[Musica] I 10 album per la vita

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/ZeroBarraUno/
00domenica 18 luglio 2004 23:01
Dato che senza porcate del genere non so stare, propongo di scrivere una cosa del tipo "i 10 dischi che portereste su un isola deserta" e cose del genere, insomma i 10 vostri dischi preferiti. Possibilmente sotto ogni titolo ci fate una sorta di piccola recensione e qualche motivazione sulla scelta.
Io i miei dischi li posto domani. Cose del genere sono già state scritte e riscritte, ma stavolta cerchiamo di fare una cosa più ordinata.




[Se sbaglio di nuovo li tag mi impicco]

Edit: non mi impicco :D




[Modificato da /ZeroBarraUno/ 18/07/2004 23.01]

Morgan Fairfax
00lunedì 19 luglio 2004 19:30
Peccato
/ZeroBarraUno/
00lunedì 19 luglio 2004 21:47
Eccli qua la mia Top 10:




BEATLES - Sgt. Pepper’s lonely hearts club Band (1967)

I Beatles sono tra le più importanti band del rock, tra quelle che hanno influenzato tutto ciò che oggi è psichedelia e pop. E appunto, questo disco è fatto soprattutto di questi due elementi. E’ un disco che è rimasto nell’ immaginario collettivo della gente di quei tempi, composto da canzoni indimenticabili, quali la title-track,”With a little help from my friends”, “Lucy in the Sky with Diamonds”, “Lovely Rita”, “A day in the life”, tutte canzoni immortali, che sono semplici solo in apparenza, perché questi non sono più i Beatles per ragazzine, questi sono i Beatles psichedelici, quelli che dopo “Rubber Soul” (1965) hanno dato una svolta notevole al loro intendere la musica. Già la copertina la dice lunga sul genere di musica che si sentirà.


BOB DYLAN - Highway 61 Revisited (1965)

Di Dylan ho solo questo disco, ma meglio di così si può? Bob Dylan è il più grande “scrittore rock” della storia, e maledetto io che non riesco a capire l’inglese dei suoi testi immensi, pieni di significato e spessore. Sono nove classici queste canzoni. La prima “Like A Rolling Stone” oltre a essere molto famosa sembra anticipare tutti i cantautori successivi, “Tombstone Blues” che è una delle mie canzoni preferite in assoluto, dal ritmo sincopato, sembra anticipare addirittura i Velvet Underground. E l’ultima canzone “Desolation Row” undici minuti di incredibile intensità dove Dylan non smette un attimo di cantare. Cioè, nel ’65 questo disco sembra anticipare gran parte del rock moderno. Ed è anche orecchiabile un disco del genere, abbastanza accessibile anche a chi deve cominciare ad ascoltare il rock.



FABRIZIO DE ANDRE’ - Volume III (1969)

Di De Andrè si deve solo decidere quale sia il più bello. Io opto per questo, preferendolo a “Non al denaro, non all’ amore, ne’ al cielo”, perché questo è il primo disco di De Andrè che ho ascoltato, e mi ha fatto subito innamorare del cantautore genovese. Il disco è composto da canzoni molto corte (in tutto dura poco più di mezz’ ora). Preferisco il De Andrè più semplice e intimo di queste storie trasformate in canzoni, mi innamoro sempre delle due chitarre più le raffinate rime dei suoi bellissimi testi. De Andrè è un cantastorie del 20° secolo, parla di principi e principesse, di ragazzi in guerra e del re che deve scegliere la sua amata. “La guerra di Piero” è una canzone dalla grande semplicità, di una bellezza incomparabile, così come “Il Gorilla”, che ti fa sorridere anche per l’espressività che De Andrè da’ al testo, “La Canzone di Marinella” è un classico della musica italiana d’autore, “S’ i fossi foco” dura 1’.41’’ eppure una volta ascoltata non si dimentica più. Ognuno ha tra i suoi dischi preferiti qualcosa di De Andrè, perhè ci si affeziona subito alla sua musica.



EMINEM - The Marshall Mathers Lp (2000)

Ed eccoci qua. Prima di commentare ascoltate il disco e assolutamente senza i pregiudizi del critico dal disco impegnativo. Eminem è un artista estremamente commerciale, se vogliamo ha anche manie di protagonismo, d’altronde chissenefrega di quante volte ha mandato a fanculo la madre e cose del genere. Però lui si diverte a scrivere questo e a far sapere alla gente i suoi rapporti con la moglie nelle sue canzoni. Il problema è che Eminem è troppo famoso. Fosse meno commerciale (il chè è impossibile, visto che la sua musica è di quanto più commerciale ci sia, l’accoppiata hip-hop+pop) piacerebbe anche ai critici più difficili, la gente che lo ascolta come un passatempo, quella gente che non capisce che questa musica è davvero grande, che la ascoltano perché “va di moda”, è questa gente che impedisce a Eminem di piacere più o meno a tutti. Eminem non deve essere preso troppo sul serio. Perché la maggior parte della gente lo prende terribilmente sul serio, come un fenomeno diseducativo. Si dovrebbe imparare ad ascoltare la sua musica più che altro. Ecco, qui la musica di Eminem trionfa, il modo in cui Eminem passa dalla canzone demenziale come “The Real Slim Shady” a qualcosa di più serio come “The Way I Am” è straordinario, anche perché il livello è sempre terribilmente alto. Poi c’è “Stan” dove si arriva all’apice della bravura di Eminem. Prende come ritornello un sample di una canzone della cantante inglese Dido e ce lo ficca come ritornello che fa da splendido contorno ad una lunga canzone rap. Il risultato è un disco hip-pop (il “pop” è voluto) di grossissimo spessore. Per carità siete tenuti a pensarla come vi pare, ma io consiglio davvero di riascoltare con un altro piglio i dischi di Eminem e magari di rivalutarli. Ne vale la pena. Amen.



NIRVANA - Nevermind (1991)

Nevermind non è un disco adolescenziale. Perché se lo ascolti a dodici anni, quindici anni dopo ti farà ancora lo stesso effetto. Certo non ti darà niente di nuovo, ma riascoltandolo ti darà sempre l’ impressione del rock puro del gruppo cardine del movimento grunge anni ’90 (insieme ai Pearl Jam, e forse dimentico qualcuno…). Non è un disco che annoia, perché è impossibile annoiarsi di fronte a un disco così potente in fatto di impatto sonoro. I Nirvana non erano mostri tecnicamente ma sfruttavano le loro capacità nel genere più adatto a loro, dando anche un piacevole impatto melodico alla loro musica, che rendeva le canzoni molto orecchiabili. “Smells Like Teen Spirit” la conosciamo tutti, una canzone-icona del rock anni ’90, e “In Bloom”, “Lithium”, “Polly” e “Come As You Are” che sono i singoli (eccetto “Polly”) e l’anima del disco.
Nevermind rimarrà un disco immortale proprio per la sua capacità di piacere sempre.



PINK FLOYD - The Dark Side of the Moon (1973)

Anche questo è un classico, un disco famosissimo e un caso di mercato anche. Perché ora come ora non riesco a capire perché un disco così abbia venduto così tanto. Sarà la psichedelia che invadeva i ’70 forse. Perché se un disco con una musica del genere uscisse in questa epoca (fatto comunque assai improbabile, dato che non riesco a immaginare un rock senza questo disco), secondo me sarebbe uno di quei capolavori a cui la massa non avrebbe dato tanto conto. The Dark Side of the Moon rappresenta un capolavoro in pieno periodo psichdelico, un’ opera delicata, che trova i capolavori nel capolavoro in “Time”, “Money”, “The Great Gig in the Sky”, “Brain Damage” e “Eclipse”, e anche l’introduzione, “Speak to me”, è un’ introduzione-capolavoro se possibile, con un inquietante crescendo di risate. Insomma, è uno di quei dischi che non mancano mai alla collezione di chi vuole conoscere (o conosce) il rock.



RADIOHEAD - Ok Computer (1997)

Questo disco è il capolavoro dei Radiohead, perché prende la musica passata del gruppo, quella del canonico rock-pop di Pablo Honey e The Bends e quella futura di Kid A, Amnesiac e a tratti anche quella di Hail to the Thief e la fonde in un disco. Uno dei più grandi gruppi dei ’90 che mescola in un solo disco il meglio della loro musica. Questo si può notare soprattutto in “Paranoid Android”, una canzone in “tre tomi”, dove la prima parte raffigura la raffinatezza di Hail to the Thief, la seconda parte le chitarre elettriche dei primi due Radiohead (Pablo Honey e The Bends) e la terza che comincia ad avere le influeze elettroniche dell’ accoppiata Kid A-Amnesiac. E sul fatto che “Paranoid Android” sia tra le più grandi canzoni dei ’90 penso che non ci piova :) . Poi c’è “Karma Police”, con un inizio da pianoforte struggente, dal contenuto raffinatissimo e ancora canzoni insuperabili come “No Surprises”, “Airbag” e “Electioneering”, sempre in bilico tra i due Radiohead, tra il rock e l’elettronica.
Inoltre è un disco in cui trovarci sempre qualcosa di nuovo.



ROBERT WYATT - Rock Bottom (1974)

Rock Bottom contiene solo sei canzoni, uno di quei dischi in cui ci sono poche canzoni, ma che durano tanto. Non li amo per niente. Ma non si può trascurare un disco di tale bellezza, basterebbe solo “Sea Song” per essere un capolavoro. Una canzone quasi schockante, un pianoforte in prima linea da brividi, che ad un certo punto impazzisce e scandisce note stonate, mentre Wyatt si esibisce in virtuosismi vocali. Un disco per orecchie raffinate, alienante, da ascoltare su un letto, stesi nella pace e nella concentrazione più assoluti. Poi “Alifib", dove invece della base musicale c’è un voce che ripete ininterrottamente “Alifie” appunto. Sono particolari che non si dimenticano, che la dicono lunga sulla genialità di Wyatt.



TALKING HEADS - Remain in Light (1980)

Beh, un disco da manuale del rock (rock?). Ma è un disco abbastanza impegnativo, necessita di parecchi ascolti, perché all’ inizio sembra non capirci niente: ritmi latineggianti e influenze da musica africana, e che diavolo è? E’ un capolavoro. C’è di tutto in questo disco, soprattutto la gran quantità di percussioni, musica elettronica e ritmi anche molto ballabili. Non è semplice, ma è un disco fondamentale.
I Talking Heads sembrano aver accumulato una enorme cultura musicale e averla fusa in un sapiente miscuglio di brani varissimi e fantasiosi. Non è un album per tutte le orecchie, ad esempio ai metallari difficilmente piacerà. Anzi, difficilmente lo capiranno, avendo in mente uno stile di musica troppo distante da Remain in Light il metal è troppo eterogeneo e questo è un disco dove le culture musicali vengono unite e assemblate. Tutt’altro che eterogeneo.




VELVET UNDERGROUND & NICO - Velvet Underground & Nico (1967)

Il ’67 è un anno decisivo per il rock moderno. Oltre a questo di esordio ci furono quelli dei Pink Floyd e di Jimi Hendrix, ci fu Sgt. Pepper dei Beatles, e tanto altro. La copertina raffigura la più famosa banana di sempre. Qui i prediletti di Andy Warhol mettono le prime radici al punk. Il disco è aperto da “Sunday Morning”, un lento in cui la voce di Reed non sembra nemmeno la sua, e poi una caterva di classici: “I’ m waiting for the man”, “Femme Fatale” e “All Tomorrow’ s Parties”, nelle quali Nico presta la sua splendida voce. E poi due inni al rumore come “Heroin” e “European Son”. Un disco stupefacente, estremamente innovativo, da riascoltare tante e tante volte perché al primo ascolto non sempre si ha l’ impressione del capolavoro. Uno di quegli esordi da quattro soldi, vendette pochissimo la prima edizione (prima edizione con la banana in copertina che si sbucciava, ora quella versione è rarissima e vale tantissimo). Vi lascio infine una frase di Iggy Pop a proposito di questo disco:
“La prima volta che ascoltai questo disco pensai: ‘è terribile, questa gente è strafatta.’ Poi ho preso qualche droga e ho capito tutto”.



Insomma, non sono stato originale certo, ma questi sono i
dischi che non dimenticherò mai. Poi magari il mese prossimo la lista cambierà del tutto, ma non importa, per ora sono qusti i miei “Best 10”.




Wago
00lunedì 19 luglio 2004 21:54
Questo e' proprio un bel thread e la scelta dei "magnifici 10" mi ha richiesto davvero molto impegno. Ho scelto di selezionare i dieci album che non mi pentirei mai di avere portato sull'isola deserta (sperando che ci sia uno stereo). Non i miei preferiti, non necessariamente, e nemmeno i migliori.
Inizio, in rigoroso ordine sparso:

The Beatles : Magical Mystery Tour
I Beatles sono e restano il mio gruppo preferito, e la scelta dell'album e' stata difficile. Quale scegliere tra la "triade storica" Revolver, Magical Mystery Tour e Sgt. Pepper? Alla fine la decisione e' caduta sul piu' sfigato dei tre, quello che non se l'e' mai filato nessuno, che negli USA e' stato un flop. Perche'? Perche' se gli altri dischi hanno tracce deboli, cali di stile, ingenuita', Magical Mystery Tour e' l'affresco perfetto del caleidoscopio dei Beatles.

Genesis : The Lamb Lies Down on Broadway
Strana scelta. The Lamb e' l'album piu' atipico dei Genesis dell'era Gabriel, quello meno rappresentativo del loro stile, tant'e' che viene da pensare che sia piu' un album di Peter Gabriel & The Genesis, che un vero lavoro di gruppo. E' l'opera piu' "pop" del gruppo prima maniera, la meno smaccatamente progressiva. Ma e' di una tale complessita', contiene una tale stratificazione di suoni e livelli che non potrei mai stancarmi di ascoltarlo e scoprirne aspetti nuovi.

Radiohead : Ok Computer
La perfezione. Un'opera complessa e trascinante, innovativa e passatista, senza una sola sbavatura. L'apice dei Radiohead fino a questo punto, ed uno dei momenti piu' alti mai raggiunti dal rock.

Area : Crac!
Gli Area sono per me il piu' grande gruppo italiano di tutti i tempi, e Crac! il loro migliore lavoro, che unisce mille influenze, la voglia di sperimentare, la capacita' di creare, combattere e assieme creare qualcosa di bello ed eterno. Il primo album e' ancora immaturo, il secondo sperimentale fino ad essere inascoltabile: Crac! e' invece l'opera perfetta nella sua imperfezione, con le sue improvvisazioni deliranti, le sue pessime liriche e l'enorme talento lusicale di ogni componente.

Fabrizio De André : La Buona Novella
Difficile scegliere cosa portarsi del Faber. Ho scelto, su tanti capolavori, quella che secondo me e' la sua opera piu' compatta e meglio riuscita, e con piu' sfumature e livelli. Per fortuna pero' che e' tutta una finzione e potro' continuare tranquillamente ad ascoltarmi Creuza De Mä, Non al Denaro..., Storia di un Impiagato, il Live con la PFM...

Frank Zappa : Hot Rats
L'album meno "Zappa" di Frank Zappa, senza dubbio il piu' complesso e progressivo di quelli che ho sentito. Geniale, dalla prima all'ultima nota, la grande fusione di jazz, rock e approcio classico. Sempre sobrio e leggero nonostante l'ambizione e l'intellettualismo che lo caratterizzano, cosi' come uno dei grandi genii immortali del secolo passato.

DJ Shadow : Endtroducing...
Non ce la facevo a lasciarlo giu'. Quest'uomo, con questo nome orrendo, che fa passare la voglia di ascoltarlo a chi non lo conosce, ha realizzato quello che i Residents non sono mai riusciti a fare: un'opera completamente creata partendo da spezzoni di registrazioni altrui, che sia assieme innovativa, geniale e soprattutto bella. Non e' un semplice lavoro di copia-incolla, la mano artistica si sente: questi non sono remix, sono "canzoni" nuove, senza soluzione di continuita' tra le parti minimali che le compongono e prive di alun legame con gli originali. Da ascoltare e amare.

Pink Floyd : The Dark Side of the Moon
Qua la scelta e' stata proprio difficile. Salvare la genialita' spontanea e psichedelica di The Piper at tha Gates of Dawn, la maturita' di Ummagumma, la coerenza di The Dark Side of the Moon, la mia canzone preferita (Shine on You Crazy Diamond, che costituisce da sola la meta' dell'album Wish You Were Here), o la maestosita' dell'opera decadente The Wall? Alla fine la scelta e' caduta sugli orologi di time e le sue tre chitarre in levare, sui registratori di cassa di Money, sull'esplosione mozzafiato di hammond e il lirismo assoluto di Eclipse.

The Who : Tommy o Quadrophenia
Gli Who per me non sono un gruppo rock. Sono IL rock. Non me ne vangano stones, led zeppelin, deep purple: al momento della scelta e' su quel pazzo di Keith Moon (che aveva bisogno di una batteria nuova a concerto) e sui vortici di Pete Thownshend che finisce il dito. Ma quale scagliere? La perfezione compassata e acustica di Tommy o il raw power di Quadrophenia? Non so decidere, non li conosco ancora abbastanza. Datemi tempo di tornare a casa, e sapro' dire.

Igor Stravinsij : La Sagra della Primavera
Almeno questo, di classica, ci andava. La somma sintesi di jazz, classica e tradizioni popolari, l'ultima grande composizione classica e la prima di avanguardia. Un capolavoro immenso che consiglio davvero a tutti di ascoltare.

Eccoli qua, i dieci. Come vedete, tutti i dischi che ho scelto sono lavori estremamente complessi, nessuno dei quali pero' tendente all'inascoltabile. Non sono di quelle persone che confondono il brutto col geniale: la muscia e' un piacere, se non e' un piacere, che piacere e'? Molti dischi sono a tema, quasi tutti hanno influenze classiche o jazz: se me ne vado su un'isola deserta, non voglio album che possa conoscere per filo e per segno un giorno dopo averli ascoltati, voglio qualcosa che si possa sempre scoprire ulteriormente, studiare, approfondire.
trauma...
00mercoledì 21 luglio 2004 17:17
Dj Shadow geniale? Vedro una volta tornato a casa...Eminem su un'isola deserta ce lo porterei pure io: ma per lasciarlo li.

_________________________

" Time waits for no one, and no one waits for YOU. "
M.J.

[Modificato da trauma... 26/07/2004 19.12]

Wago
00mercoledì 21 luglio 2004 23:34
Un commentino pare brutto?
Ducaussaro
00giovedì 22 luglio 2004 09:09
Per motivazioni del tutto personali, poco artistiche, molto umane, sulle quali sono disposto a rispondere alle domande ma non a pontificare a priori:

1 - Marc Cohn, Marc Cohn
2 - Tracy Chapman, Tracy Chapman
3 - Neil Young, Harvest
4 - REM, New Adventures in Hi-fi
5 - Jean Baptiste Lully, L'Orchestre du Roi Soleil
6 - Counting Crows, August and Everything After
7 - Francesco Guccini, Folk Beat Volume 1
8 - REM, Automatic for the People
9 - Melon Galia, Les Embarras du Quotidien
10 - Billy Joel, Live in Moscow 1988

m.
trauma...
00giovedì 22 luglio 2004 17:21
Dopo notti su notti insonni passate a pensarci, sono arrivato alla conclusione più ovvia.

Appare sempre più chiaro alla fine del millennio che l'unico disco rock che valga la pena ascoltare è Screaming for Vengeance(dei Judas Priest)

E' una citazione riveduta e corretta di Scaruffi, cambiano solo tre parole ( lui citava un altro album).




p.s: e' facile scegliere il meglio degli Who: si chiama "Who's Next".
_________________________

" Time waits for no one, and no one waits for YOU. "
M.J.

[Modificato da trauma... 26/07/2004 19.16]

Wago
00giovedì 22 luglio 2004 23:43
Pensa che per me Who's Next sono due canzoni stupende all'inizio, due stupende alla fine e in mezzo il vuoto. Lo continuo a riascoltare per convincermi del contrario, ma non ci riesco O.O
Gika
00domenica 1 agosto 2004 21:25
Ok, sono 10, ma sono davvero troppo pochi. Ce ne sono molti altri da nominare... e le descrizioni sono un po' sintetiche. Scusatemi, ma non ne avevo voglia :P

In puro ordine alfabetico.

DEEP PURPLE - MADE IN JAPAN
Come commentare il migliore album live mai sentito?

FABRIZIO DE ANDRÉ - NON AL DENARO NON ALL'AMORE NÉ AL CIELO
Unico album italiano della lista. Un esempio di come talvolta i testi siano ben più importanti della musica.

FAITH NO MORE - THE REAL THING
Purtroppo oltre a questo album i Faith No More non hanno fatto un granché, però Real Thing è qualcosa di eccezionale. Dall'inizio alla fine, dalla semi-rappata Epic alla ballata Underwater Love, dal death di Surprise! You're Dead! alla cover di War Pigs dei Black Sabbath (decisamente migliore dell'originale).

JEFF BUCKLEY - GRACE
L'ho scoperto recentemente, ma me ne sono subito innamorato. Non è tutto bello, ci sono delle parti piuttosto mediocri (So Real), ma per contro ci sono anche delle bellissime canzoni, come Eternal Life, Dream Brother o Hallelujah (cover di Leonard Cohen, anche questa migliore dell'originale). Peccato che Buckley sia morto prima di completare il successivo... "Sketches" lascia davvero l'amaro in bocca.

LED ZEPPELIN IV
Semplicemente bello. Stairway To Heaven, mia canzone preferita in assoluto, vale da sola l'ascolta, ma aggiungiamoci altre canzoni suadenti come Battle Of Evermore, Rock And Roll e Black Dog che rientra nella mia schiera degli imperdibili.

NICK DRAKE - PINK MOON
Meno di mezz'ora di pura malinconia, fatte di chitarra, voce e piano... triste e deprimente: fantastico.

OPETH - DAMNATION
Ci sono molto legato, in quanto è stato uno dei primi album che ho comprato... alla faccia di tutti i loro album precedenti, questo è puro progressive rock. La voce di Åkerfeldt è magnifica in pulito, e guida le canzoni con grandissima maestria. Unica vera pecca è Death Whispered A Lullaby, davvero bruttina nonostante il bel titolo.

PAIN OF SALVATION - REMEDY LANE
I Pain Of Salvation sono il mio gruppo prog metal preferito, per via dei loro bellissimi concept album. Questo è da ascoltare tutto d'un fiato, con i testi davanti.

PINK FLOYD - DARK SIDE OF THE MOON
Tra questo e "Piper At The Gates Of Dawn" è stata una dura lotta, ma Dark Side è stato uno dei primi album che ho ascoltato (da bambino, grazie papi) e ci sono troppo legato. Per il resto, su di esso è già stato detto tutto.

THE VELVET UNDERGROUND - THE VELVET UNDERGROUND & NICO
C'è bisogno di dire qualcosa...? Sono loro che hanno inventato il rock.
/lyxor/
00domenica 1 agosto 2004 22:11
stavo per rispondere, poi mi sono accorto che a forza di fare selezione mi rimanevano solo 6 album...che palle gente ;_;
Juniper
00lunedì 2 agosto 2004 14:58
Alanis Morissette - Jagged Little Pill (e quelli che ha pubblicato dopo , ma il primo rimane unico)

Red Hot Chili Peppers - Californication (senza commento)

Slipknot - Slipknot (strani gusti , ma questo album mi esalta)

Nirvana - Nevermind (Idem come per i Red Hot)

Gianna Nannini - Perle (Ho scritto il titolo del Greatest, ma dovrei nominare i singoli album. Da piccola non facevo altro che fondermi le orecchie ascoltando le sue cassette)

Mi scuso per averne scritti solo 5, gli altri , a breve.


trauma...
00martedì 31 agosto 2004 13:33

OPETH - DAMNATION
Ci sono molto legato, in quanto è stato uno dei primi album che ho comprato... alla faccia di tutti i loro album precedenti, questo è puro progressive rock. La voce di Åkerfeldt è magnifica in pulito, e guida le canzoni con grandissima maestria. Unica vera pecca è Death Whispered A Lullaby, davvero bruttina nonostante il bel titolo.



bello, ma non è un pochinino debitore dei Porcupine Tree?
MattyPikappa
00sabato 4 settembre 2004 13:21
Re:

Scritto da: Juniper 02/08/2004 14.58
Slipknot - Slipknot (strani gusti , ma questo album mi esalta)



La chiami musica quella degli Slipknot? [SM=x68094]
MattyPikappa
00sabato 4 settembre 2004 13:27
Io ne scrivo un paio ma senza descrizione perchè non ho voglia e poi soprattutto perchè non mi ritengo un esperto di musica [SM=x68096]

Red Hot Chili Peppers - Greatest Hits

883 - Gli Anni

Offspring - Conspiracy of One

Nirvana - Nevermind

Linkin Park - Hibrid Theory

The Beatles - One


Per ora basta cosi [SM=x68120]

Matty > Raghor

--- --- --- --- --- --- --- --- --- ---
Gestore di Pk-Uno Energy

Più cose vedo, più cose conosco. Più cose conosco, meno cose capisco.

<+Angel_of_Amarth> Diffidate del DCC di wago; si fà un sacco di pippe!

[Modificato da MattyPikappa 04/09/2004 13.29]

/ZeroBarraUno/
00sabato 4 settembre 2004 17:22
Re:

Scritto da: MattyPikappa 04/09/2004 13.27

883 - Gli Anni







Scritto da: MattyPikappa 04/09/2004 13.27

Linkin Park - Hibrid Theory







Scritto da: MattyPikappa 04/09/2004 13.27

The Beatles - One







Vabbè, sei perdonato solo perchè non sei esperto... [SM=x68094]



--

Shine on you crazy diamond.
And we'll bask in the shadow of yesterday's triumph,
sail on the steel breeze.
Come on you boy child, you winner and loser,
come on you miner for truth and delusion, and shine!

(Pink Floyd – Shine on you crazy diamond pt.2)

[Modificato da /ZeroBarraUno/ 04/09/2004 17.22]

Wago
00domenica 5 settembre 2004 02:02
Taci, tu
trauma...
00domenica 5 settembre 2004 08:42
Che hai consigliato Eminem.
/ZeroBarraUno/
00domenica 5 settembre 2004 18:41
Re:

Scritto da: trauma... 05/09/2004 8.42
Che hai consigliato Eminem.



Eminem mi piace sempre molto ma ora non rientrerebbe nella mia top ten. Sarebbe un po' diversa ora come ora...




MattyPikappa
00domenica 5 settembre 2004 18:51
Eh vabbè ognuno ha i suoi gusti [SM=x68094]
Che i miei siano pessimi poi è un altra cosa [SM=x68096]
trauma...
00domenica 5 settembre 2004 22:21
Re: Re:

Scritto da: /ZeroBarraUno/ 05/09/2004 18.41


Eminem mi piace sempre molto ma ora non rientrerebbe nella mia top ten. Sarebbe un po' diversa ora come ora...





Puoi modificarla, o farne una nuova!
/ZeroBarraUno/
00domenica 5 settembre 2004 22:34
Allora, i miei dieci attualmente sarebbero:

Beatles - Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band
Bob Dylan - Blonde on Blonde
Doors - The Doors
Fabrizio De Andrè - Volume 3
King Crimson - In the Court of the Crimson King
Nirvana - Nevermind
Pink Floyd - Dark Side of the Moon
Radiohead - Ok Computer
Robert Wyatt - Rock Bottom
Velvet Underground & Nico - Velvet Underground & Nico


Insomma, ne cambiano 3:
i Doors al posto di Eminem, i King Crimson al posto dei Talking Heads e ho preferito Blonde on Blonde ad Highway 61 Revisited riguardo a Dylan.
Certo le recensioni che feci qualche tempo fa andrebbero secondo me rifatte, e andrebbero fatte anche quelle nuove, ma non ne ho voglia...



Gorthan
00lunedì 6 settembre 2004 10:39
Ma allora non sono più per la vita... [SM=x68106]
trauma...
00lunedì 6 settembre 2004 11:45
Giusto Gorthan. Io ne ho scelto uno solo, ma è davvero per la vita.
/ZeroBarraUno/
00lunedì 6 settembre 2004 22:07
Re:

Scritto da: Gorthan 06/09/2004 10.39
Ma allora non sono più per la vita... [SM=x68106]



Azz, è vero... [SM=x68122]
Alora trasfiormamo il thread in "I 10 album del momento", che è molto meno epico come titolo, ma sempre un utile tema è.
Piuttosto, perchè non la scrivete un po' tutti la lista?





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