Addio alla vacanza "senza limiti"

gioschi
00sabato 2 luglio 2005 18:38
Proprio ora che ho comprato il perizoma nuovo per il raduno. [SM=x48768]

Nelle località balneari italiane fioriscono i regolamenti
I Comuni si appellano al decoro. Sanzioni fino a 500 euro
Addio alla vacanza "senza limiti"
Regole ferree sotto l'ombrellone
Ad Alassio è vietato girare in città a torso nudo o in costume
Piazzetta di Capri negata a chi indossa gli zoccoli da mare


La spiaggia di Alassio
ROMA - Parola d'ordine divertimento, ma anche in vacanza non tutto è permesso. Con l'arrivo della bella stagione e l'imminente invasione di turisti, molte località balneari italiane si preparano a "bacchettare" gli indisciplinati e alzano steccati in difesa della pubblica decenza. I trasgressori pizzicati dalle polizie locali dovranno aggiungere al conto di albergo e ombrellone anche quello della multa, che potrebbe essere molto salata.

In alcune mete turistiche, ad esempio, si dichiara guerra ai "tipi da spiaggia", che scelgono di abbandonare il bagnasciuga preferendo avventurarsi tra le vetrine del centro. E' il caso di Alassio, dove una passeggiata in costume o a torso nudo nel centro storico può costare cara al turista. Nella città ligure non mancano i cartelli raffiguranti una donna in bikini con una "x" disegnata sopra per indicare il divieto.

La stessa regola "per salvaguardare il decoro" è stata adottata dal comune di Montecatini, dove anche una pennichella può essere fatale: chi si sdraia su una panchina rischia infatti sanzioni da 25 a 500 euro. Cartellino giallo anche per i giovanissimi appassionati di skateboard, che rischiano di pagare care le loro evoluzioni sulle scalinate della località in provincia di Pistoia.

Il "buon costume" richiamato dalla Costituzione italiana non è il solo principio cui si appellano i regolamenti per la stagione estiva. A Mondello (la spiaggia di Palermo), si cerca di evitare l'appropriazione indebita, chiedendo ai bagnanti di non occupare le cabine della spiaggia come se fossero monolocali. A Eraclea, in provincia di Venezia, le ordinanze municipali vietano di scavare buche nella sabbia e raccogliere conchiglie per portarle sotto l'ombrellone. E in molte località sono banditi i racchettoni, considerati una minaccia all'incolumità dei bagnanti.

Normalmente la vacanza è considerata tempo di relax, tranquillità e riposo, così i regolamenti locali prevedono un giro di vite anti rumore. Ai "classici" divieti (come accendere la radio nelle prime ore del pomeriggio, diffuso in molti stabilimenti), si aggiunge qualche regola originale. A Capri, per esempio, è vietato passeggiare nella famosa piazzetta indossando gli zoccoli, perché disturbano la quiete pubblica.

A Lignano, meta turistica del Friuli Venezia Giulia, l'amministrazione civica ha adottato un provvedimento in difesa della tranquillità dei turisti, bloccando per tutta l'estate ogni attività edilizia. Villeggianti tutelati, dunque, almeno finché rispetteranno tutte le regole previste nei dettagliati regolamenti comunali per la villeggiatura.

eevee
00sabato 2 luglio 2005 21:30
[SM=x48773] tanto noi siamo prigionieri qui dentro
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