[Gea] #13

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Doduzz
00venerdì 10 giugno 2005 15:36
La Rottura del Sigillo

E alla fine ci siamo arrivati...
L'apocalisse è alle porte, i baluardi devono serrare i ranghi e tentare di impedire l'apertura del portale...
Episodio convulso, ritmo serrato, succede di tutto e, nonostante questo, la trama è gestita molto bene, però non si può non pensare che forse questi ritmi siano causati da una scelta di abbreviare la saga(di cui al momento non c'è notizia).
Vengono presentati nuovi personaggi (soprattutto vengono introdotti gli scalzi, quasi la nemesi di Gea direi, caratterialmente parlando), e ne escono di scena tanti altri (l'addio a Leo è gestito da Dio) tutto questo in mezzo a una marea di combattimenti, a citazioni de l'Apocalisse, di Watchman e King oltre a intermezzi comici per nulla male, e anche un paio di pagine "referendarie" che, beh, sono d'interpretazione alquanto ostica.
Quello che è chiaro, invece è che Gea negli ultimi due o tre numeri è maturata molto (e mi sa che anche qui, per le solite scelte, ci siamo persi dei pezzi: si parla di anni di combattimenti con ardat lili, ma in teoria ne sarebbe passato a dire tanto, solo uno) e ha ripreso il suo cammino interiore(spirale sbloccata), e anche qui, il tatuaggio mi pare differenziarla parecchio dagli scalzi, la spirale, simbolo di movimento, lei, il cerchio con al centro un punto, simbolo di stabilità(ma anche immobilità), gli scalzi; sono quasi pronto a scommettere che vedremo segni di ribellione nei prossimi (spero almeno 2) numeri....



[Modificato da Doduzz 12/06/2005 21.03]

LK
00venerdì 10 giugno 2005 15:55
Prima del commento, una comunicazione di servizio: se qualcuno si stesse chiedendo che accidenti sia codesto fumetto di cui si discute dal #13, [qui] può trovare qualche informazione più generale, oltre al consiglio di recuperare gli arretrati (sono 12, non è un'impresa impossibile/costosissima)

La serie era pensata per arrivare a 20 e l'incubo della fine anticipata incombe da un pezzo, ma senza un chiarimento (anche per vie traverse) da chi di dovere non c'è modo di sapere se l'accelerazione degli eventi non sia stata voluta dall'autore per motivi suoi.
Fatto sta che, tra lo scorso numero e questo la sensazione di maggior rapidità e di disastro in arrivo è sempre più forte: la ricomparsa del leviatano e soprattutto l'adunata di demoni che si vede nelle ultime pagine, fanno intuire come il peggio debba ancora arrivare. I Baluardi alla fin fine sono non sono molti (tra tutti non riempiono una stanza, per quanto grande possa essere), distruggere un demone sembra essere abbastanza difficoltoso, figuriamoci milioni e gli umani sono fin troppo inguaiati con le intrusioni che già si verificano (tra cui quella del piovrone di watchmaniana memoria - e quella di Alan Moore stesso, con tanto di distintivo del Comico in bella vista)
Quanto ai nuovi arrivi di questo numero, per cominciare ci sono i "mostri del semestre", gli androgini Nesnas da cui Enoch prende spunto per una critica al razzismo, al traffico d'organi e alla ricerca scientifica sfrenata, cosa quest'ultima che, vista la coincidenza della data d'uscita con gli ormai prossimi referendum, non può che far girare qualche rotella nelle teste dei lettori. (anche di più, visto che dalla frase "del resto questi esseri non sono umani ed è lecito per noi usarli come cavie", messa in bocca al dottore che non vede l'ora di usare l'intruso per le sue ricerce - e fa una pessima fine - si potrebbe intuire una certa linea di pensiero, mentre nel blog dell'autore se ne palesa un'altra... boh, l'ho mai detto che Enoch spesso mi mette a disagissimo, perchè ho l'impressione di non poter arrivare a capire tutti i substrati presenti nelle sue storie?)
A proposito di substrati, notevole la critica nemmeno tanto velata a Stephen King e ancor più presenti del solito le citazioni apocalittiche, stavolta rinforzate dalle parole con cui l'Arconte invoca il sostegno dei suoi padri e chiede che sia fatta la loro volontà e non la sua... diciamo che chi ha fatto un minimo di catechismo cattolico sa chi altro si è espresso così.
Poi ci sarebbero gli Scalzi, asceti fra i Baluardi di grado più elevato a cui l'enorme potere ha tolto esitazioni e pietà, tanto da non farsi il minimo problema nel torturare e uccidere la Lilu, il capo della triade di demoni che ha cresciuto l'Arconte, cosa che non è che li renda molto amabili.
E Gea in tutto questo cosa fa? La sua copertura è ormai andata a catafascio, visto che gli intrusi ormai le si presentano sotto casa per chiedere di essere portati nel limbo e i Baluardi (e anche i Pesanti) le si installano in casa e viene un po' travolta dagli eventi incalzanti, ma ha comunque tutto il tempo per qualche scena comica e alcuni momenti di riflessione... e ovviamente d'azione, visto che le viene data l'occasione di vendicarsi di Rakshasa e quella non particolarmente gradita (è un ordine, in effetti) di infilarsi nel leviatano per uccidere l'Arconte... ma questo si vedrà nel prossimo numero, largamente anticipato dai presagi di morte dei Pesanti, dall'addio a Leonardo e dalla tipica riunione di alti papaveri militari che, sempre troppo tardi, cercano di capire che accidenti sta succedendo nell'Antartide.

Insomma, 132 pagine che come di consueto alternano le vicende soprannaturali dei Baluardi a quelle "cittadine" dei comuni mortali, accentuandone ancor più le differenze (ad esempio, nella scena in cui l'intruso viene scambiato per un malriuscito effetto speciale, per poi scatenare un certo entusiasmo - e foto coi telefonini, of course - solo quando questo uccide un automobilista) e lasciando con una gran voglia di sapere cos'altro succederà... voglia che resterà tale per altri 254 giorni *argh*


[Modificato da LK 10/06/2005 16.52]

Doduzz
00venerdì 10 giugno 2005 18:04
Re:

Scritto da: LK 10/06/2005 15.55
Quanto ai nuovi arrivi di questo numero, per cominciare ci sono i "mostri del semestre", gli androgini Nesnas da cui Enoch prende spunto per una critica al razzismo, al traffico d'organi e alla ricerca scientifica sfrenata, cosa quest'ultima che, vista la coincidenza della data d'uscita con gli ormai prossimi referendum, non può che far girare qualche rotella nelle teste dei lettori. (anche di più, visto che dalla frase "del resto questi esseri non sono umani ed è lecito per noi usarli come cavie", messa in bocca al dottore che non vede l'ora di usare l'intruso per le sue ricerce - e fa una pessima fine - si potrebbe intuire una certa linea di pensiero, mentre nel blog dell'autore se ne palesa un'altra... boh, l'ho mai detto che Enoch spesso mi mette a disagissimo, perchè ho l'impressione di non poter arrivare a capire tutti i substrati presenti nelle sue storie?)



Beh, dire che un fumetto fa girare qualche rotella solitamente atrofizzata direi che è il miglior complimento che gli si possa fare a livello di contenuti, comunque concordo sul fatto che spesso in gea alcuni temi sono molto controversi e le linee di confine tra "bene" e "male" sono sottilissime, a volte inesistenti, come d'altronde abbiamo già visto per temi quali la diserzione..., io, di mio, l'ho interpretata come una critica alla ricerca senza alcun freno e, soprattutto, per il traffico di vite riguardo alle sperimentazioni, però mi sembra abbastanza evidente il riferimento al referendum, e non ho ben chiaro se Enoch avesse pensato alla scena sin dall'inizio o l'abbia inserita proprio per quanto riguarda il referendum (la scena è comunque quasi slegata al resto della storia)


Poi ci sarebbero gli Scalzi, asceti fra i Baluardi di grado più elevato a cui l'enorme potere ha tolto esitazioni e pietà, tanto da non farsi il minimo problema nel torturare e uccidere la Lilu, il capo della triade di demoni che ha cresciuto l'Arconte, cosa che non è che li renda molto amabili. .


anzi, direi quasi che sembrano alquanto sadici, a me più che i nazgul hanno ricordato l'imperatore palpatine di star wars. Comunuqe è molto curiosa la contrapposizione tra triade e scalzi, dove alla fine i senza sentimenti e pietà sono gli scalzi, mentre la triade (i presunti diavoli) dimostrano molti più sentimenti, una nei confronti dell'amante morto, l'altra nei confronti delle sue bambine(sue?), insomma gli scalzi hanno raggiunto sì il livello di conoscenza massimo(almeno così pare di capire), ma a scapito di qualunque sentimento e, probabilmente, emozione. Praticamente la nemesi dei pesanti che mi è spiaciuto scoprire più deboli degli scalzi, in fin dei conti come spiegato tempo fa da uno dei pesanti, loro scelgono solo un'altra strada, non per forza quella sbagliata [SM=x68094]



ma questo si vedrà nel prossimo numero, largamente anticipato dai presagi di morte dei Pesanti, dall'addio a Leonardo e dalla tipica riunione di alti papaveri militari che, sempre troppo tardi, cercano di capire che accidenti sta succedendo nell'Antartide.



Beh, più che altro, immagino che nel prossimo numero si scoprirà soprattutto la storia tra Inanna e lò'arconte...
LK
00mercoledì 15 giugno 2005 10:40

Scritto da: Doduzz 10/06/2005 18.04
Beh, dire che un fumetto fa girare qualche rotella solitamente atrofizzata direi che è il miglior complimento che gli si possa fare a livello di contenuti


E più lo si rilegge, più spunta qualcosa che magari all'inizio poteva passare inosservato: ad esempio... bel nome ha la portaerei, evocativo...


Doduzz
00mercoledì 15 giugno 2005 12:46
Re:

Scritto da: LK 15/06/2005 10.40

E più lo si rilegge, più spunta qualcosa che magari all'inizio poteva passare inosservato: ad esempio... bel nome ha la portaerei, evocativo...





Lol, sì, avevo notato [SM=x68094] (Noriega)

E proprio riguardo alla portaerei, c'è anche il militare con la cicatrice che puzza molto di baluardo(cicatrice da lama)...
LK
00venerdì 17 giugno 2005 00:10
A proposito della quantità complessiva di numeri, Enoch stesso scrive sul suo blog:

Gea vivrà la sua vita editoriale serenamente. L'anticipazione del Grande Patatrak è conseguente a una richiesta dell'editore di allontanarmi dai temi sociopolitici più attuali, che non sono in linea con la politica editoriale della Bonelli. Richiesta assolutamente sacrosanta che da bravo professionista ho accettato senza alcun problema e che non mi ha creato alcun "disagio creativo". I venti numeri inizialmente previsti potranno quindi ridursi a 16/18, questo dipende da quello che avrò da raccontare (la seconda Grande Guerra si avvicina a grandi passi e il dopoguerra sarà ancora più interessante) e il tempo che mi ci vorrà. Suona un po' generica come previsione ma è la verità. Come ho già scritto in precedenza, comunque vada la serie non sarà chiusa in maniera affrettata. L'importante è che la parabola narrativa sia compiuta.

Speriamo che non si faccia censurare troppo... peccato, comunque, che l'editore imponga certe scelte: i temi sociopolitici venivano inseriti con la massima naturalezza e testimoniavano come sia possibile inserire spunti di rifessione in un fumetto senza danneggiare minimamente il procedere della storia, anzi aggiungendovi spessore.

[Modificato da LK 17/06/2005 0.11]

kiaraxad
00giovedì 25 agosto 2005 19:07
L'ennesima conferma di quanto il signor Bonelli sia poco furbo.
Ma dico, si può?

Più che un bieco gesto di censura politica di un editore, questo mi pare il gesto stizzito del classico appassionatoduroepuro di un CERTO TIPO DI FUMETTO. Gea non è' classica neppure un pò, non è puro intrattenimento e allora no, non va bene, c'è da dare una sistematina.

Ossignùr.
______
Kappa

[Modificato da kiaraxad 25/08/2005 19.13]

LK
00giovedì 25 agosto 2005 19:31

Scritto da: kiaraxad 25/08/2005 19.07
L'ennesima conferma di quanto il signor Bonelli sia poco furbo.
Ma dico, si può?


Evidentemente sì, visto che è lui che paga e lui che decide la politica editoriale.
Tra l'altro pare che Gea sia il secondo nella classifica degli "albi Bonelli che vendono meno ma non vengono chiusi", probabilmente perchè in quanto serie finita e in quanto praticamente one-person-job non è che gli costi più di tanto.


Più che un bieco gesto di censura politica di un editore, questo mi pare il gesto stizzito del classico appassionatoduroepuro di un CERTO TIPO DI FUMETTO. Gea non è' classica neppure un pò, non è puro intrattenimento e allora no, non va bene, c'è da dare una sistematina.


L'appassionato va in contraddizione con se stesso, visto che la leggenda dice che sia stato lui a cercare Enoch e a dargli carta quasi bianca (a parte alcuni ovvi paletti) rispetto al cosa e al come raccontarlo e immagino che prima di farlo abbia letto altre sue cose e abbia notato che genere di roba c'infilava dentro...
Mah, è probabile che i tempi siano cambiati, da allora.
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