Carissimi amici meriviani, questo anno è stato per me piuttosto duro e anche un pò triste.
Posso credere purtroppo che anche per molti di voi non sia stato particolarmente roseo.
Le prospettive per l'anno prossimo, nonostante i sacrifici di tutti, non sembrano essere migliori, ma anzi le nubi della crisi continuano a diventare sempre più scure e cariche di tristi presagi.
Sappiamo tutti quanta gente sia rimasta senza lavoro o che, come me, abbia dovuto sottostare a regimi di cassa integrazione parziale, sempre con il timore del licenziamento.
A tutti ciò poi dobbiamo aggiungere i problemi personali di ogniuno di noi, problemi grandi e piccoli che arrivano nel corso della vita e che grazie al cielo sono anche mitigati da piccoli o grandi successi.
Non parlo di successi nel lavoro, o di soldi, ma di Amore.
Strano vero? Qualche pazzo ancora ha il coraggio di parlare apertamente di questo sentimento, tanto irriso ma anche tanto potente.
Bè allora scusate se insisto
Lo sbocciare di un amore, la scoperta di un amico o la nascita di un figlio sono eventi che ci accompagnano durante la vita e rendono il nostro cammino più leggero.
Questo lo sappiamo tutti.
Ci sono cose però che sono apparentemente insignificanti, che troppo spesso ignoriamo nel frenetico rincorrere quotidiano, che se riusciamo a scorgerle o semplicemente a dargli un attimo di attenzione, possono inspiegabilmente darci una forza grandissima, un nuovo stimolo per andare avanti e per superare un momento difficile.
Sono cose semplici che possiamo trovare inaspettatamente nel sorriso di una vecchietta sulla metro, negli occhi stanchi di una donna che torna a casa dai figli dopo una notte di lavoro,...nel ragazzino disturbato da un passato violento e i cui sogni sono pieni di mostri dalle sembianze umane, ma che ti viene a salutare, a chiedere un abbraccio.
Sono tesori. Tesori da custodire gelosamente e da ricordare quando serve.
Sono come i funghi buoni da seccare e farci il sugo quando viene Natale, della canzone di De Gregori.
Ma è proprio ora che dobbiamo ricorrere a questi tesori, non perchè sia Natale, ma perchè la crisi che viviamo è una crisi di mercato, una crisi economica, e non dobbiamo permettere che essa entri anche nei nostri cuori e ci renda ancora più ciechi. Ancora più cinici.
Se vogliamo davvero vincere questa crisi, dobbiamo prima difendere i nostri valori più sani, più importanti; quelli che non stanno in banca, ma nel nostro cuore.
Per questo cari amici, oggi io vi esorto, vi prego e vi scongiuro di fare più attenzione alle piccole cose, ai sentimenti, ai segnali flebili e anche spontanei delle persone ci circondano, e per chi ci crede, ai segni del buon Dio.
Buon Natale.
Buon anno nuovo a tutti.
Il vostro Scuffia