[bio] Michael e l'uccellino morto

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
dollarboy77
00martedì 12 novembre 2019 22:53
La sua missione per Dio
Un giorno di primavera, ai tempi di Thriller, il mago Majestik e la super star Michael Jackson si trovavano nel complesso di Hayvenhurst, la casa del Re del Pop situata ad Encino.

Si stavano dirigendo lungo il vialetto che portava allo studio di registrazione, sul retro della proprietà, scherzando e conversando del più e del meno.

Majestik stava parlando quando, a un certo punto, si rese conto che Michael non era più vicino a lui. Si voltò e lo vide chinato a guardare il terreno, piangendo.

Così gli chiese: "Michael, che stai facendo?". Con le lacrime che gli rigavano il viso, il Re del Pop rispose: "Guarda, c'è un uccellino, ed è morto!". "Michael, è solo un uccello. Non c'è niente che tu possa fare a riguardo. Ormai è morto. Dai, dobbiamo andare. Andiamo!".

Michael si alzò e lo guardò. Poi, con la sua voce dolce, lo supplicò: "Majestik, questa era una creatura vivente con un cuore e un'anima, proprio come noi. Dobbiamo fare qualcosa!”. Majestik insistette con enfasi: “Che cosa farai, Michael? È già morto. Non c'è niente che tu possa fare ora”.

Mentre cercava di convincerlo a proseguire il cammino, si accorse che Michael era a terra in ginocchio: stava scavando un buco a mani nude per seppellire l'uccello.

"Dobbiamo seppellirlo", esclamò. "Dobbiamo seppellire questo uccello. Non possiamo lasciarlo qui, e dovremmo recitare una preghiera per lui”.

Quindi finì di scavare la buca, posizionò l'uccello al suo interno e lo ricoprì di terra, picchiettando poi delicatamente sul terreno con la mano. Terminata la sepoltura, si alzò e insistette sul fatto che Majestik stesse lì con lui, sulla tomba dell'uccello caduto, per recitare insieme una preghiera.

Michael guidò entrambi nella preghiera e chiese a Dio di benedire il piccolo uccellino e di portarlo in Paradiso. Al termine del 'rito funebre', Majestik cercò di nuovo di spronare Michael, dicendogli: “Ok, andiamo ora, dai. Abbiamo del lavoro da fare. Andiamo! Sono state fatte tutte le cose che potevamo fare. Andiamo ora!”.

Ma Michael restò lì inchiodato e ignorò le parole del suo amico, alzando invece lo sguardo e realizzando che l'uccellino era caduto da un albero vicino.

All'improvviso salì sull'albero, arrampicandosi fino al punto in cui si trovava il nido dal quale l'uccello era precipitato. Poi, con cura, lo assicurò al ramo per far sì che nessun altro uccellino cadesse e morisse.

Scese, si ripulì velocemente gli abiti spazzolandosi via lo sporco con le mani e si incamminò di nuovo con Majestik verso lo studio di registrazione.

La sua missione per Dio, quel giorno di primavera, fu compiuta.
_______________________________

Post di Laura Boggioni e foto di Giuseppe Mazzola dal nostro Gruppo Facebook Michael Jackson FanSquare • ITALIA.

dollarboy77
00martedì 12 novembre 2019 22:54
Majestik Magnificent è stato il mago personale di Michael Jackson, e divenne poi un caro amico e confidente di Katherine e Joe - che considerava come i suoi secondi genitori - e La Toya.
Ammalatosi di cancro al cervello, perse la sua battaglia nel febbraio del 2016, morendo all'età di 61 anni.
Si ritiene che, negli ultimi mesi della sua vita, Katherine Jackson si preoccupò di contribuire, per circa 1 milione di dollari, al pagamento delle cure mediche di Majestik, ospitandolo anche nella sua casa.

Fonte:
zap2it.com/.../majestik-magnificent-michael.../

Link al video del racconto:

Adelina78
00mercoledì 13 novembre 2019 06:20
Grazie mille dollarboy. La storia di quel uccellino 🐦 mi ha commosso tantissimo. Che cuore d'oro il nostro Michael. Non credo che l'immenso possa definire la sua bontà. Ti adoro Mj
rosi@
00mercoledì 13 novembre 2019 11:25
Ancora una volta emerge la grande sensibilità di Michael nei confronti delle creature più fragili ed indifese.
Adelina78
00mercoledì 13 novembre 2019 12:08
Davvero una sensibilità come pochi. È tutto il giorno che immagino la scena. Ogni racconto su Mj mi lascia un sorriso nel cuore ❤.
(Miss Piggy)
00mercoledì 13 novembre 2019 23:25
Da appassionata birdwatcher, ho apprezzato il racconto, anche se ho qualche dubbio sul fatto che il nido avesse bisogno del suo intervento [SM=g5818181] .
Adelina78
00giovedì 14 novembre 2019 06:06
(Miss Piggy), 13/11/2019 23.25:

Da appassionata birdwatcher, ho apprezzato il racconto, anche se ho qualche dubbio sul fatto che il nido avesse bisogno del suo intervento [SM=g5818181] .

Si è voluto assicurare [SM=g5818179]
Cmq non ha prezzo immaginarlo come si arrampicava su quel albero
Sharon_Diamante_
00domenica 5 aprile 2020 16:43
Re: La sua missione per Dio
dollarboy77, 12/11/2019 22:53:

Un giorno di primavera, ai tempi di Thriller, il mago Majestik e la super star Michael Jackson si trovavano nel complesso di Hayvenhurst, la casa del Re del Pop situata ad Encino.

Si stavano dirigendo lungo il vialetto che portava allo studio di registrazione, sul retro della proprietà, scherzando e conversando del più e del meno.

Majestik stava parlando quando, a un certo punto, si rese conto che Michael non era più vicino a lui. Si voltò e lo vide chinato a guardare il terreno, piangendo.

Così gli chiese: "Michael, che stai facendo?". Con le lacrime che gli rigavano il viso, il Re del Pop rispose: "Guarda, c'è un uccellino, ed è morto!". "Michael, è solo un uccello. Non c'è niente che tu possa fare a riguardo. Ormai è morto. Dai, dobbiamo andare. Andiamo!".

Michael si alzò e lo guardò. Poi, con la sua voce dolce, lo supplicò: "Majestik, questa era una creatura vivente con un cuore e un'anima, proprio come noi. Dobbiamo fare qualcosa!”. Majestik insistette con enfasi: “Che cosa farai, Michael? È già morto. Non c'è niente che tu possa fare ora”.

Mentre cercava di convincerlo a proseguire il cammino, si accorse che Michael era a terra in ginocchio: stava scavando un buco a mani nude per seppellire l'uccello.

"Dobbiamo seppellirlo", esclamò. "Dobbiamo seppellire questo uccello. Non possiamo lasciarlo qui, e dovremmo recitare una preghiera per lui”.

Quindi finì di scavare la buca, posizionò l'uccello al suo interno e lo ricoprì di terra, picchiettando poi delicatamente sul terreno con la mano. Terminata la sepoltura, si alzò e insistette sul fatto che Majestik stesse lì con lui, sulla tomba dell'uccello caduto, per recitare insieme una preghiera.

Michael guidò entrambi nella preghiera e chiese a Dio di benedire il piccolo uccellino e di portarlo in Paradiso. Al termine del 'rito funebre', Majestik cercò di nuovo di spronare Michael, dicendogli: “Ok, andiamo ora, dai. Abbiamo del lavoro da fare. Andiamo! Sono state fatte tutte le cose che potevamo fare. Andiamo ora!”.

Ma Michael restò lì inchiodato e ignorò le parole del suo amico, alzando invece lo sguardo e realizzando che l'uccellino era caduto da un albero vicino.

All'improvviso salì sull'albero, arrampicandosi fino al punto in cui si trovava il nido dal quale l'uccello era precipitato. Poi, con cura, lo assicurò al ramo per far sì che nessun altro uccellino cadesse e morisse.

Scese, si ripulì velocemente gli abiti spazzolandosi via lo sporco con le mani e si incamminò di nuovo con Majestik verso lo studio di registrazione.

La sua missione per Dio, quel giorno di primavera, fu compiuta.
_______________________________

Post di Laura Boggioni e foto di Giuseppe Mazzola dal nostro Gruppo Facebook Michael Jackson FanSquare • ITALIA.




E' così empatico... mentre leggevo immaginavo la scena. 😔
I love you.

Adelina78
00domenica 5 aprile 2020 17:08
Tenera storia. Dolcissimo lui [SM=g5818238]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 04:04.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com