RobertoSeppi, collaboratore del Museo di scienze naturali di Trento e componente del Comitato glaciologico della Sat, fare delle osservazioni dal punto di vista scientifico. «La neve artificiale - spiega - non serve per mantenere in vita il ghiacciaio perché alimenta soltanto la parte bassa». Seppi parla di «palliativi» riferendosi al sistema di prelevamento di acqua tramite pompe per sparare neve sul bacino perenne. Ma lo sci estivo rovina effettivamente i ghiacciai? «Se c'è molta neve no - risponde - Il problema è che, assottigliandosi sempre più il manto, per mantenere le piste si devono fare grandi movimentazioni di neve togliendola dalla parte alta e spostandola in basso». Ciò, di fatto, taglia l'alimentazione del ghiacciaio e ne decreta il suo inesorabile declino. Il Presena, per la cronaca, si sta ritirando di un paio di metri all'anno nonostante l'apporto della neve artificiale. Un rimedio, tra l'altro, tutt'altro che naturale, visto che per pompare l'acqua e mettere in moto i cannoni si utilizza energia. «Pensiamo ai costi, facciamo un bilancio e vediamo i risultati» propone Seppi. In Presena ciò che viene contestato è il fatto che i prelievi d'acqua siano stati fatti dai laghetti anziché dal rio Pisso più a valle, come autorizzato dalla Provincia ancora nel 1992. Dal punto di vista ambientale cosa succede a parte, naturalmente, il rischio di prosciugamento dei laghi stessi? «Premesso che non conosco nello specifico la questione, direi che trattandosi dello stesso bacino idrografico non cambia molto. Il problema, però, è un altro e sta a monte: l'operazione dello sci estivo è sbagliata perché ha un bilancio energetico negativo». Come quello in Presena, anche gli altri ghiacciai trentini e in generale tutti quelli delle Alpi soffrono l'aumento delle temperature. In Svizzera e in Austria (ma pure in Presena), per preservare lo spessore del bacino durante l'estate si copre il «piede» con speciali teloni. «Sono tutti sistemi per mantenere il piano sciabile durante la stagione - conferma Seppi - Di sicuro sono metodi più naturali dell'innevamento artificiale che io, personalmente, non ho mai visto da altre parti fuorché in Presena». Funzionano? «Secondo me il ghiacciaio andrebbe lasciato alla sua naturale evoluzione, che in questo momento è negativa e sulla quale noi, nel nostro piccolo, non possiamo fare nulla, se non guardarla e studiarla».
ClaudioTN
00mercoledì 8 agosto 2007 20:58
Il tema sci-estivo è quello che mi sta più a cuore riguardo l'ambiente.... è assurdo vedere sfruttato un ghiaccio morente fino all'osso per puro spirito di guadagno.... [SM=g27834]
=joska=
00giovedì 9 agosto 2007 08:29
Re:
ClaudioTN, 08/08/2007 20.58:

Il tema sci-estivo è quello che mi sta più a cuore riguardo l'ambiente.... è assurdo vedere sfruttato un ghiaccio morente fino all'osso per puro spirito di guadagno.... [SM=g27834]



quotissimo
Panoramica
00giovedì 9 agosto 2007 14:56
Re:
ClaudioTN, 08/08/2007 20.58:

Il tema sci-estivo è quello che mi sta più a cuore riguardo l'ambiente.... è assurdo vedere sfruttato un ghiaccio morente fino all'osso per puro spirito di guadagno.... [SM=g27834]



Già, perchè non ci si può accontentare di andare a sciare nelle stagione giusta... Maledetti schei!!! [SM=g27826]


ClaudioTN
00venerdì 17 agosto 2007 15:43
Fausto De Stefani: situazione spaventosa, non basta una nevicata per invertire la tendenza

Adamello, allarme per il ritiro del ghiacciaio


Al di là di sporadiche nevicate estive «i ghiacciai alpini stanno soffrendo: non occorrono esperti per accorgersi che si stanno riducendo, si nota a vista d'occhio». Questo il commento di Fausto De Stefani, presidente dell'associazione Mountain Wilderness, sul breve stop allo scioglimento delle riserve blu dovuto alle nevicate della settimana scorsa. Uno stop che secondo De Stefani è un fenomeno sempre più limitato nel tempo. «Ultimamente sullo Stelvio sono caduti 20 centimetri di neve e in tre giorni erano già spariti». Insomma, il bilancio per i ghiacciai alpini, anche in quest'estate 2007 si conferma negativo. «Prima dell'alba, verso le 5/6 del mattino - racconta il presidente di Mountain Wilderness - sui ghiacciai dovrebbe esserci un silenzio completo, come avveniva fino a 10/15 anni fa, invece il rumore dei ruscelli che scorrono adesso è continuo e anche di notte è tutto un movimento di acqua che scorre». Un esempio arriva dal più grande ghiacciaio d'Italia, il "Pian di neve" dell'Adamello, dove secondo De Stefano «la riduzione è spaventosa, un fenomeno di cui chi sta a valle in genere non si rende conto. Invece tutto quello che accade in montagna ha risvolti in pianura: basti pensare al fiume Sarca - spiega De Stefano - che nasce proprio dall'Adamello e alimenta il lago di Garda, diventando poi il Mincio che serve per irrigare la Pianura Padana. I contadini qui si lamentano che hanno sempre meno acqua a disposizione». Le riserve blu stanno scomparendo e «l'uomo, che viva in montagna o in pianura - conclude il presidente di Mountain Wilderness - ha sempre consumato risorse senza preoccuparsi delle conseguenze, pensando fossero inesauribili, ma così non è».


da L'Adige del 17/08/2007

Sittlieb
00lunedì 3 settembre 2007 11:49
Re:
Grande concetto espresso in termini chiari, peccato non esser riuscita ad andare alla sua conferenza (di De Stefani) a Cavalese!

Pianura e montagna sono profondamente legati, peccato che molti non lo capiscano: sentire frasi del tipo "odio la montagna perchè non serve a niente e si fa fatica" dette da un abitante della pianura non mi fa altro che "scompisciare" dalle risate [SM=x948595] (qui c'è un chiaro riferimento a gente del forum di MeteoNetwork che ha fuffa al posto dei neuroni!!!) .


planet bru
00lunedì 3 settembre 2007 12:32
Re: Re:
Sittlieb, 03/09/2007 11.49:



Pianura e montagna sono profondamente legati, peccato che molti non lo capiscano: sentire frasi del tipo "odio la montagna perchè non serve a niente e si fa fatica" dette da un abitante della pianura non mi fa altro che "scompisciare" dalle risate





basta qualche thorta in faccia e si risolve tutto [SM=x948592] [SM=x948592] [SM=x948592]
Sittlieb
00lunedì 3 settembre 2007 12:47
Re: Re: Re:
planet bru, 03/09/2007 12.32:




basta qualche thorta in faccia e si risolve tutto [SM=x948592] [SM=x948592] [SM=x948592]



[SM=x948595] [SM=x948595] [SM=x948595] IMMENSO bru ... questa è da oscar [SM=x948649] !


ClaudioTN
00lunedì 3 settembre 2007 12:50
Re: Re: Re:
planet bru, 03/09/2007 12.32:




basta qualche thorta in faccia e si risolve tutto [SM=x948592] [SM=x948592] [SM=x948592]



Se te vòi 'na man PRONTISSIMO [SM=x948592]

planet bru
00lunedì 3 settembre 2007 13:50
mettimo su na task force e ogni tanto femo delle veloci incursioni [SM=x948602] [SM=x948602] [SM=x948602] [SM=x948602] [SM=x948602] [SM=x948602] [SM=x948602] [SM=x948602] [SM=x948602] [SM=x948602] [SM=x948602] [SM=x948602] [SM=x948602] [SM=x948602] [SM=x948602]
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