Addio Luca, grande Capitano!!!

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stellinarossoblù
00mercoledì 6 novembre 2002 12:11
Scrivo questo post con le lacrime agli occhi, piango come se avessi perso un padre, un compagno di mille battaglie, un amico.
Luca, Capitano del magico Genoa della UEFA, ci ha lasciati così, nel silenzio di una fredda notte invernale.
Ricordo ancora quando, tredicenne, andavo al campo di allenamento a guardare il Capitano da lontano...lo vedevo imponente, altissimo, possente come una statua.
Io, che ero così piccolina, quando lo avvicinavo lo guardavo dal basso verso l'alto, a chiedergli se potevo dargli un bacino, per dimostrare il bene che gli volevo.
E lui sempre sorridente, con tifosi e compagni, con giornalisti e addetti ai lavori...lui con quella parlata toscana e quella voglia di vivere, a dirmi tutto timido:"Dammi 'sto bacino, dai!"...
Sembra ieri, quando Luca alzava il pugno verso la Gradinata Nord, quando Luca svettava sulle teste degli avversari in indimenticabili notti di Coppa, sembra ieri, quando Luca era il simbolo di quello che adesso è solo uno spennacchiato Grifone...
Ma è arrivata la malattia, la malattia non indossava nessuna maglia e Luca non ha potuto anticiparla come aveva fatto con grandi Campioni...la malattia che l'ha divorato, piano piano l'ha spento dentro, fino a strapparcelo per sempre.
Addio Capitano, lasci un vuoto immenso in tutti quelli che, come me, ti hanno voluto bene...ti ricorderò sempre col pugno alzato verso la Nord, da vero guerriero...perché è quello l'unico Capitano che vogliamo ricordare!!!

nickturbine
00mercoledì 6 novembre 2002 14:43
mi associo anche io al tuo dolcissimo saluto... (in tanto ti do il benvenuto... benvenuta...)....

mi associo perchè era un grande campione....

lo ricorderemo tutti.. tutti gli sportivi amanti del calcio...


ciao luca... [SM=g27811]
Maxi71
00mercoledì 6 novembre 2002 19:37
Addio a Signorini, leggenda rossoblù
L'ex capitano del Genoa (ex di Roma e Parma), da tempo affetto dal morbo di Lou Gehrig, è morto nella notte tra martedì e mercoledì, aveva 42 anni.

GENOVA, 6 novembre - Gianluca Signorini non c'è più. Se ne è andato nella notte tra martedì e mercoledì, aveva 42 anni. L'ex capitano del Genoa era da tempo affetto da sclerosi laterale amiotrofica (Sla), malattia più nota come morbo di Lou Gehrig, che poco a poco aveva ridotto sensibilmente le sue capacità motorie e respiratorie. Signorini è deceduto al pronto soccorso dell'ospedale di Pisa, dove era stato trasportato d'urgenza per una crisi respiratoria. Lascia la moglie Antonella e quattro figli.

Difensore centrale, nato a Pisa il 17 marzo 1960, Signorini aveva debutttato nel calcio professionistico nel 1979-80 con la squadra della sua città in C1. Dopo una lunga gavetta nelle serie minori (Pietrasanta, Prato, Livorno, Ternana, Cavese). Il primo a credere in lui fu Arrigo Sacchi che lo chiamò al Parma, nel 1985, in serie C e dove fu promosso in B. L'approdo in serie A nel 1987 con la Roma. Nel 1988 passò al Genoa, squadra di cui divenne capitano e con cui raggiunse un quarto posto in campionato nel 1991 e una semifinale di coppa Uefa nel 1992, prima di abbandonare l'attività nel 1995. In carriera vantava 210 presenze e 6 reti in serie A, 72 presenze e 3 reti in B, una promozione dalla B alla A e due dalla C1 alla B.Un anno e mezzo fa, il 24 maggio 2001, Signorini aveva commosso una città intera. Genova aveva organizzato una partita di vecchie glorie per raccogliere fondi a favore della ricerca e per quattro borse di studio per i suoi figli, e allo stadio Ferraris si erano raccolti in 25.000. Sul campo tanti ex compagni e amici Voeller, Giannini, Conti, Pruzzo, Melli, Eranio, Tacconi, Panucci e Skuravy, guidati in panchina da Niels Liedholm, Franco Scoglio, Arrigo Sacchi, Osvaldo Bagnoli .A sorpresa Signorini si presentò allo stadio e la commozione travolse gli spogliatoi e lo stadio tutto quando, sulla sedia a rotelle, spinta dalla figlia Benedetta, fece il giro del campo.


Gianluca Signorini, aveva 42 anni
Maxi71
00mercoledì 6 novembre 2002 19:44
L'ultimo messaggio al compagni
Il messaggio del «capitano» Luca Signorini, letto al Ferraris il 24 maggio 2001


Vorrei alzarmi e correre con voi, ma non posso.
Vorrei urlare con voi tifosi canti di gioia, ma non posso.
Vorrei che questo fosse un sogno, dal quale svegliarmi magari felice, ma non lo è.
Vorrei che la mia vita riprendesse da dove si è fermata.
Vorrei dirvi grazie, per tutte le manifestazioni di affetto, che mi avete dimostrato.
Voglio ringraziarvi per aver aderito al mio appello di solidarietà.
Voglio ringraziare chi ha reso possibile tutto questo, i miei vecchi compagni, i mister e voi tifosi, con i quali ho trascorso sette splendidi anni indimenticabili.
Vi voglio bene.
Gian Luca, il capitano.
Maxi71
00mercoledì 6 novembre 2002 19:48
Sarà sepolto con la maglia del Genoa
"Lo abbiamo vestito con la maglia del Genoa, come lui ha chiesto". La moglie di Gianluca Signorini, Antonella, ha raccontato le ultime ore di vita dell'ex calciatore, la cui morte, nonostante la grave malattia, è giunta a sorpresa nella casa di Pisa."«Non ce lo aspettavamo - ha detto in una intervista alla Rai - ieri (martedì, nrd) sera è stato benissimo fino alle 9 quando lo abbiamo aiutato ad andare a letto. Alle 11 ha avuto una crisi respiratoria e lo abbiamo fatto accompagnare in ospedale. All'una è morto". Antonella Signorini ha ricordato che proprio martedì sera il figlio più piccolo ha chiesto di guardare una videocassetta di una partita e una intervista del papà: "Voleva sentire la sua voce - ha detto la moglie - perché da tre anni Gianluca non poteva più parlare". L'ex capitano del Genoa ha chiesto di essere vestito con la maglia numero 6 con cui ha giocato tanti anni: "E' stata la sua volontà - ha spiegato la moglie - Gianluca si sentiva molto legato al Genoa, diceva che era stato la sua vita, il suo amore. E poi non era il tipo da vestirsi con giacca e cravatta".
Maxi71
00mercoledì 6 novembre 2002 19:51
"Un amico in paradiso", la commozione di chi ha giocato con lui
FRANCESCO TOTTI, ex compagno di squadra alla Roma
"Volevo salutare tutta la famiglia e in particolare i figli di Gianluca e mandare loro il mio più sincero abbraccio. Sono sicuro che dal cielo Gianluca avrá un occhio di riguardo per tutti noi che gli abbiamo voluto bene".

ARRIGO SACCHI, ex allenatore di Signorini al Parma
"Sono momenti molto tristi in cui è difficile esternare il proprio dolore e in cui anche la voglia di comunicare si riduce al minimo. Personalmente oggi mi ritrovo con un amico di meno sulla terra e, però, con un amico in più in Paradiso".

STEFANO ERANIO, ex compagno di squadra al Genoa.
"Un amico, uncapitano, un ragazzo eccezionale. Ho cercato di star vicino a lui e alla sua famiglia il più possibile. Purtroppo non c'è stato nulla da fare, il destino ha voluto portarcelo via troppo presto. Era un vincente in campo e fuori. Ricordo con quanta personalitá sapeva gestire i momenti favorevoli e quelli menofavorevoli, ricordo i ritiri e le partite a carte che giocavamosempre insieme. Il mio pensiero va soprattutto alla moglie Antonella e ai suoi figli. Gianluca resterá un simbolo, un modello positivo del calcio e dello sport italiano".

FULVIO COLLOVATI, ex compagno di squadra nel Genoa
"Sapete quanto tenevo a Signorini. In questo momento sarebbe meglio stare zitti per evitare banalitá. Per me era come un fratello, siamo stati anni insieme. Potete immaginare il mio stato d'animo. Dico solo una cosa: ero molto attaccato a lui, Gianluca non andava mai oltre le righe ed ora, ragionando da dirigente, dico che era un giocatore che vorrei sempre nella mia squadra. L'ho sempre ammirato".

ALDO SPINELLI, ex presidente del Genoa
"Un grande uomo, prima ancora che un grande calciatore. In campo non si tirava mai indietro, ma anche nella vita ha dimostrato di saper lottare sino all' ultimo. In questo momento il mio pensiero, oltre che a Gianluca, va alla sua meravigliosa famiglia, la moglie Antonella e i quattro figli. Signorini era molto legato a loro e questo rende la sua scomparsa ancora più dolorosa".

FRANCO SCOGLIO, ex allenatore del Genoa
"Oggi le parole non contano, resta solo il dolore. Non voglio dir nulla, andrò ai suoi funerali e basta".
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