Aneddoti cubani

Oggi, fra pioggia e freddo, con un po' di sintomi influenzali addosso, rientrato prima del solito a casa, mi sono messo a leggere un po' il forum (veramente mi sono accorto che lo sciopero ha interessato anche il forum ).

E così mi è venuta una piccola idea da "passare" ai cubapraticanti.

Credo, e non mi sbaglio di sicuro, che tutti coloro che sono andati a Cuba, abbiano qualche aneddoto da raccontare. Momenti di vita, divertenti, tristi, piacevoli o altro. Insomma qualsiasi cosa che possa venire in mente sfogliando mentalmente il vostro personalissimo libro della vacanza a Cuba.

Mi rendo conto che non tutti hanno la voglia o la possibilità o altro di scrivere racconti, come spesso facciamo sul forum.

Però un piccolo aneddoto lo può scrivere chiunque! Anche poche righe, una pillola di Cuba, poche righe che diano una minuscola idea di episodi cubani.

Scrivete di tutto, qualsiasi cosa vi passa per la testa, anche solo poche frasi messe lì una dietro l'altra, anche sconclusionata. L'importante è rendere l'idea

Inizio io con due piccoli aneddoti.

Normalmente sono solito rapportami con la gente con una certa simpatia e affabilità. Ancor di più quando sono in vacanza, libero dai soliti ritmi e stress quotidiani. A Cuba, credo che tutto ciò sia ancor più facile, perché generalmente la gente è molto affabile e simpatica, anche quando si cela dietro alcune maschere di seriosità, imposte o dovute dal lavoro.

Una mattina, a colazione in un hotel della Capitale, dato che adoro la mattina fare colazione con la frutta, mi dedicavo alla scelta al buffet delle prelibatezze locali. Vedendo una non tanto giovane cameriera, grassa e morena da ricordarmi la mami di “Via col vento” in anni più giovanili, dedita a preparare degli invoglianti frullati di frutta fresca, mi lancio verso la sua postazione e mi metto a scegliere di tutto. Scherzosamente mi metto a fare la lunga richiesta di specialità di frutta da aggiungere per il mio frullato mattutino. Un po’ di questo, un po’ di quello; si mettimi anche quell’altro lì; ah, ecco, pure questo! Insomma la lista era abbastanza varia. Mentre mi vedeva un attimo titubante se scegliere o meno anche il frutto della passione, mi guarda e, ridendo, mi dice sottovoce: si papy, es bueno pa’ la pinga!


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[Modificato da carib.e 25/11/2005 19.57]

Un tardo pomeriggio di luglio, a L’Avana, entrai in una farmacia per comprare alcune cose di prima necessità. “Buenas tardes” dissi, rivolgendomi educatamente alla generalità dei presenti all’interno della farmacia.

Mi rispose gentilmente una voce delicata e musicale: era una ragazza addetta alla farmacia, non sapevo se si trattava delle farmacista o una commessa, ma non è che mi interessasse più di tanto. Mi guardai intorno alla ricerca dei prodotti che mi servivano; intorno a me intanto i pochi presenti, terminati i loro acquisti, si accingevano ad andar via.

“ Lo spazzolino, chissà come mai riesco sempre a dimenticarmene! Il filo interdentale, ma a Cuba non sanno nemmeno che cos’è, o quasi; l’antizanzare, non sia mai che mi faccia trovare sprovvisto da quei maledetti insetti; e… mhà, non ne vedo…” pensai. Con fare disinvolto mi girai verso la ragazza.

Notai che lei mi stava osservando, incuriosita forse da quell’italiano andato a fare compere in farmacia; un bel sorriso sul volto che esprimeva buonumore. Mi soffermai a guardarla, ricambiando lo sguardo e accennandole un sorriso. La notai bene solo in quel momento; poco prima, tra la gente, non le feci molto caso.

Gli occhi scuri, intensi e misteriosi; magra, alta quel tanto per essere sopra la media; mulatta, con i capelli scuri leggermente stirati e tirati all’indietro e un corpo con tutte le misure giuste al posto giusto, curve e abbondanze comprese. Non c’è che dire - pensai - proprio una gran bella ragazza. Iniziammo un gioco di sguardi, di sorrisi, nulla di malizioso, piuttosto qualcosa di simpatico e giocoso.

Le cercai qualche altra cosa di cui avevo necessità. Il fare era sempre il solito, piuttosto affabile e smaliziato. ”Una confezione di condom”, le chiesi, scherzando e ridendo, visto che non ne trovavo nei vuoti scaffali del negozio; con fare disinvolto, tra il serio e il giocoso, mi prese la confezione dicendo: “prendi questi, sono i miei preferiti”, consegnandomeli ornati da un attraente sorriso.

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Scritto da: carib.e 25/11/2005 19.58

Un tardo pomeriggio di luglio, a L’Avana, entrai in una farmacia per comprare alcune cose di prima necessità. “Buenas tardes” dissi, rivolgendomi educatamente alla generalità dei presenti all’interno della farmacia.

Mi rispose gentilmente una voce delicata e musicale: era una ragazza addetta alla farmacia, non sapevo se si trattava delle farmacista o una commessa, ma non è che mi interessasse più di tanto. Mi guardai intorno alla ricerca dei prodotti che mi servivano; intorno a me intanto i pochi presenti, terminati i loro acquisti, si accingevano ad andar via.

“ Lo spazzolino, chissà come mai riesco sempre a dimenticarmene! Il filo interdentale, ma a Cuba non sanno nemmeno che cos’è, o quasi; l’antizanzare, non sia mai che mi faccia trovare sprovvisto da quei maledetti insetti; e… mhà, non ne vedo…” pensai. Con fare disinvolto mi girai verso la ragazza.

Notai che lei mi stava osservando, incuriosita forse da quell’italiano andato a fare compere in farmacia; un bel sorriso sul volto che esprimeva buonumore. Mi soffermai a guardarla, ricambiando lo sguardo e accennandole un sorriso. La notai bene solo in quel momento; poco prima, tra la gente, non le feci molto caso.

Gli occhi scuri, intensi e misteriosi; magra, alta quel tanto per essere sopra la media; mulatta, con i capelli scuri leggermente stirati e tirati all’indietro e un corpo con tutte le misure giuste al posto giusto, curve e abbondanze comprese. Non c’è che dire - pensai - proprio una gran bella ragazza. Iniziammo un gioco di sguardi, di sorrisi, nulla di malizioso, piuttosto qualcosa di simpatico e giocoso.

Le cercai qualche altra cosa di cui avevo necessità. Il fare era sempre il solito, piuttosto affabile e smaliziato. ”Una confezione di condom”, le chiesi, scherzando e ridendo, visto che non ne trovavo nei vuoti scaffali del negozio; con fare disinvolto, tra il serio e il giocoso, mi prese la confezione dicendo: “prendi questi, sono i miei preferiti”, consegnandomeli ornati da un attraente sorriso.

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ma ma in che senso : :

Una visita inattesa

Durante una serena, soleggiata, felice e spensierata giornata al mare nel villaggio, , mi trovavo sulla barca che di solito accompagna i turisti che vogliono immergersi in un tratto di quella meravigliosa e incontaminata baia difficilmente raggiungibile per chiunque!!

Mentre attendevo, assieme al Sign.driver, il sub tedesco e la guida che stavano terminando l'escursione in quei fonadali oceanici, assistiamo all'arrivo di un peschereccio che va a sostare al centro della baia ad una distanza di circa 100 metri dalla battigia!!

Recuperati i subacquei, ci avviciniamo al vecchio peschereccio per chiedere a cosa era dovuta quella inattesa visita!!

Intuisco, aiutandomi anche con qualche domanda, che si stavano accordando per qualche forma di scambio! Penso, una classica forma di baratto cubano!! In pratica il peschereccio aveva bisogno di scambiare le loro bombole vuote con quelle piene del villaggio! Dopo una breve riflessione la guida acconsentì e così, recuperate le bombole piene dalla base, iniziò uno scambio ravvicinato tra la nostra piccola barchetta con il loro grande barcone.

Alla mia richiesta su quali potessero essere le loro giuste attese, con uno sguardo gioioso e pieno di soddisfazione mi fece capire che avrebbero ottenuto un bel quantitativo di pesce fresco.

[Modificato da fulmix77 26/11/2005 2.51]

Aereoporto di Ciego de Avila , ormai lì non si atterra più , almeno non dall'Italia, controllo bagagli.

Sto pazientemente aspettando che che il doganiere di turno smetta di ficcare le mani nelle mie cosa , domandando stupidamente come al solito : e questo ? e questo ? per ricevere la solita risposta di rito : ragalito , regalito ; quando mi viene affiancato sul bancone un tipo sui quaranta , bruno e piccoletto con un valigione da minimo 30 chili; già alla faccia fa prevedere problemi , il doganiere incomincia a sciorinare sul bancone la mercanzia ; le solite cose di chi ha amiche nell'Isola : blumes, sujetador, reloj, profumi, rossetti, da che far felice un harem , ed ecco che doganiere estrae un oggetto rosato ben cellofanato e lo solleva all'aria : y esto ? ; faccia stranita del turista , il mio controllore si blocca , sbatte tutto nelle mia valigia e si appresta a godersi la scena, mi fa segno di levarmi dalle palle ma io prendo tempo per vedere come finisce.

Subito incontra un altro oggettino a due corni ben riconoscibili e lo affianca all'altro senza proferire parola , mentre il colore del vacanziero propende sul violaceo, continua a scavare fra i vestiti e recupera un serpentone trasparente che ondeggia graziosamente e lo affianca ai primi due ; ormai l'intero aereoporto si è fermato , tutti si avvicinano al bancone e , alla domanda : y todos estos consoladores para quien ? il povero sollazzatore sembra svenire ; sono curiosissimo di vedere come vada a finire ma ci fanno sgombrare a muso duro e a malinquore mi dirigo all'uscita.

Mi tengo ancora la curiosità di sapere le vicessitudini di quel turista e dei tre pezzi.

Giordano

Scusa Bruno, ma ci sono state altre visite in farmacia ?????
Basterebbe un SI o un NO
Ciao, Gian

io mi ricordo una scena comica in cui eravamo in macchina
con un tassista particular, e macchina sgangheratissima,
percorrendo la carretera central

A un certo punto uno dei passeggeri chiede se ha da accendere,
e si vede il conduttore dice "subito", e inchioda.
Si mette ad aprire il cofano e a ravanare nel motore.
No ci chiedevamo: ma che cavolo ha capito??? che cavolo sta combinando.
A un certo punto tira fuori il pezzo di accendisigari e lo
collega direttamente alla batteria. Dopo ci spiego' "e' perche'
senno' se lo lascio in macchina, mi rubano l'accendisigari..."

Dopo di che, ricominciamo il viaggio, e uno dice "puo' mettere
questa cassetta?" (la radio era spenta). E lui accenna a frenare...
Capendo l'andazzo diciamo "no no!!! come se fosse" , gia' ci
immaginavamo a smontare mezza macchina per riprodurre la musica...

Bellissima havanero mi hai fatto veramente sganasciare dalle risate... Già mi immagino la scena...

Era una notte di gennaio 2004, io e un mio conoscente ci trovavamo a chiedere un passaggio en botella sulla carretera che attraversa la periferia di Matanzas, nei pressi del cabaret Turquino, che purtroppo quel giorno osservava il dia festivo. Allora decidemmo di spostarci in qualche località limitrofa per varcare il lunario. Accade che ci caricò un'auto con alla guida un giovane il quale a causa della pioggia che cadeva piovosa decise di azionare un insolito tergicristallo. Quella volta cercò infatti di risolvere il problema legato alla visibilità muovendo le mani dalla parte interna del carro simulando il movimento delle spazzole.

quesat mattina ho provato ha inserire altri fatterelli, purtroppo il web ha fatto le bizze e non me li ha caricati. Peccato perchè ci ho perso una mezzoretta per raccontarli, prossimamente ve ne renderò partecipi.

intanto un saluto a tutti. questo è il mio primo post ...ed a propostito di aneddoti cubani mi piacerebbe raccontare i miei primi approcci con le ragazze cubane(naturalmente usando toni soft) ed i loro "modi" cosi diversi e speciali, soprattutto per uno che a cuba non era mai andato... solo che non so se posso...

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Scritto da: vivacuba 26/11/2005 17.18
... solo che non so se posso...

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Mantenendo il giusto rispetto per tutti puoi, anzi devi raccontarci le tue esperienze.

@vivacuba

Se posti senza usare toni sgradevoli, non ci sono assolutamente problemi. Ricordati solo che sul forum mi chiamano Monsignore...

P.S. Io per fortuna l'anno prima ero stata a S. Domingo e quindi ero abituato al modo di fare molto intraprendente delle chicas caraibiche... (fossero così in Italia mi spaventerei... ).

Curiosoni!



Vivacuba, scrivi, scrivi ah, quasi dimenticavo...Benvenuto!

non ci posso credere!!!! ho scritto per 20 minuti e il messaggio non e' passato se ne perla lunedi'. ciao a tutti

c'è il solito buon vecchio consiglio di scrivere per esempio sul word e poi copiare nel forum almeno i messaggi lunghi...

ahimè capita!!!

cmq welcome to the forum

dunque avrei almeno un paio di storie da raccontare ma per non annoiarvi troppo comincio con la prima poi se volete vado con la seconda.
primo anno a cuba.... dopo tanti anni di fidanzamento finiti a rotoli....io ed il mio socio decidiamo di partire..
sulla spiaggia di playa de l'est conosco insieme al mio amico due ragazze molto carine simpatiche... non parlano una cippa di italiano ...ma tanto anche io non parlo spagnolo ... comunque per quel poco che ho imparato fino a quel momento il fatto che non parlino italiano è un buon segno.
prendiamo accordi per la serata:
loro:noi siamo di cotorro se avete la macchina o il taxi è a 20 minuti da la havana
noi: ok allora veniamo a prendervi alle 11...
ci salutiamo con calore e ci congediamo
io è il mio socio siamo carichissimi... loro sono davvero carine e noi non vediamo l'ora di rivederle...
talmente siamo eccitati che non ci accorgiamo che tra la cena .. la doccia e la preparazione siamo in super ritardo....
di corsa ci dirigiamo in reception e facciamo chiamare un taxi...
ci sediamo sulle scale ad aspettare e....
io:sono le 11 e un quarto ci aspettano gia' da 15 minuti cosa facciamo andiamo opprure no?
lui: forse e meglio di no se ' lonatano tra che arriviamo una cosa e l'altra...
alla fine il taxi arriva ci convinciamo ad andare ma il taxi fa resistenza...
taxi: cotorro ... no è pericoloso
insomma tratta ttratta per 5 CUC in piu' acconsente....
il viaggio comincia il mio socio gia' si lamenta... mi dice che non troveremo nessuno che è tardi ... insomma rompe....
io lo tranquillizzo ma quando arriviamo ci accorgiamo di essere in un postaccio...
tutto è buio ...nessuno per strada tutto rotto case ditoccate etc.
lui:vedi ti avevo avvertito.... adesso ci rapinano qui se ci rapiscono non ci trovano piu'....
io: senti stai calmo cosa vuoi che ci facciano se ci chiedono dei sodi glieli daremo e bohh!....
litighimo un po' il taxista ride.... ma ci porta a destinazione .
scende dalla macchina, ma non vediamo nessuno....
io:se ne sono andate...
lui: vedo .. e ora che si fa?..
io: bohhh
dopo qualche minuto ... si avvicina una ragazza con un bimbo in braccio... io non la vedo bene ... s avvicina al mio socio e chiede...
lei: voi spettate maibey e dainey?
lui: si
lei :sono andate in piazza vi hanno aspettato ma non arrivavate... comunque mando mio fratello a cercarle....
il fratello parte con la bici e lei si mette a parlare con il taxista.
io continuo a non vederla bene... vedo che è molto gentile con il taxista.... tiene un bimbo che avra un anno in braccio e sorride....
dopo un po' torna il fratello naturalmente sola... io e il mio socio ci guardiamo e non sappiamo cosa fare....
il taxista s iavvicina e dice..
ltaxi: ragazzi fate uscire questa ragazza è tanto che non si diverte è giovanisima si è appena separata fatela divertire...
lei si avvicina dalla parte del mio socio ...
lei: posso venire a ballare con voi?
io e lui ci guardiamo siamo attoniti lei è sola noi siamo in due ... io non sono convinto lui si ... alla fine ci decidiamo ...e aconsentiamo...
lei si precipita a casa ,lascia il piccolo, si cambia alla velocita' della luce ed entra in macchina.
ora la vedo....... è bellissima... si scioglie i capelli..
sono lunghissimi neri con i riflessi blu... a due occhi nerissimi e mi sorride in continuazione...
io sono inbarazzato ...proviamo a parlare con l'aiuto del taxista
lei è dolcissima la sua voce e calda e rilassante io comincio a stare male
arrivati davanti al locale ..scendiamo lei mi si avvicina mi fa uno splendido sorriso e mi prende sotto braccio...
io non capisco... non sono abituato non mi conosce nnemmeno....
entriamo nel locale dopo un po' di fila.... la guardo meglio... è uno splendore e io sono davvero imbarazzato... lei mi tiene per mano e continua a sorridermi dolcemente...
in pista suonano della salsa ...lei si illumina ... cerca di trascinarmi verso il centro ma io non so ballare, lei nonstante questo .mi sta incollata.... e balla da sola vicino a me....
dopo qualche minuto prendiamo da bere... lei beve un piccolo sorso.. mi guarda e sorride...
io non capisco.. allora lei mi prende il viso lo avvicina al suo
mi bacia e mentre lo fa ,mi passa il rum dalla sua bocca....
io sicuramente non me lo aspettavo e ho sputacchiato tutto
lei si fa una grossa risata mi prende il viso in maniera decisa e mi da un morso fortissimo sulle labbra....
io sono felicissimo ...lei alterna dolcezza e aggressivita' nel giro di 2 secondi ....sono estasiato
cambiano musica e mettono del raggaeton. lei mi prende di forza mi butta in mezzo e con occhi cattivi mi stringe a lei mi continua a dare dei morsi sulle labbra... poi si gira di schiena e attacca il suo fondoschiena al mio bassoventre comincia a dimenarsi come una matta e io sono in preda alla felicita' piu' completa mi pizzico per vedere se sto sognando...ma è tutto vero lei è li con me ci divertiamo come i matti....
cerco di staccarmi dal suo fondoschiena ... sono distrutto ed eccitatissimo... comincia anche a farmi male la pancia.... ma lei non permette di staccarmi mi riprende di forza e mi riattacca al suo sedere...
mi libero per prendere da bere lei mi segue appiccicata e mi morde la schiena.....
io ormai sono innamorato che voglio sposarla !!! ma sono talmente imbarazzato ... i suoi modi sono troppo particolari
siamo verso le 4 .. il locale sta per chiudere ....lei mi prende da parte e mi dice...
lei: senti ma tu questa notte mi metti sul taxi e mi mandi a casa?
io non so cosa dire.. la desidero tantissimo ma a quel punto ho paura di aver preso un abbaglio.. mi sembrava troppo bello per esser vero .... ora mi chiedera. dei soldi....
io:io voglio quello che vuoi tu ma guarda che soldi non ne ho...
lei fa un passo indietro ... capisco che si è offesa e mi dice...
lei : io voglio passare la notte con te non ho detto che voglio i tuoi soldi...
io capendo di averla offesa cerco di riparare le spiego qualche esperienza passata. lei mi sorride mi abbraccia e mi dice vamos!!
si vamos ... ma dove io non conosco case particolari lei neanche .... decido quindi di andare in albergo con la speranza di corrompere il tipo all'ingresso.....
prendiamo il taxi siamo io a sinistra lei al centro la conquista del mio socio a destra ed il mio socio avanti.
tempo due minuti lei mi guarda di nuovo in maniera cattiva... mi sorride ammicando e comincia a infilare la mani dappertutto...
io sono incredulo , ma lei insiste, ed io allora faccio altrettanto....iltaxista non si accorge di niente eil mio socio e la conquista ridono
arrivati in albergo cerco di convincere il tipo a farmi entrare... ma non ne vuol sentire...non la fa entrare neanche per fare la pipi....
mi dice di provare di fronte perche in quel piccolo albergo hanno una stanza che affittano ad ore..
andiamo di fronte e dalla porta vetrata vedo che il tipo dorme su una sedia ... busso, lui mi apre e io chiedo la stanza....
lei mi tiene la mano mi guarda sorride e dice che mi desidera tanto( a chi lo dici!!!!!! )
la stanza è occupata da un dominicano che sembra non abbia finito... il tipo mi manda a provare all'albergo piu' avanti....
io sono stanchissimo la pancia mi fa male lei continua a parlarmi in maniera dolcissima e aumenta il mio desiderio....
arrivati all'altro albergo troviamo un tipo che dorme su una sedia ...in mezzo all'enorme cortile...
questa volta è lei che tratta.
lei: hai una stanza per questa notte?
lui: no
lei : solo per due ore?
lui :nooo
lei : per un ora dai...lui:nooo lei: un quarto d'ora....
io: aspetta!!!! in un quarto d'ora non facciamo niente!!!!
lei: un carro ... una cama...
io sono esterrefatto--- e' piu' carica di me mi vuole!
il tipo impietosito ci dice di fare il giro e di entrare dall'altra parte...
noi ci avviamo e mentre camminiamo mi dice: se non ci fa entrare andiammo allo scuro...e con il dito mi mostra la vegetazione subito dopo la playa.....
fatto il giro arriviamo dal lato dove penso si carichino le merci.... ci apre un cancello metallico... noi entriamo ... loro parlano ma io non capisco nulla.
dopo qualche secondo il tipo mi chiede qualche CUC lei mi sorride e si dirige verso una guardiola!!!!!
NON ci posso credere entriamo ... la guardiola sara' un metro e mezzo per un metro fa un caldo da morire ed è pieno di mosquitos.....
ragazzi lei non fa una piega ...entra si spoglia lentamente senza mai distogliere gli occhi dai miei.....dento c'e un tavolo stretto e lungo lei nuda ci si siede..... sposta il sedere indietro... raccoglie le gambe a se' e sbocciando come una rosa.... mi dice ....papito... te quieroo!!!!
ragazzi ... giuro non me lo scordo finche campo!!!!!!tropppo bello!!!

usciti di li.... lei torna dolcissima e tenerissima sembra una creatura innocente ....
ci dirigiamo verso la spiaggia... ci coccoliamo un po' lei continua ad accarezzarmi... ed io mi sento speciale.... in quel momento mi sento il piu' fortunato del mondo....
il tempo purtroppo è scaduto... sono le 8 della mattina lei mi guarda mi sorride mi bacia dolcemente e mi dice .... papi....devo andare dal mio piccolo....mi abbraccia fortissimo mi ringrazia (lei!) per la serata......e salita sul taxi(dove io la ho acompagnata)si allontana ... pur troppo per sempre...

Vivacuba, finalmente ce l'hai fatta!

Ci hai fatto aspettare e alla fine il parto c'è stato. Bravo. Bella storia la tua. Da quel che leggo, ti ha lasciato un bel segno però.

Anche se... direi che si tratta più di un racconto che di un aneddoto

Bellissimo racconto... mi ha portato alla mente certi bei momenti... ecco adesso mi metto a piangere...

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Bellissimo racconto... mi ha portato alla mente certi bei momenti... ecco adesso mi metto a piangere...

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NNooooo.... Monsignore no! Ti prego, anche le lacrime!!!



Vabbè, dai racconta pure tu qualche aneddoto, però non strappalcrime mi raccomando



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[Modificato da carib.e 27/11/2005 23.06]

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Scritto da: alexcuba80 27/11/2005 23.00
Bellissimo racconto... mi ha portato alla mente certi bei momenti... ecco adesso mi metto a piangere...

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Su... su... non faccia così... ecco... tenga il fazzoletto...

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Scritto da: mi.piace.il.blu 27/11/2005 23.07


Su... su... non faccia così... ecco... tenga il fazzoletto...

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Però... mi ha fatto pensare ad una cosa il racconto di vivacuba..., che ho peraltro trovato molto carino per la semplicità con cui ha raccontato è stato raccontato.
Premetto che non voglio scatenare polemiche, vorrei solo cercare di capire e probabilmente quello che ho pensato l'ho pensato perchè sono donna.
Immaginate una situazione del genere qui, in Italia. Incontrate una ragazza carina, andate a ballare, e questa inizia a strusciarvisi addosso. Ricordate, siete in Italia, non a Cuba.
Che opinione vi fate di lei?
Ve lo chiedo perchè, lavorando in un ambiente prettamente maschile, certi discorsi li sento tutti i santi giorni... e non credo che l'opinione sarebbe positiva.

Perchè questa differenza?

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Perchè questa differenza?

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Perchè lì sei ospite di un altro mondo e, nel bene e nel male, è la loro cultura ed è il loro mondo.

Se ne potrebbe parlare a lungo...

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Scritto da: carib.e 27/11/2005 23.25

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Perchè questa differenza?

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Perchè lì sei ospite di un altro mondo e, nel bene e nel male, è la loro cultura ed è il loro mondo.

Se ne potrebbe parlare a lungo...

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Sì, probabilmente senza arrivare ad una conclusione.Infatti ero indecisa se postare o meno...

Piuttosto ho la sensazione che, come è accaduto al Monsignor Alex, in molti potrebbero rivedersi in alcune scene del racconto di Vivacuba

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Scritto da: carib.e 27/11/2005 23.05

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Bellissimo racconto... mi ha portato alla mente certi bei momenti... ecco adesso mi metto a piangere...

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NNooooo.... Monsignore no! Ti prego, anche le lacrime!!!



Vabbè, dai racconta pure tu qualche aneddoto, però non strappalcrime mi raccomando

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Non ho aneddoti particolari. Più o meno anche a me è capitata una cosa simile a quella detta da vivacuba (solo che era in disco), l'epilogo è stato diverso perchè forse non ero troppo sicuro della bontà della persona e soprattutto non mi piaceva la situazione. Cmq le sensazioni sono state le stesse...

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Scritto da: carib.e 27/11/2005 23.40

Piuttosto ho la sensazione che, come è accaduto al Monsignor Alex, in molti potrebbero rivedersi in alcune scene del racconto di Vivacuba

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Mi sa proprio di sì! :-)
Ora vado nel mio candido lettuccio (cit.di un'altro mio mito... ) a
notte!

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Scritto da: carib.e 27/11/2005 23.25

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Perchè questa differenza?

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Perchè lì sei ospite di un altro mondo e, nel bene e nel male, è la loro cultura ed è il loro mondo.

Se ne potrebbe parlare a lungo...

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Concordo. Anche se devo dire che è cmq una sensazione strana perchè non si è abituati a certe situazioni... Non vi nego che spesso sembravo stupido perchè ero impacciato a causa della loro espansività (e sì che un po' vi ero abituato essendo stato a S. Domingo...). Vorrei solo aggiungere che se le italiane fossero solo un minimo meno chiuse forse non sarebbe male...

Un passaggio bagnato

Un pomeriggio, eravamo in macchina girovagando per la città. Tra un po' di musica e quattro chiacchiere, come spesso accade andando in giro per L'Havana, ci si trova facilmente a dare qualche passaggio a qualche persona.

Così accadde anche quel pomeriggio. Una ragazza, nulla di particolare (lo specifico così non desto curiosità), abbastanza minuta, magrolina, mulatta e un po' disordinata. Ci fece una certa tenerezza quando al semaforo ci chiese un passaggio.

Salì in macchina con noi. Le solite chiacchiere, qualche risatina etc etc. Ci fermiamo a fare "gasolina", altrimenti avremmo dovuto chiedere passaggi anche noi.

Stranamente, poco dopo, la ragazza era abbastanza taciturna. Al distributore, sostata la macchina vicino la pompa di benzina, la vedemmo scendere repentinamente dalla macchina, bofonchiando qualcosa verso di noi (capimmo che ci stava dicendo che sarebbe ritornata subito).

Seguimmo la scena. La vedemmo parlottare con un addetto al distributore che le segnalava la casetta al lato del distributore. Era chiaro che aveva qualche necessità fisiologica da soddisfare.

La vedemmo avviarsi verso il botteghino; tentare di aprire una porta che non si sarebbe mai aperta senza le chiavi; entrò senza perdersi d'animo, in una piccola insenatura laterale al botteghino. Era tutto ben visibile dalla nostra postazione.

Nell'ombra, si intravedeva la sagoma di lei accasciarsi proprio al limite del muro. Si abbassò i jeans attillati con fare frettoloso e fu un attimo che la viuzza si trasformò in un piccolo letto di pipì che scendeva verso la strada.

Pochi istanti dopo, riapparse con il volto soddisfatto e beato e con i jeans bagnati fino alle ginocchia